CG22 , Costituzioni e Regolamento

MISSIONI


Costituzioni salesiane (1984)


6La vocazione salesiana ci situa nel cuore della Chiesa e ci pone interamente al servizio della sua missione. Fedeli agli impegni che Don Bosco ci ha trasmesso siamo evangelizzatori dei giovani, specialmente dei più poveri; abbiamo una cura particolare per le vocazioni apostoliche; siamo educatori della fede negli ambienti popolari, in particolare con la comunicazione sociale; annunciamo il Vangelo ai popoli che non lo conoscono. Contribuiamo in tal modo a edificare la Chiesa come Corpo di Cristo affinché, anche per mezzo nostro, si manifesti al mondo come “sacramento universale della salvezza”1.




30I popoli non ancora evangelizzati sono stati oggetto speciale della premura e dello slancio apostolico di Don Bosco. Essi continuano a sollecitare e a mantenere vivo il nostro zelo: ravvisiamo nel lavoro missionario un lineamento essenziale della nostra Congregazione.


Con l’azione missionaria compiamo un’opera di paziente evangelizzazione e fondazione della Chiesa in un gruppo umano2. Questa opera mobilita tutti gli impegni educativi e pastorali propri del nostro carisma.


Sull’esempio del Figlio di Dio che si è fatto in tutto simile ai suoi fratelli, il missionario salesiano assume i valori di questi popoli e condivide le loro angosce e speranze3.




138Il consigliere per le missioni promuove in tutta la Società lo spirito e l'impegno missionario. Coordina le iniziative e orienta l'azione delle missioni perché risponda con stile salesiano alle urgenze dei popoli da evangelizzare.


E' anche suo compito assicurare la preparazione specifica e l'aggiornamento dei missionari.









Regolamenti generali (1984, ed.2003)


18E' compito di ogni ispettore col suo Consiglio fissare le norme per l'animazione e il coordinamento dell'azione missionaria.

Le ispettorie che hanno territori di missione si curino del servizio missionario e preparino il personale al dialogo con le culture non evangelizzate, anche se di minoranze etniche4.


19Ogni missionario abbia la possibilità di frequentare centri di studio organizzati dalle Chiese particolari o dalle ispettorie per la sua preparazione specifica e l'aggiornamento. Attenda all'apprendimento delle lingue e allo studio della etnologia ed antropologia5.


20Ordinariamente nessuna residenza missionaria abbia meno di tre confratelli. Si promuovano incontri per favorire la vita comunitaria, l’aiuto reciproco, la crescita spirituale e lo scambio di esperienze pastorali6.


21Ogni missionario potrà tornare in patria periodicamente secondo le norme della sua ispettoria o della conferenza ispettoriale. Il suo ispettore lo presenterà all'ispettore della zona dove dimorerà e provvederà al necessario per la sua permanenza.


I confratelli dell'ispettoria che lo riceve gli assicurino generosa e fraterna accoglienza.


22Nei paesi non cristiani, i salesiani, applicando il loro metodo educativo pastorale, creino le condizioni per un libero cammino di conversione alla fede, nel rispetto dei valori culturali e religiosi propri dell'ambiente.


Dove il contesto religioso, sociale o politico non consente forme esplicite di evangelizzazione, la Congregazione sostenga e sviluppi presenze missionarie di testimonianza e di servizio7.


23Conforme alle disposizioni della Sacra Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, nei territori dove ci è affidato un lavoro apostolico, si stipuli la necessaria convenzione con l'autorità ecclesiastica.


24A sostegno dell'attività missionaria, il Rettor Maggiore con il consenso del suo Consiglio e d'intesa con l'ispettore locale può stabilire procure a livello di Congregazione.

La loro organizzazione e il loro funzionamento dipenderanno dall'ispettore o dagli ispettori nelle cui circoscrizioni opera la procura, previa convenzione con il Rettor Maggiore e d'intesa con il consigliere generale per le missioni e con leconomo generale.

Per l'istituzione di procure locali o di gemellaggi è competente l'ispettore con il consenso del suo Consiglio, in accordo con il consigliere generale per le missioni8.

Costituzioni – Scritti di DB IV. Ricordi di San Giovanni Bosco ai primi missionari


1. Cercate anime, ma non danari, né onori né dignità.


2. Usate carità e somma cortesia con tutti; ma fuggite la conversazione e la familiarità colle persone di altro sesso o di sospetta condotta.


3. Non fate visite se non per motivi di carità e di necessità.


4. Non accettate mai inviti di pranzo se non per gravissime ragioni. In questi casi procurate di essere in due.


5. Prendete cura speciale degli ammalati, dei fanciulli, dei vecchi e dei poveri, e guadagnerete la benedizione di Dio e la benevolenza degli uomini.


6. Rendete ossequio a tutte le autorità civili, religiose, municipali e governative.


7. lncontrando persona autorevole per via, datevi premura di salutarla ossequiosamente.


8. Fate lo stesso verso le persone ecclesiastiche o aggregate ad istituti religiosi.


9. Fuggite l'ozio e le questioni. Grande sobrietà nei cibi, nelle bevande e nel risposo.


10. Amate, temete, rispettate gli altri ordini religiosi, e parlatene sempre bene. E' questo il mezzo di farvi stimare da tutti e promuovere il bene della congregazione.


11. Abbiatevi cura della sanità. Lavorate, ma solo quanto le proprie forze comportano.


12. Fate che il mondo conosca che siete poveri negli abiti, nel vitto, nelle abitazioni, e voi sarete ricchi in faccia a Dio e diverrete padroni del cuore degli uomini.


13. Fra di voi amatevi, consigliatevi, correggetevi, ma non portatevi mai né invidia, né rancore, anzi il bene di uno sia il bene di tutti; le pene e le sofferenze di uno siano considerate come pene e sofferenze di tutti, e ciascuno studi di allontanarle o almeno mitigarle.


14. Osservate le vostre Regole, né mai dimenticate l'esercizio mensile della buona morte.


15. Ogni mattino raccomandate a Dio le occupazioni della giornata, nominatamente le confessioni, le scuole, i catechismi e le prediche.


16. Raccomandate costantemente la devozione a Maria Ausiliatrice ed a Gesù Sacramentato.


17. Ai giovanetti raccomandate la frequente confessione e comunione.


18. Per coltivare la vocazione Ecclesiastica insinuate: 1. amore alla castità; 2. orrore al vizio opposto; 3. separazione dai discoli; 4. comunione frequente; 5. carità con segni di amorevolezza e benevolenza speciale.


19. Nelle cose conteziose, prima di giudicare si ascolti ambe le parti.


20. Nelle fatiche e nei patimenti non si dimentichi che abbiamo un gran premio preparato in cielo. Amen.

1 LG 48; GS 45

2 cf. AG 6

3 cf. AG 3,12,26

4 cf. Cost 30

5 cf. Cost 30.118

6 cf. Cost 49

7 cf. Cost 30

8 cf. Cost 30.138

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