Libro Oratorio-Centro Juvenil - ITA 3


Libro Oratorio-Centro Juvenil - ITA 3

1 Pages 1-10

▲back to top

1.1 Page 1

▲back to top
L’Oratorio-
Centro
Giovanile
Salesiano
Settore per
la Pastorale
Giovanile
Salesiana

1.2 Page 2

▲back to top
Disegno grafico: Artia Comunicación
Illustrazioni: Javier Carabaño
Traduzione: Francesca Ciolfi
Proprietà riservata al Settore per la Pastorale Giovanile, SDB
Salesiani di Don Bosco – Sede Centrale
Via Marsala, 42. 00185 Roma
L’Oratorio-
Centro
Giovanile
Salesiano
Settore per
la Pastorale
Giovanile
Salesiana

1.3 Page 3

▲back to top
SIGLE E ABBREVIAZIONI
QR La Pastorale Giovanile Salesiana, Quadro di Riferimento
(Roma 2014).
PGF Pastorale Giovanile Salesiana e Famiglia. Settore per la
Pastorale Giovanile (Roma, 2021).
PGA Una pastorale giovanile che educa all'amore. Settore per la
Pastorale Giovanile (Roma, 2023).
CEP Comunità Educativo-Pastorale.
CG Capitolo Generale dei Salesiani di Don Bosco.
EG Exhortación Apostólica Evangelii Gaudium del Papa
Francisco (2014).
ChV Exhortación apostólica postsinodal Christus vivit del Papa
Francisco (2019).
Cost. / Reg. Costituzioni e Regolamenti della Società di San
Francesco di Sales (1984).
MGS Movimento Giovanile Salesiano
PEPS Progetto Educativo-Pastorale Salesiano.
Sommario
Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Capitolo 1
L’originalità dell’Oratorio Salesiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1.1 L'Oratorio di San Francesco di Sales a Valdocco . . . . . . . . 10
1.2 L’impronta personale di Don Bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
1.3 Il criterio oratoriano è pienamente vivo e attuale . . . . . . . . 12
1.4 Lo sviluppo storico e l'estensione dell'opera di Don Bosco . . . 13
1.5 Vari modelli operativi dell'Oratorio-Centro Giovanile . . . . . 15
Capitolo 2
La Comunità Educativo-Pastorale dell'Oratorio-Centro Giovanile 19
2.1 L'importanza della CEP dell'Oratorio-Centro Giovanile . . . 20
2.2 I soggetti della CEP dell'Oratorio-Centro Giovanile . . . . . . 21
2.2.1 I destinatari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
2.2.2 Gli educatori-animatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
2.2.3 Coordinatori/Direttori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
2.2.4 Altre figure significative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Capitolo 3
La proposta educativo-pastorale dell'Oratorio-Centro Giovanile . . 31
3.1 Un'esperienza evangelizzatrice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
3.1.1 Diversità culturale e pluralità religiosa . . . . . . . . . . 33
3.1.2 Chiesa in uscita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
3.2 Un'esperienza preventiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .35
3.2.1 Il criterio preventivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .35
3.2.2 Il criterio associativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
3.3 Un'esperienza trasformatrice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
3.4 Un'esperienza di maturazione vocazionale e missionaria . . 39
Capitolo 4
L'animazione pastorale organica dell'Oratorio-Centro Giovanile . 43
4.1 Principali interventi della proposta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
4.2 Animazione e coordinamento degli interventi . . . . . . . . . . . 47
4.3 La formazione, un intervento trasversale e permanente . . . . 48
4.4 Le strutture di partecipazione e responsabilità . . . . . . . . . 50
4.4.1 Animazione locale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
4.4.2 Animazione ispettoriale/nazionale . . . . . . . . . . . . . . 54
5

1.4 Page 4

▲back to top
Presentazione
Don Bosco fece dell’Oratorio il centro delle sue attività
e iniziative. Mosso dalla carità pastorale, ini-
ziò senza fissa dimora e rimase in un capannone. Oggi come allora, è
il prototipo della presenza e della missione salesiana: realizza con-
temporaneamente accoglienza e proposta formativa, crescita culturale e
preparazione alla vita.
L’Oratorio-Centro Giovanile continua ad essere lo specifico “ambiente”
di riferimento e di irradiazione del carisma salesiano: dall’incontro con
i giovani più bisognosi e da una proposta integrata e concreta in un
ambiente di partecipazione spontanea, è nata la nostra pedagogia, con le
sue caratteristiche di contenuto e di metodo, con la figura di un educatore
che va oltre il ruolo istituzionale e si fa amico e padre dei giovani.
Grazie all’Oratorio-Centro Giovanile, il contatto con i giovani ci aiuta a
scoprire le loro ricchezze interiori, le loro potenzialità, la loro dignità innata,
sentita e desiderata. Ogni giovane porta personalmente i segni dell’amore
di Dio; le sue situazioni personali non gli impediscono di crescere come
persona e figlio di Dio.
L’Oratorio-Centro Giovanile si configura anche come uno spazio
potenzialmente aperto a tutti i giovani del quartiere e del territorio, così da
diventare un luogo specifico di servizio dei “giovani per i giovani”. Infatti,
coinvolti nelle sue dinamiche, i giovani stessi imparano ad essere animatori
di un ambiente educativo al servizio dei loro coetanei.
È proprio questa originale realtà carismatica ciò che ci ha spinto a
rinnovare il testo del 2014 del Quadro di riferimento per la Pastorale
giovanile, coinvolgendo tutte le Ispettorie. Il volume, infatti, può a buon
diritto considerarsi la raccolta di una “matura riflessione a più voci”, che
nasce e si nutre di una prassi pastorale realmente sinfonica nell’odierna
Congregazione.
Nella molteplicità e diversità delle differenti realtà oratoriane, queste pagine
desiderano individuare la peculiare fisionomia di questo settore. Un compito
6
non facile da realizzare, poiché la diversità di approcci o modelli offre
grande varietà e originalità.
Intendiamo offrire una comprensione ampia e aggiornata dell’Oratorio-
Centro Giovanile. Desideriamo contribuire a confermare, rinnovare e
rivitalizzare la novità dell’Oratorio-Centro Giovanile, radicata nella
nostra memoria carismatica, e rendere rilevante il suo potenziale educativo
ed evangelizzatore. Nel dialogo e nel confronto con le Ispettorie in vista
dell’edizione di questo testo rinnovato, abbiamo percepito un crescente
interesse per il rilancio di un’istituzione che ha radici profonde nella nostra
storia educativa e pastorale.
Invitiamo ciascuna realtà locale e ispettoriale a interrogarsi con queste
riflessioni alla mano: come si potrebbe aggiornare, rinforzare o riscattare
l’Oratorio-Centro Giovanile nella mia ispettoria o nella mia realtà locale?
Sono necessari otri nuovi per questo vino nuovo che è la nuova generazione
di giovani. Maria, nostra Madre educatrice, sa chiedere vino a suo Figlio,
per questo ci affidiamo a Lei affinché queste sfide diventino realtà.
Miguel Angel García Morcuende, sdb
Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile
TORINO, 8 DICEMBRE 2023
7

1.5 Page 5

▲back to top
L’ORIGINALITÀ
DELL’ORATORIO SALESIANO
CAPITOLO
I
8

1.6 Page 6

▲back to top
L’ORIGINALITÀ DELL’ORATORIO SALESIANO
1 1 L’ORATORIO DI SAN FRANCESCO DI SALES A VALDOCCO
L’Oratorio di San Francesco di Sales fu la prima opera stabile di Don
Bosco, quella che diede inizio a tutte le altre. L’ambiente formativo
costruito a Valdocco fu la risposta pastorale alla sfida educativa posta dagli
adolescenti e dai giovani più bisognosi nella Torino dell’Ottocento. Don
Bosco fondò il suo Oratorio facendo appello direttamente ai loro bisogni,
non spinto da un’azione parrocchiale strutturata, ma guidato dalla carità
e dal suo cuore pastorale. È stato concepito, quindi, come una “missione
aperta” nel continente dei giovani per andare loro incontro ovunque si
trovino fisicamente e psicologicamente.
Don Bosco si ritrova circondato da ragazzi immigrati, senza famiglia,
vagabondi. Andò a cercarli nelle carceri:
«Sono rimasto inorridito nel vedere un gran numero di giovani
tra i 12 ed i 18 anni, sani, robusti, intelligenti, vederli lì inatti-
vi, tormentati da cimici e pidocchi, senza pane e senza una buo-
na parola. Erano umiliati fino a perdere la dignità». (Memorie
dell’Oratorio).
Bisognava tuttavia aprire l’Oratorio al maggior numero possibile di
destinatari: si cominciava dalla strada, cercando di incontrarli; si esprimeva
festosamente la domenica in una comunità giovanile e continuava con le
visite durante la settimana nei luoghi di lavoro dove si svolgeva un semplice
mestiere. Alla maggior parte di loro, insieme al catechismo, offriva sani
divertimenti, un’educazione di base e una formazione alla vita.
Don Bosco seppe garantire personalità umanamente armoniose
accompagnando i giovani personalmente, nei gruppi e attraverso
l’ambiente, incontrandoli, accettandoli, conoscendoli e promuovendoli
in modo globale. Questo accompagnamento è stato così significativo da
divenire paradigmatico di tutte le altre esperienze salesiane, e che richiede
di essere proposto sempre più in tempi e contesti culturali diversi.
10
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
1 2 L’IMPRONTA PERSONALE DI DON BOSCO
Tutto ciò che faceva Don Bosco era finalizzato alla salvezza dei giovani; ciò
ha configurato la sua prassi e l’ha trasformata in un caratteristico tipo
di educazione detta “preventiva” applicata negli anni nell’Oratorio. A
poco a poco, ha iniziato ad ampliarsi:
◗◗ da una catechesi iniziale alla presenza-partecipazione alla vita del
giovane, con attenzione ai suoi bisogni, problemi e opportunità;
◗◗ dall’oratorio festivo “a tempo limitato” alla casa “a tempo pieno”
che si prolunga tutta la settimana con contatti personali e attività
ricreative e religiose complementari;
◗◗ da una proposta esclusivamente catechetica a una proposta per
l’educazione integrale dei giovani, cioè per la maturazione delle
loro potenzialità fisiche, psicologiche, culturali, sociali, vocazionali e
spirituali;
◗◗ da un ambiente educativo “limitato” al mondo giovanile ad una
presenza familiare di educatori, famiglie e adulti significativi tra i
giovani;
◗◗ da un’istituzione guidata da adulti a comunità di vita con giovani
corresponsabili e di convivenza aperta a tutti;
◗◗ dal primato del programma al primato della persona e delle relazioni
interpersonali;
◗◗ da un luogo chiuso tra le proprie mura, allo slancio missionario di una
comunità giovanile aperta a tutti i giovani;
◗◗ da un’organizzazione inesistente ad uno spazio della casa salesiana
strutturato da regolamenti e/o statuti che definiscono responsabilità,
relazioni e attività.
Don Bosco ha riassunto nell’Oratorio questa sintesi pratica, originale e
attuale del Sistema Preventivo che oggi ci identifica e presentiamo come
sua impronta e sua eredità. Il suo dinamismo preventivo ha suscitato nei
11

