SRI LANKA: ABBONDANTI RISORSE E POVERTÀ CAMUFFATA
INTRODUZIONE
Collocata nell’Oceano Indiano in Asia del Sud, l’isola-nazione-tropicale dello Sri Lanka ha una storia che risale alla nascita del tempo e una cultura che copre 2.500 anni. È un posto dove la bellezza della natura si conserva abbondante e intatta. Offre parorami mozzafiato, baie incorrotte, eredità culturali incantevoli, parchi nazionali che offrono abbondanza di vita di selva, lussureggianti coltivazioni di te. giardini botanici, cascate e corsi d’acqua accoppiati ad otto siti dichiarati eredità mondiale dall’Unesco. È un’isola dalle proporzioni magiche, di abbondanza e povertà, conosciuta come “La Perla dell’Oceano Indiano.”
PAESE DI ABBONDANZA E POVERTÀ
Lo Sri Lanka è un paese di abbondanza ma anche un paese di povertà camuffata. La povertà nello Sri Lanka è misurata e vista largamente da una prospettiva monetaria, considerando entrate e consumi. Però le cause di povertà assoluta e relativa non si possono misurare soltanto a base di soldi, sono più complicate. La povertà è multi-dimensionale e, qualsiasi ne possa essere la ragione, le alternative da affrontare sono le stesse. Questioni come l’accesso a servizi fondamentali dovuti a guerre e calamità naturali, opportunità di sopravvivenza, esclusione da servizi medici ed educazione, vulnerabilità ecc., sono tutte indicazioni di povertà che si devono affrontare. Guardiamo più da vicino questi aspetti multi-dimensionali di povertà che si riferiscono allo Sri Lanka.
Con più di 25 anni di guerra civile che sta finendo, intere generazioni di giovani adesso hanno opportunità di sperimentare una pace relativa. Ma che cosa significa ciò per l’attuale gioventù dello Sri Lanka? Il conflitto ha definito le loro esistenze, trasformandosi in una infanzia persa, una educazione interrotta, una libertà ridotta, una insicurezza rafforzata, una ristrettezza di aspirazioni e, soprattutto, una povertà materiale. Lo Sri Lanka attuale ha lanciato molte sfide, specialmente in termini di processi di riabilitazione, ricostruzione e ricollocamento, intrecciati con disuguaglianze economiche e sociali di entrate, impiego, infrastruttura, salute e possibilità educativa che si sono infiltrare nel tessuto sociale dello Sri Lanka.
È in questo contesto che le FMA, sotto la guida di sr. Mary Ann Fernando, sono entrate nell’isola della Sri Lanka. Hanno ereditato due situazioni ugualmente preoccupanti: le coste del sud flagellate dallo Tsunami e una zona del nord dilaniata dalla guerra - con tutte le sfide che presentava la povertà, sia fisica che morale. Hanno dato risposte adeguate ad ambedue le situazioni. Nel sud hanno assunto il BOSCOPURA PROJECT, mentre al nord hanno prestato un buon servizio nella “Casa per ragazzi di combattenti ed ex-ragazzi soldati”. Stiamo presentando una relazione proprio di questo lavoro.
RETROTERRA DEI RAGAZZI
Nel 2009 c’erano più di 280.000 rifugiati di guerra (conosciuti come Internally displaced people - IDP) internati in campi del governo del nord: un aiuto umanitario era indispensabile. Si trattava di ragazzi provenienti da SEN SOLAI, BHARATHIAR ILLAM, KURUKULAM e SEN THAZHLIR, la maggior parte di loro ex-combattenti e orfani di guerra. Il governo cercava disperatamente qualche organismo non-governativo che li riabilitasse, prendendosene cura. Il sig. Punitha Nayagam, avvocato leader di Vavuniya, e il suo amico sig. Alexander. magistrato giudice, hanno avvicinato i dirigenti ecclesiastici chiedendo loro di aprire una casa, affinché molti ragazzi orfani di guerra si riabilitassero meglio. La Visitatoria dello Sri Lanka ha afferrato l’opportunità, in modo che l’appassionato grido di Don Bosco “Mi basta sapere che siete giovani per volervi bene” potesse riecheggiare di nuovo nel cuore di SDB ed FMA.
All’inizio la Visitatoria ha deciso di portare i ragazzi a Murunkan e le ragazze a Nochchiagama, luoghi che offrivano già le infrastrutture indispensabili, ma il giudice ha rifiutato di mandare le ragazze, perché voleva che il centro fosse proprio a Vavuniya. Il problema di un sito conveniente per accogliere i ragazzi si è risolto grazie al Vescovo di Mannar, che volentieri ha offerto un lotto di terreno della diocesi. A causa di una cattiva operazione il posto non era pronto e il giudice, che stava aspettando per rilasciare le ragazze, si irritò del nostro ritardo. È a questo punto che le Suore hanno preso in mano il programma il 14 agosto 2009 e hanno cercato di affrettare il lavoro. Si sono impegnate notte e giorno per preparare il posto e in poco tempo tutto era pronto per accogliere le ragazze.
