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1.1 Page 1

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CONTRIBUTO ALLA LEETTURA E ALLA VALLOORRIZZAAZIONE
DELLE FONTI ARCHIVISTICCHE
Il viaggio di Don Paolo Albera in Sicilia, Malta e Calabria nel 1914
Arthur Lenti
Premmeessa
Il presente saggio si propone un obiettivo limitato, ma non irrilevante.
E'’ unna ricerca d'aarrcchhiivvio nella quale si tenta di ricostruire da fonti inedite la
vicenda e il significato di unna visita del Rettor Maggiore Don Paolo Albera
all’'Ispettoria Sicula (che comprendeva pure la Calabria e Malta) tra il 3 febb-­
braio ed il 11° aprile 1914. La breve innddagine non prende in esame tutti i docuu-­
menti del fondo AAlbbeera chhe potrebbero riferirsi al viaggio; si limita unicamente
alla busta AAlbbeerra-VViiaaggi, e più strettamente ancora al fascicolo VViiaaggio inn Sicilia
del 1914 conservato nell'Archhivio Salesiano Centrrale.'1
Don Paolo Albera fu Rettor Maggiore della Società Salesiana dal 19110O
finno alla sua morte nel 1921..^2 Erano temmpi difficili. La Sicilia era stata duurraa-­
mente provata dal terrremmoto del 1908. La ricostruzione era stata molto lenta.,
' ARrCcHhIiVvIiOo SAaLlEeSsiIaAnNOo CEeNnTtRrAaLlEe, Sezione Fondo 2 Salessiiaanni-Persone, Busta 271.52
Albera--Viaggi, Fascicolo [senza numero] «« Viaggio di Don Albera in Sicilia, 1914 » [d'oora
in avanti, AAVVSS''1144].
Questo fascicolo contiene 24 documenti o carte non numerate. Qui si designano da
Carta 1 a Carta 24, secondo l'ordine in cui si riscontrano nel fascicolo.
L'AArrchhivvio Salesiano Cennttrrale si trova al seguente indirrizzo: OQpere Don Bosco, Via
della Pisana 1111, 00163 Roma.
'^ Don Paolo Albera (1845-1921), secondo successore di Don Bosco, nacque a None
(Torino). Entrò all’'QOratorio nel 1858 e nella Congregazione nel 1860. Fu ordinato sacerr-­
dote nel 1868. Distintosi in varie cariche e responsabilità sotto la guida di Don Bosco, fu
fatto ispettore delle case di Francia, ufficio che tenne per 10 anni (1881-1891) in un periodo
difficilissimo durante il quale estese l'opera salesiana e si meritò il titolo di « petit Dom
Bosscco». Eletto Direttore Spirituale della Società nel 1891, si mise a disposizione di Don
Rua che gli affidò incarichi di fiducia di ogni sorta, tra cui visite alle case ed alle ispettorie.
Eletto Rettor Maggiore nel 1910, continuò questo suo ministero di visitatore. Spossato dai
viaggi e dal lavoro, già di salute inferma, si spense a Torino. Cfr Dizionnario Biografico dei
Salesiani, comp. da E. Valentini, A. Rodinòo, G. Borra, G. Magdic e L. Dotta, a cura dell-­
l'Ufficio Stampa Salesiano. Torino, Scuola Grafica Salesiana 1969, pp. 12-13 [d'ora in avanti,
D;iz. Biogr.]-.

1.2 Page 2

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11224 AArthhuur Lenti
e i nnostri documenti notano leé rovine ancora visibili nnel 1914. Poco dopo
il viaggio mmoriva Pio X, vennivva eletto Beennedetto XV, scoppiava la prima Guerra
Mondiale e l'IIttaalia si accingeva ad entrrare in guerra. Sebbene il Rettor Magg-­
giore non avesse ancora la preoccupazione dei salesiani mmilitari e degli orfani
che lo assillò durante la guerra e neell'immmmeeddiato dopoguerra, tuuttttaavvia premmeva
su di lui la cura di consolidare l'ooppera salesiana che aveva visto la sua prima
grande espansione. Come già primma della sua elezione, coslì anchhe dopo, Don
Albera inttrraapprreese più volte viaggi, anchhe di lunnga durratta, « per visitare le
Opere, confortare i confratelli, e sostenere i cooperatori »..^3 Qui si colloca il
viaggio in Sicilia.
La speranza di trroovare nnel fascicolo preso in esame documenti autografi
di Don Albera che rivelassero aspetti significativi a riguardo della sua perr-­
sona, della sua attività di Rettor Maggiore o dell'opera salesiana in Sicilia
andò presto deluusa. I documenti trroovati, sia stampati che mmannoscritti, nnon
solo sono di altre mmani, mma per di più sono di carattere nnarrrattivo e riflettono
quuasi esclusivammente la vicenda esterna o cronnaca del viaggio. Pare tutttaavia
utile ricostruire la vicenda da queste fonti inedite. Poiché, sebbene le croo-­
nnachhe manoscritte di questo fascicolo siano state pubblicate nnel Bollettino
Salesiano, come si dirà più sotto, le divergenze sono tali da giustificare quuee-­
sto studio.
Esso si artticola in tre parti: la primma offre una breve descrizione dei
24 documenti o carte del fascicolo preso in esame, con particolare attennzione
alle 10 lettere-cronache e ad alcune questioni che le riguardanno; la seconda
parte tenta unna ricostruzione della vicenda storica del viaggio e del suo conn-­
tennuuttoo; la terrzza, innfine, cerca di dare unna valutazione della cronnaca dal punto
di vista letterario e contennuuttiistico.
I. PPresennttazioonnee ee ssiisstteemmazioonnee ddeeii ddooccuummeennttii
Dopo unna breve rassegna di tutto il materriale del fascicolo, presenteremo
le 10 lettere--cronnache, prima in generale e poi in particolare per quel che
riguarda le loro caratteristiche formmali, la cronnooloogia delle tappe del viaggio,
il loro autore ed il loro genere letterario.
'^ IJbid., p. 13.
II numero, la lunnghhezza e l'impegno di questi viaggi sono impressionanti. Scegliendo
solo dagli anni del Rettorato, si possono enumerare i seguenti: nel Veneto (1911), in Ispagna
(1911), in Austria e Polonia (1911), in Inghilterra, Francia e Belgio (1912), in Emilia, To-­
scana e Liguria (1912), in Ispagna (1913), in Sicilia (1914), in Piemonte, Liguria e Veneto
(1915), in Francia (1921). Ctfr Domenico GGAaRrNnEeRrIi,, Don Paolo AAllbbeerraa:: Seconddo Succeessore
di Don Bosco. MMeemmoorriee Biografiche. Torino, Società Editrice Interrnnaazionale 1939, pp. 258,
258-259, 263-264, 269-272, 273-276, 281-287, 298-302, 314-315 e 393-396 rispettivamente
[d'ora in avanti, Garneerrii]f.
Questi viaggi non vengono elencati nel Diz. Biogr.

1.3 Page 3

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Contributoo alla lettttuurraa e alla vvalorizzazionnee... 125
Le 24 carte del fascicolo AVVS'l144, nnell'ordine in cmui vv1i si riscontrano,
sono le seguenti:
Carte 1-9: Sono altrettanti inviti e programmi stampati, in formmati dii-­
versi, per le visite di Don Albera a Messina (10-13 febbrraio), a Randazzo
(2-5 mmarzo), a Malta (7-10 mmarzo) e a Caltagirone {(18-20 mmarzo).
Carta 10: E'’ un telegrammma di Don Albera (da Catania) a Don Gusmano
(a Torino) in data di distribuzione 26 febbraio.."4'
Carta 11: Si tratta di unna nnota mmanoscritta dell'aarrcchhiivviisttaa: « QQuui S. 271
Albera: lettere di Don Borghino a Rinaldi sulle tappe del viaggio di Don
Albera in Sicilia... ».^5
Carte 12-17, 20-22 e 24: Sono dieci lettere-cronnache di Don Michele
Borghino a Don Filippo Rinaldi e costituiscono la documentazione prinncipale
del viaggio.
Carta 18: E'’ un inserto alla carta 17, unn'iimmmmaagine ricordo della Messa
di trriigesima per Don Valentino Vassarrotti, None, 19 nnovembre 1909. La data
dimmostra che questa non hha nuulla a che fare con il viaggio del 1914..*6
Carta 19: E'unna lettera auttoogrrafa firmmata da Don Domenico Garneri
a Don Rinaldi, 18 mmarzo 1914, di poche righhe: «« Il Sig. Don Boorrghhino mi
incarica di spedire queste note... ».?7 Dalla data della lettera e da altri indizi
si deduuce che « queste nnote »» si riferiscono alla carta 21 (Lettera-cronnaca 8).
E'da questa lettera auttoogrrafa e firmmata chhe Don Garneri si rivela essere
Vl'AAmmaannuueennsse I di questa corrispondennza, come si vedrà più avanti.*8
Carta 23: E'allegata alla carta 22. E'unn rittaaglio di giornale inncollato prree-­
cisamente alla terza pag. ed innttiittoolato: «« Caltagirone. La mmorte del Sac. Lanza
durante il banchetto offerto a Don Albera »».?9
* Don Calogero Gusmano (1872-1935) «« ffuu segretario di don Rua, poi di don Albera
e per 23 anni segretario del Consiglio Superiore (191122--11993355))»: Diz. Biogr., p. 150.
'Don Michele Borghino (11885555--119929) fu « benemerito missiioonnaarriio, Ispettore negli
Stati Uniti e nel Venezuela, Direttore in Argentinna, e quindi visitatore. Ibidd., p. 49.
Nel viaggio in Sicilia Don Borghino accompagna Don Albera come segretario particolare.
Don Filippo Rinaldi (1856-1931), terzo successore di Don Bosco, fu primo ispettore
e primo direttore in Ispagna e Porttoogallo, poi Prefetto Generale della Congregazione dal
1901 al 1922. Fu quindi Rettor Maggiore fino alla morte nel 1931. Cfr Diz. Biogr., pp. 238-239.
'‘ None (Torino) fu -iil paese natio di Don Albera. Cfr n., (2).
7Don Domenico Garneri (1876-1962) «ffiinn dal 1914 lavorò in Sicilia in varie mann-­
sioni e poi come segretario di... don Bartolomeo Fasce... Ispettore. Seguì poi [don Fasce]....
in Liguria e, nel 1919, a Torino, quando don Fasce fu eletto Direttore Generale delle Scuole
Salesiane... Nel 1937, morto don Fasce [don Garneri] restò segretario del suo successore,
don Renato Ziggiotti ». Diz. Biogr., p. 136.
Il Dizionnario tace il fatto che al tempo del nostro viaggio (febbraio 1914) Don Garneri
era segretario dell’'Ispettore della Sicula, Don Giovanni Minnguzzi. Cfr Elenco Genneerrale della
Societtà di San Francesco di Saleess:: AAnnttico Continennttee, 1914 (senza dati tipoogrraafici), p. 55
[d'ora in avanti,. Elenco I]. Don Garneri fu il biografo di Don Albera. Vedi n. (3).
'* Vedi pavanti, pp. 126-127.
'A matita l'aarrchhiivvista notta: « Giornale l'AAzione di Catania del 29-3-14. Corrriisppoonn-­
dennza da- [CCAaLlTtAaGgIiRrOoNnEe] ».