1.7 Page 7

▲back to top
L’ORIGINALITÀ DELL’ORATORIO SALESIANO
giovani il desiderio di crescere e di maturare, passando dalle esigenze
immediate di svago o di istruzione a impegni più sistematici e
profondi di formazione umana e cristiana.
13
IL CRITERIO ORATORIANO
È PIENAMENTE VIVO E ATTUALE
L’originalità e l’esemplarità di Don Bosco ci ha lasciato in eredità il cuore
oratoriano che pulsa oggi in ogni buon salesiano, ovunque sia chiamato
a svolgere il suo compito educativo e pastorale. Un cuore che enfatizza
il battito di quella passione apostolica del primo Oratorio, l’instancabile
amore della carità, la “spinta pastorale” come principio ispiratore della
nostra predilezione e presenza tra i giovani. In breve: è la condizione
salesiana dalla prima professione all’ultimo respiro!
Dobbiamo affermare con forza che il termine “oratoriano” non si riferisce
pertanto solo ad una istituzione, ma ad un modello di ambiente educativo-
pastorale giovanile per i diversi scenari della missione salesiana. Si rivela
così un impegno-modello pienamente vivo e attuale.
Alla luce di quanto detto circa la sua originalità, l’Oratorio di Don Bosco
è all’origine di tutta l’opera salesiana e ne costituisce il prototipo.
Pertanto, se Valdocco fu il luogo principale della missione storica salesiana,
l’esperienza spirituale e apostolica di Don Bosco continua oggi ad essere
il nostro criterio permanente di discernimento e di rinnovamento. In
conclusione, rivitalizzare l’Oratorio è ringiovanire la fisionomia della
vocazione salesiana.
L’esperienza spirituale e apostolica di Don Bosco qui continua ad essere il
nostro criterio permanente di discernimento e di rinnovamento:
«Don Bosco ha vissuto una tipica esperienza pastorale nel suo
primo Oratorio, che per i giovani era una casa che accoglie, una
parrocchia che evangelizza, una scuola che orienta verso la vita,
e un cortile dove incontrare gli amici e divertirsi. Nel compiere
oggi la nostra missione, l’esperienza di Valdocco continua ad es-
sere criterio permanente di discernimento e di rinnovamento di
ogni attività e opera». (Cost. 40).
12
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
Stando così le cose, questo criterio oratoriano identifica ogni presenza
salesiana e la distingue carismaticamente; richiede di partire soprattutto
dalla condizione giovanile dei ragazzi più bisognosi e degli ambienti
popolari (“opzione preferenziale per i poveri”) con la preoccupazione
centrale di provvedere alla formazione spirituale (parrocchia che
evangelizza), e contemporaneamente offrire accoglienza familiare (casa),
promozione umana (scuola) e convivenza in un clima di gioia e di relazioni
amichevoli (cortile).
“Discernere e rinnovare” una casa salesiana, alla luce di questo criterio
di riferimento, significa sottoporre a costante verifica le attività e le opere
che svolgiamo oggi, per esaminare se e in che misura costituiscono una
fedele continuazione della missione di Don Bosco, come capacità di
risposta e come stile di presenza. Questi valori e principi salesiani sono stati
concettualizzati anche in termini di spirito ambiente e/o cuore oratoriano
(cfr QR, Capitolo V, n. 3).
14
LO SVILUPPO STORICO E L’ESTENSIONE
DELL’OPERA DI DON BOSCO
A Con il passare del tempo, i principi ispiratori e le caratteristiche
dell’originario Oratorio salesiano non sono cambiati; tuttavia, il processo
di globalizzazione culturale, la volatilità dei fenomeni che segnano la
condizione giovanile e le nuove sfide richiedono “risposte” adeguate e
focalizzate sul contesto vitale del qui e ora. Così ci ricorda Papa Francesco:
«Oltre alla consueta pastorale portata avanti da parrocchie e movi-
menti, secondo determinati schemi, è molto importante dar vita ad
una “pastorale giovanile popolare”, che abbia un altro stile, altri tem-
pi, un altro ritmo, un’altra metodologia. Si tratta di una pastorale più
ampia e flessibile che stimoli, nei diversi luoghi in cui si muovono i
giovani veri, quelle leadership naturali e quei carismi che lo Spirito
Santo ha già seminato in loro». (ChV, 23).
In effetti, come si è detto, sono emersi nuovi scenari o contesti decisivi
in ​c​ ui si colloca la proposta oratoriana. La complessità della realtà che
abitiamo influisce e condiziona l’azione educativa ed evangelizzatrice
13

1.8 Page 8

▲back to top
L’ORIGINALITÀ DELL’ORATORIO SALESIANO
anche in questo ambiente. Segnaliamo alcuni fenomeni che richiedono
una menzione speciale.
In primo luogo, una nuova concezione del tempo libero, sempre più
valorizzato dai giovani come spazio aperto a ogni tipo di esperienza
sociale, culturale e sportiva, dove sviluppare relazioni sociali e competenze
personali. D’altro canto, il tempo libero è pieno di molteplici e divergenti
attività in cui sono coinvolti e impegnati adolescenti e giovani; inoltre,
alcune di queste proposte sono gestite da istituzioni civili che investono
ingenti risorse umane ed economiche, alcune delle quali richiedono una
nuova e urgente riflessione antropologica.
In secondo luogo, è bene ricordare ed anche evidenziare che l’aumento
esponenziale dello spazio di interazione prodotto dalla cultura digitale e
la crescente sofisticazione della tecnologia ci hanno spinto ancora di più
verso un cambiamento del paradigma educativo.
Infine, ci sono ancora altri aspetti che influiscono sulla routine quotidiana
dei contesti educativi formali e non formali: il movimento migratorio
su scala globale; il recupero della comunità, al di fuori delle istituzioni
tradizionali; la convivenza e collaborazione con altre fedi e confessioni; il
cambiamento antropologico-culturale che sta avvenendo nel nostro tempo
e che investe pienamente la famiglia.
B Ciò premesso, l’Oratorio-Centro Giovanile, in rete con altre realtà
educative, continua a proporre attività improntate allo stile e alla qualità
che le sono proprie. Il genuino cuore oratoriano, con la collaborazione di
famiglie e adulti significativi, fa sì che questo settore adatti il s​​ uo Progetto
Educativo-Pastorale per rispondere ad un’ampia gamma di realtà,
secondo le diverse aree geografiche, religiose e culturali, ma tutte con la
stessa intenzionalità educativo-evangelizzatrice.
In questo senso, l’Oratorio-Centro Giovanile ha portato in molti luoghi
la proposta educativo-evangelizzatrice come primo annuncio, catechesi
iniziale o rievangelizzazione; altre volte nasce come attenzione ai bisogni
primari emergenti, di educazione non formale, di promozione umana
integrale e di formazione professionale; allo stesso modo, è stato avviato
promuovendo spazi ricreativi, sportivi e artistici, avendo sempre cura
dell’integrazione, della partecipazione e dell’impegno personale, di
gruppo e comunitario.
14
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
In molti casi, gli Oratori-Centri Giovanili sono sorti come esperienze
fondanti di altri ambienti, come la punta di diamante che apre il varco
verso l’attuazione del carisma salesiano. In questo modo, gli Oratori-Centri
Giovanili sono stati il ​v​ eicolo di una realizzazione centrale del carisma
salesiano in un determinato contesto, che poi, con il passare del tempo,
si è ampliato attraverso modi più formali. Molti Oratori-Centri Giovanili,
infatti, sono sorti in situazioni di periferia o di confine pastorale, e non
sono pochi i casi in cui, con il passare del tempo, per rispondere meglio al
contesto e ai bisogni dei giovani, si è successivamente dato vita alle opere
formalmente evangelizzatrici (chiese/parrocchie), educative (scuole/centri
di formazione professionale), o di promozione e cura dei più vulnerabili
(opere e servizi per i giovani a rischio e in esclusione).
Ma, ancor più, l’Oratorio-Centro Giovanile, senza perdere la sua capacità di
accoglienza di tutti, ha fatto spazio nelle sue dinamiche interne alle attività
scolastiche, di formazione professionale, di vita parrocchiale o a proposte
formali e sistematiche di presa in carico dei giovani vulnerabili, in situazioni
di rischio e di esclusione sociale.
15
VARI MODELLI OPERATIVI
DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
Considerando l’estensione geografica della Congregazione, gli Oratori-
Centri Giovanili sono realtà molto diverse e dinamiche, che si aggiornano
e rinnovano costantemente. Per questo non possiamo parlare di un
modello unico ed esclusivo di Oratorio-Centro Giovanile, ma piuttosto
di una realtà salesiana plurale, multiforme e ricca.
In ordine cronologico e per importanza, prima l’Oratorio festivo, e poi
l’Oratorio quotidiano, costituiscono l’espressione più popolare, flessibile
e personalizzata dell’azione educativo-pastorale di Don Bosco. Entrambi si
configurano come il modello operativo dell’Oratorio-Centro Giovanile che,
nel tempo, acquisisce sfumature e tipologie. Ciascuna di queste è definita
dalle sue opzioni e azioni in determinati contesti locali. Qui scegliamo di
descriverne alcune nelle circostanze attuali:
◗◗ Oratori-Centri Giovanili di zona o di quartiere collegati in rete tra loro,
impegnati a sostenere le richieste dei giovani del proprio territorio, in
15

1.9 Page 9

▲back to top
L’ORIGINALITÀ DELL’ORATORIO SALESIANO
modo da contribuire al sostentamento e allo sviluppo del progetto di
formazione integrale.
◗◗ Oratori-Centri Giovanili notturni, che propongono iniziative e attivano
strutture adeguate per i giovani (a titolo esemplificativo: iniziative
culturali, ricreative, sportive, sociali, teatrali, musicali, mediatiche e/o
religiose).
◗◗ Oratori-Centri Giovanili come presenza itinerante, dove si sviluppano
esperienze di animazione culturale e di servizio sociale, volte a
valorizzare la vita e la storia dei giovani del territorio, sempre con il
costante riferimento alla proposta salesiana.
◗◗ Oratori-Centri Giovanili che offrono ai giovani disoccupati e ai margini
del sistema scolastico la possibilità di acquisire una formazione di
base o di prepararsi a qualche tipo di lavoro; o anche una formazione
extrascolastica, finalizzata a prevenire l’abbandono scolastico e al
raggiungimento del successo educativo e formativo.
◗◗ Oratori-Centri Giovanili che cercano di riabilitare i giovani in situazioni
di rischio o di esclusione sociale. A tal fine offrono risorse residenziali
temporanee finalizzate a soddisfare le necessità sociali, sanitarie,
culturali, formative o lavorative; in questo contesto, alcuni offrono
accoglienza umanitaria e integrazione sociale a immigrati e rifugiati.
Un Oratorio-Centro Giovanile Salesiano è quindi una proposta
allo stesso tempo fedele alle sue origini e aperta alle nuo-
ve e mutevoli realtà giovanili e sociali, capace di adattarsi
alle diversità educative e religiose, di contesti socioculturali e di
storie personali. Con originarie radici storiche a Torino, possiede
in qualunque luogo una forte capacità creativa e vivificante, che
si manifesta in nuove proposte flessibili e multiformi.
In questo senso, possiede una speciale potenzialità vocazionale e
missionaria, per l’ampiezza e la diversità dei suoi destinatari e per le
molteplici possibilità di presenza e di accompagnamento.
16
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
A COLPO D’OCCHIO
6
In ordine cronologico e
per importanza, prima
l'Oratorio festivo, e poi
l’Oratorio quotidiano,
costituiscono l'espressione
più popolare, flessibile e
personalizzata dell'azione
educativo-pastorale di
Don Bosco. Entrambi
si configurano come
il modello operativo
dell'Oratorio-Centro
Giovanile.
1
L'Oratorio di San Francesco
di Sales fu la prima opera
stabile di Don Bosco, quella
che diede inizio a tutte le
altre.
Don Bosco seppe garantire
personalità umanamente
armoniose accompagnando
i giovani personalmente,
nei gruppi e attraverso
l'ambiente.
2
Tutto ciò che faceva Don
Bosco era finalizzato alla
salvezza dei giovani.
ciò ha configurato la sua
prassi e l'ha trasformata
in un caratteristico tipo
di educazione detta
“preventiva” applicata negli
anni nell'Oratorio.
Passa dalle esigenze
immediate di svago o di
istruzione a impegni più
sistematici e profondi
di formazione umana e
cristiana.
5
Non possiamo parlare
di un modello unico ed
esclusivo di Oratorio-Centro
Giovanile, ma piuttosto
di una realtà salesiana
plurale, multiforme e
ricca: Oratorio festivo
e quotidiano; Oratori-
Centri Giovanili di zona
o di quartiere, notturni,
itineranti, per giovani
disoccupati e ai margini
del sistema scolastico,
per giovani in situazioni
di rischio o di esclusione
sociale.
L’originalità
dell’Oratorio
Salesiano
4
Con il passare del tempo,
i principi ispiratori
e le caratteristiche
dell’originario Oratorio
salesiano non sono
cambiati; tuttavia, sono
emersi nuovi scenari o
contesti decisivi in cui
si colloca la proposta
oratoriana.
Adatta il suo Progetto
Educativo-Pastorale per
rispondere alle diverse aree
geografiche, religiose e
culturali.
3
Don Bosco ci ha lasciato in
eredità il cuore oratoriano.
Il termine “oratoriano” non
si riferisce pertanto solo
ad una istituzione, ma ad
un modello di ambiente
educativo-pastorale
giovanile per i diversi
scenari della missione
salesiana.
Il criterio oratoriano
identifica ogni presenza
salesiana e la distingue
carismaticamente.
17

