398 Brenno Casali
in quel momento trattative missionarie, queste interessano esclusivamente l'area pata-
gónica degli indi americani.37 Perciò cosa stia a monte dell'iniziativa missionaria sale-
siana con destinazione il Paraguay, non possiamo conoscerlo se non da altre fonti.
Il Paraguay, uscito stremato dalla guerra contro la Triplice Alleanza di Brasile,
Argentina, Uruguay (1864-1870), aveva subito l'occupazione delle forze alleate fino
al 1876 e conosciuto cospirazioni e tentativi sovversivi culminati con l'assassinio del
presidente della repubblica nel 1877. Costituito in unica diocesi, non aveva avuto più
nessun vescovo dopo la fucilazione di mons. Emmanuele Antonio Palacios avvenuta
sulla fine del 1868.
Disastrosa appariva pure la situazione del clero decimato dalla guerra, dalla fa-
me, dal colera: una novantina di parrocchie veniva a gravare su una trentina di sacer-
doti, neppure tutti atti al ministero. Sul piano religioso urgevano quindi più che mai la
nomina di un nuovo vescovo, il reclutamento di sacerdoti stranieri e la ricostituzione
del seminario. Riuscì a mons. Di Pietro dare un vescovo ad Asunción nell'ottobre del
1879; nel frattempo si era industriato per avere missionari e dar nuova vita al semina-
rio, puntando sui salesiani, da lui conosciuti ed apprezzati in Argentina. A questo
scopo si rivolse alla Santa Sede, che diede incarico al segretario di Stato cardinal Lo-
renzo Nina di informarsi da don Bosco se poteva aiutare il Paraguay, «sia inviando da
costì un numero di Missionari da Lei diretti, sia facendoli partire da Buenos Aires,
dove già hanno dato prove di intelligente zelo e di operosità veramente apostolica».38
Alla lettera del card. Nina, datata 28 dicembre 1878, don Bosco rispose tempe-
stivamente il 3 gennaio successivo:
«Eminenza Reverendissima,
La veneratissima lettera della E. VS. mi venne a raggiungere nel nostro Collegio di
Alassio cagionando così un po' di ritardo alla dovuta risposta [...]. Fin d'ora posso
garantire dieci tra preti e catechisti con dieci Suore del nostro istituto, se di queste ne
sarà mestieri. Costoro sarebbero pronti pel prossimo ottobre [...]. Ho pure scritto a
Buenos Ayres affinché studino il modo di lasciar disponibili anche subito alcuni re-
ligiosi, e spero di averne a suo tempo risposta. Né mancherò di fare in modo che il
numero di dieci sia portato a quindici [...]»39.
La sera antecedente, cioè il 2 gennaio 1879, era partito da Genova l'ultimo stuo-
lo della quarta spedizione missionaria, composta in tutto di quattordici salesiani e die-
ci Figlie di Maria Ausiliatrice e già all'indomani don Bosco dà per certo al card. Nina
di destinare al Paraguay per il successivo mese di ottobre dieci o più salesiani
37 Cf ibid., lett. 25; 99; 106; 109; 116.
38 ASC A 1432906 [copia calligrafica]. Per la problematica politico-religiosa
del Paraguay qui considerata cf MB XIII 382 - 384; Juan E. BELZA, Luis Lasagna, el
obispo misionero. Buenos Aires, Editorial don Bosco 1970, pp. 366-379; Carlos
HEYN, Salesianos: 100 años en Paraguay. 1. San Juan Bosco y el Paraguay. Asun-
ción, Editorial don Bosco 1996, pp. 5-35.
39 Di questa risposta fanno menzione quanti vengono su questo discorso, rifa-
cendosi a MB XIII 784, ma nessuno, neppure il CERIA (cf E III), ne riporta il testo, ad
eccezione di C. Heyn (cf C. HEYN, Salesianos... 1. San Juan Bosco y el Paraguay, p.
40). La lettera, scritta in calligrafia minuta, non è autografa di don Bosco, che si limi-
ta a firmarla. Scrivendo il 12 marzo seguente al card. Giovanni Simeoni, prefetto di
Propaganda Fide, don Bosco fissa la partenza dei missionari per il Paraguay «sul ter-
minare dell'anno corrente» - E III 456-457.