1.4 Page 4

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126 AArthhuur Lenti
Passando ad un esame della parte più importante di esso, le dieci lett-­
tere, è da rilevare che il fascicolo nnon contiene alcun scritto auttoografo di
Don Albera, come già si è detto. Il telegrammma a Don Gusmano è il docuu-­
mmento più vicino a Don Alberra; mma il contenuto sottolinea semplicemente
lee cure di governo prementi sul superiore lontano dalla sede. I diversi inviti
e programmi stampati hannno unna certa immportannz2a se inseriti nneella cronnaca
alloo scopo di unna ricostruzione più fedele delle vicende del viaggio. Ma le
lettere-cronnache sono senz’'altro il documento pimportante.
l1. CCaarattteerriistticchhee ffoorrmmaallii eesstteerrnnee ddeellllee lleetttteerree--ccrroonnaacchhee
Enumerando le lettteere--ccronnache da 1 a 10, nnell'ordine in cui appaiono
nel fascicolo, si osservano in ognunna le seguenti caratteristiche formmali:
intteestazione (firma e inddirrizzo), luogo e data, inttittoolazione, amanuennse in firmma,
amanuennse in lettera, lunnghheezza in pagine, nnuummero della carta nnel fascicoolloo..10
Si hha così la tabella seguente:
oc
INTESTAAZZIONE
w~ w
:zSD1~2,:
§R
"'
I
-'CN~
]•3
I
..0aooO&0«
I I I 1 Borghino a Rinaldi Palermo
I I I 2 Borghino a Rinaldi Marsala
I I I 3 BBoorrgghhiinnoo aa RRiinnaallddii PPaalleerrmmoo
I
"&O«o~ A
14 feb
16 feb
11100 ffeebb
INTITOO-­
LAZIONE
~J~--e: z 1
S--È
< "'
iZ~< -c-f:-~h:<:
< ...
(:S.i!).
:z, ";:;
.A..:i
I
IA I I I3
I
II II I4
I I DVVoiiaanggggAiioolbddeiira II
II
3
in Sicilia
II
<<
~f^-<
zeC
Uu
I 12
I 13
14
4 I [Copia di 3, ma in data
J 16 ffeb] J
I I I I
15
I I I I I 5 BBoorrgghhiinnoo aa RRiinnaallddii AAllìì MMaarriinnaa 11133 ffeebb SVViiigaa.ggDggiiooonddAeel.l II
a Messina
II
I
2
I
16
I
I I I I I 6 BBoorrgghhiinnoo mmaannccaa
SCC.aatGtaarnneiiagaorio 1121177 fffeeebbb SVViiigaa.ggDggiiooonddAee.ll I
III 7
I IPedara
7 BBoorrgghhiinnoo aa RRiinnaallddii mmaannccaa
23 feb a Catania
I I 11100 mmaarr SVViiigaa.ggDggiiooonddAee.ll I
I I II((**))
I
4
I8 mmaannccaa Imanca Imanca
a Malta
I manca I
II
I -I II I 9
[Tappe er,umeratle dd~s I (Garneri) lV',, 2^', 3",. 4',, 5", s8, 10·']J
I 17
20
I
I1 21
I I 9 \\ mmaannccaa mmaannccaa mmaannccaa
I I I I mmaannccaa PIIll. SSAiigglb.. eDDraoonna -— 1 II
I I I Caltagirone
3 22
I I I I 10 Borghino a Rinaldi Soverato | 31 mar I
I II I1 II I 4 I 24
A
I
==== AFmirmanaueannusteenIttic(Da odni
Don Michele
Garneri)
Borghino
II == Amanuennse II
[(**) DeHll'ammannuuennse I, Don Garneri, solo l'ultima riga (e firma)]

1.5 Page 5

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Contributoo alla lettttuurraa e alla vvalorizzzazionnee... 11227
Pur rimmandando la discussione sul genere letterario, si può subito dire
chhe si tratta di cronnachhee. Si osserva che tre di esse (6, 8 e 10) sono articolate,
cioè si riferiscono a ptappe del viaggio. La maggior parte di esse hhanno
laa formmaa di corrispondenza epistolare con intteestazione e firmma. Però questa
formmaa vien meno nnel caso di due di esse (8 e 9).
La lettteerraa--ccrroonnaacca 8 merita particolare attennzione. Già si è fatto nnotare
chhe la lettera di Don Garneri, per cui appare essere l\\'aammaannuuense I, si riferisce
appunto alla lettteerra--ccrroonnaacca 88.1.”1 OOrra, Don Garneri primma di spedire a Don
Rinaldi questa cronnaaca, peraltro scritta dàzaìlVl'ammanuuennse II, fa pure opera di
redattore su di essa. Usando inchhiostro rosso egli enuummera le tappe 1P, 2®•, •,
4\\, 5^2 ,, g8a^ e 10"“^;; tappe che lV'aammaannuueennse II aveva solo inttittoolato: AA Bronte,
Catannia, AAccireeale, TTaormmiinnaa, Da TTaormminna a Randazzo, MMooddiicca, Il Sig. D.
AAllbbeerra all’'OOrratoorio S. Filippo NNeeri di Catania. Per la tappa 4"“ (Taormina),
dopo il titolo taglia via la pagina daa mmetà in giù (presumibilmente eliminando
cronnaca preesistente) e scrive: «« Veda Giornale Sciinnttiilllla. Quuesto allegato
però nnon si trroovva tra le nnostre carte. Per la tappa (Da Taormina a Rann-­
dazzo), dopo breve tratto di cronnaca taglia via la pagina da metà inn sù e scrive:
«« Veda il resto sull'Excelsior ». Pure questo allegato ci mmanca.
Sempre a riguardo della lettteerra--ccrroonnaacca 8, si nnota pure che mancano le
tappe 66^\\ 7T" e 9•^.'1^2
2. CCrroonnoollooggiiaa ddeellllee ttaappppee ddeell vviiaaggggiioo ee ccalennddaarriioo ddeellllee vviissittee
Tutte le case dove risiedevano confratelli salesiani vengono nominate nella
cronnaca come oggetto specifico di visita, eccetto la Parrroocchia di S. Maria del
Soccorso a Monteleone (Catanzaro, Calabria), casa succursale con 2 confratelli..'^13
10 Riguardo all'aspetto esterno e alla condizione materriale di quueste carte, si aggiunn-­
gono qui alcuni brevi cenni.
Le lettere-cronache sono scritte su fogli, più sovente a righe, doppi o singoli su recto
solo. Ve ne sono di due formati grandi, leggeerrmmente diverrsi, spesso intteestatti: IISsPpEeTtTtOoRrIiAa
SAaLlEeSsIiAaNnAa SIicCuUlLaA// ISsTtIiTtUuTtOo SAaLlEeSsiIAaNnOo SSAaNn FFRrAaNnCcEeSsCcOo dDIi SAaLlEeSs / (CCAaTtAaNnIiAa)) Cibali 3. Si
tratta di circa 40 pagine mmannooscritte. Si riscontrano tre mani diverrse, delle quali unna (A)
rappresenta una singola firmma autennttiica di Don Michele Borghino, e due altre (I e II) si
dividono tutto il lavoro di stesura. La calligrafia è sempre nnittida e leggibile, speciallmmeennte
quueella dell'Amanuuennse I (Don Garnneerrii), sebbene diventi più scadente dopo la prima pagina.
Le lettere recannoo stampigliature e sigle d'aarrcchhiivvio. Lettere 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9 e 10
AARrCcHh.. CCAaPp.. SuuPp.. / N... Allbbeerraa// CL.... S. 271. A questo stereotipo vengono aggiunte sigle spee-­
cifiche per luoghi diverrsi, per esempio, S. 38 (45), Palermmo. La Lettera 8 porta la stamppii-­
gliatura vuota senza sigle. La Lettera 7 è segnata:; UUFfFf.. CEeNnTtRrAaLlEe STtAaMmPpAa SAalLeEsSiaIAnNaA// N.... /
CLlAasss..,. S. 38 (42-48) Malta 1 / Posizz.... / CCAaRrTt... / OORrAaTtOoRrIiOo SAaLlEeSsiIAaNnOo TTOoRrIiNnOo..
Vi sono pure altre inddicazioni d'atttività archhiivvistica, in partticolare, note varie, alcune
deelle quuali verrannno considerate più avanti.
1"1 Vedi sopra, p. 125.
11 Come si vedrà più avanti, la tappa 6•è sicuramente Malta. La tappa 7“' è prroobbaabbiill-­
mente il ritorno a Catania (da Malta), e la tappa 9' il ritorno a Catania (da Modica) per il
convegno degli ex-Allievi.
" Cfr Elenco I/, p., 59.