1.10 Page 10

▲back to top
L’ORIGINALITÀ DELL’ORATORIO SALESIANO
18
PASTORALE GIOVANILE E FAMIGLIA
LA COMUNITÀ
EDUCATIVO-PASTORALE
DELL'ORATORIO-CENTRO
GIOVANILE
CAPITOLO
II

2 Pages 11-20

▲back to top

2.1 Page 11

▲back to top
LA COMUNITÀ EDUCATIVO-PASTORALE DELL'ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
21
L’IMPORTANZA DELLA CEP
DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
Una conseguenza di quanto abbiamo detto circa la capacità di apertura,
adattamento e convocazione negli Oratori-Centri Giovanili, è quella di
rivalutare proprio tutti i loro protagonisti (giovani, educatori e salesiani) e
i loro processi istituzionali (la loro animazione, gestione e organizzazione).
In questa prospettiva, l’Oratorio-Centro Giovanile, comunità giovanile
aperta a tutti, si propone come un’esperienza viva di Chiesa, che
funziona e si organizza con una CEP composto da giovani, animatori-
educatori, salesiani consacrati e altri membri della Famiglia Salesiana,
famiglie, collaboratori e benefattori.
Come Don Bosco con i suoi giovani e con i suoi collaboratori di
Valdocco, si tratta di fare di ogni Oratorio-Centro Giovanile una
vera casa accogliente e aperta ad una grande varietà di famiglie,
bambini, adolescenti e giovani, soprattutto quelli più bisognosi.
In questo senso la convivenza intergenerazionale è di vitale importanza
nell’Oratorio-Centro Giovanile. Questo ambiente comunitario permette
di superare il divario intergenerazionale determinato e accentuato
dall’individualismo. Anche se normalmente vengono programmate attività
rivolte a un gruppo particolare, l’Oratorio-Centro Giovanile è sempre uno
spazio integrativo che ha la possibilità di riunire membri di più generazioni
(bambini, giovani, animatori e famiglie) nella stessa attività. A volte si
organizzano campionati sportivi per diverse età, attività congiunte in
occasione delle feste salesiane, iniziative di solidarietà o celebrazioni a cui
partecipano i giovani e le loro famiglie. Queste e altre proposte migliorano
il senso di appartenenza, di interrelazione e, in molti casi, di interculturalità.
Scegliamo, inoltre, di lavorare insieme salesiani e laici, in comunione di spirito
e di intenzioni, crescendo nella formazione congiunta e nell’esperienza di
veri e autentici momenti di corresponsabilità.
20
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
22
I SOGGETTI DELLA CEP
DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
2 2 1 I destinatari
A Don Bosco voleva aprire le porte al maggior numero possibile di
giovani. L’Oratorio non era un cenacolo per i migliori. È nato per
assistere i destinatari più bisognosi a causa della loro condizione familiare
(orfani, senza dimora e abbandonati); per la condizione socioeconomica
(poveri e immigrati); per la loro condizione di rischio sociale (ragazzi
di strada e usciti dal carcere); per l’orientamento professionale (operai,
artigiani, studenti e seminaristi); per la loro tenera età (coloro che avevano
tra gli otto e i venti anni).
I giovani sono l’elemento portante dell’esperienza educativa-Valdocco di
Don Bosco, perché senza di loro non si può comprendere Don Bosco, né
il suo carisma, né l’Oratorio. Anche oggi la centralità dei giovani ha lo
stesso peso. Con Don Bosco crediamo che i giovani siano la porzione più
importante della società su cui poggia il futuro della stessa. La diversità
della Congregazione evidenzia la grande sfida e la grande opportunità
che rappresenta anche l’attuale contesto multietnico, multiculturale e
multireligioso.
La proposta educativo-pastorale dell’Oratorio deve mantenere il suo
assoluto carattere inclusivo e il suo impegno verso i più bisognosi, con
un’attenzione particolare ai giovani che vivono nei contesti più conflittuali,
a coloro che corrono il rischio di essere vittime di gruppi criminali o di
essere coinvolti in situazioni che mettono a rischio la loro salute o la loro
dignità. Riguardo all’emigrazione, fenomeno globalizzato e aspetto dal
complesso universo che caratterizza i nostri contesti, l’Oratorio-Centro
Giovanile deve rispondere, attraverso una nuova cultura dell’accoglienza,
alle sfide dell’integrazione dei giovani migranti in una realtà per loro nuova
e sconosciuta. Come Salesiani siamo in prima linea sia nell’offrire uno spazio
per le relazioni umane, sia nel promuovere la loro interazione con gli altri.
Rispetto ai diversi rischi che corrono i giovani, l’Oratorio-Centro Giovanile
si presenta in molti contesti come un’alternativa di un ambiente sicuro, di
convivenza pacifica e di prevenzione globale.
21

2.2 Page 12

▲back to top
LA COMUNITÀ EDUCATIVO-PASTORALE DELL'ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
B Per quanto riguarda l’età dei destinatari, possiamo dire che si è passati
dall’esperienza oratoriana all’Oratorio-Centro Giovanile Salesiano.
Vale la pena fare riferimento a queste due modalità:
◗◗ In alcuni contesti l’Oratorio viene solitamente differenziato dal
Centro Giovanile, nonostante questa differenziazione non influisca
sulla sua natura. Per ‘Oratorio’ si intende un ambiente educativo
ed evangelizzatore, destinato primariamente ai bambini e ai
preadolescenti, aperto ad un ampio numero di destinatari. Incoraggia
varie forme di tempo libero e incontri amichevoli nel cortile e negli
spazi informali.
◗◗ Per ‘Centro Giovanile’ si intende un luogo aperto di incontro e
formazione per gli adolescenti e i giovani come destinatari più
immediati, che partecipano a diverse proposte di crescita integrale,
con una predominanza di metodologie di gruppo per l’impegno
umano e cristiano. Anche qui il tempo libero è certamente uno
spazio di umanizzazione, di sviluppo di valori, radicato nella libertà,
nel divertimento, nella creatività e nella coltivazione dell’amicizia.
Quindi, in sintesi, quando parliamo di “Oratori-Centri Giovanili” ci
riferiamo ad una ricca diversità di opere di ampia accoglienza, una realtà
oratoriana aperta a tutti che acquista la sua fisionomia a seconda dell’età
e dei bisogni dei giovani, con il contesto, con le possibilità di intervento
educativo-pastorale salesiano, con gli animatori e le risorse umane
disponibili.
C Il Movimento Giovanile Salesiano è una manifestazione eminente
della missione giovanile salesiana e ha una particolare potenzialità negli
Oratori-Centri Giovanili proprio per la sua apertura a tutti e per la sua
varietà di proposte e di contesti. Tutti siamo chiamati ad animarlo secondo
le caratteristiche del Movimento, che sono quelle di un Movimento
“educativo-evangelizzatore”, che coloca nel centro e coinvolge tutti
i giovani dell’ispettoria e, quindi, anche quelli dell’Oratorio-Centro
Giovanile. Bisogna riconoscere con chiarezza che questa realtà molteplice
e differenziata trova la sua unità e il suo dinamismo in Don Bosco e nella
condivisione della sua spiritualità e della sua pedagogia secondo i contesti
e le possibilità di ciascuno.
22
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
2 2 2 Gli educatori-animatori
La CEP dell’Oratorio-Centro Giovanile Salesiano è in continua costruzione e
ha bisogno di persone che ne incoraggino il progetto. E parlare di progetto
significa parlare di contenuti, di obiettivi precisi, di tappe da individuare,
di risorse da ricercare e attivare, di persone che si impegnano nella fedeltà
all’obiettivo e nella coerenza nei processi. Per questo compito oratoriano
è essenziale la presenza degli educatori.
A partire dal fatto che, in un Oratorio-Centro Giovanile, ogni
persona che esercita una specifica e propria funzione è conside-
rata “educatrice” – proprio perché “dà vita” a processi educativi
e formativi – si rende necessaria la distinzione tra l’“animatore
-educatore” e l’ “educatore professionale”.
A Per “animatori-educatori” si intendono giovani o giovani adulti
che hanno intrapreso percorsi formativi e che offrono volontariamente
e gratuitamente molteplici servizi all’interno dell’Oratorio-Centro
Giovanile, come l’apostolato o il volontariato, supportando sia questioni
operative di carattere logistico e organizzativo, quanto di assistenza
e accompagnamento salesiano. Si fa riferimento anche ai giovani che,
corresponsabili nello stile, animano il carisma tra altri giovani fuori dalle
mura fisiche dell’Oratorio-Centro Giovanile, assumono la proposta
educativa elaborata congiuntamente nell’Oratorio-Centro Giovanile e
promuovono attivamente la sua attuazione.
Gli educatori-animatori sono consapevoli che, tra tutte le figure educative
dell’Oratorio, hanno un ruolo decisivo e che la vita dell’Oratorio-Centro
Giovanile dipende in gran parte da loro: per la loro testimonianza di
servizio, per la loro esperienza giovanile dei valori salesiani, per la loro
conoscenza dell’Oratorio, per la loro funzione direttiva e organizzativa, e
perché sono chiamati ad essere, con gli altri giovani, promotori della vita
dell’Oratorio stesso.
Gli “educatori-professionisti”, invece, mettono a disposizione le loro
particolari qualifiche ed esperienze, sia in modo volontario e gratuito,
sia attraverso un rapporto di lavoro retribuito economicamente. Questa
figura è sempre più presente nell’Oratorio-Centro Giovanile. Né la buona
volontà né le strutture da sole possono far fronte ad alcuni fenomeni
sociali emergenti (multiculturalismo, immigrazione, violenza, vulnerabilità,
23

2.3 Page 13

▲back to top
LA COMUNITÀ EDUCATIVO-PASTORALE DELL'ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
esclusione, ecc.), da qui la necessità di figure professionali che assumano
e si facciano carico di determinate situazioni. Ovviamente, sia la maggiore
professionalizzazione che l’istituzionalizzazione di questa funzione
richiedono spesso la disponibilità di personale qualificato e assunto.
Questa assunzione di responsabilità da parte di figure professionali assunte,
opportunamente formate e motivate, non implica un impoverimento delle
molteplici forme di collaborazione occasionale e volontaria degli animatori
che la tradizione dei nostri Oratori-Centri Giovanili ci ha lasciato in eredità;
al contrario, vuole essere al servizio di ciascuna di esse e, ancor più, del
coordinamento globale; ha lo scopo di far arrivare meglio e a più giovani
la proposta educativo-evangelizzatrice salesiana.
B Sia la testimonianza del volontariato che quella di un servizio educativo
professionale trovano la loro ragion d’essere nella centralità del giovane
e nell’orizzonte educativo che si proietta per lui. Questa priorità nel
lavoro educativo, in tutti i progetti e in tutte le attività, deve sempre essere
presente e garantita anche in quelle situazioni in cui, a seconda delle
circostanze del territorio o delle diverse strutture, può essere necessaria
una specifica professionalizzazione delle funzioni o un’assegnazione di
lavoro, per il buon funzionamento dell’Oratorio-Centro Giovanile e per
una migliore attenzione ai giovani.
Tutti gli educatori assumono, fin dalla loro condizione giovanile
e/o professionale, la missione salesiana e la vocazione di educatori-
evangelizzatori di altri giovani. Hanno bisogno, pertanto, di un continuo
confronto responsabile con il carisma salesiano e con gli obiettivi educativo-
pastorali dell’Oratorio-Centro Giovanile; e dovranno essere oggetto di
particolare attenzione, accompagnamento e formazione teorico-pratica
da parte dei responsabili dell’Oratorio-Centro Giovanile.
In ogni caso, come volontari o assunti, si tratta solitamente di persone
cristiane, sempre rispettose e aperte all’antropologia cristiana e ai valori
evangelici. Consapevoli di essere battezzati, vogliono vivere la loro fede
e una vocazione di servizio, camminano con i giovani in formazione
continua, conoscono il carisma salesiano e i giovani, si lasciano interpellare
da loro e sanno proporre con entusiasmo e fermezza nuove mete di vita
personale. Molti hanno sperimentato in prima persona il processo educativo
dell’Oratorio-Centro Giovanile, rispondendo ad una vocazione e ad un
progetto di vita che li fa crescere come persone. Sono consapevoli di essere
24
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
educatori dentro e fuori l’Oratorio-Centro Giovanile e, per questo, vivono
i valori che propongono.
C Essendo presenti in contesti multiculturali, multietnici e
multireligiosi, gli Oratori-Centri Giovanili, consapevoli e attenti a ciò,
generano proposte che aiutano anche i giovani di altre religioni a sviluppare
in forma esperienziale la loro leadership, la loro dimensione interiore e la
loro fede, tenendo conto della loro diversità e rispettando sempre le loro
scelte personali.
In questa situazione descritta, sempre più affermata e riconosciuta, anche
l’opzione educativa degli animatori-educatori non cristiani deve essere
realizzata con gioia, con convinzione e con la testimonianza di vita. Questi
leader devono anche sforzarsi di entrare in un dialogo rispettoso con le
persone che sono chiamati a servire. Questo atteggiamento presuppone
un’apertura e una disponibilità all’ascolto, all’apprendimento e alla
testimonianza dei valori della pedagogia salesiana.
2 2 3 Coordinatori/Direttori
Per quanto riguarda i coordinatori e/o direttori, solitamente si fa riferimento
ad un religioso salesiano delegato della comunità per questo ambiente,
ma in diverse ispettorie sono soprattutto i laici a coordinare e/o dirigere
l’Oratorio-Centro Giovanile. Nel caso dei religiosi, il Direttore della casa
salesiana può essere anche il coordinatore del settore Oratorio-Centro
Giovanile. Per quanto riguarda i laici, alcuni offrono questo servizio come
volontari; altri, con un rapporto di lavoro retribuito stabile.
Sarebbe opportuno riflettere anche sulla possibilità di affidare il
coordinamento dell’Oratorio-Centro Giovanile ad una équipe (di giovani/
animatori laici, formati e accompagnati).
Allo stesso modo, allo sviluppo di questa funzione manageriale va
contrapposta una pratica etica esemplare, affinché la testimonianza di
vita, le decisioni organizzative e le innovazioni di ogni genere respirino
l’autentico spirito oratoriano, al di sopra degli attaccamenti alle burocrazie
e ai valori meramente strumentali. È importante, d’altro canto, che l’aspetto
della gestione, del finanziamento e del mantenimento non sovraccarichi gli
animatori direttamente coinvolti nell’attività pastorale.
25

