Lettera_Anziani_2024_IT


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LETTERA AI SALESIANI ANZIANI
Condividere
saggezza e
speranza nella
cultura digitale
Don Gildásio Mendes
CONSIGLIERE GENERALE PER
LA COMUNICAZIONE SOCIALE

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CONDIVIDERE SAGGEZZA E SPERANZA NELLA CULTURA DIGITALE
Carissimi confratelli
con affetto fraterno mi rivolgo a voi attraverso queste righe, per esplorare insieme il significato
di vivere con saggezza e speranza in un'epoca caratterizzata dalla cultura digitale1. Questa
lettera nasce dalla volontà che avete espresso di condividere alcune riflessioni su come pos-
siamo navigare queste acque, orientandoci con la bussola del Vangelo.
1. La storia è maestra di vita. Voi siete stati testimoni di incredibili rivoluzioni: l'ascesa della
radio e della televisione, l'avvento dei primi computer personali, l'era del telefono che ha gra-
dualmente aperto la strada alla connettività globale. L'avventura digitale ha scritto uno dei
suoi primi capitoli con la creazione di Arpanet negli anni '60, l’antenato di Internet. Negli
anni '90, Internet è entrato nelle case e nelle vite di milioni di persone, con l'arrivo di dispo-
sitivi mobili come portatili, tablet e smartphone. Nel 1995, negli Stati Uniti e in Canada, ha
preso vita la prima piattaforma di social networking, inaugurando un'era in cui la condivi-
sione di informazioni e l'integrazione di contenuti multimediali - come video, musica, film,
giochi e shopping - sono diventati centrali nell'esperienza online.
2. Siamo testimoni di una rivoluzione. Con l'emergere dell'Intelligenza Artificiale, saremo
testimoni di ulteriori e incredibili evoluzioni nella comunicazione. Non è possibile, e neanche
auspicabile, fermare questo fenomeno, così come nel ‘900, nessuno ha potuto arrestare
l’esplosione della comunicazione di massa. L’unica opzione che abbiamo è interpretarlo e
mettere a servizio degli altri la nostra esperienza.
3. Tutti i salesiani sono e sono stati comunicatori. Nelle case e nelle istituzioni salesiane,
avete tutti sperimentato gli strumenti comunicativi dell'epoca, come pellicole, proiettori di
diapositive, ciclostile, giradischi. Strumenti efficaci per coinvolgere i giovani prima dell'av-
vento del digitale. Ora, nell'era di un'espansione accelerata delle tecnologie, il ritmo si è in-
tensificato, consentendo anche ai più piccoli di esplorare il web, giocare online, accedere a
musica e film su Internet.
4. Per molti aspetti, il digitale ha cambiato il nostro modo di lavorare, di relazionarci, di stu-
diare e divertirci. Conosciamo le sue sfide e opportunità e siamo parte di questo universo.
1 Cfr. Lettera Camminare con i giovani nella cultura digitale. ACG 440, agosto-dicembre 2023.

