RM BS 2015 12 it


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IL MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE

DON ÁNGEL FERNÁNDEZ ARTIME


I BAMBINI NON CONOSCONO

LA PAROLA “RAZZA”


«Che vuol dire la nascita di Gesù?»

«Starò accanto a te, non ti dimenticherò!» (Annetta, 7 anni)


«Grazie, Signore, di mantenere i contatti tra la terra e il Paradiso» (Ninnina, 12 anni)



Ho visto una fotografia di due bambini, due o tre anni, uno di pelle nera e l’altro di pelle bianca. Il bambino di pelle nera accarezzava con affetto istintivo il bambino bianco. La commozione di un gesto così naturale mi ha offerto lo spunto per il messaggio e l’augurio che voglio indirizzarvi per questo Santo Natale 2015.

Mia carissima Famiglia Salesiana sparsa in tutto il mondo, amiche e amici di don Bosco, del suo sistema educativo e delle sue opere, stiamo attraversando un periodo di tempo tragicamente intessuto di violenza, di paura e persecuzioni insensate, un tempo di odio e discriminazioni, un tempo armato. Forse mai l’umanità ne ha mai vissuto uno uguale.

Logicamente non dimentico la prima e la seconda guerra mondiale, che non possiamo cancellare dalla nostra memoria culturale affinché mai più si ripeta qualcosa di così tremendo. Ma ugualmente non posso non avvertire dolorosamente questa ondata di violenza che sta travolgendo il nostro mondo.

Quando cominciavamo a pensare che con la fine della “guerra fredda” tra i due grandi blocchi il mondo si fosse incamminato verso una pace lunga e stabile, è scoppiata una ridda di conflitti grandi e piccoli, radicati nel terrorismo, in una aggressività selettiva, calcolata freddamente che è sfociata in vere e proprie guerre civili. Quello che capita in Siria e l’esodo mai visto prima è l’espressione più evidente di tutto questo. Tutti ne siamo sorpresi e sconvolti.

Ci chiediamo: che cosa ci sta succedendo? Dov’è finito il nostro umanesimo profondo? Che ne è stato della ricerca del ben comune, del benessere per tutti? Dove sono i risultati tanto attesi e i successi annunciati e sperati dagli accordi di tutti i popoli in seno all’Organizzazione delle Nazioni Unite? Da dove nascono tutte queste ideologie crudeli e devastatrici? A che cosa servono tutti gli sforzi dei Nobel della Pace?

Io guardo i due bambini, uno bianco e l’altro nero, e penso che quella è la risposta. I bambini non conoscono la parola “razza”, né le ideologie che segregano e uccidono. Per questo sono capaci di essere amici.

Il punto d’arrivo del nostro discorso lo abbiamo letto tante volte nel Vangelo: solo un cuore puro, incorrotto e incontaminato, come quello dei bambini, entrerà nel Regno dei Cieli.

È Natale e celebriamo proprio questo Mistero dell’Amore Folle di Dio, come scrisse Paul Evdokimov. Questo è il mistero dell’Incarnazione, un Amore Folle per la creatura umana e per il mondo che ci ospita. E questa creatura umana, in troppi movimenti e regioni, in eventi e sussulti quotidiani, percorre la strada della violenza, del dolore, del terrore e della morte.

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