Società di San Francesco di Sales
casa generalizia salesiana
Via della Pisana 1111 – 00163 Roma
Il Rettor Maggiore
Roma, 29 marzo 2016
Prot. 16/0115
All’attenzione dei
Reverendi ISPETTORI
Regione Europa Centro e Nord
Regione Mediterranea
Loro Sede
Oggetto: Progetto Europa
Carissimo Ispettore,
giunga a te un saluto molto cordiale in questo tempo pasquale. Spero che tu e i confratelli dell’Ispettoria stiate bene e che il vostro lavoro proceda serenamente.
Ti raggiungo per comunicarti il frutto di visite e riflessioni che, insieme al Consiglio Generale, ho maturato dopo l’incontro avuto con voi nel mese di novembre 2014. Dopo quell’incontro e soprattutto a partire dal mese di luglio 2015 con il Consiglio generale, e ultimamente nel Consiglio generale intermedio di marzo 2016, ho approfondito il tema del Progetto Europa e sono ora in grado di offrire alcune proposte per il proseguimento di questo cammino.
Da parte mia intendo coinvolgere te insieme con il consiglio ispettoriale. Pertanto penso di accompagnarvi, mediante il lavoro del Consiglio generale e in particolare dei Consiglieri regionali delle due Regioni di Europa e dei Consiglieri di settore. In occasione dei raduni degli Ispettori di ognuna delle due Regioni è importante dare spazio all’ascolto di ciò che sta accadendo in Europa. Dobbiamo prestare attenzione alle politiche giovanili e agli interventi sociali e rimanere in comunione con la Chiesa e con le sue decisioni per un’evangelizzazione più efficace nelle mutate circostanze in cui ci troviamo a vivere e a lavorare.
In questi anni abbiamo riflettuto molto, stimolati dalle istanze presenti nel Progetto Europa lanciato al termine del CG26 da don Pascual Chávez. Si tratta ora di assumere con maggiore convinzione questa bella sollecitazione e compiere passi ulteriori.
La storia sinora vissuta segnala, tra gli aspetti positivi, la rivitalizzazione generata dall’invio di confratelli provenienti da altre ispettorie, europee e non europee; il clima positivo degli incontri che si sono svolti; alcuni frutti maturati grazie alle sinergie attivate fra le varie ispettorie. Quanto sinora compiuto deve rimanere come memoria in grado di fecondare il futuro delle nostre presenze.
Non sono mancate resistenze o limiti nell’accogliere e affrontare queste sfide: il differente grado di coinvolgimento delle ispettorie di Europa; la convinzione di poter far fronte da soli alle nuove situazioni facendo a meno della collaborazione e dell’aiuto di altri; l’impreparazione di alcuni confratelli giunti in Europa; la carenza di riflessione sul contesto europeo da parte degli stessi confratelli europei; scarsa collaborazione; la mancanza di una visione comune sulla formazione.
Come è facile comprendere, i passi che ci attendono sono tanti e richiedono di individuare meglio i campi in cui intervenire e per i quali concentrare efficacemente le forze. L’indicazione, data da don Pascual Chávez e riaffermata anche da me in varie occasioni, chiede discernimento e approfondimento, ma esclude inerzia e improvvisazione. Ecco perché la partecipazione di ciascuna ispettoria - salesiani, laici, giovani, ecc. - è determinante per il proseguimento di questo cammino.
Aree di intervento
Come Consiglio generale pensiamo di concentrare l’attenzione attorno a tre aree sulle quali, di volta in volta, riflettere e avviare processi. Tali aree, pur con nomi diversi, si riferiscono alle tre formulazioni indicate dal Progetto Europa fin dal 2008.
Prima area: identità salesiana in Europa
Per quest’area segnaliamo i seguenti argomenti: la visione antropologica dell’Europa, la formazione iniziale e permanente, la significatività della vita consacrata, la formazione all’identità salesiana dei laici, la famiglia, le vocazioni, la presenza dei migranti, il disagio e l’emarginazione giovanile, il dialogo interreligioso soprattutto con l’Islam, i progetti educativi nella scuola e formazione professionale. In particolare si intende proseguire il cammino della formazione iniziale nelle comunità internazionali e valorizzare i luoghi salesiani a servizio della pastorale giovanile di tutti i giovani, soprattutto di quelli europei, e della formazione dei laici.
Seconda area: ridisegno significativo delle presenze in Europa
In quest’area indichiamo alcuni processi: la costituzione di comunità internazionali all’interno di ogni Regione e di ogni ispettoria (Cf. CG 27, 75 § 5) che possano servire a progetti educativi pastorali nei confronti di presenze multietniche e pluriculturali; il consolidamento delle presenze nei Paesi affidati alle diverse ispettorie: Albania-Kossovo, Bielorussia, Lituania, Russia, Turchia, Romania, Moldavia, Georgia, Azerbaigian, Marocco, Ucraina, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Bulgaria, Tunisia, Siberia, Svezia; la nascita di presenze nuove in collaborazione che rispondano a bisogni, formativi e pastorali, da realizzare con l’apporto di confratelli e volontari europei.
