312 Parte II: L'espansione dell’operasalesiana nelmondo (1888-1965)
don Ceria, può essere corroborato da numerose testimonianze sullo
spirito meditativo di don Albera e dall’esame dei suoi scritti. Nelle let
tere circolari ai Salesiani, vediamo affiorare spesso questa preoccupa
zione dominante. In una delle prime lettere appunto su «lo |spirito di
pietà», il nuovo Rettor maggiore esprimeva il timore che l’attività «così
vantata» dei Salesiani, il loro zelo «apparentemente inaccessibile ad ogni
scoraggiamento», il loro entusiasmo «sostenuto fino allora da continui
successi», potesse un giorno venir meno, per non essere stati «feconda
ti, purificati e santificati da una vera e soda pietà».15 Spirito fine, fami
liare degH_autori spirituali che amava in modo particolare, don Albera
ha scritto un anno dopo l’altro una serie di piccoli trattati sulla pietà,
sulla disciplina religiosa, sul sacerdote, sulla vita di fede, sull’oEEedìen-
za, sulla castità, sulladolce|za, che fanno diTuTiTteorico delle virtù sa-
lesianeTTnoìtre fece comporre e stampare un libro & Pratiche dipietàx(>e
un Manuale del direttoreP
Benché don Albera non sia stato durante il suo rettorato un grande
viaggiatore come il suo predecessore, tuttavia anche lui sentì il bisogno
di prendere direttamente contatto con i membri della Famiglia salesia
na. Percorse l’Italia da nord a sud.18 Nel 1913, compì in Spagna un
viaggio di cinque mési, viaggio che il Bollettino salesiano presentò come
un «trionfo grandioso e solenne». A Roma, fu accolto con cordialità dal
Papa Pio X e poi da Benedetto XV, il quale, nel 1915, volle onorare la
Famiglia salesiana elevando mons. Cagliero al cardinalato. Andò in Au
stria, in Polonia, in Jugoslavia, in Inghilterra e nel Belgio. Il suo ultimo
passaggio a Marsiglia nel 1921 suscitò grandiose manifestazioni di sim
patia verso la sua persona. Si racconta che un po’ dovunque i suoi
ascoltatori fossero particolarmente felici di sentirlo parlare di don Bo
sco, di cui riproduceva a modo suo il sorriso e la semplicità.
La prima guerra mondiale Ì1914-1918Ì mise a dura prova la Con
gregazione e, con essa, il Superiore generale. Quasi la metà della Con-
15 P. ALBERA, Lettere circolariai Salesiani, pp. 28-29.
16 Pratiche dipietà in uso nelle case salesiane, Torino, Scuola tip. salesiana 1916. Il
manuale è stato influenzato dal Catechismo di Pio X, ma poco dal movimento li
turgico. Vedi P. STELLA, Il manuale «Pratiche dipietà in uso nelle case salesiane» (1916).
Momentidella suagenesi, in [F. DESRAMAUT (Ed.)], La vita dipreghiera delreligioso sale
siano, Colloqui sulla vita salesiana 1 (Lyon, 10-11 settembre 1968), Torino-Leu-
mann, LDC 1969, pp. 185-201.
17Manuale delDirettore, S. Benigno Canavese, Scola tipografica salesiana 1915.
18 Vedi per esempio lo studio di uno dei suoi viaggi: A. LENTI, Contributo alla
lettura e alla valorizzatone dellefonti archivistiche. Il viaggio di don PaoloAlbera in Sicilia,
Malta e Calabria nel 1914, in RSS 2 (1983) 123-144.