2.4 Page 14

▲back to top
LA COMUNITÀ EDUCATIVO-PASTORALE DELL'ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
Molti Oratori-Centri Giovanili si sono consolidati e istituzionalizzati in modo
tale che, attraverso un’équipe di coordinamento o di gestione, hanno
assicurato un servizio permanente a tempo pieno. Questa leadership più
impegnata ha dato forza istituzionale, garantendo soprattutto alcuni
dinamismi: il sostegno economico; la continuità dei processi; la mentalità
progettuale; la qualità dei servizi; la chiarezza di profili, ruoli e funzioni;
la legalità dei rapporti di lavoro e la formazione continua, sia iniziale che
permanente.
2 2 4 Altre figure significative
La comunità religiosa salesiana
L’Oratorio-Centro Giovanile non si caratterizza solo per la centralità e il
protagonismo dei giovani, ma anche, dove c’è, per il protagonismo e la
testimonianza vitale dell’intera comunità religiosa salesiana, testimonianza
che non può né non deve essere sostituita.
Per questo tutti i Salesiani della comunità, e non solo il responsabile o
i responsabili, hanno una responsabilità morale e una funzione
specifica nell’animazione dell’Oratorio-Centro Giovanile. I Salesiani
devono considerare l’Oratorio-Centro Giovanile come un luogo di pastorale
affidato alla responsabilità dell’intera comunità.
Arriviamo, quindi, a rigor di logica, al ruolo dei Salesiani all’interno di
questa realtà, alle competenze che devono apportare e alle funzioni che
devono assumere affinché non si dissolva la finalità stessa dell’ambiente
salesiano.
I Salesiani consacrati sono educatori nella fede, punti di riferimento per
la comunione e la partecipazione, e questo non dipende dall’età, dalla
preparazione accademica, dalla tappa formativa, dalla vocazione specifica
(coadiutore o sacerdote), dall’incarico, ecc. Ciò mette tutti i Salesiani nella
condizione di instaurare con i giovani lo stesso rapporto che ebbe Don
Bosco, stabilendo legami affettivi che generino senso di appartenenza e
testimonianza di comunione fraterna.
Urge, pertanto, approfondire il significato di questa paternità
tipicamente “oratoriana” nei suoi molteplici aspetti umani e divini.
26
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
È il compito imprescindibile di ogni discepolo di Don Bosco, non può essere
delegato. Perché, come educatori dei giovani che vogliono essere amati
e accompagnati nelle diverse tappe del loro sviluppo, i salesiani devono
sapersi comportare – ciascuno secondo il proprio ruolo – come veri genitori:
responsabili, pazienti, generosi e motivanti.
La comunità religiosa offre anche esperienze condivise di fede e
di preghiera con i giovani, iniziative per vivere insieme processi
di formazione permanente; offre spazi di discernimento e di ac-
compagnamento vocazionale; promuove vivere la vita secondo un
progetto personale e incoraggia la partecipazione nell’elaborazio-
ne, sviluppo e verifica periodica dei PEPS locali.
Famiglia Salesiana, adulti e famiglie significative
Tipica della pastorale oratoriana è la corresponsabilità di adulti, persone o
famiglie significative che condividono con i giovani il clima di amicizia, la
proposta educativa cristiana di vita, l’esperienza di famiglia e di comunità.
In questo senso, sarebbe quanto mai urgente e importante definire i criteri
con cui strutturare modelli organizzativi capaci di regolare quelle dinamiche
di sussidiarietà e sinodalità, portando così alla luce la specificità delle
diverse vocazioni presenti nell’Oratorio-Centro Giovanile.
Tra gli adulti rientrano coloro che hanno specifiche funzioni di animazione,
come genitori e referenti familiari o membri della Famiglia Salesiana.
L’esperienza dell’Oratorio-Centro Giovanile o, meglio ancora, il criterio
oratoriano applicato a tutti gli ambiti della vita in cui operano i Salesiani, è
un elemento indispensabile anche per i membri della Famiglia Salesiana e
può costituire un contributo significativo alla CEP.
Come per la comunità religiosa, per gli altri membri della Famiglia Salesiana
l’Oratorio-Centro Giovanile può essere uno spazio ottimale dove, riuniti dai
giovani, si vive e si realizza la vocazione salesiana, si dà una testimonianza
di vita cristiana e si favorisce un vero spirito di famiglia. Difatti, in situazioni
frequenti sono membri della Famiglia Salesiana sia gli educatori-animatori
che i coordinatori-direttori degli Oratori-Centri Giovanili.
Quando ciò avviene, le presenze oratoriane e le opere gestite interamente
da laici devono garantire sempre il riferimento al PEPS ispettoriale.
27

2.5 Page 15

▲back to top
LA COMUNITÀ EDUCATIVO-PASTORALE DELL'ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
28
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
A COLPO D’OCCHIO
6
Tipica della pastorale
oratoriana è la
corresponsabilità di
adulti che condividono
con i giovani il clima di
amicizia, la proposta
educativa cristiana di vita,
l'esperienza di famiglia e
di comunità. Tra gli adulti
rientrano coloro che hanno
specifiche funzioni di
animazione, come genitori e
referenti familiari o membri
della Famiglia Salesiana.
5
L'Oratorio-Centro Giovanile
non si caratterizza solo
per la centralità e il
protagonismo dei giovani,
ma anche, dove c’è,
per il protagonismo e
la testimonianza vitale
dell'intera comunità
religiosa salesiana,
testimonianza che non
può né non deve essere
sostituita.
1
L'Oratorio-Centro Giovanile,
comunità giovanile aperta
a tutti, esperienza viva
di Chiesa, che funziona
e si organizza con una
CEP (giovani, animatori-
educatori, salesiani
consacrati e altri membri
della Famiglia Salesiana,
famiglie, collaboratori e
benefattori).
La convivenza
intergenerazionale e
lavorare insieme salesiani e
laiciè di vitale importanza.
La Comunità
Educativo-
Pastorale
dell'Oratorio-
Centro Giovanile
4
Per quanto riguarda i
coordinatori e/o direttori,
solitamente si fa
riferimento ad un religioso
salesiano delegato della
comunità, ma in diverse
ispettorie sono soprattutto
i laici.
Questa leadership più
impegnata ha dato forza
istituzionale.
2
Don Bosco voleva aprire le
porte al maggior numero
possibile di giovani.
La proposta educativo-
pastorale dell'Oratorio deve
mantenere il suo assoluto
carattere inclusivo e il
suo impegno verso i più
bisognosi.
“Oratori-Centri Giovanili”:
una ricca diversità di opere
di ampia accoglienza.
3
La CEP dell'Oratorio-Centro
Giovanile Salesiano ha
bisogno di persone che
ne incoraggino il progetto.
Gli “animatori-educatori”
animano i diversi processi
ed interventi.
Sia la testimonianza del
volontariato che quella
di un servizio educativo
professionale trovano la
loro ragion d'essere nella
centralità del giovane e
nell'orizzonte educativo che
si proietta per lui.
29

2.6 Page 16

▲back to top
LA COMUNITÀ EDUCATIVO-PASTORALE DELL'ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
LA PROPOSTA
EDUCATIVO-PASTORALE
DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
CAPITOLO
III
30

2.7 Page 17

▲back to top
LA PROPOSTA EDUCATIVO-PASTORALE DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
La proposta formativa per l’educazione integrale e integrativa della
persona nell’Oratorio-Centro Giovanile si realizza attraverso percorsi
specifici e strutturati, secondo gli interessi dei giovani. Ciascuno di loro,
scegliendo tra le diverse possibilità di partecipazione che si offrono, potrà
inserirsi nel percorso più adeguato alla propria condizione e al livello
di maturità. La formazione integrale è un’esigenza che, al di là di ogni
adesione religiosa individuale, è essenziale che sia colta, valorizzata e
soddisfatta.
Per questo occorre prestare attenzione al rischio, sempre presente,
di incentrare la dinamica dell’Oratorio-Centro Giovanile quasi
esclusivamente nelle attività ludico-culturali tipiche della pastorale
educativa salesiana. È necessario ripensare continuamente all’identità
dell’Oratorio-Centro Giovanile e ricreare la sua originaria metodologia
educativo-pastorale.
Nell’azione educativa degli Oratori-Centri Giovanili Salesiani, il
riferimento costante all’Oratorio di Valdocco ci ricorda l’unità pro-
fonda della nostra proposta, che è insieme educativa ed evangeliz-
zatrice, e ci incoraggia a vivere gli atteggiamenti fondativi che le
danno vita: sensibilità educativa e intenzionalità pastorale.
L’inscindibilità del binomio ‘educativo-pastorale’ è una qualificazione
essenziale: se non c’è educazione, non c’è metodologia salesiana; e se c’è
educazione senza pastorale, non c’è Oratorio. Entrambi gli aspetti sono
inseparabili, anche se diversi tra loro. Nell’Oratorio salesiano l’atto educativo
e l’atto pastorale (cioè quello che si riferisce all’educazione alla fede) si
arricchiscono e si sostengono a vicenda in una speciale relazione.
3 1 UN’ESPERIENZA EVANGELIZZATRICE
La proposta dell’Oratorio-Centro Giovanile rivolta ai giovani si
basa sull’umanesimo cristiano, cioè sui valori e sui criteri di vita
del Vangelo. Questa proposta educativo-pastorale, il cui nucleo attivo
è la Spiritualità Giovanile Salesiana, offre una coerenza umano-spirituale
che richiede, a sua volta, un continuo processo di inculturazione. Ciò
implica la ridefinizione delle modalità per renderlo operativo e significativo,
soprattutto con la presenza di altre metodologie educative o di giovani di
32
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
altre religioni, per aiutare i preadolescenti e gli adolescenti a formarsi alla
luce di un disegno di uomo e di donna concreti.
Offrendo la nostra Spiritualità Giovanile Salesiana (cfr QR, Capitolo IV, n.
3) come impulso, motivazione, incoraggiamento e significato della vita
personale e comunitaria, proponiamo un’azione educativo-pastorale che
abilita e accompagna i processi personali di scoperta e di approfondimento
della fede. In questo ambiente tutta la CEP e, in particolare i giovani,
potranno incontrare personalmente Gesù Cristo e seguirlo, scoprendo
progressivamente uno spazio ricco di valori evangelici che li orienta
all’esperienza della fede nella vita pratica quotidiana.
Si tratta di promuovere uno spazio educativo-pastorale dove si
sperimenta un clima di fede e di crescita spirituale, particolarmente
indicato per un’attenzione personalizzata, al di là delle relazioni
meramente funzionali. E questo è, senza dubbio, un aspetto inseparabile
dello stile oratoriano.
Come Don Bosco, oggi costruiamo un ambiente in cui si respirano i valori
evangelici e si propone un itinerario che recupera elementi comunitari
ed educativi, privilegiando le dimensioni fondamentali dell’annuncio,
della liturgia e del servizio in un clima di comunione fraterna. Nei nostri
Oratori-Centri Giovanili vengono proposte diverse iniziative a seconda
dell’età e degli interessi della persona a cui sono rivolte: itinerari graduali di
educazione e personalizzazione della fede; celebrazioni festive della fede e
dei sacramenti; educazione all’impegno cristiano e maturazione del proprio
progetto di vita nella Chiesa e nella società.
3 1 1 Diversità culturale e pluralità religiosa
Dobbiamo sottolineare che facciamo parte di un mondo caratterizzato da
diversità culturale, pluralità religiosa e settori ampiamente secolarizzati.
Alcuni dei nostri giovani dell’Oratorio-Centro Giovanile appartengono ad
altre confessioni religiose o a nessuna. La nostra proposta educativa mira
ad accompagnare ognuno nella sua maturazione umana, sociale
e spirituale, rispettando le sue convinzioni, aiutandolo a crescere come
persona. Ecco perché è così importante la vicinanza misericordiosa o
l’annuncio da persona a persona.
33