1.6 Page 6

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128 AArrthhuur Lenti
Inoltre si nnomminna Acireale, dove non v'eerra casa salesiana mma dove Don Albera
visitò l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
La cronnoolloogia delle tappe ed il calendario delle visite si possono ricoo-­
struire sia da mmennzioni esplicite sia da evidenza internna della cronnaaca. La see-­
guente tabella riassume questi dati, nell'ordinne (non perfettamente cronnoolloogico)
inn cui si riscontrano nei documenti:
N. del doc.
I LEETTTTEERRAA
CARTA
TAAPPA a
I CA LLEENNDDAARRIIOO
cLCL...
1
12
L. 2
cC. 13
L.. 33
cC.. 14
(da Napoli)
I Palermo
I Marsala-·
ILLuunn 22 ffeebb
Gio 5 feb
IGGiioo 55 ffeebb
Sab 7 feb
I Palermo
IMar 10 feb
L.. 44
cC. 15
L.. 55
cC. 16
I id.
Messina
AMarina
Iiidd..
Mar 10 feb
Mar 10 feb
Gio 12 feb
Ven 13 feb
cCL.... 6617
cCL...
77
20
Catania
San Giorgio
Pedara
I Malttaa((**)
Ven 13 feb
Mer 18 feb
Mer 18 feb
Sab 21 feb
Sab 21 feb
Lun 23 feb
ISSaabb 77 mmaarr
Mar 10 mar((**)
l NN.. ddeell ddoocc..
LL EETTTTEERRAA
CARTA
TAPPA a
ICA LLEENNDDAARRIIOO
L. 8
C. 21
1" Bronte
2“ Catania
Y3* Acireale
4' Taormina
5' Randazzo (**))
. .. (***)
8' Modica
'..'..(*(***■**·'))
10“' Catania-
Orr..S.Filippo Neri
Lun 23 feb
Gio 26 feb
Gio 26 feb
Ven 27 feb
Ven 27 feb
??
? ((****))
Lun 2 mar
Lun 2 mar
Gio 5 mar
Gio 12 mar
Sab 14 mar
Dm 15 marre
Mar 17 mar
L. 9
C. 22
Caltagirone
''. (^** ** ** ** **)^
Mer 18 mar
Ven 20 mar
L. 10
C. 24
Bova
Soverato
Borgia
(indi a Soverato-
Reggio-Napoli)
Mar 24 mar
Ven 27 mar
Ven 27 mar
Lun 30 mar
Lun 30 mar
Mar 31 mar
(*) La tappa di Malta non è in ordine cronnoollogico nei documenti, e va posta
dopo la tappa di Randazzo.
(***) Vedi ricostruzione a p. 137 e n. (58).
(**** **)) Vedi ricostruzione a pp. 138-139 e n. (70). Cfr p. 127 e n. (12).
(** ** ****)) Vedi ricostruzione a p. 139 e n. (73). Cfr p. 127 e n. (12).
(***** ****)) Vedi ricostruzione a pp. 140-141 e nn. (85) e (86).
I dati che risultano dalle tabelle sopra riportate devono essere studiati
tinn detttaaglio per unna ricostruzione del viaggio. QQuuesto sarà fatto nnella seconda

1.7 Page 7

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Contributoo alla letttuurra e alla vvalorizzazionne... 112299
parte. Qui si devono ancora affrontare due questioni importanti, quella deell-­
l'autore e quella del genere letterario della cronnaca.
3. L'AAuuttoorree ddeellllee lleetttteerree--ccrroonnaacchhee
Nelle lettere compaiono tre mmani diverrse. A è la firmma autennttica di Don
Michele Borghhino.'1'*4 L'ammanuennse I è, come si è detto, Don Domenico Gamrnetrii..'^15
L'ammanuennse II innvece nnon è conosciuto. La cronnaca della visita a Caltagi-
rone, scritta da lui, cominncia con lee parole:; « [Don Albera] viene da nnoi per
unna visita alla nnoosttra casa »; e parla di Don Borghino come di terrza personnaa.1’^6
Quuesto farebbe pennsare, a mmeno che non si tratti di unna finzione letteraria
del vero autore, chhee l\\'aammaannuense II sia un confratello di Caltagirone. Se ciò
è vero, bisogna supporre che l'ammanuennse II, data la sua attività anchhe fuori
di Caltagirone, sia stato unno del seguito di Don Albera. Però nessuno dei
quattro confratelli della casa succursale di Caltagirone viene mmai annnoverato
tra i compagni di Don Albera.
La situazione delle grafie si può ancora schematizzare come segue:
Num. Lettera: 1 2
3
4
5
6
7
8
9
10
Amanuennse in I
I
II
id.
II
II/II**
I
II
II
II
Lettera:
Amanuense in A
I
II
id.
II
I
I
III
Firma:
(I** == ultima riga di I)
L'ippotteesi pfacile, mma anchhe psuperrficiale, sarebbe quella di penn-­
sare che i due amanuennsi siano i veri autori della cronnaca, cioè che Don Bor-­
ghino abbia delegato loro il compito di stendere queste lettere. Senonché la
corrispondenza si allaccia al nnomme di Don Borghino. Il suo nomme compare
nnon solo nneella firmmaa autennttica della lettteerra 1 mma anche in tutte le altre firmme.
Pure, in questa ipotesi difficilmente si spiega come la lettteerraa 6, scritta dal-
l\\'aammaannuense II, sia stata termminnata e firmata da Don Garmnerti.
Una seconda ipotesi sarebbe chhe Don Borghino stesso, come segretario
particolare, fu autore delle cronache, stendendole forse solo in minuta e poi
facendole copiare e spedire per pubblicazione o per lettura edificante. QQuueestt'uuso
è ben documentato. L'AArchivvio Cennttrrale Salesiano contiene pochhissime crroo-­
nnache auttoogrrafe, mma quuasi solo copie di varie mmani. Don Garmnerti nella sua
lettera a Don Rinaldi, già citata, affermma che è Don Borghino stesso che lo
inncarica di spedire la cronnaca, peraltro copiata dà&aVlli'’amanuennse IIL. Ciò spieghe-
1'■4* L'autentticità della firma è confermata da documenti d'aarrchhiivvio. E'deducibOile pure
dai fatti stessi.
" Vedi sopra, pp. 125 e 127.
" Cfr AVVSS'1144, Carta 22 (Lettera-cronaca 9), inizio. Le sottolineature sono nostre.
9

1.8 Page 8

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130 Arthuur Lenti
rebbe pure come la lettteera 6, scritta dalla mano àde\\l[l'ammanuense II, possa essere
stata termminata e firmata « Don Borrghhino ») da Don Garmnetri. Questa ipotesi
spiegherebbe l'eesistenza del doppione delle lettere 3 e 4..
In questa ipotesi però le parole dell'ammanuennse II nella cronnaca della
v1isi1tta a Caltagirone rimmangono senza spiegazionnee..1’’7 Rimane questa comunque
l'ipotesi preferibile.
4. IIll genneerree lleetttteerraarriioo ddeellllee lleetttteerree--ccrroonnaacchhee
Per descrivere il genere letterario di questi documenti non basta dire
che sono cronache. Occorre specificare questa categoria, rilevandone la strutt-­
tura stereotipa in base sia a stile che a contenuti tipici, e ricosttruirne la situuaa-­
zione sociale.
L'esame ed il confronto di tutte le cronache offrono lo stereotipo di una
tappa « modello »» di 2-3 giorni.
Il « MMooddeello »» e la sua struttuura
PPRrIiMmOo gGiIOoRrNnOo:: Partenza e arrivo. Prime attività
(1) Don Albera parte dalla città A per la città B col treno, accompagnato da Don Michele
Borghhino, Don Giovanni Minguzzi e, a volte, da altri, per esempio, da rappresenntanti venuu-­
tigli inconntro..
(2) Alle fermate intermedie vi sono accoglienze festose e talvolta altri accommpagnnattorri
si uniscono al gruppo.
(3) AUll'arrivo alla città B le accoglienze sono grandiose, con la partecipazione di dignnii-­
tari civili ed ecclesiastici, della Famiglia Salesiana, delle rappresentanze, dei giovani, del popolo.
(4) Don Albera e accompagnatori in vettura o in automobile (gentilmente messa a
disposizione da un insigne benefattore), alla testa di un corteo, attrraverso le vie addobbate
o illuminate, si recano all’'Isttiittuuto Salesianno, anch'eesso parato a festa. Ivi si tiene un ricee-­
vimento con discorsi vari..
(5) Per il rimanente della giornata Don Albera riceve e, a volte anche, fa visite.
SEeCcOoNnDdOo gGiIOoRrNnOo:: Attività principali
(1) Si innizia con la Messa della Comunnità, o neella cappella dell'Oratorio, con comu-
nione generale o anche prime comunnioni. Può celebrarsi la festa di San Francesco di Salkes
con messa solennne e discorso d'occasione.. Può tenersi la conferenzza salesiana, in cui parla
Don Albera o qualche illustre conferenziere.
(2) Segue il pranzo d'onore ed il trattenimento, con musiche, discorsi e rapprresennttaa-­
zione teatrale. In seguito Don Albera si intrattiene con cooperatori, ex-allievi, ecc.
(3) Passa poi il tempo che è necessario «iinn famiiglliiaa», o sempliceemmennte riposanndo..
Il cronista a volte ci dà brevi dJ escrizioni delle opere salesiane, con qualche giudizio personale.
TTEeRrZzOo gGiIOoRrNnOo:: Giorno della partenza
(1) Don Albera riceve o restituuisce ancora qualche visita. Si reca in qualche opera
religiosa o caritativa.
(2) Dopo aver ricevuto un commmoossso addio alla stazione., Don Albera parte con i suoi
accompagnatori per la prossima tappa del viaggio.
" Vedi sopra, p. 129..

1.9 Page 9

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Contributo alla lettuura e alla vvalorizzazione.. . 113311
QQuueesto schemma, ripetuto molte volte sovente con detttaagli minnuuzziioosi di
luuoogo e di temmppo, ci presenta unna vicenda esternna, piena di attività quasi
senza sosta, un passaggio trrioonnfale del successore di Don Bosco. Don Albera
affronta questa faticaa con coraaggio e pazienza, nonnostante la salute cagionnee-­
vole, innfaticabile nneellll'aazzione e nella parola paterna ed ispirata.
E'chhiaro che quueste cronnache appartengono ad unn genere letterario legato
ad unna situazione sociale ben preecciisa. Si collocano infatti nel contesto sociale
della Famiglia Salesiana con le sue proprie esigenze ed i propri ideali;
e la sua funzionnee è di portare a conoscenza di essa in mmaniera piacevole ed
edificante l'atttività dell'amato superiore a servizio delle opere salesiane in
parti lontane. Si indovina che le cronnache, oltre che a lettura edificante, sono
destinate alla pubblicazione sull'orrgano ufficiale della Famiglia Salesiana, il
Bollettino Salesiano. Difatti risultano stampate, non sennza revisioni, poco dopo
la fine del viaggioo..1’®8
MMa, anche indipendentemente da questo contrroollo esterno, la situazione
sociale di questa corrispondennza si riveela nnel suo stile partticolare, chhe va
oltre lo stile della croonnaacca. Ciò che rimmane nnon detto e ciò chhe viene detto
con stile e mmaniera particolare —- con aggettivi carichi di lode, in unn'aattmmoosfera
di festa e di trionnfo, e con ennfasi sulla presenza carismatica del superiore prroo-­
tagonista -— vanno al di là del fatto storico. Ci presentano il superiore come
il « petit Dom Bosco » e l'opera salesiana come la risposta al bisogno voluta
dalla Prroovvvviddeennzzaa.1’’9
Innddizi della destinnazione di quueste cronnache ci vengono pure da due di
esse. Si è già fatto nnotare che la lettteerra 7 porta il mmodulo stampigliato deell-­
l'UUfficio Centrrale Stampa Salleessiaianna.a2.<^1 La lettteerra 2 dà un giudizio severo sul-­
l'opera salesiana a MMarrsala. Ora, sul verso del quarto foglio vi è unna nnota
auttoogrrafa di Don Rinaldi nneella sua funnzionne di revisore:; «« Veda se non c'è
qualche frase da corrreeggere in Marsala. Ff[iilliippppo] Rin[aldi] ».^21
A confermma di tutto ciò, si constata che il Bollettino nnon solo forbisce
loo stile, adatta, interpreta, raccorrcciaa; mma soprattutto «« purgail testo inn alcuni
passi giudicati non conformi allo scopo.
OOvviamente, il genere letterario delle lettere dovrà pesare neella valuu-­
tazione che si vorrà fare di questi documenti.
'1*8 Cfr « Il Successore di Don Bosco in Siciilliia, in Bollettino Salesiano [d'ora inn avanti,
BS] XXXVIIIII//44,,5,,6 (1914) 107-109, 144-147, 168-175.
19 Guido FFAaVvIiNnIi,, Don Paolo AAllbbeerraa: Le Peti!t Dom Boscoo:: Secondo Successore di San
Giovanni Bosco, Primo VViissittattoore alle MMissionnii Salesiane inn AAmmeerriicca, nella VViittaa e nella
Stooriia dellllaa Societtàà Salesianna. Torino, Società Editrice Intterrnnaazionale 1975, passim.
20 Vedi sopra, n. (10).
" Cfr AAVVSS'1144, Carta 13 (Lettera-cronaca 2).

