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e le migliori nostre energie fisiche e morali; come benedirà la nostra
Società che questi olocausti sparsi per il mondo intero raccoglie
in un solo grandioso, e prostrata ai suoi piedi gli dice: ... Le nostre
Case son già tue per diritto, essendo Tu Padrone d'ogni cosa; ma
noi vogliamo ch'esse siano tue e di Te solo, anche per nostra spon
tanea volontà; a Te le consacriamo. La nostra P ia Società già
è tua per diritto, perchè Tu l'hai ispirata, Tu l'hai formata, Tu
l'hai fatta uscire, per dir così, dal tuo Cuore medesimo: ebbene,
noi vogliamo confermare questo tuo diritto; vogliamo che essa,
mercè l'offerta che Te ne facciamo, diventi come un tempio, in
mezzo al quale possiam dire con verità che abita Signore, Padrone
e Re il Salvatore nostro Gesù Cristo! Sì, Gesù, vinci ogni difficoltà,
regna, impera in mezzo a noi; Tu ne hai diritto, Tu lo meriti, n oi
lo vogliamo ».
Sono stato molti anni accanto a questo nostro buon Padre, e
posso dirvi ch'egli ascriveva a quella nostra generale consacra
zione al S. Cuore tutto il crescente sviluppo della Società Salesiana,
e che nei suoi ultimi anni ne parlava con gioia grande, come d'un
avvenimento di primaria importanza. Io poi pensavo già fin
d'allora — e in tal pensiero mi confermai sempre più d'anno in
anno — essere proprio questo il tempo a cui alludeva l'avvenente
giovanetto bianco-vestito del sogno di D. Bosco (21 novembre 1881)
circa l’avvenire della nostra Società: «Coloro che vedranno questo
secolo tramontare e principiare l'altro, diranno di voi: Dal Signore
è stato fatto tutto questo, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri.
Allora tutti i fratelli e figliuoli vostri canteranno all'unisono:
Non a noi, o Signore, non a noi, ma al nome tuo dà gloria!».
Quante e quante volte, nel corso di questi 25 anni, m'è venuta
spontanea la parola: A Domino factum est istud; mentre in fondo
al cuore dapprima, e poi con gli altri Superiori, andavo ripetendo:
Non nobis, Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam!
E perchè in quest'Anno Santo non chiamare tutti i miei fratelli
e figliuoli a ripetere con questo canto la consacrazione solenne al
Cuore di Gesù, proclamandolo un'altra volta l'unico Sovrano dei
nostri cuori, delle nostre Case e di tutta la Congregazione?
3. Il Giubileo d'Oro delle Missioni Salesiane (11 novembre
1925), alla cui solenne celebrazione ci andiamo preparando già
da parecchio tempo, ripete la sua origine dall'Anno Santo 1875)