2.8 Page 18

▲back to top
LA PROPOSTA EDUCATIVO-PASTORALE DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
La proposta salesiana è, soprattutto, impegno per la vita umana di ogni
persona, condividendo il suo modo di vedere e di stare nel mondo, i
suoi desideri e speranze, i suoi valori religiosi, attraverso l’esercizio del
dialogo, che è un esercizio di reciproco arricchimento. Pertanto, il dialogo-
accompagnamento personale è un dinamismo che non va ignorato. Da
esso dipende in grande misura il processo formativo di ogni preadolescente
ed adolescente, il senso che trova alla sua vita e il significato che le dà. In
questa personalizzazione delle relazioni entrano spesso in gioco i valori
umani e spirituali e la proiezione vocazionale.
Pertanto, come case aperte e accoglienti, contribuiamo alla cre-
azione di una cultura dell’incontro, in cui si tratta di co-
struire un nuovo atteggiamento volto all’integrazione delle cul-
ture nell’accoglienza e nell’arricchimento reciproco. In questo
rispettoso incontro non possiamo non proporre, con determina-
zione e chiarezza, i principi cristiani che danno senso all’iden-
tità salesiana.
3 1 2 Chiesa in uscita
L’Oratorio-Centro Giovanile, come lo concepiamo, non è una struttura
isolata, né una piattaforma pastorale all’interno di una bolla. Situato in un
determinato posto geografico e in una comunità umana, è una presenza
ecclesiale mediatrice, una “frontiera” tra Chiesa, società e gruppi
giovanili che garantisce la ricerca e il contatto con i giovani, specialmente
quelli più bisognosi.
Possiamo applicare, in questo senso, le parole di Papa Francesco, che ci
chiama a vivere in un «permanente stato di missione» (EG, 25), senza
“divieti né paure” (EG, 33), senza il timore di sbagliare o di essere messi
in discussione; “audaci e creativi, agendo con generosità e coraggio” (EG,
33). Tutto ciò incarna l’espressione “Chiesa in uscita” (EG, 20-24) e implica,
concretamente, il cambiamento dei costumi, dello stile, del linguaggio e
anche degli orari.
L’Oratorio-Centro Giovanile, come opera al confine tra il mondo religioso e
quello civile, tra il mondo laico e quello ecclesiale, offre risposte educative
ed evangelizzatrici alle sfide e alle urgenze più profonde, soprattutto
a quelle che riguardano gli ultimi. È un ambiente di incontro giovanile
34
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
salesiano di ispirazione cristiana, dove gli spazi sono aperti a tutti coloro che
desiderano entrarvi. In quanto luogo di confine, ha una naturale vocazione
a diventare sempre più uno spazio dove si costruiscono ponti; da qui una
doverosa riflessione riguardo i cammini del primo annuncio e gli altri
elementi che compongono il processo globale di evangelizzazione
dei giovani.
L’Oratorio-Centro Giovanile è un luogo privilegiato per gli animatori,
non solo come luogo di ampia accoglienza, ma anche come proposta
esplicita di ampia evangelizzazione per loro. In esso tutti possono vivere
personalmente e comunitariamente la propria fede; in una naturale e
continua tensione missionaria, sono accompagnati nel discernimento e
nelle opzioni vocazionali, costruendo un progetto di vita, con atteggiamenti
di apertura al servizio dei più bisognosi e lontani. Quest’ultimo aspetto
non è un’aggiunta all’azione di animazione, ma è una questione inerente
all’annuncio stesso del Vangelo.
Gli educatori-animatori, con il loro esempio e la loro testimonianza,
interpellano e coinvolgono famiglie e giovani che ordinariamente non
partecipano alla vita della Chiesa.
3 2 UN’ESPERIENZA PREVENTIVA
3 2 1 Il criterio preventivo
Nell’Oratorio-Centro Giovanile tutto deve essere educativo, e questo si
ottiene attuando il criterio preventivo che promuove esperienze positive,
apporta motivazione e cerca di rispondere alle aspirazioni e agli interessi
più profondi dei giovani. Pertanto, si pone l’accento sui seguenti elementi:
◗◗ l’apertura dell’Oratorio-Centro Giovanile a tutti i giovani, soprattutto
a quelli più bisognosi e a quelli che non sempre riescono ad integrarsi
in altre strutture e proposte educative; è necessario ricercare formule
per renderlo accessibile a tutti, anche in presenza di fattori culturali
fortemente discriminatori;
35

2.9 Page 19

▲back to top
LA PROPOSTA EDUCATIVO-PASTORALE DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
◗◗ l’accompagnamento delle forze più profonde e personali di ogni
giovane a partire dagli aspetti essenziali del Sistema Preventivo: con
la religione (desiderio di andare più in profondità, di cogliere Dio
come fonte e culmine della felicità di ogni persona, di rispondere alla
ricerca di senso), fondato sulla ragione (dialogare, ragionare insieme)
e proposto in un clima di amorevolezza (il legame affettivo, l’amore
ricambiato, l’incontro personale e l’accompagnamento);
◗◗ la continua ricerca di nuove modalità pastorali per rispondere anche
ai giovani più disponibili che ci chiedono proposte più stimolanti
ed impegnative: questi devono essere seguiti e preparati con un
autentico cammino di cura e di formazione (ascoltare e condividere la
Parola di Dio, pregare insieme, dialogare sulla vita, accompagnamento
spirituale, vita sacramentale, devozione personale a Maria Ausiliatrice,
ecc.);
◗◗ il clima familiare, allegro e festoso, che incoraggia l’ottimismo e una
visione positiva della vita;
◗◗ l’animazione come opzione educativa, che si realizza nella presenza
attiva degli educatori tra i giovani, nell’apertura a tutti e a ciascun
giovane in particolare, nella forza liberatrice dell’amore educativo (cfr.
Settore per la Pastorale Giovanile, Una pastorale giovanile che educa
all’amore, 2023), nella fiducia nella persona e nelle forze positive e
buone che essa contiene;
◗◗ il senso del dovere e della responsabilità nelle forme concrete di
impegno personale, di servizio agli altri e di cura integrale del creato;
◗◗ la cura di spazi giovanili ordinati, accoglienti e luminosi, in sintonia
con l’immaginario e il linguaggio attuale, che favoriscano il clima di
famiglia.
3 2 2 Il criterio associativo
L’associazionismo giovanile è stato ed è parte della pedagogia salesiana
fin dalle sue origini. La pratica oratoriana favorisce tutte le forme
costruttive di attività e di vita associativa. Pertanto, una proposta ampia
e articolata di gruppi e associazioni occupa uno spazio privilegiato
36
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
a seconda degli interessi giovanili attorno ai quali si organizzano:
gruppi apostolici, spontanei, in cui prevalgono leader naturali e interessi
immediati; gruppi di diverso genere, con percorsi formativi specifici
secondo i diversi ambiti sportivi, culturali, socio-politici, ecologici, di
comunicazione sociale, di approfondimento religioso, di sensibilizzazione
missionaria e di volontariato.
Sono tutte forme di apprendimento attivo, in cui si ricorre a
sperimentare, indagare, essere protagonisti, inventare e manifestare
iniziative in un ambiente sufficientemente elastico e modellabile. Queste
attività sono il luogo in cui le aspettative dei ragazzi entrano in contatto
con le proposte di valore degli animatori. Si tratta sempre di esperienze
educative.
3 3 UN’ESPERIENZA TRASFORMATRICE
A L’Oratorio-Centro Giovanile aiuta a comprendere in profondità il carisma
salesiano e, fedele al pensiero originale di Don Bosco e alla sua missione, è
cellula viva “agganciata” alla vita del territorio e della Chiesa locale. Questa
peculiarità territoriale contraddistingue le esperienze oratoriane.
La proposta educativo-pastorale dell’Oratorio-Centro Giovanile si inserisce
nella società per trasformarla, fornendo risposte alle sfide, ai problemi e
ai bisogni reali dei giovani. La CEP degli Oratori-Centri Giovanili conosce e
vive la realtà dei giovani, fa sue le inquietudini, i problemi e le aspettative e
apre spazi per vivere e impegnarsi nel loro mondo. Ha, quindi, una grande
capacità di impatto e trasformazione sociale dei quartieri urbani e delle
aree rurali.
L’ambiente è, allo stesso tempo, offerta e provocazione per il Centro e i
suoi destinatari. Offerta con le sue molteplici possibilità: sia di dialogo con
la realtà circostante, che di azione formativa. È una provocazione come
sfida ad essere, a identificarsi nel e con il proprio contesto e a trasformare
la realtà sociale esistente lì. L’Oratorio-Centro Giovanile si presenta come un
radar sensibile alle problematiche giovanili che si presentano sul territorio,
per poi decidere concretamente quale annuncio e intervento può diventare
un’esperienza significativa per la loro vita.
37

