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Oh! quanto gli stava a cuore che questo giglio fiorisse rigoglioso
nel giardino della sua Congregazione, ne fosse il più bell’ornamento,
costituisse quasi il distintivo dei Salesiani e dei loro alunni!
Rileggete, miei cari figli, il capitoletto ch'egli dedica a questa virtù
nella sua prefazione alle Regole: sembra che non trovi parole ba
stanti a esaltarne il pregio. E non la chiama, anche nelle Regole
stesse, virtù angelica, virtù più di tutte cara al Figliuolo di Dio?
(art. 34).
Ben sapendo poi che questo giglio cresce solo tra le spine, con
non minore insistenza raccomandava la mortificazione dei sensi.
— Volete togliervi i pensieri disonesti? — diceva: — mortificate
gli occhi, la lingua, le orecchie; astenetevi da certi discorsi, da certe
letture. Solo a questa condizione farete tacere le vostre passioni,
avrete la vittoria, sarete più tranquilli. — E non erano le grandi
austerità ch'egli consigliava ai suoi giovani (sebbene per se le pra
ticasse di nascosto), ma le piccole mortificazioni di cui si hanno
ogni giorno mille occasioni, sol che si sappia approfittarne: quelle
mortificazioni che non danno nell'occhio, che non nuocciono alla
salute e non appagano l'amor proprio.
In quest'arte di approfittare delle piccole occasioni per morti
ficarsi, egli era maestro impareggiabile. Seduto non si appoggiava
alla spalliera della seggiola, nè mai cercava una posizione più
comoda che disdicesse sia pur poco alla modestia e dignità del
contegno. Punzecchiato dalle zanzare non se ne difendeva, e dopo
ci scherzava sopra dicendo: — Vedete come le zanzare vogliono
bene a Don Bosco! — Soffrendo molto il freddo ai piedi, non volle
mai usare lo scaldino. Frenava il naturale desiderio di vedere o
sapere cose che non concernessero la sua missione; e pur avendo
anima d'artista, non andava mai a visitare monumenti, pinaco
teche, musei. Teneva per lo più gli occhi bassi, non vedendo perciò
nemmeno chi lo salutava. Non odorava mai fiori. E quanto era
mortificato nel mangiare e nel bere! E nei rapporti coi giovani, quale
delicatezza, quale riserbo, pur amandoli teneramente nel Signore!
la sola carezza che si permetteva, era di appoggiare un momento
la mano sul loro capo, dicendo: — Dio ti benedica! —
4. Rileggeteli, questi esempi, miei cari figli, nella vita di Don
Bosco; imprimetevi bene nella mente le norme ch'egli ci ha lasciate,
rivedendole spesso nei nostri Regolamenti e nel trattatello sul Si