1.10 Page 10

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132 AArthhuur Lenti
IIL. Ricostruzione della vicenndda del viaggio
E'’ nneecceessario ora passare ad unna ricostruzione della vicendda del viaggio
per tappe ed in ordine cronnoolloogico in base sia alle lettere sia alle altre carte
del fascicoloo prreeso in esame. Non s'intende qui riassumere il contenuto delle
lettere, tanto mmenno trraascriverle. Esse furono puubbbblicate sul Bollettino, come
si è detto.22 Inoltre il mmoddello sopra elaborato già riassume a sufficienza i conn-­
tenuti tippiccii..2^3 Solo secondariamente, quinnddi, si riassumono i contenuti più
rilevanti, sopratutto se mmancanti nella trraascrizione del Bollettino. Si ricorre
poi al Bollettino per colmare le lacune della cronnaca inedita.
Don Albera, con Don Michele Borghhino chhe l'aaccccommppaagnnava comme segree-­
tario partticolare, partiva da Torino il 30 gennnaio 1914 alla volta della Sicilia,
facenddo soste a MMassa Carrara, Romma e Nappoollii.^.2'4* Essendosi trattenuto a Massa
Carrara finoo al 11°" febbrraio, giunngeva a Roma il 2 e lo stesso giorno a Napoli,
dove l'aatttteennddeevva l'ispettore delle case di Sicilia, Don Giovanni Minnguuzzzzii.2^5
DDi là s'immbbarcarono per Palermo.
Per ragioni di logistica il viaggio si articola in quattro sezioni, ciascuna
centrata in uunna città prinnccipale chhe serve come base di operazione. Le città
di base sono PPalermmo, Messina, Catania e Reggio Calabria (Boava). La sezione
di Catannia è di gran lunnga la più importante. E'sede ispettorriale ed è di là
che Don Albera visita il mmaggior nnuummero delle case.
l1. Sezione di FPaaileerrmmo
(1) PFaliermmoo:: mmaarrtteeddìì 33 ffeebbbbrraaiioo -ggiioovveeddìì 55 ffeebbbbrraaioio2^6
Le attività del primo soggiorno a Palermo, peraltro tipico, culminarono
il giorno 4 nneella conferennzza salesiana tennuuttaasi nneel gran salone deellll'aarrcciivveessccoo-­
vado. Per oltre mmezz’'ora Don Albera parlò « della riconnooscennza di Don Bosco
verso i suoi benneefattori... e delle molte opere cui attendono i Salesiani con
l’'aiuto mmaterriale e morale ddeei Cooperatori e Cooperatrici Salesiane »..-^n
Nello steesso giorno Don Albera si recò a visitare l'’Istituto del Boccon
del FPovero, fondato dal sacerdote palermitano P. Gusmano, comprendente
mmoltteepplici opere caritative per giovani e vecchi, mmaschili e femmminniillii..2^8
21 Vedi sopra, p. 131 e n. (18).
"“ Vedi sopra, p. 130.
24 Cfr Garneri, p. 298s, BS, p. 107.
25 Ibid. Cfr AAVVSS'14, Carta 24 (Lettera-cronaca 10, sub fine).
,. Cfr AAVVSS''14, Carta 12 (Leetttera-cronaca 1). Cfr BS, pp. 107-108.
27 Ibid.
Si nota che qui, come nel resto della cronnaca, non si fa distinzione tra cooperatori e
benefattori.
"'IIbbiidd.
Si nota che il Bollettino abbrevia alquanto l'ennttuussiasta descrizione di quest'opera di
carità. La cronaca ci dice che i laboratori e le attività giovanili, in particolare, fecere credere
a Don Albera di trovarsi all’'Oratorio di Torino.

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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Contributoo alla lettttuurraa e alla vvalorizzazionne... 113333
(2) MMaarrssaallaa:: giovedlì 5 febbrraio -sabato 7 febbbbrraaiioo2^9
La descrizione del viaggio da Palermo a MMarrsala si estende per ben due
terrzi della cronnaca di quuesta tapppa. Le stazioni intteerrmmeeddie di Castelvettrano
e MMazzara del Vallo, sede vescovile, sono nnomminnate particolarmente per l'aaccccoo-­
glienza fatta a Don Albera.
A MMarrsala la Casa della Divina Prrovvidenza era unna succursale con 3
connfrraatteellllii..3^0 Era stata fondata dal Can. Sebastiano Alagna e poi affidata aa1i
Salesiaannii.3.^1'
Nella Messa di «« comunione generale » il 6 febbrraaio, primo venerdlì del
mmese,. Don Albera parlò al popolo «« con accento da strappare le lacrimme. 'CChe
il regno di Gesù Cristo resti tra nnooi':: ... quuesta fu la supplica commovente ».32
Già nnei discorsi d'ooccccaasione si augurrava unna risurrezione deell'oopperra. MMa la
situazione disperata in cui verrsava quueella casa appare dal giudizio del crroo-­
nnista, che il Bollettino nnon riporta:
...ttemmo che la situazione di questa casa sia di quelle ormmai storiche che con
rammmmarrico dei buoni non ammettono risurrezione:; sono pochi gli elementi di
vita, e trroppi quueelli che la insidiano per soffocarla.”"
(3) Ritorno a Palermmoo: sabato 7 febbrraio -— marteddlì 10 febbbbrraaiioo3^4
La cronnaca del secondo soggiorno a Palermo dà un giudizio favorevole
dell'opera salesiana in questa città. Si tratta del Convitttoo--Scuole Don Bosco,
unna casa con 14 confratelli. Era un edificio mmodesto fatto di adattamenti
prroogrreessivi innfelici, mma in ammenniissima posizione.
In queell'ambiente pieno di vita, di vivacità, di giovinezza, riscontrai la vita
delle case di Don Bosco più fiorentti, vissuta da oltre 180 giovani studenti e
convittori e quuaasi un centinnaio di esterni, che percorrono le classi ginnnasiali
ed elementari.,”35
2. SSeezziioonnee ddii MMeessssiinnaa ee AAllìì MMaarriinnaa
(1) MMeesssiinnaa:: mmaarrtteeddlì 1100 ffeebbbbrraaiioo -ggiioovveeddlì 1122 ffeebbbbrraaiioo^30'’
A MMessina l'opera salesiana comprennddeeva l'Istituto San Luigi Gonzaga
(alla Boccetta) e la Parrocchia di San Giuliano, con 9 confrraatteellli.i^.3^7
29 Cfr AVVS'’1l44, Carta 13 (Lettera-cronaca 2). Cfr BS, pp. 108-109.
"Cfr Elenco I, p. 58.
"" Cfr AVVSS'114 e BS, pp. 108-109.
32 Ibid.
"AVVSS'l144, Carta 13 (Lettera-cronaca 2). Vedi sopra, p. 131 e nn. (21).
Il Bollettino pure omette un curriiooso dettttaaglio di pura cronnaca. Alla stazione di Castel-­
vetrano, sul viaggio di ritorno a Palermo, il Can. Lentini offriva trre botttiiglie di vino vecc-­
chhissimo (più di 200 anni compplessivamente), come augurio a Don Albera di longevità. Cfr
AVVSS'1144, Carta 14 (Lettera-cronnaca 3, inizio).
"Cfr AVVSS'l144, Carta 14 (Lettera-cronaca 3). Cfr BS, p. 109.
"Ibid.
E'da nnotare che, trrascrivendo la cronnaca, il Bollettino omette la descrizione sfavorevole
dell'eeddificio.
36 Cfr AVVS'l144, Carta 16 (Lettera-cronaca 5). Cfr BS, p. 144.
37 Cfr Elenco I, pp. 58-59.

