SOCIETA’ DI SAN FRANCESCO DI SALES
casa generalizia salesiana
Via della Pisana 1111 - 00163 Roma
Il Vicario del Rettor Maggiore
Roma, 16 luglio 2016
Prot. n. 16/0279
Ai Reverendi
Ispettori e Superiori
Loro Sedi
Oggetto: Processi da realizzare dopo il Capitolo ispettoriale
Carissimo Ispettore,
ti scrivo sperandoti in buona salute fisica e spirituale.
Negli incontri della sessione estiva del Consiglio generale, che stiamo concludendo, abbiamo dedicato tempo all’approvazione dei Capitoli ispettoriali. Siamo contenti per il lavoro che le Ispettorie hanno compiuto e per questo ringraziamo. Per noi questo studio è stato impegnativo, ma siamo consapevoli che ciò farà crescere il carisma di Don Bosco nelle nostre presenze.
Nei prossimi giorni ti arriverà, oppure ti è già giunta, la lettera di approvazione scritta da parte del Segretario generale, don Stefano Vanoli, a nome del Rettor Maggiore e del Consiglio generale. Tale lettera deve essere fatta conoscere, insieme ai documenti del Capitolo ispettoriale, modificati secondo le indicazioni richieste.
All’interno del Consiglio generale ci siamo interrogati su come accompagnare ora il cammino, in modo che il lavoro fatto possa trovare vie di concretizzazione. Ti offro allora alcune indicazioni in riferimento ai due temi da noi proposti e da voi affrontati nel Capitolo ispettoriale.
1. Processi di assunzione del CG27 e del Capitolo ispettoriale
Circa questo primo tema i Capitoli ispettoriali hanno per lo più scelto la metodologia della valutazione. Guardando ciò che il CG 27 propone nei tre nuclei fondamentali - mistici, profeti e servi - i Capitoli ispettoriali hanno indicato gli aspetti che l’Ispettoria ha già acquisito o è in via di acquisizione, quelli che sono ancora deboli o carenti, i passi che si impegna a compiere.
Il Consiglio generale ha chiesto di integrare nel documento capitolare alcuni elementi che apparivano assenti. Queste sono state le aggiunte più importanti segnalate alle Ispettorie: impegno di ogni confratello per avere una guida spirituale; promozione della vocazione salesiana nelle sue due forme ministeriale e laicale; integrazione della pastorale familiare nella pastorale giovanile; formazione dei confratelli, sia in formazione iniziale che permanente, all’affettività; affidamento delle responsabilità ai laici e formazione insieme di salesiani e laici; formazione missionaria; attenzione a essere comunicatori nella nuova cultura digitale.
Come proseguire ora il cammino dopo il Capitolo ispettoriale a riguardo di questo tema? Per assumere concretamente gli orientamenti del CG27 e del Capitolo ispettoriale suggeriamo tre vie, riguardanti rispettivamente il confratello, la comunità salesiana, l’Ispettoria. Non si tratta di accogliere solo le nostre segnalazioni, ma tutto ciò che i Capitoli ispettoriali hanno indicato.
Il confratello, ispirandosi al CG27 e alle scelte del Capitolo ispettoriale, ponga annualmente nel proprio progetto personale di vita quegli aspetti di cui ha bisogno per potere crescere come mistico nello Spirito, profeta di fraternità, servo dei giovani.
La comunità locale, ispirandosi al CG27 e alle scelte del Capitolo ispettoriale, assuma annualmente nel proprio progetto comunitario di vita ciò che trova debole nella propria vita e che l’aiuta a camminare in sintonia con l’Ispettoria e la Congregazione.
L’Ispettoria, sempre ispirandosi al CG27 e alle scelte del Capitolo ispettoriale, integri nel progetto organico ispettoriale le esigenze più importanti per la sua vitalità. Non può infatti passare sotto silenzio nel cammino dell’Ispettoria ciò che il CG27 ha proposto a tutta la Congregazione.
2. Piano ispettoriale di ridisegno delle presenze salesiane
A riguardo del ridisegno delle presenze salesiane in Ispettoria i Capitoli ispettoriali hanno indicato alcuni criteri per la sua realizzazione; alcuni Capitoli hanno pure preso in considerazione tutte le opere, segnalando gli interventi da compiere. Il ridisegno deve avere chiara la sua finalità, che è quella di assicurare la vitalità del carisma nell’Ispettoria e non la sopravvivenza delle opere.
Il lavoro di ridisegno non è concluso con il Capitolo ispettoriale. Per questo il Rettor Maggiore e il Consiglio generale chiedono un impegno ulteriore alle Ispettorie. Così è segnalato al riguardo nella lettera di approvazione: “Il Capitolo ispettoriale ha offerto alcuni criteri per il ridisegno delle presenze salesiane dell’Ispettoria; ora spetta all’Ispettore con il suo Consiglio concretizzarle e assumere le decisioni conseguenti. Si chiede perciò all’Ispettore con il suo Consiglio di inviare al Segretario generale il piano di ridisegno delle presenze salesiane dell’Ispettoria entro il 31 maggio 2017”. Si tratta concretamente di indicare in tale piano priorità, tempi, risorse.
Nella lettera di approvazione a ogni Ispettoria sono segnalate situazioni particolari da affrontare per elaborare tale piano. In generale è necessario che questo piano:
stabilisca i tempi e i modi per assicurare la consistenza quantitativa e qualitativa delle comunità salesiane e la consistenza qualitativa delle comunità educative pastorali, anche con la scelta di laici idonei;
stabilisca quali compiti di responsabilità affidare ai laici, specialmente in ambiti amministrativi e gestionali, ma anche pastorali, quali compiti affidare ai salesiani, quali opere affidare alla gestione laicale sotto la responsabilità ispettoriale;
stabilisca come realizzare gli orientamenti del Capitolo ispettoriale circa le singole opere;
individui modalità per l’animazione vocazionale ispettoriale e specialmente locale, avendo attenzione alla vocazione consacrata salesiana nelle sue due forme ministeriale e laicale, assicurando l’accompagnamento spirituale dei giovani, coinvolgendo i laici;
stabilisca come e in quali opere concretizzare l’attenzione ai giovani poveri, immigrati, …;
individui i tempi per la qualificazione dei confratelli, specialmente in studi salesiani, pastorale giovanile, formazione dei formatori;
determini interventi per favorire lo spirito missionario e suscitare vocazioni missionarie disponibili per le missioni ispettoriali, per il progetto Europa e per la Congregazione;
assicuri la sostenibilità di ogni opera, indicando quelle opere che necessitano dell’intervento della solidarietà ispettoriale.
Conviene infine ricordare che spetta all’Ispettore con il suo Consiglio prendere le decisioni sulle opere, specialmente per le aperture e le chiusure, e domandare le necessarie autorizzazioni al Rettor Maggiore e al Consiglio generale. Ciò significa che il Rettor Maggiore e il Consiglio generale hanno approvato i criteri circa il ridisegno, ma non le decisioni che i Capitoli ispettoriali hanno indicato; questo ha la propria procedura di approvazione secondo le nostre Costituzioni.
Mentre rinnovo i più vivi ringraziamenti per il lavoro svolto, assicuro il ricordo nella preghiera per te, per i confratelli e le comunità. In Don Bosco
Don Francesco Cereda