I
ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE.
Il Rettor Maggiore:
Il 3 aprile prossimo entriamo nell’anno che segna il Giubileo d'oro
delle nostre Costituzioni: esse infatti come tutti sanno furono
definitivamente approvate dalla Santa Sede il 3 aprile 1874.
« Questo fatto — scriveva allora il nostro Ven. Padre nella sua
introduzione — deve essere da noi salutato come uno dei più gloriosi per
la nostra Società, come quello che ci assicura che nell'osservanza delle
nostre Regole noi ci appoggiamo a basi stabili, sicure, e, possiamo dire,
anche infallibili, essendo infallibile il giudizio del Capo Supremo della
Chiesa, che le ha sanzionate ». (pag. 3).
E i frutti mirabili ch’esse hanno dato in questo primo cin quantennio
provano luminosamente quanto egli avesse ragione di scrivere così: la
nostra Pia Società ha preso in tale periodo uno sviluppo straordinario, e,
quel che è meglio ancora, ha dispiegato dappertutto un’azione così
benefica, sia dal lato religioso come da quello sociale, che tutti, senza
distinzione di partiti, l'ammirano, e da ogni parte si invitano con
insistenza i poveri Salesiani ad andar a lavorare in nuovi campi. Ora
questa rigogliosa vitalità donde viene, se non appunto da questo codice
nel quale il nostro Venerabile Fondatore ha per così dire condensato
l’essenza del suo spirito? Non è esso che dà la norma a tutta quanta
l'azione nostra? Non è dall’osservanza delle sue prescrizioni che noi at-
tingiamo di continuo le energie spirituali di cui abbiamo bisogno per il
nostro lavoro?