2.2 Page 12

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l134 AArthhuur Lenti
L'annnnuunnccio dell'arrrivo di Don Albera era già stato emmeesso in data 3 febb-­
braio dal direttore Don V. Allegra.38 Arrivato a Messina la sera del 10, Don
Albera visitava prima la Parrocchia di San Giuliaannoo..^39Il giorno 11 febbraio,
dopo aver fatto visita all'aarrcciivveescovo mmonns. D'AArrrriigo, si trraasferiva all'Isttii-­
tuto San Luigi. Tra le carte del nnostro fascicolo si trroova il programma stamm-­
pato del trattenimento drammmmatico-mmuusicale.'40 E'un fogliettoo piegato e perr-­
forato per uso come biglietto personale, da richhiedderrsi in precedennza a causa
della ristrettteezza del locale. Nel discorso di rinngraziamento Don Albera faceva
nnotare le tristi condizioni create dal terremmoto.
(2) AAllìt MMaarriinnaa:: ggiioovveeddìì 1122 ffeebbbbrraaiioo -vveenneerrddìì 1133 ffeebbbbrraaiioo'4*1'
Sulla via di Catania, Don Albera sostava ad Alì Marina, ove c'era un
fiorenttee collegio femminnile delle Figlie di Maria Ausiliatrice e unna casa suucc-­
cursale salesiana con 2 confratelli.42
Durante la breve visita Don Albera s'innconnttrraava con la Madre Caterina
Daghero, superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice e con l'iispet-
trrice delle case di Siicciililaia.".*4^3 Alla sera si tennne un trattenimento a loro onore.
3. SSeezziioonnee ddii CCaattaanniiaa
Catania, il centro più importante dell'opera salesiana in Sicilia, fu la base
da cui Don Albera visitò le rimanenti case della Sicilia e Malta. Vi era sovente
di ritornno, e lasciò questa base solo quando dovette ritornare a Messina, e
di Illì passare a Reggio ed alle case della Calabria.
(1) CataniCaa:tavneinae: rdvlen1e3rdfìeb1b3rafieobb-raiomercomleedrìco1l8edfìeb1b8rafieobb44raio
L'opera salesiana a Catania comprennddeva l'Istituto San Francesco di Sales,
che era pure casa ispettoriale, con 19 confratelli, e l'OOrratorio San Filippo Neri,
con l'OOrratorio Festivo della Salette, con 10O confrraatteelllii.'.'4^5
La cronnaca è piuttosto reticente, dopo la descrizione delle accoglienze
che, com’'era da attennddeerrsi, superarono quelle offerte fino ad ora. Il Bollettino
pure nnon hha altre informmazioni. Il sabato pommerriiggio, 14 febbraio, si tennne
unn'aaccccademmia con mmusiche e discorsi. La dommenniicca, 15 febbrraio, si celebrò la
festa di San Franncesco di Sales, e alla sera vi fu un gran trattenimento mmuusiccoo-­
drammmmattico. Il lunnedì, 16 febbraio, nel temmpio di Maria SS. Immmmacolata, ebbe
luogo l'annnnuuaale conferenzza salesiana con gran discorso del P. Gerardo dei
Conventuuali. Il mmartedlì, 17 febbrraio,. Don Albera celebrò la messa al col-
" Cfr AAVVSS'1144, Carta 4 (annuncio stampato).
"I11l Bollettino omette questo fatto di cronaca. Cfr BS, !loc. cit.
"* AAVVSS'1144, Carta 3.
41" Cfr AAVVSS'1144, Carta 16 (Letttera-cronaca 5). Cfr., BS, 144.
., Ibidd. Cfr Elenco I, p. 56.
" Il Bollettino omette il nome della Madre. Cfr BS, !loc. cit.
4■”4 Cfr AVVSS'1144, Carta 17 (Lettera-cronnaca 6, prima parte). Cfr BS, 144-145.
" Cfr Elenco I, pp. 57-58.

2.3 Page 13

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Contributo alla lettuurra e alla valorizzazione... 11335
legio femminnile delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Via Caronda, e poi, avendo
prommeesso di ritornnaarrci, passò unna giornata di « rippooso » coi confratelli.'46
(2) San GGreegoorriioo: mmercoledì 18 febbraio -sabato 21 febb.V47
A San Gregorio l'opera salesiana comprennddeva il nnooviziato, lo studen-
tato filosofico e l'OOrraattorio Sacro Cuore di Gesù, con 30 confratelli e 15 assccrrititit.i'*.®48
La cronnaca anche sottolinea l'aappprrezzamento da parte di tutti dell'opera salee-­
siana, chhe si estennddeevva al Seminario delle Missioni Estere, alla parrocchia
locale, all'innsegnamento reliigioso, alla cura d'aanniimme in due paesetti vicini e
a unna rete di sei oratori festtiivvii.".*49
Il cronnista, che aveva preceduto Don Albera a San Gregorio e aveva avuto
modo di osservare i preparativi per la sua venuta, dice di aver trovato « nnon
il freddo convennzzionnaalismmo, fatto di parate ufficiali, mma schietta mmanniiffeesttaa-­
zione di tutti i ceti... ».5®0 C'è da dommannddaarrsi, come faa l'aarrchhiivvista in unna nnota,
se questo giudizio si riferriisca « alle manifestazioni avute luogo nnelle case fin
qui visitate ». Comunque ciò lascia intenndere che il viaggio nnon fuu tutto
trrionnfo. Il Bollettino elimina questo tratto della cronnaaca, pur riportando in
detttaaglio le cerimonie dell'arrrrivo di Don Albera. In poche righe poi riporta
le attività dei tre giorni di visita, 19-21 febbraio, cioè, «« rriipposoo» in famiglia,
funerrale di unn benefattore e festa di San Francesco di Sales. Ma omette l'innttee-­
ressante fatto che il giorno 19 febbraio Don Albera presiedeva alla chiusura
degli esercizi spirituali, alle vestizioni clericali e alla professione di un bel
nnuummero di candidati.
(3) Peddaarraa: sabato 21 febbrraio -lunedì 23 febbraiioo®5*1
A Pedara vi era il fiorente Istituto San Giuseppe, con 12 confratelli. La
cronnaca di questo soggiorno è breve e tipica.
(4) PBronttee: lunedì 23 febbraio -giovedì 26 febbbrraaiioo®5^2
A Bronte i Salesiani tenneevano il Reali Collegio Ven. Capizzi, con 12 conn-­
fratelllii..®5®3 Secondo la cronnaca era unn ginnnasio parificato.
"' Il Bollettino nuulla dice di questa v1is1itta di Don Albera alle FMA. Ma è un fatto
che Don Albera durante il viaggio si mostrò premurrooso verso le FMA.
"47 Cfr AVVSS'1144, Carta 17 (Lettera-cronaca 6, seconda parte). Cfr. BS, pp. 145-146.
"Cfr Elenco I, pp. 60-61. Il direttore e maestro dei novizi era Don Luigi Terrone.
Di ciò nulla dice la cronnaca.
Don Luigi Terrone (1875-1968), dopo la laurea inn filosofia e teologia ed alcuni anni
d'iinnssegnamento, ebbe la direzione di vari istituti salesiani in Piemonte, nel Veneto, nel
Lazio, in Sicilia ed in Austria. « Ma il suo apostolato specifico fu sopratutto quello di maee-­
stro dei novizi per ben 30 anni da San Gregorio di Catania [1913-1921] a Monteoliveto
di Pinerolo (Torino), ove formò diverse centinnaia di Salleessiiaanni. Si distinse pure come col-­
laboratore di Don Pietro Ricaldone e come scrittore. Cfr Diz. Biogr., p. 270.
" AVVSS’'1l44 e BS, !loc. cit.
"AVVSS'1144, !loc. cit., inizio.
" AVVSS'1144, Carta 17 (Leetttera-cronaca 6, terza parte). Cfr. BS, p. 146.
52 Cfr AVVSS’'1l44, Carta 21 (Lettera-cronnaca 8, tappa I1")). Cfr BS, p. 146.
"Cfr Elenco I, p. 56.

2.4 Page 14

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I136 AArthhuur Lenti
La visita a Breonte, per altro tipica, coincideva con l'uulttimmo giorno di
carnevale e l'inniizio della quaresimma. Don Albera partecipò all'allegria trraaddii-­
zionale, ed il mercoledì 25 febbraio celebrò la Messa delle Ceneri al collegio
delle Figlie di Maria Ausiliatrice, con l'aassistenza di oltre 600 allieve.
(5) RRiittoorrnnoo aa CCaattaanniiaa:: ggiioovveeddìì 2266 ffeebbbbrraaiioo -vveenneerrddìì 2277 ffeebbbbrraaioio5^4
Don Albera è qui di ritornno « alla base »; ed è forse per questo che la
cronnaca nnon offre detttaagli. Si nota però chhe Don Albera compie la prommeessa
fatta di visitare l'istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice,55 ove, parlando al
trattennimmennttoo,. Don Albera esortava le allieve all'apostolato.
Uno scorcio sull'attività e sulle preoccupazioni del Rettor Maggiore lonn-­
tano dalla sede si ottiene da un telegrammma mmandato da Don Albera a Don
Gusmano da Catania in data 26 febbbbrraaioio.:,.(^, Quuesto testo, che per altro non
ha attinnennza al viaggio, è di un certo inntteerreessse sia per il contenuto, sia perché
rimmane l'uunniico testimonnio, tra le carte prese in considerazione, delle cure del
*"* Cfr AAVVS'l144, Carta 21 (Lettera-cronaca 8, tappa 2')). Brevissimo cenno in BS, p. 146.
55 Vedi sopra, pp. 134-135.
56 AVVSS'l144, Carta 10. Il testo del telegramma è il seguente:
per Temuco consultiamo Nai guadagnando temmppoo/ mio voto favorevole Rio Neeggrroo//
scrissi lettera spiegativa data ieri / attendo numerati schiarimenti affare Saavviioo//
ricevutoli scriveroò / avuto plico inviatomi / dolore apprendo perdita BBeerrttoo/ innccaa-­
ricati ritiro documenti archiviandoli / saluta tuttttii/ Albera.
Don Luigi Nai (1855-1932) fu Ispettore delle Case Salesiane nel Cile dal 1906 al 1925.
Cfr Diz. Biogr., p. 197.
Sulla parola «tteemmucco» l'arrchhiivvista scrive: S. 381/83/L, sigla che denota il Fondo
Pratiche Apertura Nuove Case, e il numero della pratica. Il testo, cioè, si riferisce ad una
pratica per una nuova casa a Temuco, nel Cile, casa che non fu poi aperta. Cfr AARrCcJh-IiIVviIOo
SAaLlEeSsiIAanNOo CCEeNnTtRrAaLlEe,, Fondo 381.83/L.
La difficile missione del Rio Negro nel Brasile fu intrraprresa dai Salesiani su richiesta
di Papa Pio X. Il 10 febbraio 1914 se ne era discusso nel Capitolo Superiore., Don Albera
diceva [ == scriveva] al riguardo: «LLaa difficoltà della missione e la sua povertà dovrebbe
animarci ad acceettttarrlla». Il telegramma conferma appunto questa sua volontà. Per la rinunncia
del vescovo del luogo, la missione fuu accettata solo a giugno. Cfr., E. CCEeRrIiAa,, AAnnnnaali dellla
Societtà Salesianna X, voali. IV, Torino, Società Editrice Interrnnaazionale 1951, pp. 338-341 [d'ora
in avanti,. AAnnnnaali IV],.
L'affare Savio pare si debba riferire a difficoltà sorte riguardo al titolo e al culto del
«VVeennerabillee» Domenico Savio. « LL’'illl febbraio 1914 Pio X segnò l'inttrroduzione della causa.
Prima d'allora ai Servi di Dio dei quali veniva introdotta la causa competeva senz’'altro il
titolo di Venerabile; ma per un decreto emanato dalla Congregazione dei Riti il 26 ago-­
sto 1913 la venerabilità doveva in avvenire cominciare dopo che fosse proclamata l'eroicità
delle virtù, il che ha luogo solo quando sia chiuso il processo apostolico. Ciò non tolse che
la data delll'llll febbraio arrecaasse viva gioia ai Salesiani e fosse festeggiata dappertutto con
solennità ed edificazione dei loro alunnnni». AAnnnnaali IV, pp. 32-33.
Don Gioachino Berto (1847-1914) fu segretario di Don Bosco per circa 20 anni. Come
tale aveva ««ccuussttoodia dei più importanti documentti; e intanto andava pure raccogliendo,
documentandole, le memorie delle cose più importanti intorno a Don Bosco e alla sua
Congregazione. Queste memorie e documenti, custoditi e coordinati da lui con cura gelosa
nel restante della sua vita, costituiscono l'archhivio pprezioso della Società Salesiana... »
Diz. Biogr., pp. 38-39.