Terza area: valorizzazione della nostra vocazione missionaria
In quest’area desideriamo rafforzare in Europa l’impulso della presenza di confratelli provenienti da altri continenti, attraverso i seguenti processi: favorendo il cambio di mentalità circa la visione teologica del missionario in Europa; suscitando la mobilità dei confratelli in Europa, in modo che i primi missionari siano i confratelli europei; partecipando all’invio di missionari in Europa non solo da parte di confratelli di Asia e Africa, ma anche di America e Oceania.
Metodologia di lavoro
Il processo di riflessione e condivisione sarà svolto attorno a temi desunti dalle tre aree. L’obiettivo è quello di offrire una piattaforma per un dialogo che inizia all’interno delle ispettorie per poi essere condiviso a livello delle conferenze interispettoriali delle singole Regioni.
Come secondo passo si propone che tale processo di riflessione regionale costituisca la base per un ulteriore approfondimento durante gli incontri degli ispettori d’Europa, già programmati per l’inizio di dicembre 2016 e anche per l’incontro del 2018.
Suggeriamo che la discussione ai vari livelli abbia l’atteggiamento di ascolto delle esperienze del territorio in cui operate; sia arricchita da una conoscenza degli orientamenti ecclesiali; abbia la capacità di lasciarsi guidare dal carisma salesiano. Le sfide che abbiamo davanti si svolgono in una Europa in piena evoluzione, politica e culturale, che non può essere ignorata.
L’itinerario metodologico e la riflessione non hanno come obiettivo la stesura di un documento, ma di servire alla vita delle singole ispettorie.
Temi principali sui quali riflettere
Il discernimento compiuto all’interno del Consiglio generale ci ha portato a indicare questi tre argomenti principali per il prossimo incontro:
pastorale giovanile e famiglia in Europa
risposta salesiana all’accoglienza dei migranti
presenza dei “missionari”
Tappe di lavoro
I processi che si intendono proporre in vista dell’incontro di dicembre 2016 sono i seguente:
pastorale giovanile e famiglia in Europa
il Dicastero per la pastorale giovanile sta preparando alcune domande in vista di una riflessione ampia sul tema che costituirà una pista di riflessione in sintonia con il cammino del Sinodo sulla famiglia; tale questionario sarà inviato una volta che siano terminati i vari Capitoli ispettoriali;
risposta salesiana all’accoglienza dei migranti
si inviteranno le ispettorie a offrire una breve relazione sul come stanno rispondendo alla emergenza emigrazione; tra l’altro, alcuni ispettori – e li ringrazio – mi hanno già comunicato i passi e le iniziative intraprese a favore dell’accoglienza dei migranti. All’incontro europeo di dicembre 2016 si farà una presentazione delle risposte, sfide e prospettive future;
presenza dei “missionari”
si offrirà un rendiconto dell’accompagnamento da parte del Dicastero per le Missioni, invitando qualche missionario e/o alcuni dei loro accompagnatori a condividere le loro esperienze;
Vi saranno pure informazioni sul processo per il ridisegno delle comunità formatrici in Europa e sul processo di valorizzazione dei luoghi salesiani per i confratelli, i giovani e i laici.
In un secondo tempo offrirò, con il Consiglio generale, le indicazioni metodologiche per l’incontro con gli ispettori d’Europa previsto per il mese di dicembre 2016.
Carissimo Ispettore,
giunto al termine di questa presentazione desidero, insieme ai membri del Consiglio generale, ringraziarti e incoraggiarti per la dedizione e il lavoro che porti avanti insieme ai confratelli per il bene dei giovani affidati alla cura della tua Ispettoria.
Oggi il Signore desidera che la nostra presenza in Europa, continente che affonda le proprie radici e la propria identità nella fede cristiana, sia ancora significativa e capace di parlare come don Bosco al cuore di tanti giovani.
Non mancano le forze e neppure le risorse. Questa nostra cara e “vecchia” Europa ha ancora tanto da offrire al mondo. Noi Salesiani non possiamo mancare a questo appuntamento. Ce lo chiede il Signore, ce lo chiede don Bosco e ce lo chiedono soprattutto i giovani per i quali abbiamo deciso di consegnare la nostra vita.
Maria Ausiliatrice, presente all’inizio della vita della Chiesa e della Congregazione, ci sia vicino sempre.
P . Ángel Fernández A.,SDB
Rector Mayor