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Per noi, che impariamo dal nostro padre Don Bosco come sia importante camminare con i
tempi, è necessario analizzarlo e comprenderlo per esserne protagonisti e non vittime.
5. I tempi ci spingono a cambiare sempre. In ogni fase della nostra vita, come salesiani edu-
catori siamo chiamati a evolverci seguendo l'epoca corrente, puntando a educare ed evange-
lizzare attraverso il dialogo con diverse culture, alla luce del Vangelo. Ciò implica
comprendere i vari fenomeni umani - come l'interculturalità e il linguaggio giovanile - e af-
frontare le emergenti questioni sociali e politiche.
6. Grandi cambiamenti, grandi domande. Spesso, i salesiani in età avanzata si chiedono:
come posso svolgere il mio compito in questo mondo fatto di password, click, like, foto,
video, notizie che vengono prodotte attraverso innumerevoli dispositivi? Come continuare a co-
municare in modo umano ed evangelico la nostra vocazione e missione al servizio dei giovani?
7. Nella Bibbia troviamo personaggi che, nella loro vecchiaia, hanno saputo vivere e comu-
nicare con saggezza e attualità il messaggio di Dio. Ad esempio, Abramo2, divenuto guida e
padre del suo popolo in età matura, simboleggia il coraggio e la fede necessari per intrapren-
dere nuove imprese e missioni. Come saggio anziano, ha ispirato speranza, nonostante le in-
certezze, le critiche e l’indifferenza.
8. Zaccaria, servitore del Signore e custode di Elisabetta, incarna l'anziano che, con dedi-
zione, concilia la cura familiare e gli impegni spirituali, divenendo ambasciatore di speranza.
Nel suo cantico3 (Benedictus), annuncia l'arrivo del Salvatore. Similmente, in tarda età Si-
meone canta la gioia e la gratitudine (Nunc Dimittis), avendo accolto con i propri occhi la vi-
sione del Messia. Rappresenta l'anziano che celebra la vita e il divino disegno di salvezza
che l'ha attraversata e sa condividere la sua gioia.
9. San Giovanni Bosco, nostro padre e maestro, dedica ogni istante della sua esistenza al ser-
vizio dei giovani. Comunica la sua visione attraverso libri, lettere, conferenze, omelie, il Bol-
lettino Salesiano, nonché attraverso la musica e la fotografia4. Fino alla fine la sua stessa vita
è diventata un messaggio vivo per gli altri.
2 Cfr. Gen 12,1-9
3 Cfr. Lc 1,68-79
4 Cfr. Lettera Circolare sulla Diffusione dei Buoni Libri di Giovanni Bosco (19 marzo 1885), in Ceria E., Epistolario di San
Giovanni Bosco volume 4, lettera 2539).

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10. Alla luce di una visione spirituale salesiana, la questione che emerge inevitabilmente di
fronte al panorama attuale è: come posso far tornare al centro la fraternità, l’ascolto, la con-
versazione, il piacere di stare insieme a tavola in un mondo digitale pieno di stimoli e distra-
zioni? Come posso, in qualità di salesiano sacerdote e coadiutore abitare con saggezza e
portare avanti l'opera di evangelizzazione, in questo intricato universo di reti digitali?
11. In primo luogo, ricordate qual è il dono più autentico che potete condividere: La sapienza
evangelica e il dono della vocazione salesiana della vostra vita che ne deriva. Il vostro per-
corso di fede, la crescita personale, il vostro impegno nella vita consacrata, la fedeltà a Don
Bosco e l’amore a Maria Ausiliatrice, la lealtà al nostro carisma e la vostra dedizione generosa
per i giovani rappresentano il cuore del messaggio da diffondere. L'esempio continua a essere
più efficace delle parole: la vostra vita vissuta è il messaggio più potente che potete offrire.
12. In secondo luogo, il vostro messaggio sarà reso vivo dall’esperienza di comunione in co-
munità: la vita fraterna e di preghiera, l’amore per la Parola di Dio, i sacramenti, il servizio
gioioso, i momenti di silenzio e sacrificio5.
13. In terzo luogo, la vostra saggezza evangelica6 sarà fonte di ispirazione per i giovani e tutte
i membri della Famiglia Salesiana. Grazie a essa avete imparato ad amare e perdonare; a es-
sere presenti tra la gente; a vivere autenticamente la fede e la vocazione, che sono espressione
dell'amore di Dio rivolto agli altri, specialmente ai giovani. Ecco, è questo il messaggio più
autentico e credibile che potete offrire nel mondo digitale.
14. Tutto ciò che siete contribuisce alla missione salesiana, all'evangelizzazione e all'educa-
zione dei giovani7 nella Comunità. Non sentitevi superati dai tempi. Non lo siete: chi cam-
mina con saggezza e speranza evangelica rimane sempre giovane. Così voi potete continuare
a collaborare in modo attivo con la missione salesiana delle vostre comunità. Dunque, voi
siete i nostri primi e più importanti comunicatori.
5 Cfr. Giovanni Paolo II. Lettera Apostolica Salvifici Doloris ai Vescovi, ai Sacerdoti, alle Famiglie Religiose e ed ai Fedeli
della Chiesa Cattolica sul senso cristiano della sofferenza umana.
6 Cfr. Pontificia Commissione Biblica. «Che cosa è l’uomo?» (Sal 8,5). Un itinerario di antropologia biblica La sapienza me-
diatrice di vita e di sovranità, n. 56)
7 Cfr. Costituzioni Salesiani 14. “La nostra vocazione è segnata da uno speciale dono di Dio, la predilezione per i giovani:
“Basta che siate giovani, perché io vi ami assai”. Questo amore, espressione della carità pastorale, dà significato a tutta la nostra
vita. Per il loro bene offriamo generosamente tempo, doti e salute: “lo per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo, per voi sono di-
sposto anche a dare la vita”.

