Il sangue dei martiri seme di un mondo nuovo
Lettera di Don Pascual Chávez, Rettor Maggiore, ai Salesiani della Spagna in occasione della beatificazione dei martiri del 1936-1937
Ai Salesiani della Spagna
Cari fratelli,
con profonda
gratitudine a Dio e gioia fraterna ci prepariamo a celebrare la
beatificazione – da tanto tempo desiderata – dei Martiri
Salesiani delle antiche ispettorie spagnole Betica e Celtica. I loro
compagni dell’Ispettoria Tarraconense sono stati beatificati sei
anni fa. Questi 63 fratelli ci ricordano che la fedeltà a Dio può
giungere a chiedere un supremo atto di amore, quello di consegnare la
vita per l’Amico, e ci assicurano che anche in questa prova Dio è
fedele a chi lo ama fino alla fine.
Con la firma degli “Acta de Martirio” avvenuta lo scorso
anno e la beatificazione che celebreremo il prossimo 28 ottobre, la
Chiesa riconosce questi nostri fratelli come martiri; questo è ciò
che loro sono ed è questo ciò che vogliamo celebrare. Non furono né
eroi né vittime di nessuna delle bande della Guerra Civile spagnola;
sono testimoni di Cristo Gesù e solo per Lui consegnarono la vita
fino al versamento del proprio sangue.
Morire da martiri è, innanzi tutto, grazia che il Signore concede a chi ama in modo speciale. La consegna di questo dono, espressione dell’amore preferenziale che Dio ha avuto per ciascuno dei nostri fratelli, è quanto, riconoscenti, vogliamo e dobbiamo celebrare. Il 28 ottobre sarà, senza dubbio, un gran giorno per la Congregazione, per la Spagna e per la Spagna salesiana. A nome di Don Bosco e di tutti i Salesiani mi unisco a voi nel ringraziare Dio per l’amore che ci ha mostrato e gioisco con la Spagna Salesiana per questo impareggiabile regalo che fa alla Congregazione e a tutta la Famiglia Salesiana, la testimonianza dell’amore più grande possibile che 63 dei nostri fratelli hanno suggellato con la propria vita.
Il martirio è la prova che garantisce la piena implantazione del carisma salesiano in Spagna. Credo che il riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa Universale giunga in un momento importante per la Spagna Salesiana, che ha celebrato il 125° anniversario dell’arrivo dei figli di Don Bosco a Utrera e che sta attendendo l’apertura del prossimo Capitolo Generale; questi due avvenimenti ci spingono a rinnovare la nostra passione apostolica a favore dei giovani. Quale migliore dimostrazione di passione della offerta della propria vita?
I martiri si presentano come modello e incoraggiamento di donazione apostolica in questo momento storico. La beatificazione di alcuni fratelli che furono martirizzati in una fase triste della vostra storia, è un invito a vivere con coerenza i nostri impegni come credenti e come salesiani, nella attuale congiuntura storica, che si presenta, senza dubbio, come una grande opportunità per dare una coraggiosa testimonianza di fede e di fedeltà a Dio e ai giovani.
Come la Passione di Cristo fu e, continua ad esserlo, la migliore notizia per l’umanità (la sua salvezza), così anche la beatificazione dei martiri è proclamazione di una buona notizia, una parola di speranza e un motivo di serena allegria. Dio continua la sua opera di salvezza e continua ad aver bisogno di uomini che, offrendosi a Lui totalmente, possano consegnarsi pienamente per i propri fratelli. Un mondo senza Dio è un mondo senza futuro; noi crediamo e speriamo in un mondo nuovo più umano e migliore, e siamo impegnati in prima linea nella sua costruzione. Il sangue dei martiri è seme di questo futuro che aspettiamo fiduciosamente: la fine di un mondo di odio e di morte, dell’assenza di Dio e della irresponsabilità umana. Che il sangue dei martiri salesiani beatificati, sia seme di nuove vocazioni e della rinascita vitale del carisma salesiano nella vostra benedetta patria.
Ai nostri fratelli martiri Dio chiese l’estrema generosità di una scelta radicale e precisa; Dio e i giovani si aspettano da noi il coraggio di una scelta chiara e perseverante e la gioia di vivere al loro servizio. Maria, Regina dei martiri, ci conceda di onorare la memoria dei nostri fratelli con l’offerta quotidiana delle nostre vite.
Con affetto in Don
Bosco:
Roma, 22 settembre 2007
P. Pascual Chávez