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ciò non fosse le nostre solennità non potrebbero essere gradite al
Beato Padre e non ci riconoscerebbe per i suoi figli.
Imitarlo per essere degni di lui, non è forse stata la continua
aspirazione dei prim i suoi figli, mentre viveva ancora quaggiù?
E dopo, non è stato forse uno studio, una gara continua di tutti
noi per farlo rivivere nella realtà luminosa delle sue virtù, dei suoi
esempi e delle sue opere? P er 41 anno la nostra parola d’ordine
non è stata forse questa sola: im itiam o D. B osco! Siam o degni
suoi figli! I suoi successori non ci hanno forse richiamati continua
mente a questo dovere primario di ogni Salesiano con la parola,
con gli scritti e più ancora con l'esempio? Le loro Circolari non
hanno forse fatto rivivere, nei tempi più opportuni, dinanzi alla
nostra mente e al nostro cuore il buon Padre nella sua fede, nella
sua pietà, nella sua carità, nella sua obbedienza, nella sua dol
cezza, nel suo spirito di sacrifizio, nella sua sottomissione ai di
vini voleri, nella sua unione con Dio, nel suo amore per i giovani,
nella sua inalterabile giovialità, nei suoi metodi educativi, nel
suo modo di trattare col prossimo, nel suo zelo per fare del bene
a tutti, nella sua meravigliosa resistenza al lavoro e in un’infinità
di esempi e tratti così caratteristici da sentirci quasi trasformati
in lui al solo udirli o leggerli ?
Egli fa ritorno in mezzo a noi nell'immortalità della vita,
circonfuso dell’aureola della santità, per dirci: « D'ora in avanti
là mia voce non salirà più a voi dal sepolcro, ma scenderà dal
l’altare e i miei esempi non saranno più muti, ma attivi e fattivi,
perchè qualunque cosa mi chiederete per il bene vostro e della no
stra Società, se conforme ai divini voleri, ve l'otterrò dal Signore.
Io sarò sempre in mezzo a voi per animarvi alla virtù e alla san
tità, calcando le mie orme, e per condurvi al cielo per la via da me
battuta, che è la mia opera di salvezza per le anime ».
Dunque per l'avvenire noi non dobbiamo più accontentarci
d'una rudimentale imitazione delle virtù e degli esempi del Beato
Padre, ma dobbiamo penetrare tutta la grandezza del suo cuore
di apostolo per attingervi — perchè è proprio qui la sorgente di
tutto — il segreto e la forza di compiere sempre più alacremente
l'opera sua di salvezza per le anime. La nostra santità non è tanto
nella pratica del sistema di vita abbracciato con la professione
salesiana e neanche nella sola imitazione delle virtù del nostro