IL MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE
DON ÁNGEL FERNÁNDEZ ARTIME
COME MARIA,
COMPLICI DELLO SPIRITO
In un tempo dove in tante parti del mondo sembra imbrunirsi l'orizzonte e il futuro, noi possiamo essere come quella donna giovane, che è stata capace di cambiare il mondo e che, una volta complice dello Spirito, ha aiutato i discepoli a divenire anche loro complici dello Spirito di Dio, come don Bosco
Vi scrivo questo messaggio dalla culla della salesianità, il luogo dove tutti noi siamo nati alla vita salesiana: Valdocco. E in un giorno molto speciale. Oggi è il 24 maggio, Solennità di Pentecoste e festa di Maria Ausiliatrice.
Qui, in questo luogo fisico, storico e teologico, tutto ci parla di don Bosco e di Maria Ausiliatrice. In questi medesimo cortili, sicuramente sotto i blocchetti di porfido che oggi li coprono, giocarono e camminarono non solo don Bosco, ma anche Mamma Margherita, Domenico Savio, Michele Rua, Monsignor Cagliero e una lista interminabile di ragazzi, poi salesiani, che credettero in questo sogno e furono “complici” e interpreti del medesimo.
Uso la parola complice perché di questo si tratta in questo giorno e in questa festa, perché quando ci troviamo insieme attorno a Lei, a María, così come sono stati anche i primi discepoli dopo la Pasqua del Signore, si trova anche lo Spirito.
Celebrando l’Eucaristia en questa bella Basilica, che ci ha regalato Don Bosco come eredità della sua fede e del suo carisma, ho sentito come questa chiesa si trasforma in un cenacolo dove Maria in mezzo a noi garantisce la presenza dello Spirito, prega insieme a noi e ci incoraggia a essere aperti ai suoi doni. Lei è la migliore garanzia per ritrovarci con lo Spirito di Dio!
Maria è la giovane vergine dell'Annunciazione e la vergine-madre che si trovava con gli apostoli nella Pentecoste. Lei fu protagonista in questi due momenti inediti nella storia dell'uomo e di tutta la creazione. L'Annunciazione e la Pentecoste sono i due momenti eccezionali, solennissimi, dove il vero protagonista centrale è lo Spirito di Dio in persona, e con Lui, la pienezza del Dio Trino e Uno; due momenti che mettono in evidenza la vicinanza unica tra lo Spirito Santo e Maria, la Madre di Gesù. Questo lo sapeva molto bene don Bosco e lo viveva con profonda convinzione fino ad avere la certezza assoluta che, proprio per questo, “Lei ha fatto tutto”.
È questa la realtà affascinante della nostra condizione di credenti e della nostra devozione mariana: Maria, una giovane donna, una ragazza, si è lasciata non solo guidare ma abitare dallo Spirito, ed ha cambiato radicalmente la storia del mondo. Lei si è fatta complice dello Spirito e così ha vissuto la sua vita.
Contempliamo quanto può essere possente un “Sì”, un “Sia fatto” e non abbiamo paura di dire “Sì” al Signore della Vita e diventare complici, anche noi, dello Spirito del Signore, e vedremo che la nostra vita, pur non esente da difficoltà, diventa una vita che vale la pena di essere vissuta.
“In qualsiasi luogo dove i cristiani si radunano in preghiera con Maria, il Signore dona il suo Spirito” (Papa Benedetto XVI)
L'altro evento nel quale Maria è presente in modo significativo è la Pentecoste. In questo caso, la Scrittura non ci presenta parole di Maria, ma sì la sua presenza, compagnia e incoraggiamento nella preghiera. Lei si trova lì, con gli apostoli, ancora disperati, tristi e scoraggiati, impauriti e richiusi per timore, per dar loro forza come fa una mamma affianco al figlio sofferente. E prega. Ma quello che ancora gli apostoli non sapevano è che con Lei lo Spirito viene assicurato, perché Lei è la sua 'complice' e la sua garanzia.
Una volta, in un Regina Coeli, Papa Benedetto XVI ha espresso con grande convinzione: “In qualsiasi parte dove i cristiani si radunano in preghiera con Maria, il Signore dona il suo Spirito”.
Carissimi tutti, viviamo in un tempo dove in tante parti del mondo sembra imbrunirsi l'orizzonte e il futuro, e in tante famiglie e comunità tutto sembra imbrogliato e mancano il sorriso, il piacere della vita vissuta insieme con tenerezza e amore.
In questo tempo, che non è molto diverso da altri del passato, noi possiamo essere come quella donna giovane, quella ragazza che è stata capace di cambiare il mondo e che una volta complice dello Spirito ha aiutato i discepoli a divenire anche loro altri complici.
Per questo Lei è Madre e Maestra.
Don Bosco ha capito molto bene come la Madonna ci aiuti a essere aperti allo Spirito che ci trasforma in coraggiosi discepoli missionari di Gesù, il Signore.