2014|it|10: Apertura dell’anno di celebrazione del bicentenario della nascita di Don Bosco

MESSAGGIO D'APERTURA DELL’ANNO DI CELEBRAZIONE DEL BICENTENARIO DELLA NASCITA DI DON BOSCO



Ángel Fernández Artime, sdb

Rettor Maggiore



199 anni fa, un giorno come oggi, veniva al mondo un bambino, Giovanni Melchiorre Bosco, proprio in queste stesse collina, figlio di umili contadini.

Oggi noi, volendo iniziare il Bicentenario di questo storico evento, rendiamo grazie a Dio per il suo grande intervento nella Storia, e ancora più in concreto in questa storia, iniziata sulle colline dei Becchi.

In uno degli articoli delle Costituzioni della Congregazione Salesiana, si dichiara che “Con sentimenti di umile gratitudine, crediamo che la Società di San Francesco di Sales non è solamente il frutto di un’idea umana, ma di un’iniziativa di Dio... Lo Spirito Santo ha ispirato, con l’intervento materno di Maria, Don Bosco. Ha formato in lui un cuore di padre e maestro, capace di una donazione totale (...), e la Chiesa ha riconosciuto l’azione di Dio, in particolar modo approvando le Costituzioni e proclamando Santo il nostro Fondatore.

Il carisma salesiano è un regalo che Dio, attraverso Don Bosco, ha fatto alla Chiesa e al Mondo. Si è formato nel tempo, fin da quando stava seduto sulle ginocchia di Mamma Margherita, poi con l’amicizia di buoni maestri di vita e, in particolar modo, nella vita quotidiana in mezzo ai giovani.

Oggi ci troviamo qui come Famiglia di Don Bosco, Famiglia Religiosa Salesiana, accompagnati da tante autorità civili ed ecclesiastiche, amici di Don Bosco, e giovani. Nelle stesse colline che l’hanno visto nascere, per proclamare l’inizio delle celebrazioni di questo Bicentenario della sua nascita e che avrà, come punto di arrivo, dopo tre anni di preparazione e uno di celebrazioni, il prossimo 16 agosto del 2015 il festeggiamento dei 200 anni della sua presenza nella Chiesa e nel mondo intero, per il bene dei giovani.

Il Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco è un anno giubilare, un’ “anno di Grazia”, che vogliamo vivere come Famiglia Salesiana con un grande senso di gratitudine al Signore, con un senso di umiltà ma anche di grande allegria perché è stato proprio il Signore a benedirci con questo bellissimo movimento spirituale apostolico fondato da Don Bosco e sotto la guida di Maria Ausiliatrice.

È un anno giubilare per più di trenta gruppi che fanno già parte della nostra grande Famiglia, e per molti altri che, ispirandosi a Don Bosco, al suo carisma, alla sua missione e spiritualità, sperano presto di entrare a far parte di questa Famiglia.

È un anno giubilare per tutto il Movimento Salesiano che, in un modo o nell’altro, fa riferimento a Don Bosco con le proprie iniziative, azioni, proposte, e nel proprio cammino condivide la spiritualità e gli sforzi per il bene dei giovani, in particolar modo per quelli più sfortunati.

Questo Bicentenario vuole essere per tutti quanti noi, e in particolar modo per il mondo salesiano, non solo un momento di festa senza riferimenti trascendentali, ma piuttosto una preziosa occasione che c’è offerta per guardare al passato con gratitudine, al presente con speranza, e per sognare il futuro di missione evangelizzatrice e educativa della nostra Famiglia Salesiana con forza e novità evangelica, con coraggio e sguardo profetico, lasciandoci guidare dallo Spirito che sempre ci sarà accanto nella ricerca di Dio.

Crediamo che questo Bicentenario sarà una vera opportunità di vero rinnovamento spirituale e pastorale per la nostra Famiglia, un’occasione per rendere più vivo il carisma e rendere più attuale don Bosco, come lo è sempre stato per i giovani. Crediamo che sarà un’opportunità per vivere con rinnovata convinzione e forza la Missione che ci è stata affidata, sempre per il bene dei bambini e delle bambine, degli adolescenti e dei giovani di tutto il mondo, in special modo quelli che ne hanno più bisogno, i più poveri e i più fragili.

Il Bicentenario sarà anche un tempo in cui, come Famiglia Salesiana, continueremo, sull’esempio di Don Bosco, il nostro cammino verso le periferie fisiche e umane della società e dei giovani.

Come già prima con Don Bosco, l’anno del Bicentenario, e il cammino successivo che dovremo percorrere, deve essere per tutti noi, Famiglia Salesiana, un tempo in cui apportare con grande umiltà quello che fa parte della nostra essenza carismatica: il nostro impegno a leggere le realtà sociali, soprattutto quelle giovanili, che oggi ci coinvolgono; il nostro impegno con intenzioni chiare a favore dei giovani emarginati o che sono a rischio di esserlo; la nostra fede e piena fiducia in loro, in ogni ragazzo e ragazza, nelle loro possibilità e capacità; la nostra certezza della bontà dei loro cuori, qualunque sia stato il loro passato, l’opportunità che hanno di essere proprietari e protagonisti dei loro sogni, stando loro accanto se ce lo permettono, per poter svilupparne al massimo i talenti, la loro vocazione pienamente umana e cristiana.

Infine, questo Bicentenario deve essere anche il ricordo di tante donne e uomini che hanno partecipato con grande passione a questo progetto, in modo eroico, anche dando la vita per questo ideale, in condizioni anche difficili ed estreme tipiche di alcuni paesi del mondo, e per questo sono un trionfo, un’estimabile tesoro che solo dio sa quanto vale veramente.

Con questa convinzione che abbiamo, ci sentiamo più animati non solo ad ammirare Don Bosco, non solo a percepire l’attualità di questa grandissima figura, ma anche a sentire con grande forza l’irrinunciabile impegno a IMITARE chi, da queste colline, arrivò fino alla periferia di Valdocco, e anche alla periferia rurale di Mornese per ampliare con sé e con altre persone quel desiderio di ricerca del bene dei giovani e perché ognuno di quei ragazzi e ragazze potesse essere felice ora e per l’Eternità.

Da questa collina dei Becchi dichiariamo dunque aperto l’anno della Celebrazione del Bicentenario della Nascita di Don Bosco.

Che Don Bosco, dal Cielo, ci benedica e ci doni la grazia di rendere concreto il nostro impegno per la gioventù e che faccia il modo che questo nostro sogno sia realtà.

BUON BICENTENARIO A TUTTI.