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15. Sappiamo che la comunicazione ha cambiato forma, ma i principi alla base sono sempre
gli stessi. Nel contesto intergenerazionale e multiculturale di molte delle nostre comunità,
possiamo sempre coltivare il dono dello scambio e della costruzione di comunione e frater-
nità, in una missione condivisa.
16. Oggi, ogni salesiano è “connesso”. È importante accogliere con mente aperta un modo
diverso di vivere e lavorare. Si tratta di coltivare la nostra capacità di comprendere le persone,
di sentirsi parte della missione della comunità, senza perdere il desiderio di servire gli altri
con gioia ed entusiasmo.
17. L’universo digitale è una vasta terra di grano e zizzania8 . Le tecnologie digitali aprono
ampie prospettive di sviluppo umano e culturale. Tuttavia, navigare con prudenza9 e saggezza
in questo universo è fondamentale. Questo non significa etichettare comportamenti o pre-
scrivere regole rigide, ma adottare il discernimento evangelico e salesiano. È essenziale sapere
che, dietro al mondo digitale, si celano interessi politici, economici e ideologici. Conoscere
e saper evitare i rischi diventa, quindi, imprescindibile.
18. L’esperienza è oro. In questo scenario, la vostra esperienza di vita si rivela preziosa, perché
l’etica ritorna al centro della riflessione sulla comunicazione digitale. Diventa un faro per la
navigazione nei suoi oceani. Infatti, gli algoritmi che ne sono alla base possono spingere al
consumo dissennato, alla manipolazione dei dati, alla lesione della privacy, alla diffusione
di correnti ideologiche nascoste. Proprio per questo, è importante imparare a proteggersi, ge-
stire attentamente i dati personali e la privacy propria e altrui. Infine, tutelare la salute fisica
e psicologica.
19. Siamo consapevoli del fatto che il digitale non è solo pericolo, ma anche una grande fonte
di opportunità, se vissuto con un approccio educativo ed etico. La rete è uno strumento fon-
damentale per lo scambio di informazioni, la collaborazione, lo studio, la ricerca, l’evange-
lizzazione.
20. Continuiamo a comunicare con cuore aperto ai confratelli e occhi attenti alla realtà. Dob-
biamo sempre ricordare che vivere il digitale con spirito critico ci consente di non limitare il
8 Cfr. Mt 13, 24
9 “La persona prudente è creativa: ragiona, valuta, cerca di comprendere la complessità del reale e non si lascia travolgere dalle
emozioni, dalla pigrizia, dalle pressioni dalle illusioni”. (Cfr. Papa Francesco, Udienza Generale. Piazza San Pietro Mercoledì,
20 marzo 2024)

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nostro universo di pensiero a una bolla, che ci tiene lontani dalla vita vera: dalla povertà,
dalle guerre, dall’esclusione, dai problemi ambientali, dal divario digitale e dall’individuali-
smo. Non può essere uno schermo per fuggire dal contatto diretto con le persone e dalla ric-
chezza della presenza comunitaria, che ci porta a condividere esperienze ed emozioni con i
confratelli, i laici e i giovani.
21. Carissimi, continuiamo a navigare insieme con saggezza e speranza. Nella nostra navi-
gazione Maria è il faro principale. Tra i tanti appellativi della madre di Gesù, Stella Maris è
il più illuminante. Questo nome apparve quando i primi missionari sfidarono gli oceani.
Maria è la guida negli spazi infiniti; è Madre e Maestra e ci guida nella navigazione del
mondo digitale.
Che Maria, Stella Maris, ci guidi sempre!
Roma, Pasqua 2024
Don Gildasio Mendes
Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale