1 febbraio
Commemorazione
di tutti i Confratelli salesiani defunti
PRIMA LETTURA
Il Signore eliminerà la morte per sempre.
Il Signore invita tutti i popoli al suo banchetto di salvezza, fonte di gioia piena e perenne.
Dal libro del profeta Isaìa25, 6-8a.9
In quel giorno,
il Signore degli eserciti preparerà su questo monte
un banchetto di grasse vivande per tutti i popoli,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
Eliminerà la morte per sempre;
il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto.
E si dirà in quel giorno:
«Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse;
questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».
Parola di Dio.
Oppure:
PRIMA LETTURA
Nella fede morirono tutti costoro.
La fede è un atteggiamento globale che fa aderire saldamente a Dio che parla anche quando riesce difficile capire il suo progetto.
Dalla lettera agli Ebrei11, 1-3.8-10.13-16
Fratelli, la fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono. Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza.
Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede.
Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra. Chi dice così, infatti, dimostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto possibilità di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non disdegna di chiamarsi loro Dio: ha preparato infatti per loro una città.
Parola di Dio.
SALMO
RESPONSORIALESalmo
122 (121)
Rh
Nella tua casa, Signore, avrò la pace. Quale gioia, quando mi
dissero:
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! i.
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore. i.
Salgono secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide. i.
Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, sia pace sulle tue mura,
sicurezza nei tuoi baluardi. i.
Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene.
CANTO
AL VANGELOCf
Mt 24, 46
Alleluia,
alleluia.
Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà a vegliare.
Alleluia.
VANGELO
A chi fu dato molto, molto sarà chiesto.
jj Gesù esorta ad attendere la venuta del Signore con un atteggiamento di fedele vigilanza e di operosità generosa e solerte.
Dal vangelo secondo Luca12, 35-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli: in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!
Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore.