Albera Paolo
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Alcantara Filippo
in tutto, tanto da ottenere il titolo di « piccolo
don Bosco ». Don Cartier disse di lui: « Fu un
uomo d'azione, soprattutto d'azione interiore ».
Unica preoccupazione: formazione spirituale
delle anime. Lesse la miglior produzione asce
tica francese, la studiò e la fece sua tanto da
distribuirla abbondantemente ai suoi confratelli.
Il 29 agosto fu eletto, dal Capitolo Generale,
Direttore Spirituale della Società. A Torino si
mise a disposizione di don Rua, che se ne servì
per incarichi di fiducia, soprattutto per predica
zioni e per visite alle case e alle ispettorie. Nel
1894-95 fu in Francia, Algeria, Sicilia e in Ter
rasanta. La morte di mons. Lasagna, suo antico
alunno, lo afflisse moltissimo e si pose subito a
scriverne la vita. Il 28 febbraio 1896 ricevette
da don Rua l'incarico di compilare il Manuale
del Direttore. Nel 1898 visitò la Francia, la
Spagna e il Belgio, e nel 1900 ebbe l'incarico di
visitare, in occasione del 25° della prima parten
za dei missionari, tutta la Missione dell'America
del Sud. Passando per Marsiglia, guarì, con la
benedizione di Maria Ausiliatrice, suor Maria
Mourier, predicendole l'avvenire. La visita durò
tre anni e fu quasi un miracolo che egli, con
la sua fragile salute, potesse condurla a termine.
Giunse a Torino l'll aprile 1903, a tempo per
prendere parte ai preparativi dell'incoronazione
di Maria Ausiliatrice (7 maggio 1903). Era ri
tornato attraverso il Messico, gli Stati Uniti e
l'Inghilterra, e l'anno seguente fu a Roma in
udienza da san Pio X, poi in Sicilia, in Francia,
in Austria e in Polonia. Nel 1907 festeggiò la
Venerabilità di don Bosco, e fu di nuovo in
Francia e Spagna. Poi venne il terremoto di
Messina e la sua visita in Sicilia e Tunisia, e
l'ultimo periodo della vita di don Rua.
Secondo la profezia di don Bosco. che però era
conosciuta solo dal servo di Dio don Rinaldi, il
Capitolo Generale lo elesse Rettor Maggiore
il 16 agosto 1910.
Resse la Congregazione negli anni di.fE.cili della
prima guerra mondiale e fu sua caratteristica
una pietà e una cultura ascetica profonda, che
egli tradusse nelle numerose sue circolari che
scrisse a tutta la Società e nel suo Manuale del
Direttore che uscì alle stampe nel 1915. Ebbe
molte iniziative di carità per i figli degli italiani
espulsi dalla Turchia nel 1912 e per gli orfani
di guerra nel 1916 che accolse nei suoi collegi.
Nel 1918 celebrò la sua Messa d'oro e assistette
ai solenni festeggiamenti dell'imposizione dello
scettro d'oro a Maria Ausiliatrice. Nel 1920 vi
fu l'inaugurazione del monumento a don Bosco,
davanti alla basilica di Maria Ausiliatrice, col
triplice congresso dei Cooperatori, degli Exal
lievi e delle Exallieve delle Figlie di Maria Ausi
liatrice, e in tale circostanza il Governo italiano
lo nominò Grand'Ufficiale dell'Ordine Mauri
ziano.
Spossato dai continui viaggi che anche come
Rettor Maggiore si impose per visitare le Ope
re, confortare i confratelli e sostenere i coope
ratori, passò l'ultimo anno con una salute quanto
mai precaria, e si spense a Torino il 29 otto
bre 1921. Fu sepolto a Valsalice accanto a don
Bosco e a don Rua, di cui aveva continuato
l'opera con fedeltà e amore, imitando i grandi
esempi da loro ricevuti.
Opere
- Mons. Luigi Lasagna, Memorie biografiche, San Be
nigno Can., Libr. Salesiana, 1900, pp. xvr-458.
- Gli oratori festivi e le scuole di religione, Torino,
SAID, 1911, pp. ·100.
- Manuale del Direttore, San Benigno Can., Tip. Sale
siana, 1915, pp. 440.
- D. Bosco modello çl.el sacerdote salesiano, Milano,
Tip. Salesiana, 1926, pp. 87.
- Lettere Circolari ai Salesiani, Torino, SEI, pp. 527.
Bibliografia
Bollettino Salesiano, 1921, pp. 313-344. - Dol'VIENICO
GARNERI, Don Paolo Albera, secondo successore di
D. Bosco, Memorie biografiche, Torino, SEI, 1939,
pp. 500. - ]. M. BESLAY, Le Père Paul Albéra, Esquis
se biographique, Auteuil, Editions des Orphelins, 1956,
pp. 92. - ANGELO FRANCO, A lamp resplendent, Li/e
o/ Paul Albera, Paterson, Salesiana Publishers, 1958,
pp. 221.
E. V.