PROBLEMI INIZIALI
All’inizio ci hanno chiesto di fare qualche cambio nel sistema di ammissione – volevano che accettassimo ragazze più anziane, ma noi siamo rimaste alle giovani e abbiamo fatto solo qualche concessione per accettare le altre. Ciò per il diverso retroterra da cui le ragazze venivano. Abbiamo avuto anche un altro problema con il District Probation and Child Care Service Officer. Volevano assolutamente che accettassimo le ragazze che essi ci affidavano, ma noi abbiamo deciso di accettare giovani vulnerabili che fossero veramente poveri ed emarginate; ci siamo riuscite. Abbiamo incominciato anche una BREVE PERMANENZA A CASA, in cui bambine che non riuscivano a localizzare i genitori erano sistemate e rimanevano fin quando li trovavano.
L’ARRIVO
Il 13 agosto 2009, mentre stavamo preparando i capannoni, le ragazze sono arrivate a mani vuote. Noi abbiamo accolto a braccia aperte le 132 ragazze che venivano dall’orfanatrofio di Chencholai, Kilinochchi. 32 sono da famiglie IDP del distretto Vanni, 70 ragazze disperse in guerra. L’orfanatrofio di Sencholi era retto dalle Liberation Tiger of Tamil Ellam (LTTE). La maggior parte delle ragazze sono assolutamente orfane, alcune semi-orfane. Le semi-orfane non sanno dove si trovino i genitori. Si pensa che la LTTE abbia curato molto bene le ragazze. Ad esse non è mancato niente durante la loro permanenza nell’orfanatrofio e si aspettano di ricevere le stesse cure da noi. Hanno ricevuto una buona educazione e sono state preparate in varie attività extra-curriculari come musica (vocale e strumentale), danza, disegno, giochi indoor e all’aria libera come scacchi, basket, corsa e arti marziali. Le ragazze partecipavano ai giochi nazionali. Sono automotivate e molto concentrate, poiché un buon numero di loro erano state addestrate come ragazze-soldato. Adesso, dopo la sconfitta, sentono lo scoraggiamento e hanno perso la speranza. La maggioranza di loro hanno schegge nel corpo e bisogno di molte cure mediche. Ci vuole anche molto aiuto psico-sociale. L’esperienza traumatica che hanno sofferta ha avuto un pessimo impatto nella loro esistenza. Li ha toccate sia mentalmente che fisicamente. Hanno perso la concentrazione negli studi. Molte ragazze adolescenti patiscono di grave depressione e ne soffrono anche fisicamente. Durante la prima settimana d’agosto una ragazza è morta per depressione mentale. Soffriva di gravi mal di testa dall’età di tre anni e a un certo punto ha incominciato anche ad avere depressione mentale. Le sono venuti degli attacchi ed è morta mentre la portavamo all’ospedale, perché si e impiegato molto a trovare un taxi a quell’ora di notte, malgrado tutti i nostri sforzi.
INITIATIVE FMA
Delle 173 ragazze, 77 studiano tra il VI e il XIII corso e 80 sono orfane. La più giovane ha compiuto 3 anni ed è all’asilo. Una ragazza frequenta gli studi universitari, 20 seguono quelli professionali e 2 il corso di fisioterapia. Alcune di esse si sono sposate e con il nostro aiuto altre hanno trovato i parenti e lasciato la nostra casa, ma vengono a trovarci con frequenza. Delle ragazze di maggiore età, 10 vanno a lavorare. Il rendimento scolastico delle ragazze risente molto delle conseguenze della guerra e per tutte loro c’è un sistema di tutore. Al posto delle ragazze maggiori che hanno lasciato la casa, abbiamo preso ragazze giovani molto povere e a rischio dagli accampamenti IDP: la maggior parte di loro in questo momento sta seguendo il livello O/A. Ci preoccupiamo molto di offrire ad esse:
SALUTE FISICA
Ricevono alimento equilibrato. Quelle deboli o malaticce, alimento extra. Quelle con schegge di proiettili in varie parti del corpo sono curate all’ospedale di Vavuniya e, se ci vuole un intervento speciale come un’operazione chirurgica, all’ospedale di Colombo.
AIUTO EDUCATIVO
Sono accolte dalla scuola migliore del luogo - Magalir Maha Vithyalaya, Rambaikulam, Vavuniya. Tutte ricevono un insegnamento tale che supplisce ciò che non hanno avuto durante la guerra, una educazione completa. Sono assai interessate in attività extra e curriculari e hanno vinto molti premi e fatto onore alla scuola e alla nostra casa. Noi le incoraggiamo e alleniamo anche in giochi, disegno, canto, dramma e danza, perché ciò infonde loro un senso di valore e identificazione.