2.10 Page 20

▲back to top
LA PROPOSTA EDUCATIVO-PASTORALE DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
B L’Oratorio-Centro Giovanile Salesiano, attraverso le sue attività,
promuove competenze trasformatrici e di impatto sociale in alcuni
impegni chiave, che si riassumono a continuazione:
◗◗ Agire in modo proattivo sul territorio per promuovere, tutelare e
difendere i diritti umani di bambini, adolescenti e giovani, superando
la passività e l’indifferenza conformista.
◗◗ Sostenere gli adolescenti e i giovani nei processi socio-educativi e nelle
scelte di vita sane, prevenendo l’esclusione e il loro spostamento ai
margini del sistema di garanzia dei diritti, delle politiche pubbliche e
della società.
◗◗ Comprendere e accogliere le realtà familiari di oggi, in sintonia con
gli orientamenti della Chiesa e della Congregazione (cfr. Settore per
la Pastorale Giovanile, Pastorale Giovanile Salesiana e Famiglia, 2021).
◗◗ Offrire i mezzi e le strutture dell’Oratorio-Centro Giovanile non solo
come azione puntuale, ma come modalità abituale per promuovere
il rapporto con le esigenze del territorio, favorendo così le strutture
di incontro, dialogo, celebrazione e ambiente comunitario.
◗◗ Promuovere alleanze educative con istituzioni civili e religiose, per
lavorare in rete e promuovere un impegno attivo e critico con le
situazioni sociali in cui viviamo.
◗◗ Formare e accompagnare all’uso responsabile dello spazio digitale,
riconoscendone il potenziale educativo ed evangelizzatore e
mettendolo al servizio della comunione e della formazione dei
giovani.
◗◗ Promuovere l’educazione e la gestione eco-sociale nella prospettiva
dell’ecologia integrale e dell’etica della cura della nostra casa comune.
C Poiché gli Oratori-Centri Giovanili sono una presenza della Chiesa,
un’occasione per mostrare il suo volto amico ai giovani, essi sono chiamati
a inserirsi corresponsabilmente nelle diverse strutture partecipative
della Chiesa locale (consigli pastorali parrocchiali e/o zona) e a considerare
i suoi orientamenti pastorali.
38
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
Allo stesso modo, essendo l’Oratorio-Centro Giovanile Salesiano
una presenza pastorale nel mondo giovanile, i suoi programmi edu-
cativo-pastorali sono particolarmente significativi per la Chiesa lo-
cale: avvicinano la Chiesa ai giovani e promuovono la loro evange-
lizzazione in una pastorale integrale (ccfr. QR, Capitolo VII, n.2.4/b).
34
UN’ESPERIENZA DI MATURAZIONE
VOCAZIONALE E MISSIONARIA
Nella bella impresa della formazione della persona entrano in gioco alcuni
dinamismi che la pedagogia dell’accompagnamento educativo nell’Oratorio-
Centro Giovanile deve promuovere. Il PEPS locale dell’Oratorio-Centro
Giovanile garantisce un servizio di accompagnamento per tutti i
giovani. Sia i laici che le persone consacrate devono essere qualificati per
svolgere questo servizio.
Si tratta ora di chiedere alla CEP di esprimere la propria passione educativa,
garantendo a ogni giovane la possibilità di riscoprire se stesso, valorizzare
e sviluppare le proprie qualità, orientare la propria vita e prepararsi a
rispondere alla propria vocazione personale e di gruppo-comunità cui si
senta chiamato.
Con l’accompagnamento personale, la cura attenta della preghiera,
la pedagogia del progetto di vita personale, matura il discernimento
per opzioni responsabili, come: gli impegni stabili a favore degli altri,
la missione di genitori, l’esercizio consapevole di una professione, gli
altri ministeri e servizi apostolici, sempre secondo la propria chiamata
vocazionale.
In questo senso, è importante accompagnare i vecchi membri dell’Oratorio-
Centro Giovanile nel loro inserimento responsabile nella vita sociale ed
ecclesiale, per il bene dei giovani stessi e dello stesso ambiente oratoriano. I
cooperatori, salesiani per vocazione, assumono un ruolo e una responsabilità
importante in questo processo.
Nell’Oratorio-Centro Giovanile si promuove una cultura vocazionale e
missionaria, aperta a tutte le esperienze di volontariato sociale e alla
promozione di gruppi apostolici: attività educative estive per bambini e
39

3 Pages 21-30

▲back to top

3.1 Page 21

▲back to top
LA PROPOSTA EDUCATIVO-PASTORALE DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
adolescenti, campi missionari, sostegno solidale alla comunità di quartiere
e iniziative di cura ecologica, iniziative di Oratorio di strada per aprirsi alla
dimensione missionaria in tutto il territorio, tra le altre.
40
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
A COLPO D’OCCHIO
6
Nell’Oratorio-Centro
Giovanile si promuove
una cultura vocazionale e
missionaria, aperta a tutte
le esperienze di volontariato
e alla promozione di gruppi
apostolici.
Ogni CEP di esprimere la
propria passione educativa,
garantendo a ogni giovane
la possibilità di orientare
la propria vita e prepararsi
a rispondere alla propria
vocazione personale.
5
La proposta educativo-
pastorale dell'Oratorio-
Centro Giovanile si
inserisce nella società per
trasformarla.
Essendo l’Oratorio-Centro
Giovanile Salesiano
una presenza pastorale
nel mondo giovanile,
i suoi programmi
educativo-pastorali sono
particolarmente significativi
per la Chiesa locale.
1
La proposta formativa per
l'educazione integrale e
integrativa della persona
nell'Oratorio-Centro
Giovanile si realizza
attraverso percorsi specifici
e strutturati, secondo gli
interessi dei giovani.
Unità profonda della
nostra proposta, che è
insieme educativa ed
evangelizzatrice
La proposta
educativo-
pastorale
dell'Oratorio-
Centro Giovanile
4
Nell'Oratorio-Centro
Giovanile tutto deve essere
educativo, e questo si
ottiene attuando il criterio
preventivo che promuove
esperienze positive, apporta
motivazione e cerca di
rispondere alle aspirazioni
e agli interessi più profondi
dei giovani.
La pratica oratoriana
favorisce tutte le forme
costruttive di attività e di
vita associativa.
2
La proposta dell'Oratorio-
Centro Giovanile rivolta
ai giovani si basa
sull'umanesimo cristiano.
Il suo nucleo attivo è
la Spiritualità Giovanile
Salesiana.
In un mondo caratterizzato
da diversità culturale
e pluralità religiosa, si
cura l'impegno per la vita
umana di ogni persona,
condividendo il suo modo di
vedere e di stare nel mondo,
i suoi desideri e speranze, i
suoi valori religiosi.
3
La proposta salesiana è
una esperienza di Chiesa
in uscita. In quanto luogo
di confine, ha una naturale
vocazione a diventare
sempre più uno spazio dove
si costruiscono ponti; da
qui una doverosa riflessione
riguardo i cammini del
primo annuncio e gli altri
elementi che compongono
il processo globale di
evangelizzazione dei
giovani.
41

3.2 Page 22

▲back to top
LA PROPOSTA EDUCATIVO-PASTORALE DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
L’ANIMAZIONE PASTORALE
ORGANICA DELL’ORATORIO-CENTRO
GIOVANILE
CAPITOLO
IV
42

3.3 Page 23

▲back to top
L’ANIMAZIONE PASTORALE ORGANICA DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
4 1 PRINCIPALI INTERVENTI DELLA PROPOSTA
L’Oratorio-Centro Giovanile Salesiano è una casa aperta, un luogo fisico di
relazioni, un contesto familiare di aggregazione ed espressione giovanile.
Si tratta, pertanto, di un “ambiente di riferimento e di irradiazione”
del carisma salesiano.
A Per questo è bene sottolineare che l’“ambiente oratoriano” non è
creato solo per avere le porte aperte e perché i giovani abbiano tutto a
loro disposizione, attratti solo da qualche intrattenimento accattivante e
occasionale. Al contrario, l’Oratorio-Centro Giovanile Salesiano non può
limitarsi ad essere un contenitore di attività, né “ridursi” a una piazza,
a una strada, a una sala-giochi o a un cortile per la ricreazione. Si deve
avvertire come primaria, piuttosto, l’esigenza di pensare a proposte
diversificate concrete e di convertire ogni realtà oratoriana in uno
spazio formativo integrale.
Il valore della proposta educativo-pastorale dell’Oratorio-Centro Giovanile
Salesiano è l’accompagnamento della persona, soggetto dei processi di
crescita e protagonista delle azioni educativo-pastorali attraverso le quali
si realizza questo itinerario.
B D’altro canto, nel campo educativo dell’associazionismo, si è consolidata
l’originale esperienza pedagogica pastorale di Don Bosco, che ha il suo asse
nel “sacramento della presenza” (espressione di don Angel Fernández
Artime). L’assistenza Salesiana è la vicinanza reale, affettiva ed effettiva degli
educatori ai giovani, anche al di fuori dell’ambiente fisico dell’Oratorio-
Centro Giovanile (in presenza o virtuale), nei loro spazi vitali ed esistenziali:
è lo stile salesiano di animazione e di intervento pedagogico in qualsiasi
processo missionario nel continente giovanile.
La prima volta che un giovane arriva all’Oratorio-Centro Giovanile ha
bisogno di qualcosa che lo aiuti a superare l’indifferenza e il distanziamento,
e apra il desiderio di ripetere esperienze positive e di mettersi in gioco a
poco a poco. Ogni giovane e ogni membro della CEP percepisce questa
accoglienza attraverso alcuni tratti identificabili: il clima educativo
e familiare ricco di relazioni, con spazi concreti e ben determinati per le
diverse attività; i gesti chiari e comprensibili nella “prima accoglienza”;
l’accompagnamento di gruppi e singoli, sempre rispettoso da parte degli
44
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
educatori; l’assunzione di regole di convivenza semplici e condivise;
l’armonia e il decoro delle strutture e la varietà delle proposte volte a
rendere ognuno protagonista, secondo le proprie funzioni.
Ma, inoltre, la saggezza dell’assistenza salesiana ci ha insegnato a stare
davanti alla porta d’entrata, nel cortile, nella sala giochi, negli spazi
informali all’aperto; essere presente ogni giorno, salutare cordialmente
i ragazzi e intervenire educativamente sia personalmente che nei vari
momenti di convocazione, ecc.
Tutti questi gesti rischiano di diventare esperienze solo occasionali o
semplicemente legate alla sensibilità di poche persone. Se invece fanno
parte del DNA dei salesiani e degli educatori-animatori, l’efficacia dell’azione
sarà diversa:
«L’educazione è, per sua natura, relazione, comunicazione. Il Si-
stema Preventivo, facendo appello alle risorse dell’intelligenza
e del cuore e all’anelito di Dio presente in ogni giovane, presup-
pone la capacità di ascolto, dialogo e rispetto dei ragazzi. La
presenza attiva e animatrice (“assistenza”) degli SDB e degli
educatori laici tra i giovani è un’eccellente forma di comunica-
zione educativa ed evangelizzatrice, che i giovani attendono»
(CG24, n. 131).
L’Oratorio-Centro Giovanile fa riferimento alla presenza degli educatori-
animatori, al loro stile, alla loro “animazione”, ai loro “canali di
comunicazione” con i giovani, alla cordialità, all’amicizia, alla disponibilità,
alla gratuità, alla capacità di esigere con gentilezza e alla loro autorità
morale. Tutti i laici e i consacrati che intendono mettersi al servizio dei e con
i giovani devono essere formati in questo secondo l’intuizione educativa
di Don Bosco.
C Pertanto, la creazione di un ambiente educativo è il risultato di una serie
di incontri significativi, di storie e di nomi propri, della qualità delle relazioni
umane. Fondamentale è la dimensione affettivo-relazionale, il cui valore
è oggi fortemente rivalutato e apprezzato soprattutto dalle generazioni più
giovani.
Allo stesso modo, particolare attenzione dovrà essere prestata alle linee
guida e ai protocolli dell’ispettoria e delle autorità ecclesiali e civili di ogni
45