2.5 Page 15

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CConnttributoo alllaa letttuurra e alla vvalorizzzazionnee... 11337
Rettorato e del fluusso di corrispondenza che dovette passare tra Don Albera
e l'uufficio di Torino.
(6) AAcciirreeaalee: vener27 febbbrraaiioo^57
Ad Acireale nnon v'erra opera salesiana, mma le Figlie di Maria Ausiliatrice
avevano unn'istituto con nnoviziato e l'OOrratorio Festivo Sant'’Agnese. Tra di
loro Don Albera si trattenne alquanto e parlò. V'eerranno pure altre opere eduu-­
cative e caritative da visitare, specialmente quelle fondate da monns. Pasqualino
Pennnniisi, che era pure direttore diocesano dei cooperatori. Don Albera desi-­
derava pure restituire la visita a S.E. monns. Arista, chhe con altri dignitari
l'aavevano ossequiato a Catania.
(7) TTaormmiinnaa:: [sabato 28 febbraio] -lunnedì 2 mmarzo 58
A Taormina l'opera consisteva nnell'Oratorio S. Giorgio: una casa succ-­
currsale con 3 confrraatteellli.i^.5^9 Qui mannca la cronnaca.
(8) R.aannddazzoo: lunedì 2 marzo -giovedì 5 marzo 60
A Randazzo Don Albera visitò il Collegio Municipale San Basilio, con
23 confrraatteellil.i^.6^1 Anche qui mannca la cronnaaccaa,6^2 ma abbiamo due altri docuu-­
mmenti che si riferiscono a questo soggiorno.6^3 Il primo è un invito stampato
agli ex-allievi del collegio a salutare Don Albera il 3 marzo. Il secondo è un
programma stampato recante in primma pagina la dedica e, nelle due pagine
internnee, l'orario delle prinncipali attività, ma solo per i giorni 2 e 3 marzo.
(9) Ritorno a Catanniiaa: [giovedì 5 marzo -— venerdì 6 marzo]*6*4
Nella cronnaca non si dà nessuna innddicazione di questo soggiorno.
(10O) MMaallttaa:: sabato 7 marzo -mmercoledì 11 marzo 65
A Malta, alla Sliema, i Salesiani avevano la direzione dell’'Istituto San
Patrrizio, d'aarti e mmestieri (St. Patrick Inndduusttrriiaa!i School), per ragazzi sotto la
"Cfr AAVVSS''14, Carta 21 (Lettera-cronnaca 8, tappa 3J•)). Il Bollettino trascrive la cronaca
quasi per intero, ma non fa menzione del noviziato delle FMA, e del fatto che Don Albera
parlò alle novizie. Cfr BS, p. 146-147.
58 Cfr AAVVSS'1144, Carta 21 (Lettera-cronnaca 8, tappa 4“")). Come si è notato, qui manca
la cronnaca, e si rimandda al giornale Scinttiillllaa. Vedi sopra, p. 127. Mancando il giornale è imppooss-­
sibile stabilire quando Don Albera sia partito per Taormina, quanto si sia soffeerrmato, e
che cosa sia accaduto. Ciò si apprende dal Bollettino. Cfr BS, p. 147.
®59 Cfr Elenco I, p. 62.
00 Cfr AAVVSS'1144, Carta 21 (Lettera-cronnaca 8, tappa 5").
61 Cfr Elenco I, p. 60.
"Vedi sopra, p. 128. La cronaca manca e si rimanda al giornale Excelsior. Per il repoorr-­
tage dcfr BS, p. 168.
"' Cfr AAVVSS'1144, Carta 7 e 8.
64 Nulla si può dedurre dalla cronaca, ma il Bollettino dice che il 5 marzo, da Rann-­
dazzo, Don Albera « partì... alla volta di Catania, dovendo in giornata imbarcarsi per Maltta».
BS, p. 168. Il piano cioè era di imbarcarsi la sera del 5 a Catania e, dopo scalo a Siracusa,
di arrivare a Malta la mattina del 6. Ma la nave ritardò e si perdette una giornata. I viagg-­
giatori si imbarcarono la sera del 6 e arrivarono a Malta la mattina del 7 marzo.
"Cfr AAVVSS'1144, Carta 20 (Lettera-cronaca 7). Cfr BS, p. 168-170.

2.6 Page 16

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138 AArthhuur Lenti
tuutteela dello Stato. Vi lavoravano 7 confratelli e unn ascritto. I Salesiani gesttii-­
vano pure, in proprio, l'orratorio festivo, frequennttaattiisssimmoo, nel quale erano
coadiuvati da sacerdoti secolari pieni dello spirito di Don Bosco.*6*6
La cronnaca si conforma tipicamente al mmodello, esprimendo anche ppiiì:ù1
ennttuussiasmo del solito. Il Bollettino la trraascrive per intteerroo.*67'
Inoltre si hha un bel programma stampato (il più elegante tra i docuu-­
menti di questa categoria) per il ricevimento e prannzo d'oonnorre in data 8 mmarzo.*6*8
A pp. 5-8 viene elencata «« The Company », cioè gli invitati d'oonnoorree. Sono 86
nnommi di nnottaabbili, con a capo « HHis Grace Monns. A. Pace » e « HHis Lordship
Monns. A. Portellllii» (ausiliare), e a chiusura della lista gli 8 mmembri della commuu-­
nnità salesiana.*69Segue infine il mmenu di alta cucina.
Ma il mmomento forte della visita fu il trattenimento tennuuttoosi la sera prree-­
cedente (7 marzo) nnella grande ]uuvventutizs Dommuus, con discorsi di nnottabili,
con mmusiche e rappresentazioni teatrrali inn inngleese e inn italiano.
Il lunedì 9 mmarzo, dopo la mmeessa per le Associate di Maria Ausiliatrice
e la conferennzza salesiana, Don Albera passò la giornata «« in famiglia » conn i
confratelli.
La cronnaca si dilunngga inn detttaagli di storia religiosa e civile dell'isola; e
sia all'inniizio chhe alla fine esprime grande compiacimento per la straordinaria
gentilezza e adesione di tuttti. Non mmi rimmppiannse il fatto chhe anche la partenza
dovette essere trammannddata per il ritardo della nnavee..70
(11) RRiittoorrnnoo a CCaattaanniiaa:: [[gioveddlì 1122 mmaarrzzoo]]
Non si hhannno innformmazioni riguardanti questo breve soggiorno.
"Ibid. e cfr Elenco I, p. 62.
" L'uunnico dettttaaglio soppresso riguarda l'auttommoobbile mmeesso a disposizione di Don Albera.
Per la cronnaaca è unna bellissima Fiat, mmentre per il Bollettino è semplicemmente «« unna vettura
automobiille». BS, !loc. cit.
68 Cfr AAVVSS'1144, Carta 9. La copertina porta la deeddica a Don Albera « on theè occasion
of hhis first visit to thheè lIsland ». Segue il ritratto che ci è famigliare di Don Albera seduto,
sorridente.
"*’ Il direttore deella comunnità salesiana era Don O'GGrrady. Patrick JJ. O'GGrrady (1860-1943)
fu uno dei quattro giovani irlanddeesi che, di passaggio a Torino, alla volta di Roma, destinati
ad unna diocesi del Canadàa, deecisero di rimanere con Don Bosco. Il santo lo mandò ancora
chhierico in Argentina ove fu ordinato sacerdote nnel 1886. Esercitò quindi il mminnistero di
sacerdote e mmissionario successiivvaammeennte nneelle Isole Falkland-Malvinc, in Italia e Svizzera,
a Malta (come direttore dal 1903 al 1923), in Inghilterra (1923-1929) e inn Australia (1929-
1935). Pasgli ultimi anni a San Franncciisco, California (USA), ove si spense il 16 agosto
1943, « come gli aveva predetto il Santo: 'Tu mmorrrai nneel giorno del mmio compleannnoo'».
Cfr DDii:z!.. Biogr., pp. 203-204.
70 Dalla cronnaca, scritta da Malta il 10 mmarzo mmentrre si attenddeva la nnave che era
inn ritardo, nnon si può dedurre quando avvenniisse la partennza. Dal Bollettino invece si deduce
che la partenza fu la sera dellll'llll mmarzo. Afferma infatti chhe Don Albera era di ritorno a
Catania la mattina del 12, e a mmezzo giorno partiva alla volta di MModdica. Cfr BS, p. 170.
Quuesto soggiorrno a Catania sarebbe la tappa 7"della Lettera-cronaca 8, secondo l'eennuu-­
mmerrazione di Don Garnerri, Amanuennse I. 'VVeeddi sopra, p. 127 ec nn. (12).

