Impegniamoci a fare della Famiglia Salesiana
un vasto movimento di persone per la salvezza dei giovani
Obiettivo
Individuare possibili modalità per esprimere la comunione nella missione, come Famiglia salesiana, riscoperta nel suo essere un vasto movimento apostolico che opera nella Chiesa per la salvezza dei giovani, con la passione del Da mihi animas.
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La famiglia salesiana una movimento ecclesiale ed apostolico
Quadro di riferimento
Presentazione Carta della missione.
Intervento del Rettor Maggiore: Un vasto movimento per il bene dei giovani
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La moderatrice presenta al gruppo unico attraverso un ppt il punto 2.2. del commento alla Strenna 2009: “Comunione nella e per la missione”, ed il punto 2.3 “Alcune esigenze per continuare il cammino”:
A. “La comunione genera comunione e si configura essenzialmente come comunione missionaria” (ChL 32). Ora nel terzo millennio il nostro traguardo principale è quello di esprimere, in maniera più evidente, la comunione nella missione, tenendo conto dei seguenti criteri:
1. Secondo le costanti delle origini e dello sviluppo della Famiglia Salesiana: Una cosa è rimasta costante, come preziosa eredità: la passione educativa, in particolare per i giovani più poveri, che aiutiamo a divenire consapevoli della propria dignità di persone, del valore e delle possibilità che la loro vita ha per Dio e per il mondo. “Da mihi animas”. È il motto di Don Bosco che facciamo nostro. Noi guardiamo ai giovani, alla loro dimensione spirituale, e di essi vogliamo occuparci per risvegliare in loro la vocazione ad essere figli di Dio ed aiutarli a realizzarla, seguendo il Sistema Preventivo, cioè attraverso la ragione, la religione e l’amorevolezza. Questo implica un distacco da tutto quanto ci può distrarre dalla nostra consegna a Dio e ai giovani. Ecco il significato del “cetera tolle”, che è la seocnda parte del nostro motto.
2. Conforme alle condizioni del mondo di oggi: Il mondo unificato attraverso la comunicazione, caratterizzato dalla complessità, dal carattere trasversale di molti “cause”, dalla possibilità di reti, offre uno scenario nuovo per la missione cristiana, promozionale, educativa, giovanile. La Famiglia Salesiana cercherà insieme di dare spessore alla propria presenza nella società e incidenza al suo agire educativo: c’è il problema giovanile, c’è la vita da custodire, c’è la povertà nelle sue diverse espressioni da debellare; c’è la pace da promuovere; ci sono i diritti umani dichiarati da rendere reali; c’è Gesù Cristo da far conoscere.
3. Come frutto delle ultime Strenne: Le Strenne di questi ultimi tre anni hanno evidenziato l’emergenza educativa, l’impegno per la famiglia, la promozione della vita, la preferenza per i poveri, la solidarietà globalizzata, la nuova evangelizzazione. Questa nuova fase della Famiglia Salesiana sarà segnata da un’ardente e operosa carità, piena di fantasia e generosità: quella che ha fatto di Don Bosco un’immagine di Gesù Buon Pastore, riconoscibile dai giovani e dalla gente umile del suo tempo. Noi, Famiglia Salesiana, siamo chiamati oggi, nel XXI secolo, a modellare il nostro cuore, povero e talora anche peccatore, su quello di Gesù nel quale Dio si è manifestato al mondo come Colui che dà la vita, perché l’uomo sia felice e abbia vita in abbondanza (cfr. Gv 10, 10).
B. Emergono alcune esigenze per continuare il cammino di crescita e raggiungere il traguardo della comunione nella missione, che ci siamo proposto:
1. Approfondire, per capirlo meglio, il possibile campo comune e le caratteristiche operative della missione. Tutto ciò comporta di guardare, riflettere, dialogare, studiare, pregare insieme per trovare la strada da percorrere in spirito di comunione. È il segno dell’amore che i giovani si attendono e del quale certamente sentiranno l’impatto e il beneficio.
2. Rimettere al centro la spiritualità come spinta alla comunione per la missione, conforme al tempo della Chiesa e alle condizioni dell’esperienza religiosa odierna; ne consegue l’urgenza della formazione dei membri ed il coinvolgimento di altri. La santità: è questa la fonte e l’energia dalla quale «trae origine un vasto movimento di persone che in vari modi operano per la salvezza della gioventù» (Cost. SDB 5): la Famiglia Salesiana. Non si può pensare che essa possa essere il risultato di un’organizzazione anche perfetta o di tecniche raffinate di aggregazione. L’ha suscitata lo Spirito e vive dello Spirito. A questa Famiglia faccio il pressante invito ad aquisire una nuova mentalità, a pensarsi ed agire sempre come Movimento, con intenso spirito di comunione (concordia), con convinta volontà di sinergia (unità di intenti), con matura capacità di lavorare in rete (unità di progetti). Nel Regolamento dei Salesiani Cooperatori Don Bosco scrisse: «In ogni tempo si giudicò necessaria l’unione tra i buoni per giovarsi vicendevolmente nel fare il bene e tener lontano il male… Le forze deboli, quando sono unite, diventano forti e se una cordicella presa da sola facilmente si rompe, è assai difficile romperne tre unite. Le forze deboli, unite, diventano forti: Vis unita fortior, funiculus triplex difficile rumpitur». Non dobbiamo dimenticare mai che siamo stati fondati da un Santo della carità sociale, Don Bosco (cfr. Deus Caritas Est n. 40), che era consapevole però che il lavoro educativo pastorale ha bisogno di una carità cooperativa, per la quale lo Spirito Santo suscita carismi.
