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medesima, servendosi del metodo storiografico della ricomposizione documentaria e
libraria. L'A. ha ricercato con cura nell'arco di tempo di un ventennio (p. 90) docu-
menti e libri del Caviglia, raccolti poi nelle Appendici sopra indicate. Dai documenti
e dai libri così inventariati egli ha fatto rifluire nei tre capitoli (Don Alberto Cavi-
glia) i dati necessari ed utili per ricostruire la biografia, la cultura, il pensiero del suo
personaggio, dopo aver sottoposto ad una disamina accurata e perspicace il patri-
monio documentario e librario stesso, pervenendo alla ricostruzione della biblioteca
personale del Caviglia. Il metodo storiografico seguito dal Semeraro si è rivelato
corretto quanto al procedimento, ossia, mediante la conoscenza previa dei docu-
menti riguardanti l'A. studiato e i libri da lui posseduti: lo studio, infatti, della vita e
del pensiero di un A. è strutturalmente legato alle sue fonti, per cui conoscere queste
ultime corrisponde al trovare la chiave per accedere al mondo della sua vita e del
suo pensiero. È importante, cioè, anche se è una via di rado percorsa dagli storici, lo
studio degli strumenti di lavoro in possesso dell'A. per penetrare nella complessità
del suo pensiero. Al tempo stesso tale metodo si è rivelato, nell'opera che presentia-
mo, fecondo di risultati, come vedremo, che non si sarebbero potuti conseguire, per
lo meno in misura altrettanto ricca, per altra via. Infatti, «di norma è solo 'penetrando
nuovamente' nella biblioteca di un autore che diventa possibile cogliere questo fatto-
re di vita e di cultura, spesso impalpabile per i più, ma importante e significativo per
gli esperti. È un patrimonio ricchissimo, espressione di una mentalità sia di quella
dell'autore studiato che dei suoi contemporanei, eco del suo ambiente storico e
geografico, testimonianza della sua formazione culturale e di precise scelte religiose,
ideologiche, metodologiche. Il riesame dei libri posseduti, letti e studiati da un auto-
re aiuta, meglio di ogni altro supporto esegetico, a svelare una psicologia, preferenze,
tratti della personalità; a individuare precisi legami con il suo mondo; a capire più
correttamente le fondamentali inclinazioni e opzioni religiose, teologiche, sociali e
politiche» (p. 93). Il pensiero di un autore vale quanto le «fonti» che egli utilizza.
Più i suoi scritti sono complessi, variegati, più sarà necessario immergersi nel mondo
delle sue carte e dei suoi libri.
La fondamentale e preziosa Appendice LXV ci precisa che i libri della biblioteca
al riguardo sono 1048, distinguibili in due grandi serie, di cui la Ia ne conta 162, che
costituiscono gli inizi della fase di riflessione storica sul dato salesiano, come gli
scritti a stampa di don Bosco e le pubblicazioni per illuminarne il contesto relativo,
ad esempio lo studio del Caviglia sul contesto valdese; la 2a serie, costituita dai libri
delle diverse materie studiate dal Caviglia, ne conta invece ben 885, che contengono
il suo retroterra culturale, come quelli di filosofia, di teologia, del ministero sacerdota-
le e della specializzazione all'Università, di cui 220 di storia, dall'antica alla risorgi-
mentale, che insieme a quelli del settore di arte e di archeologia, che sono 131, a
preparazione delle lezioni di arte all'Accademia Albertina e di archeologia cristiana
al Pontificio Ateneo Salesiano di Torino, costituiscono il settore più ricco. Riman-
gono, ovviamente, fuori dal catalogo quelli (più numerosi e di valore) passati tra le
mani di don Caviglia nelle varie biblioteche d'Italia e dell'estero, in particolare della
Biblioteca Nazionale di Parigi. Prossimo ormai alla morte il Nostro confidava al
giovane confratello, don Palieri, suo vicino di camera nel Collegio S. Giovanni E-
vangelista di Torino: «Alla mia morte, chi vivrà potrà trovarsi di fronte ad una
mole discreta di libri lasciati, ma nessuno saprà mai quanto don Caviglia abbia letto
e come abbia letto, rubando il tempo alle notti intere» (p. 96).
Il Semeraro lascia trasparire, specie nel capitolo 3°, attinente alla ricostruzione
della biblioteca personale del Caviglia, la propria capacità di lettura permeata di