2.7 Page 17

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CConnttributoo alla lettttuurra ee alla vvalorizzzazionnee... 139
(12) MMooddiiccaa:: giovedì 12 mmarzo -sabato 14 mmaarrzzoo71*
A Modica i Salesiani avevano l'OOrratorio Ven. Don Bosco, unna casa suucc-­
currsale con 2 confrateelli. QQuui, come pure alla stazione intteerrmmeeddia di Siracusa,
Don Albera fu accolto con ennttuussiasmo da popolo, dignitari e rappresentanze,
tra cui il Circolo Democratico Cristiano.72Per il resto la cronnaca è tippica.
Il 14 mmattina Don Albera fecee ritorno a Catania per il primo convegno
regionale degli ex-allievi.73 Di ciò la cronnaca tace.
(13) Ritorno a Catanniiaa:: sabato-domennica 14-15 mmarzoo: Primo Convegno
Regionale degli ExAllievi 73
(14) Catanniiaa:: dommennica 15 mmarzo -mmercoledì 18 mmarzo;
domennica 15 mmarzo e mmartedì 17 marzo: all'Oratorio San
Filippo Neri 74
Don Albera aveva già visitato l'OOrratorrio, mmaa qui si tratta della festa deell-­
l'OOrrattorrio, con relative funzionni religiose e trattennimento.
(15) Caltagironnee:: mmercoledì 18 mmarzo -vener20 mmaarrzzoo”75
A Caltagirone i Salesiani gestivano l'Istituto Savio Domennico, chhiamato
pure OOpera di Monns. Gerbino o Istituto Gerbino, dal fondatorre. Era unna
casa succurrsale con 4 confratteelli.7~
La cronnaca si dilunnga nnella descrizione delle trrionnfali accoglienze, chhe il
Bollettino, forse per mmodestia, riduuce alquanto. Del resto la visita è tipica.
QQualche rilievo degno di nnota ci viene dagli altri documenti del fascicolo rife-
renntteesi al soggiorno di Caltagirone.
Tra questi vi sono due inviti stampati diversi, in data 14 e 20 marzo
rispettivamenttee.77 Il secondo parla di accoglienze all'« emerito successore del
Ven. Don Bosco e di Don Rua » ed elenca un comitato presieduto da S.E.
Monns. De Bono e dal vice-sinddaco Sac. Dott. Luigi Sturzo.78 Un terrzo docu-
71 Cfr AVVSS'1144, Carta 21 (Lettera-cronaca 8, tappa 8*'). Cfr BS, p. 170.
72 Il Bollettino non fa menzione del Circolo Democratico Cristiano. Trascrive per altro
fedelmente la cronnaca, che è tipica. Cfr BS, !loc. cit.
73 Nulla si dice nella cronnaca di questa attività a Catania. Il Bollettino al contrario
ne dà « un cenno esauriente, tolto dal Bollettino Ecclesiastico dell'AArrcchhiiddiioocceesi di Catannia».
BS, p., 170. Cfr Ibid., p. 170-172.
Questa sarebbe la tappa 9"della Lettera-cronaca 8, secondo l'enummerrazione di Don
Garneri (Amanuense IIl). Vedi sopra, p. 127 e n. (12).
" Cfr AAVVSS''14, Carta 21 (Letttera-cronaca 8, tappa 1'). Cfr BS, p. 172. 1I1l Bollettino trraa-­
scrive la cronaca.
Nulla si dice delle attività del lunedlì 16 marzo. Forse fuu un giorno passato « in famiglia ».
75 Cfr AAVVSS'1144, Carta 22 (Lettera-cronnaca 9). Cfr BS, p. 172-173.
,. Cfr Elenco I, p. 57.
77 Cfr AVVSS'1144, Carte 1 e 2. Il primo invito sembra essere più generale, il secondo,
speciale.
" Cfr Ibid., Carta 2.
Don Luigi Sturzo (1871-1959), noto uomo politico, nacque a Caltagirone. Dopo l'orrddii-­
nazione sacerdotale entrò nella carriera accademica a Roma, ma ben presto si diede al-

2.8 Page 18

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140 AArthhuur Lenti
mmento è un bel programma stampato che recaa unna dedica ed elennca le prinn-­
cipali attività per ciascuno dei trre giorni della visittaa.7^9
Dopo l'aaccccooglienza alla stazione, il corteo si snodava attrraaverrso la città
« innneeggiante all'uuommo che viene » e si dirrigeva al colle ove sorgeva « l'iimmppoo-­
nnente Istituto Gerbino ».8®0 Nel cortile internno dell’'Istituto si svolgeva la cerrii-­
mmonia di innauugurazione dei busti di Mons. Gerbino (nel centenario della sua
nnascita), di Don Bosco e di Don Rua. In unn trattenimento di mmuusiche e di-­
scorsi, parlavano Don Luigi Sturzo e S.E. Monns. De Bono.*81'
Secondo unn altro documento, durante il pranzo offerto a Don Albera,
quuasi certamente il giovedì 19 mmarzo, avvenniva la mmorte del Sac. Lannzaa..*8^2 La
cronnaca non riporta tale avvenimento. Al pomerriiggio, nella Chiesa Cattedrale,
si tennne la confeerennzza salesianna.}8^3 Alla sera, nel teatrino dell’'Istituto, il Cirr-­
colo Don Bosco presentava il trattenimento mmusicallee--ddrrammmmaattiiccoo..*8^4
Nel pomerriggio del venerdì 20 mmarzo,. Don Albera lasciava Caltagirone
per ritornare a Catania.*8*5
[(16) RRitorno a Catanniiaa:: vener20 marzo -sabato 21 marzo]
[(17) MMeesssiinnaa:: sabato 21 mmarzo -— martedì 24 mmarzo]
Il Bollettino un breve resoconto di questa ultimma attività di Don
l'azione sociale e politica, sulle orme della Rerum Novvarumm. Dal 1905 al 1920 fu vice-sindaco
di Caltagirone. Dal 1919 in poi, figura di statura nazionale fu ispiratore del Partito Popoo-­
larte. DDaal l 11992244alal 11994466vvisisese inin eesisliiloio inin IInngghhilitlteerrraa e nneeggllii Stati Unnittii.. EE' aauuttoorree ddii imporr-­
tanti ssccrriittttii ssoocciioollooggiiccii ee ppoolliittiiccii.. CCffrr NNeeww CCaatthhoolliicc Encyclopedia. New YYoorkrk,, MMccGGraraww-H-Hililll
Book Company 1967, voali. XIII, pp. 749-750.
"' Cfr AVVSS'1144, Carta 5.
0
'
lIbbidd.,
Carta
22
(Letttera-cronaca
9,
inizio).
" Oltre alla cronnaca e iill pprrooggrraammmmaa ggiiàà cciittaattoo [[VVeeddii ssoopprraa,, nn. ((7755)) ee nn. ((7799))]],, si rifee-­
risce aa qquueessttoo eevveennttoo aanncchhee uunn sseeccoonnddoo pprrooggrraammmmaa ssttaammppaattoo,, AAVVSS'1'l44,, CCaartrata 66..
"AVVSS'l144, Carta 23 (Inserto alla Carta 22) è un rittaglio di giornale (identificato dal-­
l'archhivista come L'Azione di Catania del 19 marzo 1914) che riporta la morte del Sac.
Lanza avvenuta durante il pranzo offerto a Don Albera a Caltagirone. In nessuno dei docuu-­
menti si parla di questo fatto o del pranzo stesso. Questo Sac. Lanza non è Salesiano.
11 La cronaca dice che il conferenziere d'occasione fu Don Vincenzo Allegra, Dirett-­
tore dell’'Istituto Salesiano di Messina. Invece il programma stampato [Vedi sopra, n. (79)]
pone Don Sturzo come conferenziere. Si fa notare che Don Sturzo aveva già parlato alla
dedica dei busti il giorno 18, secondo la cronaca, e di ciò i programmi stampati nuulla dicono.
Il Bollettino trrascrive la cronaca.
"Cfr AVVSS'l144, Carta 5. Questo programma stampato, a p. 4, dà il programma del tratt-­
tenimento, consistente dell’'Inno a Don Bosco, di una prima parte musicale e del dramma
sacro in 5 atti IIl Figliuol Prodigo (dei Fratelli RBeefffo).
"“ Il ritorno a Catania si suppone qui come necessità logistica. La cronnaca dice che
Don Albera lasciava Caltagirone «« per visitare altre case di Sicilia e Maltta». AVVSS'l144, Carta
22, sub fine. Però Malta era già stata visitata dal 7 al 10 marzo. Vedi sopra, pp. 137-138.
In quanto alle case di Sicilia, le visite sono terminate. Rimane solo di ritornare a Messina
e di l1ì1 passare a Reggio per visitare le case della Calabria. Il Bollettino omette questo tratto.
Cfr BS, p. 173.

2.9 Page 19

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Conntttr'ibutoo alla lettttuurra e alla vvalorizzazionnee... 11441
Albera in Sicilia. Di questo nnuulla dice la cronnaca, così che inn essa appare unna
lacunna di 4 giorni (21-24 mmarrzzoo)).86*
4. SSeezziioonnee ddii CCaallaabbrriiaa
Alla sera del 24 mmarzo Don Albera prennddeva il traghetto da Messina a
Reggio. QQui l'aatttteennddeevano l'ispettore Don Minguzzi (che l'aveva preceduto) e
il rettore del seminario di Bova.
L'opera salesiana in Calabria comprennddeva solo quattro case: Bova Marina,
la più importante e nnuummeerroosa, in provincia di Reggio; e in provincia di Catann-­
zaro le piccole succursali di Soverato, Borgia e Monntteelleeoonnee.87'
(1) Baovvaa: mmartedì 24 mmarzo -venerdì 27 mmaarrzzoo®®88
A Bova i Salesiani avevano la direzione del seminario vescovile dell'Immmmaa-­
colata Concezione. I 12 confratelli prestavano pure la loro opera a cura d'aanniimme
e dirigevano oratori festivi a Bova e alla Marina..8®9*
Dopo la festosa accoglienza, i visitatori salivano al seminario. Il bel paa-­
lazzo si presentava imponente per la sua posizione e ridente come villa in
unn parco. Aveva subiìto danni mma aveva resistito al terrreemmoottoo. Qui venivano
alloggiati. I seminaristi però preferivano dormmire nnel bel padiglione-baracca
donato da Pio X, usando l'eeddiificio solo nnelle ore diurnne. Così cominncia la
visita tipica.
(2) Sovveerrattoo: venerdì 27 marzo -lunedì 30 maarrzzoo9*0
A tre ore di treno da Bova, a Soverato i Salesiani hhannno unna bella chhiiee-­
setta e unna casa sufficiente per l'opera dell'Oratorio Festivo Sant'Antonio di
Padova e delle scuole elementari .91 Quattro confrateelli vi lavorano solo da tre
annni, mma il futuro è pieno di speranza.
La cronnaca aggiunge solo che la visita durò duue giorni (non contando il
giorno di arrivo e il giorno di partennza).
(3) Boorrggiiaa: lunedì 30 marzo -mmartedlì 31 marzo 92
Da Soverato spingenddosi verso l'internno, dopo due ore di viaggio in vett-­
tuurra, Don Albera arrrivvava a Borgia per una breve e tipica visita. E'unna casa
"Cfr BS, pp. 173-174. La lacuna fu già notata, vedi sopra, p. 128. Bisogna supporre che
unna Lettera-cronnaca andò perduta.
17 Cfr Elenco I, pp. 56, 61, 56 e 59.
Il cronista a questo punto esprime un giudizio sul progresso fatto nella ricostruzione
dopo il terremmoto. Trova che a Reggio le cose sono a buon punto. Ciò contrasta con la situuaa-­
zione a Messina, dove per mancannza di buona volontà non si è fatto quasi nuUlla.
88 Cfr AAVVSS'1144, Carta 24 (Lettera-cronaca 10). Cfr BS, pp. 174-175.
,. Ibid. Cfr Elenco I, p. 56.
'^° Cfr AAVVSS'114 e BS, !loc. cit.
"Ibid. Cfr Elenco 1I,, p. 61.
"Cfr AAVVSS'114 e BS, !loc. cit.