3.4 Page 24

▲back to top
L’ANIMAZIONE PASTORALE ORGANICA DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
Paese che fanno riferimento ad ambienti sicuri. Aiutare, in questo modo,
ciascun Oratorio-Centro Giovanile a rivedere e aggiornare la propria politica
e le procedure per la tutela dei bambini, dei giovani e degli adulti vulnerabili.
D Allo stesso modo, la pluralità di iniziative, attività ed esperienze di
aggregazione, impegno e fede che caratterizzano la pastorale oratoriana
salesiana richiedono un’animazione coordinata e convergente, i cui criteri
di fondo siano orientati alla promozione di piccoli gruppi per età
e/o gruppi di interesse, guidati da educatori consapevoli del percorso
che stanno mettendo in marcia, capaci di vivere relazioni profonde, per
consentire maggiori occasioni di protagonismo.
Tra le attività didattiche più specifiche dell’Oratorio-Centro Gio-
vanile ci sono: il gioco e le attività interattive; le riunioni formali
e informali; gli eventi e le attività sportive, sia spontanee che or-
ganizzate; tutto ciò che riguarda le forme espressive, artistiche
e comunicative come il teatro, la musica, la danza, il cinema e
la radio; i viaggi, le passeggiate e il turismo giovanile; i campi e
le attività a contatto con la natura e, allo stesso modo, le attivi-
tà solidali e missionarie.
E Le nuove tecnologie, i social network e i contenuti virtuali sono
presenti in modo significativo e permanente anche nel mondo delle nuove
generazioni dei nostri Oratori-Centri Giovanili, e, come sempre accade
nell’ambito delle trasformazioni tecnologiche che mettono a disposizione
risorse, informazioni e nuovi orizzonti, interpella direttamente anche la
nostra proposta educativo-pastorale. Dobbiamo valorizzare queste nuove
risorse e le loro possibilità, mentre allo stesso tempo dobbiamo chiederci su
quali processi formativi dovremmo puntare (noi come educatori-animatori,
prima dei giovani).
Un’indicazione importante a questo riguardo e da non trascurare è la
pedagogia dell’ascolto e della reciprocità attraverso la vicinanza fisica ai
giovani; è necessario, inoltre, coltivare una coscienza critica dei linguaggi
e dei contenuti (valori, modelli di esistenza e di comportamento) che ogni
prodotto digitale porta con sé. Per ultimo, ma non meno importante, è
necessario imparare ad abitare i luoghi e gli ambienti virtuali nella loro
dimensione comunitaria, considerandoli cioè creatori di una nuova
prossimità, occasione di confronto continuo e di incontro con gli altri,
superando la logica dell’isolamento e del consumo.
46
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
4 2 ANIMAZIONE E COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI
A La proposta dell’Oratorio-Centro Giovanile è molteplice, varia e articolata.
Tocca tutti gli aspetti della vita e della crescita del giovane (spirituale,
educativa, intellettuale, ricreativa, culturale, sociale, ecologica...). Pertanto,
è fondamentale che tutte le attività siano ben articolate e coordinate,
affinché possano sviluppare le proprie possibilità educative a favore dei
giovani. La prassi concreta delle Opere Salesiane è la strutturazione di un
Progetto Educativo-Pastorale Salesiano costruito con il contributo dei
giovani stessi e condiviso con le famiglie in sinergia educativa.
Quanto proposto deve corrispondere agli obiettivi formativi previsti nel
PEPS Ispettoriale o, se esiste, nel PEPS dell’ambito ispettoriale degli Oratori-
Centri giovanili.
Da un lato, la progettazione, volta a illuminare e dinamizzare la vita di
un dato ambiente formativo, ha necessariamente le caratteristiche della
gradualità (un percorso da seguire), della continuità educativa (non
l’improvvisazione), e dell’armonia (accettazione dei limiti e della diversità,
intesa come risorsa). Dall’altro, si cerca di raggiungere un obiettivo
educativo e di valutare in che misura esso è stato conseguito, tenendo
presente che questo processo non è necessariamente in contraddizione con
la spontaneità e con l’ambiente familiare che si tende a costruire.
È importante favorire la partecipazione dei giovani alla proget-
tazione, esecuzione e revisione delle attività, attraverso diver-
si gruppi e commissioni con progetti educativi definiti e chiari.
La loro partecipazione non marginale dà a questo settore il suo
volto e un chiaro elemento della sua identità. Proprio per que-
sto parliamo di protagonismo giovanile, non solo per i giovani,
ma con loro!
B Allo stesso modo è necessario coordinare tempi, mezzi e modalità
educative dell’Oratorio-Centro Giovanile con quelli degli altri ambienti
della casa-presenza salesiana. Da qui la presenza dell’Oratorio-Centro
Giovanile nel Consiglio della CEP o dell’Opera Salesiana, dove tutti i
suoi membri partecipano all’animazione della casa salesiana, promuovendo
la corresponsabilità e il coordinamento, prestando particolare attenzione
agli aspetti più decisivi dell’identità salesiana e della qualità educativa ed
47

3.5 Page 25

▲back to top
L’ANIMAZIONE PASTORALE ORGANICA DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
evangelizzatrice. Il Consiglio della CEP rappresenta anche l’organismo che
anima e coordina l’attuazione del Progetto Educativo – Pastorale locale.
C Si deve considerare che, sebbene alcuni Oratori-Centri Giovanili
convivano nella stessa casa salesiana con una Parrocchia affidata
ai Salesiani, o siano attivamente inseriti in una zona pastorale diocesana,
questi non sono una sezione del progetto pastorale della Parrocchia, come
se fossero un’appendice di quest’ultima (tra tanti altri gruppi), tanto meno
una realtà ad essa estranea.
È importante arricchire i PEPS dell’Oratorio-Centro Giovanile e della
parrocchia nella convergenza e nel dialogo, ma dobbiamo rispettare
entrambi gli ambienti per rimanere fedeli all’approccio di Don Bosco e
all’identità dell’Oratorio-Centro Giovanile Salesiano. L’Oratorio-Centro
Giovanile ha certamente la sua personalità di forza viva che partecipa alla
stessa missione evangelizzatrice-formativa. Missione che assicura in tempi
e luoghi ben definiti, con uno stile peculiare e con attività che forniscono
sfumature uniche.
Ciò implica riflettere nel Progetto Educativo-Pastorale locale, ispirazione che
muove l’intero meccanismo di ogni Opera Salesiana, alcuni aspetti specifici:
la connessione reciproca, la compenetrazione, il dialogo e la comunione tra
i due ambienti; la reciprocità nei rapporti tra i responsabili; la creazione di
sinergie tra le iniziative di entrambi i settori dell’Opera Salesiana. La presenza
degli educatori-animatori nel Consiglio Pastorale Parrocchiale garantisce il
collegamento tra la parrocchia e lo stesso Oratorio-Centro Giovanile.
43
LA FORMAZIONE, UN INTERVENTO
TRASVERSALE E PERMANENTE
A Seppur solo parzialmente delineati, gli elementi sopra elencati sono
sufficienti a farci comprendere la necessità imperativa e trasversale della
formazione come punto fermo. Effettivamente lo è. La qualità della
formazione sistematica richiede uno sforzo continuo e permanente
di qualificazione educativa, cristiana e salesiana delle persone.
In conclusione, la preparazione degli operatori educativi e pastorali non può
essere vissuta e gestita a seconda della sensibilità di un salesiano specifico o
48
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
della passione di qualche animatore particolarmente coinvolto. I programmi
della scuola per animatori, i corsi di base, i corsi di specializzazione in
alcuni ambiti, i corsi di competenze per un’azione educativo-pastorale più
efficace e autentica, o meglio, i corsi per rafforzare la gestione delle risorse
didattiche e tecniche, sono normalmente accompagnati da altre iniziative:
i campi; i ritiri e gli esercizi spirituali; gli incontri con la comunità salesiana
e altre esperienze autentiche, stimolanti e trasformative, arricchiscono e
qualificano l’esperienza di vita quotidiana dell’animatore. Solo a partire da
questa formazione e preparazione aggiornata, completa e continua, ha
senso assumersi delle responsabilità.
B È quindi opportuno che gli Oratori-Centri Giovanili chiariscano,
formalizzino e qualifichino i propri processi formativi. La costante mobilità
dei protagonisti e destinatari, nonché le continue situazioni emergenti di
cui si occupano, pongono alcuni obiettivi formativi per gli animatori,
tra cui i seguenti:
◗◗ Motivare una riflessione continua sull’identità personale e vocazionale
degli animatori-educatori. In questo senso, approfondire le
motivazioni che sottendono lo stesso servizio educativo-pastorale.
◗◗ Conoscere la tradizione e la pedagogia salesiana, in particolare nel
campo dell’animazione come modo salesiano di pensare, di leggere
la realtà e di concepire l’azione. Allo stesso modo, la conoscenza di
Don Bosco e l’attuazione del Sistema Preventivo, della Spiritualità
Giovanile Salesiana e dell’accompagnamento educativo e spirituale
a livello personale, di gruppo e ambientale.
◗◗ Acquisire capacità di leadership educativa e altre competenze
specifiche del proprio ruolo, aiutando a risolvere le prime difficoltà
inerenti al proprio lavoro educativo.
◗◗ S v i l u p p a re c o m p e t e n z e p e r p a r t e c i p a re a t t i v a m e n t e e
corresponsabilmente alle équipe e ai gruppi dell’Oratorio-Centro
Giovanile. Insieme a questo, sviluppare una leadership positiva e un
impegno sociale.
◗◗ Assumere la formazione continua come strumento di crescita
personale ed educativa che aiuta a fornire risposte adeguate ai
bisogni del momento.
49

3.6 Page 26

▲back to top
L’ANIMAZIONE PASTORALE ORGANICA DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
C Molto interessanti e fruttuose, infine, sono le esperienze di convivenza,
di vita fraterna, di formazione permanente e di preghiera dei giovani
animatori con la comunità salesiana. In questo senso è enormemente
arricchente attivare, nella programmazione locale, offerte specifiche e
regolari di questo tipo.
Inoltre, la consuetudine di molte ispettorie considera l’ambiente
dell’Oratorio-Centro Giovanile come uno spazio ideale sia per esperienze
pastorali di formazione iniziale dei candidati alla vita salesiana che per i
giovani salesiani che portano avanti il loro tirocinio.
4 4 LE STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE E RESPONSABILITÀ
Uno dei punti di forza dell’Oratorio-Centro Giovanile risiede nella
promozione della corresponsabilità. Questa si basa sulla fiducia, facendo
sì che gli animatori e i ragazzi diventino i veri protagonisti delle proposte.
Tutti sono corresponsabili dell’animazione, ma vale la pena evidenziare
alcune funzioni specifiche.
4 4 1 Animazione locale
A Il coordinatore dell’Oratorio-Centro Giovanile locale non deve
minimizzare la partecipazione e la corresponsabilità degli altri membri del
Centro, ma piuttosto incoraggiarli, aprendo canali per il loro sviluppo. Deve
essere un salesiano o un laico coerente in ciò che dice, fa e propone; con
vocazione per lavorare tra i giovani, con simpatia e competenza; con spirito
apostolico, capacità di rapporto diretto e profondo con i collaboratori e
presenza stimolante tra i giovani; con creatività e determinazione nel
rinnovare proposte e comunicare entusiasmo; con attenzione all’unità
operativa dell’équipe e alla sua crescita nella fede.
B Pertanto, il modo specifico di esercitare la funzione del coordinatore
dell’Oratorio-Centro Giovanile può assumere diverse modalità. Tra
le opzioni possibili, è contemplato che il Direttore della casa salesiana sia
anche il coordinatore dell’Oratorio-Centro Giovanile. In questo modo, la
stessa persona potrà promuovere e sostenere l’orientamento educativo-
pastorale dell’Oratorio-Centro Giovanile, del quale sarà responsabile
50
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
globale, sia nella gestione ordinaria dell’ambiente, che nella gestione
ordinaria delle risorse umane e pratiche.
Come indicato nel Capitolo Generale Speciale XX, il responsabile
dell’Oratorio dovrebbe essere il vicario parrocchiale, in modo che
accompagni più da vicino il settore giovanile della Parrocchia (cfr. CG20,
n. 432).
In alcuni casi, come sappiamo, il coordinatore dell’Oratorio-Centro
Giovanile è un laico. Alcune realtà ispettoriali, infatti, si sono avvalse della
possibilità di istituire questa figura a tempo pieno o part-time. È vivamente
raccomandato che il laico con questa figura faccia parte del Consiglio della
Comunità Educativa Pastorale di tutta la presenza salesiana.
C La funzione del gruppo degli animatori, parte integrante essenziale
della CEP, è quella di servire da punto di riferimento per i giovani
durante tutta la loro vita. Gli educatori dell’Oratorio-Centro Giovanile
sono gli animatori di prima accoglienza nel cortile, i membri del gruppo
di coordinamento, gli animatori dei gruppi, gli allenatori sportivi, gli
educatori dei laboratori artistici. Lavorano insieme e seguono un processo
di formazione continua come educatori.
D Il Consiglio dell’Oratorio-Centro Giovanile o Consiglio della CEP
dell’Oratorio-Centro Giovanile è un organismo di animazione che funge
da raccordo tra i diversi settori e attività che compongono l’Oratorio-Centro
Giovanile. È incaricato di elaborare la Proposta Educativo-Pastorale che
delinea le linee formative, facendo riferimento al PEPS dell’Opera. Si integra
e collabora con gli altri consigli presenti nell’Opera.
I membri di questo Consiglio rappresentano i diversi settori e, oltre alla
loro specifica competenza e rappresentanza, devono possedere un senso
salesiano e pastorale che li renda partecipi delle questioni educative della
comunità oratoriana. Insieme al coordinatore dell’Oratorio-Centro Giovanile
(diretto responsabile del suo funzionamento), costituisce il nucleo animatore
di questo ambiente e condivide la responsabilità della sua gestione.
«Nelle opere complesse con vari settori di attività (parrocchia,
scuola o collegio, residenza universitaria, giovani in difficoltà, ecc.)
possono esserci più comunità educativo-pastorali o una sola. Se ce
n’è una sola, ci sarà un solo Consiglio della comunità educativo-
51

