— 917 —
quali i relatori delle Compagnie, previamente preparati con il limpido
resoconto della propria Compagnia, presentino le proposte che credono
più utili al bene dei soci e della Casa od Oratorio. Il Direttore diriga le
discussioni, illuminando, consigliando e insistendo per l’attuazione
delle proposte migliori. Infine annunzierà che la bella giornata delle
Compagnie è destinata a preparare il CONGRESSO D ELLE COM
P A G N IE che sarà tenuto nell’Ispettoria: dirà quando e dove sarà tenuto
e le modalità della partecipazione di un delegato di ogni Compagnia,
se appena possibile.
A parte vi saranno mandati i programmi di questi Congressi, proprio
salesiani, il che non esclude che per deferenza o competenza non possano
essere invitati amici, ex allievi e Cooperatori. Siccome desidero che questi
Congressi non siano solo una parata del momento, ma segnino un reale,
duraturo progresso in tutte le Ispettorie e Case; così raccomando agli
Ispettori di studiare accuratamente il proposto programma, assieme ai
propri direttori, individualmente e in apposite adunanze. Si stabiliscano
per tempo gli organizzatori e relatori dei vari argomenti dando loro
comodità di ricercare nelle biografie scritte dal Beato e nelle Memorie
Biografiche di lui, quanto v’è intorno all’origine, finalità, importanza
delle varie Compagnie, per potere riuscire: ad approfondire i singoli
Regolamenti raffrontandoli assieme per rilevarne i punti di contatto e
le particolarità differenziali: a penetrare la mente e il cuore del Beato
per fare tesoro dei suoi consigli sparsi nei vari volumi in riguardo alle
sue Compagnie: a raccogliere, come in quadro delizioso, i frutti mera
vigliosi delle Compagnie dell'Oratorio di Valdocco e delle altre primi
tive fondazioni, nei luminosi esempi degli eroici giovinetti che rispon
dono ai nomi di Michele Rua, Gabriele F assio; G. B. Francesia, Do
menico Savio, Michele Magone, Francesco Besucco, Paolo Albera,
Francesco Cerruti, Ernesto Saccardi, ecc.
Allora apparirà chiaro come il Beato Padre mirasse principalmente:
a formare nei giovanetti lo spirito d ’apostolato con l’esercizio con
tinuo della carità verso Iddio, fino a restare rapiti in estasi per lunghe
ore, e del prossimo, fino agli eroismi dell’assistenza degli appestati;
ad eccitare il loro zelo per rendere migliori i compagni, per impedire
l’offesa di Dio, anche a costo della vita, e per intonare tutta la lor vita
alla serena allegrezza che gode e fa godere l’anima che vive costantemente
nella grazia del Signore: insomma a prepararli praticamente così che,
fatti uomini, fossero dappertutto, in ogni tempo, e senza rispetti uma n i
cattolici praticanti con la vivezza della fede, con la frequenza dei Sacra
menti, con la santificazione delle feste intervenendo alle funzioni reli
giose, canto dell’Ufficio della Madonna, Messa cantata, spiegazione del
Vangelo, Vespri, istruzione, benedizione del SS. Sacramento; con ascri
versi alle Confraternite e associazioni parrocchiali e con prestarsi vo-
lontieri a collaborare nelle opere di carità corporali e spirituali in favore
del prossimo. Allora le Giornate e i Congressi delle nostre Compagnie
s’illumineranno di luci scintillanti per la vita che il Papa richiede nei