GUIDA PSICOLOGICA
Le ferite psicologiche sono il fattore comune a tutte loro, anche se in gradi variabili. Ciò richiede un’atmosfera adatta e interventi educativi e noi facciamo tutto il possibile per offrire ad ognuna l’amore, la cura, l’attenzione e l’aiuto psicologico di cui ha bisogno. Il consiglio e la guida giocano un ruolo importante. I consulenti dalla N.G.O. locale, SHADE and SEED, vengono due volte alla settimana e guidano dinamiche personali e di gruppo. Anche la sig.ra Linda Rose di Londra, che è venuta a lavorare tra la gente dello Sri Lanka ferita dalla guerra, si è offerta due volte ad aiutare. Questo aiuto è necessario per un tempo più prolungato per curare le loro profonde ferite interne.
ESXPERIENZE POSITIVE
Esperienze positive attraverso giochi, uscite, competenze in danze, drammi, canti, disegni e pitture ecc. sono di grande aiuto per liberare emozioni represse, rivivere gli animi e donare pienezza.
FORMAZIONE SPIRITUALE
Lo yoga e la meditazione sono valori comuni a tutte le religioni, opportunità per pregare e adorare secondo la loro fede, grande aiuto per scaricare problemi e difficoltà a cui non trovano soluzione. Con frequenza le vediamo ai piedi dell’Essere Supremo.
COLLABORAZIONE CON ALTRE UNG
Su invito le UNG portano avanti molti programmi per le nostre ragazze e noi le incoraggiamo a partecipare e trarne profitto. Inoltre esse offrono anche aiuto materiale. Noi facciamo lavoro in rete con esse. La Croce Rossa (ICRC) ci ha aiutate per riparo, il World Food Programme per alimenti, l’UNICEF ci ha offerto materiali scolastici, alcune UNG e benefattori individuali vestiti, stuoie,lenzuola ecc. Senza tutto questo aiuto non saremmo riuscite a compiere un simile lavoro erculeo. Le religiose che hanno diretto scuole le hanno ammesse malgrado i livelli bassi e hanno organizzato corsi di bridge per un breve periodo affinché le ragazze non si perdessero d’animo e non abbandonassero gli studi. Oggi esse sono tranquille e fiduciose. Mentre gli IDP stavano ritornando ai loro posti di origine, il governo ha chiesto alle UNG di ritirarsi da Vavuniya, sicché l’aiuto è in costante diminuzione.
TRATTENIMENTO E RELAX
Oltre ai Funzionari di vigilanza, altre persone, come il Governatore di Kandy e individui bene intenzionati offrono loro escursioni a posti diversi di importanza storica, estetica e religiosa: le ragazze ne godono. La ricreazione e il relax le aiutano a guarire dalle loro ferite emozionali.
Malgrado i tanti ostacoli e le risorse assai limitate, noi Suore salesiane, Figlie di Maria Ausiliatrice, possiamo dire umilmente di aver potuto svolgere un buon lavoro con queste ragazze. Diamo ad esse amore, speranza e fiducia, in modo che esse possano forgiarsi un futuro certo. Le autorità governative sono molto contente della qualità delle cure offerte alle ragazze dalle Suore e di come va notevolmente cambiando lo stile di vita delle ragazze che sono riabilitate grazie ai vari programmi da noi guidati, un maggior numero di ragazze sono inviate regolarmente alla Don Bosco Children’s Home per la loro riabilitazione.
Abbiamo fatto un passo in avanti, abbiamo incominciato a sistemare le ragazze vulnerabili per offrire ad esse cure di periodo lungo e breve. Le ragazze che hanno bisogno di pochi giorni di sistemazione sono ammesse per ragioni di sicurezza perché non c’è casa di permanenza breve per ragazze a Vavuniya. Le famiglie che sono ritornate ai loro rispettivi posti hanno bisogno anche di questo tipo di aiuto da noi. Alcune rimangono con noi per pochi giorni, altre per una settimana o due, poche per un paio di mesi, in modo da finire gli studi. La CHILDREN’S HOME ha aperto le porte a tutte le ragazze che sono marginate in un modo o in un altro. Abbiamo cercato di incarnare in qualche modo la mente, il cuore e i sentimenti di santa Maria Mazzarello, nostra, guida e modello nel trattare la gioventù del nostro tempo.
Preghiamo il Signore che la nostra Missione nello Sri Lanka porti nuova speranza per la sofferenza dell’umanità.
Grazie !
Sr.MaryAnn Fernando FMA.