3. Assicurare la capacità autonoma dei gruppi quanto al proprio sviluppo, alla formazione dei propri soci, alle iniziative apostoliche.
4. Capire e sperimentare forme agili di collaborazione: “pensare globalmente, agire localmente”.
5. Approfondire l’esperienza salesiana che si svolge nella condizione laicale.
Il gruppo unico si divide in sottogruppi per riflettere sulle seguenti domande:
(Viene distribuito ad ogni partecipante costituiti in sottogruppi una scheda con i seguenti input. Ogni sottogruppo comincia lo studio a partire da un punto che le verrà indicato dal/la moderatore/ce. Ogni sottogruppo individuerà due priorità).
Scheda
1. Collaborare insieme alla formazione e all’approfondimento della mentalità carismatica di Famiglia Salesiana Per questo ci si sforzerà di: - fare oggetto di studio e di approfondimento la “Carta della comunione” e la “Carta della Missione” da parte di ogni gruppo della Famiglia Salesiana, per far crescere in ogni loro membro la cultura di Famiglia e la coscienza di Movimento; - condividere le conclusioni di questo studio nella “Consulta” locale e ispettoriale della Famiglia Salesiana e scegliere, come conclusione, alcune linee operative di condivisione e sinergia al servizio della missione salesiana nel proprio territorio.
2. Promuovere un impegno condiviso Studiare insieme, tra i diversi gruppi della Famiglia Salesiana presenti in un territorio, la situazione dei giovani d’oggi, soprattutto attorno alle grandi sfide della vita, della povertà nelle diverse sue espressioni, dell’evangelizzazione, della pace, dei diritti umani … e cercare: - vie per migliorare le iniziative già in atto, mediante una maggiore collaborazione e lavoro in rete; - nuove iniziative da promuovere con il contributo specifico dei diversi gruppi presenti.
3. Uno strumento di comunione: la Consulta locale e ispettoriale della Famiglia Salesiana Dare più consistenza alla Consulta locale e alla Consulta ispettoriale della Famiglia Salesiana, cercando la forma più adeguata di realizzarle, perché siano non solo un’occasione di scambio di idee ed esperienze, ma soprattutto uno strumento - per riflettere insieme sulle sfide della missione nel proprio territorio e per condividere alcune linee fondamentali di risposta che ogni gruppo si sforza di assumere secondo le proprie possibilità; - per cercare vie di collaborazione agile e ben articolata in progetti educativi e di evangelizzazione, soprattutto al servizio dei giovani.
4. Alcune piattaforme di collaborazione e di lavoro in rete da promuovere e sviluppare – L’animazione del Movimento Giovanile Salesiano, • sviluppando nei diversi gruppi giovanili animati dai gruppi della FS l’impegno di condivisione e partecipazione al Movimento Giovanile Salesiano; • coinvolgendosi nell’accompagnamento dei gruppi e dei giovani; • condividendo nel cammino formativo dei gruppi un itinerario di educazione alla fede che li aiuti a scoprire ed assumere la propria vocazione apostolica nella Chiesa e nella società.
– L’animazione e promozione tra i giovani e gli adulti del Volontariato salesiano, sociale e missionario, come risposta salesiana alle grandi sfide del mondo giovanile d’oggi, in particolare dei giovani più poveri e a rischio.
– La promozione di vocazioni sacerdotali, religiose e laicali di speciale impegno, al servizio della Chiesa e in particolare nella Famiglia Salesiana, mediante: • la partecipazione alle iniziative vocazionali promosse nella Chiesa locale; • la testimonianza della propria vita vissuta come vocazione, e la presentazione delle diverse vocazioni nella Chiesa e nella società, in modo speciale nella Famiglia Salesiana; • una particolare attenzione e accompagnamento dei giovani nel loro cammino di coppia con iniziative adeguate; • l’appoggio alle famiglie e ai genitori nel loro impegno educativo, promuovendo scuole di genitori, gruppi di coppie, ecc.
In un gruppo unico la moderatrice in merito ai quattro nuclei raccoglie le scelte operative prioritarie da apporre su un cartellone a forma di albero.
(Le scelte completeranno il “paradigma della comunione” da consegnare all’Assemblea l’ultimo giorno).
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24 gennaio Pomeriggio
15.45 - 16.30
16.30 – 18.00
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