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di Sales e di D. Bosco, cioè quella mansuetudine, quella carità, quello zelo
d'istruire la gioventù, che furono raccomandati a Don Bosco nel suo primo
sogno, e quindi a tutti noi che vogliamo continuare la sua missione.
Dalle circolari di alcuni Ispettori ho appreso con molto piacere ch'essi
hanno organizzato, per tutte le Case da loro dipendenti, feste, conferenze e
accademie in cui la consacrazione al Cuor di Gesù è coordinata in un
programma unico con la commemorazione centenaria del primo sogno di
Don Bosco. Se vogliamo infatti che i nostri Giubilei dell'Anno Santo
producano copiosi in noi, nei nostri giovani e nell'intera Società gli
auspicati frutti di santificazione personale e di espansione sociale, occorre
commemorarli armonicamente connessi tra loro, come lo furono nei loro
inizili primo sogno di D. Bosco è il riassunto del metodo educativo
trasmessoci in eredità dal Ven. Padre, è la voce del Cuor di Gesù che parla
ancora una volta agli uomini.
Così la divozione al Sacro Cuore diventa parte essenziale della vita
della nostra Congregazione, la quale, come scriveva Don Rua, « fu ed è
continuamente beneficata in modo specialissimo dalla bontà di Gesù, che
vede quanto si abbisogni di grazie affatto straor dinarie per iscuotere la
tiepidezza, per rinnovarci nel fervore e per eseguire il gran compito che
Iddio ci affidò ».
3. Ricordo che la nostra Società è ascritta, come tutti gli Ordini e
Congregazioni, all'Apostolato della Preghiera, che si propone di far suoi
gl'interessi del Figlio di Dio fatto uomo, di penetrare nelle intenzioni del
Sacro Cuore di Gesù, e quindi di pregare per la salute delle anime, in
unione con questo Sacro Cuore e sul suo esempio. Perchè i confratelli
partecipino delle indulgenze e delle opere buone di tante migliaia di
religiosi che lavorano per il regno di Dio sulla terra, e di tanti milioni di
anime oranti, basterà che ogni giorno, al mattino o in altra ora, offrano a Dio
tutte le loro preghiere, azioni e sofferenze in unione col Sacro Cuore di Gesù,
e secondo tutte le intenzioni con le quali N. S. intercede continuamente e si
offre in sacrificio per noi.
4. Tra le cose poi di ordine, direi, familiare che mi stanno a cuore,
una maggiormente mi preme di raccomandarvi.
A Valsalice si stanno iniziando i lavori della cappella mortuaria del
compianto mio predecessore Don Paolo Albera, la cui