PRIMO ANNUNCIO e DIALOGO con le culture, religioni e societá urbane dell'Africa - Madagascar
Fr. Innocent Maganya, Missionario d'Africa
Schema della conferenza
1.La comprensione rinnovata della misssione (Concilio Vaticano II e Post-concilio)
2.La missione come dialogo con le culture e religioni africane
3. Implicazioni pastorali
Introduzione
Alcune domande vengono sollevate negli ultimi 50 anni: Come viene riconciliato il bisogno del Primo Annuncio con la urgenza del dialogo con altre religioni (religioni e culture Africane nel nostro caso)? Quale è la relazione tra il Dialogo e la Missione oppure tra il Dialogo e la Proclamazione? etc.
Dopo il concilio vari teologi hanno formulato il DIALOGO PROFETICO con le culture e religioni, come una sintesi della teologia della Missione (punti principali):
- Missione come partecipazione nella missione del Dio-Trinit' (Missio Dei)
- Missione del servizio liberatore per il Regno di Dio
- Missione come proclamazione di Gesu come Salvatore universale
Ovviamente hanno sollevato diverse domande aperte che vengono da questa visione:
Nei vari documenti del Vaticano II troviamo una comprensione della missione ecclesiale (AG, GS, LG, NA) che ha bisogno tempi lunghi per essere 'digerita'. Alcuni concettti 'nuovi' che ancora oggi hanno bisogno della riflessione
- Fuori della Chiesa non c'é la salvezza
- Valori autentici - dono di Dio - nelle diverse culture
- La Chiesa puó usare i valori positive delle culture locali per la difussione del Vangelo
- L'accettazione dei valori positivi delle culture (senza distinzione dell'origine) come fondamento di respetto delle culture e religioni.
Non possiamo ri-inventare la ruota, quindi la prima raccomandazione e uno studio solido dei documenti del Vaticano II e successivi (EN, RMi, Dialogo ed Annuncio...)
1.La comprensione rinnovata del Concilio Vaticano II
Ad Gentes, Gaudium et Spes, Nostra Aetate (la presenza dello Spirito Santo nelle culture..
2. Dialogo con la religione africana e con le culture africane
- Atteggiamento dei primi missionari verso le religioni, atteggiamento del Magistero
- 'Religioni tradizionali africane' - considerazione del concetto (al singolare o plurale?)
- Religione africana - espressioni del passato:religione pagana, animista, polyteista,....
-Religione non- universale: mancano le sacre scritture (1), non è una religione rivelata (2), manca uno sforzo di proselytismo (4), nel mondo globalizzato - religione morta? (4)
3. Implicazioni pastorali
Ci vuole un cambio dei paradigmi per una effettiva evangelizzazione dell'Africa:
a. Condizione per un vero dialogo è cambio di atteggiamenti dalla diffidenza verso la fiducia mutua (un grandissimo cambio della visione del Magistero - Paolo VI, Kampala)
b. Apertura e profonda umiltà (livello teologico, personale e della comunità ecclesiale
c. Rispetto verso la religione africana (come verso i fratelli Musulmani)
Conclusione
Il linguaggio del dialogo non è facile, ci chiede di uscire fuori dei nostri schemi. Per una seria evangelizzazione nell'Africa ci vuole prendere sul serio - molto più di prima - le culture e religioni Africane. Solo così gli Africani diventeranno veri Africani e veri Cristiani. Rimangono molte domande aperte (Come mantenere la tensione tra l'essere missionario e essere persona del dialogo?