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la processione trionfale, durante la quale i cuori di tutti si effondono in un
sereno, gioioso alternarsi di cantici, di preghiere, di evviva e di applausi
alla Vergine Santissima che incede con materno sorriso in mezzo ai suoi
figli, benedicendo! Tutto ciò, o miei cari, s’è veduto anche quest’anno,
formando uno spettacolo commoventissimo, indescrivibile, superiore a
tutti i precedenti.
Ma per comprendere in tutta la sua ampiezza il crescendo prodigioso
del culto di Maria Ausiliatrice, dobbiamo ancora tener presente che
quanto si fa in Valdocco si ripete pure in moltissime nostre Case, chiese;
parrocchie e missioni, in misura e proporzioni differenti, sì, ma col
medesimo entusiasmo di amor filiale che proclama l'Ausiliatrice Signora e
Regina dell'Opera nostra e fa piovere dalle Sue mani le grazie più
preziose.
E questo culto si dilaterà fino a divenire veramente universale se noi,
o cari figli, saremo fedeli nel praticare quanto il Ven. Padre ci lasciò
scritto nelle sue Memorie intime. « La Santa Vergine Maria — così egli —
continuerà certamente a proteggere la nostra Congregazione e le Opere
Salesiane, se noi continueremo la nostra fiducia in Lei e continueremo a
promuovere il suo culto. Le sue feste, e più ancora le sue solennità, le sue
novene, i suoi tridui, il mese a Lei consacrato (dal 23 aprile al 24 maggio),
siano sempre caldamente inculcati in pubblico e in privato; coi foglietti,
coi libri, colle medaglie, colle immagini, col pubblicare o semplicemente
raccontare le grazie e le benedizioni che questa nostra celeste Bene fattrice
ad ogni momento concede alla sofferente umanità ».
3. — Nelle Memorie testé citate il nostro buon Padre, dopo aver
predetto i futuri trionfi del culto di Maria Ausiliatrice, passa a parlare di
un'altra cosa che gli stava sommamente a cuore. « Dio
— egli scrive — chiamò la povera Congregazione Salesiana a
promuovere le vocazioni ecclesiastiche fra là gioventù povera o di bassa
condizione ». Per questo fine egli lavorò tutta la vita, sì da meritarsi il
titolo di Apostolo delle vocazioni sacerdotali; e il Signore premiò le sue
fatiche, dandogli numerosa falange di vocazioni, non solo per le sue
Opere, ma per tutta la Chiesa.
Ora la nostra Congregazione ha dato a questo suo apostolato uno
sviluppo promettentissimo; e anche di ciò, o miei cari, siamo tenuti a
render fervide grazie al Signore. Gli accorati appelli di Don Rua e Don
Albera perchè si coltivassero da tutti le vocazioni,