La Selezione e l‘Invio dei Missionari
Da quando Don Pascual Chávez lanciò il ‘Progetto Europa’ nel 2008 ha avuto inizio una
modalità più collegiale, per il discernimento, la scelta e l’invio dei missionari.
Le Fasi del Discernimento
a. Il Rettor Maggiore scrive un appello missionario a tutti confratelli il 18 dicembre dove elenca
le priorità missionarie dell’anno.
b. Il confratello scrive una lettera direttamente al Rettor Maggiore presentando la propria
disponibilità missionaria.
c. Ricevuta la lettera, il Rettor Maggiore la inoltra al Consigliere generale per le Missioni.
d. Il Consigliere generale per le Missioni inizia o continua il dialogo con il candidato.
e. Il Consigliere generale per le Missioni dialoga con l’Ispettore del candidato chiedendo a lui e al
suo Consiglio un parere scritto per verificare l’idoneità del candidato. Se il candidato è in
formazione iniziale, il parere scritto del Direttore e del Consiglio della Casa è necessario.
f. Ricevuto il parere favorevole dell’Ispettore e del suo Consiglio (e del direttore e del Consiglio
della Casa), il Consigliere generale per le Missioni fa uno studio con il Rettor Maggiore sulle
necessità, le priorità missionarie dell’anno e le possibili destinazioni.
g. Il Consigliere generale per le Missioni propone al Consiglio Generale le destinazioni dei
membri della prossima spedizione missionaria.
L‘Invio Missionario
È opportuno che in Ispettoria ci sia una cerimonia di congedo al confratello missionario.
La consegna della Croce missionaria è riservata solo al Rettor Maggiore al momento
dell’invio missionario.
Il candidato missionario arriva a Roma per il Corso di Orientamento di cinque settimane
in preparazione dell’invio missionario. Durante il corso, avendo sentito personalmente il
candidato, il Consigliere generale per le Missioni conclude il discernimento per la
destinazione definitiva del nuovo missionario.
Dopo la cerimonia della consegna della Croce Missionaria, il missionario rientra nella
sua Ispettoria d’origine dove prepara i documenti e aspetta il visto. Se avrà la possibilità di
ottenere il visto in Italia, sarà destinato temporaneamente ad una casa salesiana, in attesa
delle procedure migratorie, con il previo consenso dell’Ispettore interessato.
All’Ispettore d’origine del missionario viene
chiesto di dare al missionario partente, in
attesa delle procedure migratorie, la
possibilità di iniziare lo studio della lingua
della sua destinazione, a seconda delle
possibilità locali.
Per i missionari che partono come tirocinanti,
i tempi esclusivamente destinati allo studio
della lingua o all’attesa delle procedure
migratorie, non vengono considerati come
parte del tirocinio.
La croce
missionaria
salesiana
distintiva è data
dal Rettor
Maggiore solo a
coloro che
partono come
missionari.