2.10 Page 20

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142 AArthhuur Lenti
succursale con 2 confratelli, impegnati min un piccolo collegio, min scuole serali
e nnell’'Oratorio San Franncesco Saverio.93^
(4) Finnee ddeell vviiaaggggiioo ddii vviissiittaa'9^4
Nel pommeerriiggio del 31 mmarzo Don Albera rienttrraava a Soverato. Il mmerr-­
coledì 11°" aprile ritornnaava a Reggio Calabria per far visita all'arrccivveescovo, e
quindi prendere il treno per Romma.95^
Così terrmminnaavva unn viaggio di quuaasi due mmesi di durrata.
III. Valutazione della cronaca
Le annalisi precedenti comportano giaà unna primma valutazione. Tutttaavia,
nnon è superflua unna valutazione ulteriore in base al genere letterario e ai
contenuti specifici della cronnaca.
1. VVaaluuttazionne in base al genere lettteerrario
La funnzionne sociale preecisa di questo genere letterario, cronnaca con fine
ristretto di edificazione e di pubblicità, mette in guardia a non pretendere
da esso ciò che nnon può dare. QQuuello chhe può dare non è privo di valore, mma
è di intteerreesse storico assai limitato. Innfatti, è unna visione quasi idealizzata e
del tutto esterna del mminnistero del Superiore e dell'opera salesiana inn Sicilia.
Si possono sottolineare alcuni elementi. Il Superiore si sobbarca ad un
lunngo e faticooso viaggio per essere, con la sua presenza carismatica, guida e
conforto ai confratelli e per inncorraaggiare, con la sua parola ispirata, i sostee-­
nnitori dell'opera salesiana. OOvunque viene accolto con ennttuussiasmo ed è oggetto
di stimma e di venerrazione, sia per il suo fascino personale, sia perché rappprree-­
senta Don Bosco e la Congregazione. L'ooppera salesiana appare vasta, mmoltepplice,
provvidennzziale; e i Salesiani, impegnati in tutte queste opere di bene, sono
la risposta della Prroovvidennza al bisogno. QQuuesto mmeessaggio è sempre presente,
min mmodo esplicito e implicito.
Ma questa tennddennzza nnon annnuullla, anche se limita, l'uuso chhe si può fare
di queste carte. Innfatti, la ricostruzione ottenuta della vicenda storica del viaagg-­
gio può considerarsi un contributo biografico, piccolo sì mma nnonn privo di vaa-­
lore, anchhe perché si basa su testimonianze di primma mmannoo..9^6 QQuuesto rimmane
vero anchhe se la cronnaca lascia mmolto a desiderare. Infatti, a parte la grossa
lacuna già nnoottatta, che è forrsee dovuta al fatto che una lettera di Don Borghino
"Ibid. Cfr Elencoo I, p. 56.
9^4 Si è già notato che Monteleone (Parrocchia Santa Maria del Soccorso, con 2 connfrraa-­
telli) non viene nominato nella cronaca come oggetto di visita. Vedi sopra, p. 127. Anche il
Bollettino tace a questo riguardo. E'da supporre perciò che questa comunità si sia innccoonn­
trata con il Superiore quando questi era in visita a Soverato o a Borgia.
'’’' Cfr AV5S'14 e BS, !loc., cit.
,*. Garneri, p. 298-302, evidentemente usa queste carte o la loro trascrizione nel Bol-­
lettinnoo. Tuttavia la ricostruzione non è completa.

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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Contributoo alla letttuurra e alla vvalorizzzazionnee... 143
anperrdduuttaa,/97la cronnaca manca di sistematicità ed accurateezza sia nneella parte
cronnoolloogica che nnella parte descrittiva. Mentre abbondano i dettttaagli di tempo
e di luogo sulle attività di Don Albera, si passano sotto silenzio intere giorr-­
nnate o si nnota semplicemente che egli « rippoosa in fammiglia ». Non si fa il mmee-­
nommo tennttaattivo di ambientare il lettore con cenni opportuni sulla situazione
dell'ooppera salesiana inn Sicilia, ciò chhe avrebbe reeso la cronnaca assai più inntteell-­
ligibile ed inntteerreessante. Lo scopo di edificazione e pubbblicità è raggiunto uguuaall-­
mmentte, mma ciò nnon toglie che la cronnaca appaia mmennommata e « buttata giù »
senza mmolta cura.
2. VVaaluuttazione in base ai contenuti specificcii'9^8
QQui intteerreessano i contenuti specifici, cioè dati ed innddicazioni di inntteerreesse
storico, al di là dei contenuti tippici del genere letterrarrio. OOvviamente si deve
tenner conto delle possibilità del genere letterrarrio, perché queste deteerrmmiinnaa-­
rono i parametri entro i quali il cronnista ademmppiva la sua responnsabilità. Entro
questi parametri però pare si possano fare alcune osservazioni a riguardo di
almeno tre punntti: la persona di Don Albera, l'opera salesiana e il risultato
delle visite.
La persona di Don Albera è al centro di tutta l'atttività. Egli è il Supee-­
riore e Padre affabile, ispirato, paziente, presente a tuttti. Eppure la sua è unna
presenza mmisterriioosa. Ben poco si dice e ben poco si svela della sua persona.
Della sua salute, che come si sa destava preoccupazioni, si dice pochhiiss-­
simo; mmai si fa mmennzione di mmedici o di cure particolari. Alcune volte si dice
semplicemente che è « stanco », mma che gli viene usata ogni cura e chhee riesce
a sostenere le fatiche del viaggioo..9^9
QQuuaasi nnuullla viene riferito del contenuto dei suoi discorsi. Al pubbblico
parla con fervore dell'opera salesiana, di Don Bosco e di Don Rua, ed innccoo-­
raggia i benefattori a continuare la loro opera di apppooggio. Nientt'aaltrro. Non
si danno notizie sull'argomento delle conferenze o dei discorsi ai confratelli,
e nnemmmmeno si innddica se nne abbia tennuutti.
Nonostante questa povertà, tuuttttaavviia, il fatto stesso del lunngo viaggio e
delle mmoltepplici attività intrraprreese è significativo di per sè.
Si è già fatto notare quanto scarse siano le innformmazioni chhe vengono
date sull'opera salesiannaa..1'0*0' Forse si suppone che i lettori sappiano o possano
immmmaginare quelle che possono essere le opere salesiane inn unna data città.
I riferimenti a tali opere sono per gran parte inncidennttaali, cioè si fannnoo riferrii-­
mmenti alle opere nel contesto della visita. Si offrono innvvece più dettttaagli a
97 Vedi sopra, pp. 140-141 e n. (86).
98 Parlando del genere letterario, già si trattò di contenuti, ma di contenuti tipici. Un
genere letterario si descrive in base a stile, strutture e contenuti tipici che appaiono reeggoo-­
larmente nei testi.
"Cfr e.g. AAVVSS'1144, Carta 19.
00
'
Vedi
qui
sopra.

3.2 Page 22

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144 AArthhuur Lenti
riguardo di alcune opere caritative che Don Albera ha occasione di visitare.101
Eppure le condizioni fisiche e mmorali dell'opera salesiana in Sicilia nneel 1914
dovevano essere inntteerreessanti. Dalla cronnaca si innttuuiisce che il traumma della
distruzione sismica non era stato ancora superato. Affiora pure l'immpprreessione
che non tutto anddava bene in Sicilia. Ora sarebbe stato di grande intteerreesse
ai lettori avere qualche idea sulla situazione reale dell'opera salesiana, delle
difficoltà, dei successi e delle prospettive per il futuurroo. In due occasioni
diverse, già nnotate soopprar,a'02, iill cronnista inndduuggia a dare unn giudizio sulla situuaa-­
zione di unn'opera salesiana. Quueste però sono eccezioni.
Lo scopo del viaggio, come è noto, era di prendere contatto personale
con i confratelli, di visitare le opere e di innccorraaggiare i beenneefaftattotroi.r10i0 . A quuee-­
sto riguardo talvolta nella cronnaca si sottolineano certe attività di Don Albera,
per esempio quando si dice che passa la giornata «« in fammiglia » ricevendo i
confratelli e visitando i locali; o quando si dice che parla ed innccoorraaggia i bennee-­
fattorrii. Però questo temma, così intteerreessante ed edificante, non viene sfruttato.
Ancora, mai si riflette sul risultato delle visite. Si dice qualche volta a
conclusione di una cronnaca che la visita fu mmemmorabile o che avrebbe portato
buoni fruttti. Ma non si fa mmai unn'aannaalliisi, nné si dannno giudizi; tanto mmenno si
sollevano problemmi. Lo sforzo più nnobile al riguardo si hha al termmine della
corrispondennzza:; « Abbiamo compiuto unna visita alle Case, ai Salesiani, ai
loro amici e giovanetti di Sicilia e Calabria... » e testimoniato «« unna dimmoo-­
strazione viva sincera cordiale verso l'opera di Don Bosco e il superiore che
la rappresenta ». Quuesta visita « fuu di grande uttilità alle nnostre opere e son
sicuro lascierà unna impronta, un ricordo benefico ».104
Conclusione
La ricerca compiuta nnon riguarda avvenimenti di grande portata nné
approda a risultati clamorroosi. Anche in rapporto alla figura del protagonista
il viaggio (nonostante la lunnghheezzza) nnon rappresenta che un piccolo stralcio
nnella mmemmoria biografica del Superiore; inoltre, il mmaterriale si riferisce quasi
esclusivammente a fatti esterni di cronnaca.'1®05
Peil lavoro fatto nnon sembra inuuttile. Prima di tutttto, l'aver definito
più accuratamente il genere letterario di questo tipo di cronnaca e la sua col-
locazione sociale entro la Famiglia Salesiana, con le conseguenze per unna
valutazione che nnee derivano, può fornire un mezzo per mmeglio rileggerla. IIn
secondo luogo, può assumere una certa rilevanza l'aver ricostruito crnittticcamente
la vicendda del viaggio, con la successione e la durata esatta delle varie tappe,
che nnon risulta né dal Bollettino né dalle biografie.
'" Cfr e.g. AAVVSS''114, Carta 12 (Lettera-cronaca 1), e vedi sopra, p. 132 e n. (28).
0
''
Vedi
sopra,
p.
133
e
nn.
(33)
e (35).
0
''
Vedi
sopra,
p.
124
e
n.
(3).
'°' AAVVSS'14, Carta 24 (Lettera-cronnaca 10), sub fine.
'"' Vedi sopra, n. (96).