Rua Michele – Circolare XXVI: Santificazione nostra e delle anime a noi affidate
(Valsalice, 24 Agosto 1894)
Da mihi animas
Le parole che si leggono nelle armi della nostra Pia Societa’ richiamano alla memoria d’ogni Salesiano lo zelo infaticabile del non mai abbastanza compianto Don Bosco, e le innumerevoli industrie che egli adopero’ durante tutta la carriera mortale, per attirare anime a Dio.
Non diede un passo, non pronunzio’ parola, non mise mano ad impresa che non avesse di mira la salvezza della gioventu’. Lascio che altri acumulasse tesori, che altri cercasse piaceri, e corresse dietro agli onori; Don Bosco realmente non ebbe a cuore altro che le anime; disse col fatto, non solo colla parola: Da mihi animas, caetera tolle!
Fortunato luui che esortandoci a lavorare per la gioventu’ avrebbe potuto dire con S.Paolo: Imitatores mei estote, sicut et ego Christi (1 Cor 11,1).
Attende tibi et doctrinae
Il grande apostolo S. Paolo scriveva al suo diletto discepolo S. Timoteo queste memorande parole: Attende tibi, et doctrinae, insta in illis: hoc enim facies et teipsum salvum facies, et eos qui te audiunt (1 Tim 4,16). Applicati prima a te stesso e poi ad insegnare agli altri, sii perseverante in queste due cose, poiche’ costi facendo salverai te stesso e coloro che ti ascoltano. Ecco tracciata la via che deve battere un Direttore, un Missionario! Ecco come ha da esser ordinato lo zelo e la carita’ ben intesa: occuparsi dapprima della correzione dei proprii difetti, attendere al proprio avanzamento nella perfezione, e cosi’ renderci atti a lavora con profitto per gli altri…
Consigli e norme pratiche
Attende tibi, quindi siate ben convinti che le pratiche di pieta’ sono il piu’ valido sostegno della vita religiosa…. Pietas ad omnia utilis est.
Attende tibi, e quidi siate veramente Direttori del vostro Istituto, avendo a cuore tutto cio’ che riguarda la vostra carica. Considerate come falso quello zelo che vi fa credere immenso il bene che voi potreste fare al di fuori..
Attende tibi; quindi memori di quelle parole che nella perfezione, cum consumaverit homo, tunc incipiet, pensate che molto vi resta ad imparare, molti difetti da correggere e molte virtu’ da acquistare.
Attende tibi, e quindi sforzatevi di tenervi ben fondati nell’umilta’… percio’ meditiamo sovente sulla virtu’ dell’umilta’, sul modo di praticarla nelle azioni, nelle conversazioni, nei nostri affetti e pensieri, non mai credendoci da piu’ degli altri, ne prefiggendoci come fine di superare gli altri nelle nostre imprese, bensi sempre avendo in mira la gloria di Dio ed il bene delle anime.
E queste ultime parole mi suggeriscono ancora un avviso della massima importanza. Pel bene della nostra Pia Societa’ a cui voi siete teneramente affezionati, ve ne scongiuro, fate che nella vostra Casa fiorisca l’ubbedienza, e voi datene agli altri l’esempio