3.7 Page 27

▲back to top
L’ANIMAZIONE PASTORALE ORGANICA DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
pastorale, che coinciderà con il Consiglio dell’Opera. Se, invece,
le comunità educativo-pastorali sono tante quanti sono i settori
dell’Opera, ogni settore ha il proprio Consiglio; esiste, inoltre, un
Consiglio dell’Opera, composto da rappresentanti dei consigli del-
le comunità educativo-pastorali» (CG24, n. 161).
Il coordinatore non si sostituisce al Consiglio dell’Oratorio-Centro Giovanile,
ma lo presiede, favorendo la necessaria sinergia tra le persone. La sua
composizione e il suo funzionamento obbediscono a orientamenti e criteri
dinamici, ma anche di continuità, in linea con gli indirizzi dell’Ispettore con
il suo Consiglio.
«La comunità salesiana crea o consolida il Consiglio della comuni-
tà educativo-pastorale e/o il Consiglio dell’Opera, come organismo
centrale che anima e coordina tutta l’opera salesiana attraverso la
riflessione, il dialogo, la programmazione e la revisione dell’azione
educativo-pastorale. Tali Consigli sono formati da SDB e laici che
ricoprono incarichi di responsabilità nella comunità educativo-
pastorale, secondo i criteri indicati nell’Ispettoria» (CG24, n. 171).
Questo Consiglio deve essere una cassa di risonanza dove ciò che si pensa
o si propone nel Centro ha un impatto e dove si promuovono le risposte ai
possibili problemi sollevati. Quest’organismo non è tuttavia un organo di
decisioni finali, il suo carattere è piuttosto consultivo. Ma le sue proposte
verranno prese in considerazione purché siano in accordo con il PEPS o
siano in linea con il suo spirito.
Le sue responsabilità devono essere in questa direzione: valutare e
promuovere la programmazione educativo-pastorale annuale in base alle
principali esigenze della condizione giovanile e agli orientamenti del PEPS
locale di tutta l’Opera salesiana; coordinare le diverse proposte educative
delle associazioni e dei gruppi e curare l’armonizzazione e l’integrazione tra
i diversi interventi pastorali; promuovere l’associazionismo salesiano come
esperienza educativa, lo scambio di informazioni e il coordinamento tra i
diversi gruppi e associazioni; mantenere il collegamento e la collaborazione
con le altre forze che operano sul territorio e nella Chiesa locale per il
mondo giovanile; garantire l’inserimento dell’Oratorio-Centro Giovanile
nella comunità cristiana parrocchiale.
52
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
E Il Progetto dell’Oratorio-Centro Giovanile deve attivare organizzazioni
partecipative gestite da giovani, affinché prendano coscienza insieme
del percorso educativo: piccoli gruppi di riflessione e dibattito; assemblee;
altri momenti che permettano ai giovani di esprimersi (indicare le proprie
iniziative concrete, verificare il percorso intrapreso e progettare alcuni passi
per il futuro). In definitiva contribuiscono ad un obiettivo: la partecipazione
di tutti o di molti alla corresponsabilità del Centro.
Allo stesso modo, è auspicabile promuovere strutture di partecipazione
per le famiglie. L’Oratorio-Centro Giovanile è anche l’ambito in cui più
facilmente possono trovare applicazione le linee ispirate agli orientamenti
della “Pastorale Giovanile e Famiglia”. Nello specifico, la nostra azione
pastorale deve aiutare le famiglie a rafforzare, mantenere e, se necessario,
riscoprire il proprio contributo nella vita quotidiana dell’Oratorio-Centro
Giovanile; incoraggiarle nel loro cammino permanente di crescita umana
e credente; insistere sulla necessità del dialogo familiare, attraverso il
quale l’adolescente si sente ascoltato e rispettato; favorire gli incontri
e le convivenze tra famiglie per consentire scambi di esperienze che
favoriscano la relazione genitori-figli; prestare particolare attenzione
all’accompagnamento di tutte le tipologie di famiglie che compongono le
CEP (cfr. Settore per la Pastorale Giovanile, Pastorale Giovanile Salesiana e
Famiglia: qui si approfondisce la sinergia tra pastorale giovanile e famiglia
e si offrono alcune indicazioni concrete per i PEPS).
F Oltre ai PEPS, un elemento dell’organizzazione locale sono gli statuti
e/o i regolamenti specifici di funzionamento. Specificano:
◗◗ da chi dipendono l’ente e la personalità giuridica del Centro;
◗◗ il responsabile designato dall’ente;
◗◗ gli organi di partecipazione e le competenze personali e collegiali;
◗◗ il rapporto con gli organi di partecipazione e animazione dell’Opera
Salesiana, con le famiglie e con le organizzazioni civili ed ecclesiali;
◗◗ la formulazione di criteri su aspetti relativi alla vita associativa e alla
gestione quotidiana: norme generali di comportamento; apertura e
utilizzo degli spazi e delle attrezzature; organizzazione di iniziative
ed eventi; manutenzione e pulizia; misure di sicurezza prescritte dalla
53

3.8 Page 28

▲back to top
L’ANIMAZIONE PASTORALE ORGANICA DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
normativa dal punto di vista strutturale ed operativo; gestione di
segreteria, documentazione e privacy; amministrazione e contabilità;
comunicazione.
Vanno considerati con criteri di azione istituzionale e religiosa anche
l’elaborazione di convenzioni con altre istituzioni, una situazione
patrimoniale responsabile e attenta, e una cultura della legalità che non
metta a rischio né le persone né le strutture.
4 4 2 Animazione ispettoriale/nazionale
A La Commissione ispettoriale per l’accompagnamento degli Oratori-
Centri Giovanili partecipa all’animazione della Pastorale Giovanile
dell’Ispettoria. Il Coordinatore e i membri di questa Commissione
garantiscono la preparazione, l’attuazione e la valutazione delle linee del
Progetto Educativo-Pastorale ispettoriale in relazione agli Oratori-Centri
Giovanili.
La Commissione ispettoriale degli Oratori-Centri giovanili si sviluppa
pienamente quando lavora in rete, quando interagisce e si coordina con le
altre Commissioni ispettoriali: Scuole, Centri di Formazione Professionale,
Università, Parrocchie, Opere Sociali, MGS, Animazione Vocazionale,
Animazione Missionaria-Volontariato e Comunicazione sociale. La
Commissione Ispettoriale di Formazione garantisce l’accompagnamento
formativo dei giovani salesiani che, per la loro azione apostolica, sono
destinati alla gestione e all’animazione dell’Oratorio-Centro Giovanile.
B Affinché quanto menzionato finora sia possibile, è necessario affrontare
nel modo più opportuno il problema del finanziamento e del
condizionamento delle strutture esistenti a supporto delle attività e della
formazione degli animatori. L’opera locale e l’Ispettoria salesiana devono
assicurarsi che questo ambiente disponga di risorse materiali ed economiche
adeguate per poter svolgere concretamente la sua opera educativa. Non tutti
i servizi realizzati in questo ambiente possono essere improntati alla gratuità
e sostenuti dal libero volontariato. L’economia deve essere contemplata alla
luce della fedeltà all’intera missione della presenza salesiana locale.
D’altro canto lo stesso Oratorio-Centro Giovanile, nell’ambito delle sue
possibilità e in accordo con il PEPS locale e Ispettoriale, deve ricercare altre
54
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
fonti di auto sostenibilità, finanziamento e raccolta fondi, quali quote,
eventi e iniziative istituzionali di raccolta fondi, contributi pubblici e privati,
proventi derivanti da attività di raccolta di contributi, sponsorizzazioni e
pubblicità, gestione di progetti di finanziamento, e ogni altra entrata
consentita dall’Ispettoria; oltre a quanto messo a disposizione dalla
comunità locale e dalla stessa Ispettoria.
L’Oratorio-Centro Giovanile deve avere autonomia organizzativa e di
bilancio per consentire una gestione più responsabile, più efficace ed
economica. Va tuttavia precisato che, amministrativamente e fiscalmente,
l’attività dell’Oratorio-Centro Giovanile rientra nell’economia della presenza
salesiana locale, secondo i criteri dell’Ispettoria.
L’Ufficio o l’Equipè Ispettoriale di Pianificazione e Sviluppo, sotto il
coordinamento dell’Economo Ispettoriale, può contribuire a garantire
la trasparenza, la corresponsabilità e la sostenibilità di questo settore,
affinché stia al servizio della sua missione specifica, del suo rafforzamento
istituzionale e della sua rivitalizzazione, tenendo conto del PEPS ispettoriale
e che la responsabilità del coordinamento di tutti i settori e ambiti pastorali
corrisponde alla Delegazione provinciale di Pastorale Giovanile.
C A livello nazionale, quando esistono due o più Commissioni Ispettoriali
di Oratori-Centri Giovanili, queste devono coordinarsi e operare secondo
un progetto condiviso e partecipare a reti più ampie. Il lavoro degli Oratori
e dei Centri Giovanili non si esaurisce nei quartieri cittadini. Il lavoro
nazionale in rete richiede un ampio coordinamento per essere
presente nei “forum” di opinione e nelle organizzazioni infantili e giovanili
che influenzano le decisioni relative alle politiche giovanili (prevenzione
educativa, azione sociale, formazione e promozione del volontariato,
animazione socioculturale, promozione del tempo libero educativo).
I nostri Oratori-Centri Giovanili possono costituirsi come ente civilmente
riconosciuto per potersi relazionare con le istituzioni civili e accedere più
facilmente alle fonti di finanziamento. Ma, allo stesso tempo, la loro finalità
istituzionale deve essere rispettosa delle finalità del carisma salesiano e
configurarsi in spirito di servizio e di comunione con le realtà locali e
ispettoriali.
55

3.9 Page 29

▲back to top
L’ANIMAZIONE PASTORALE ORGANICA DELL’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE
A COLPO D’OCCHIO
6
La Commissione ispettoriale
per l'accompagnamento
degli Oratori-Centri Giovanili
participa all'animazione
della Pastorale Giovanile
dell'Ispettoria, lavora in rete
ed interagisce e si coordina
con le altre Commissioni
ispettoriali.
È necessario affrontare
nel modo più opportuno il
problema del finanziamento
e del condizionamento delle
strutture esistenti.
5
Sono strutture di
partecipazione e
responsabilità: il
coordinatore del Oratorio-
Centro Giovanile locale,
il gruppo degli animatori,
il Consiglio dell'Oratorio-
Centro Giovanile,
organizzazioni partecipative
gestite da giovani e
strutture di partecipazione
per le famiglie. Un elemento
dell'organizzazione locale
sono gli Statuti e/o i
Regolamenti specifici di
funzionamento.
1
L'Oratorio-Centro Giovanile
Salesiano è una casa
aperta, un luogo fisico
di relazioni, un contesto
familiare di aggregazione ed
espressione giovanile.
Offre proposte diversificate
concrete e di convertire ogni
realtà oratoriana in uno
spazio formativo integrale.
L'animazione
pastorale
organica
dell'Oratorio-
Centro Giovanile
4
Per coordinare tempi,
mezzi e modalità educative
dell'Oratorio-Centro
Giovanile con altri ambienti
della casa-presenza
salesiana, deve essere
presente nel Consiglio della
CEP o dell’Opera Salesiana.
Oltre la qualità della
formazione sistematica,
sono molto fruttuose le
esperienze di convivenza, di
vita fraterna, di formazione
e di preghiera dei giovani
animatori con la comunità
salesiana.
2
L’originale esperienza
pedagogica pastorale di
Don Bosco ha il suo asse
nel “sacramento della
presenza” (assistenza
Salesiana).
Ogni giovane e ogni
membro della CEP
percepisce questa
accoglienza attraverso
alcuni tratti identificabili.
3
La creazione di un ambiente
educativo, la promozione
di piccoli gruppi per età
e/o gruppi di interesse
e le nuove tecnologie
insieme ai social network
sono presenti in modo
significativo e permanente.
L'animazione e
coordinamento degli
interventi viene articolato
in un Progetto Educativo –
Pastorale.
56
L’ORATORIO-CENTRO GIOVANILE SALESIANO
57

3.10 Page 30

▲back to top
58

4 Pages 31-40

▲back to top

4.1 Page 31

▲back to top