futuro. Al contrario, vi sono candidati che tendono ad enfatizzare le loro difficoltà, considerandole
ostacolo insormontabile per il cammino vocazionale.
Il discernimento tempestivo degli eventuali problemi che ostacolassero il cammino vocazionale –
quali l'eccessiva dipendenza affettiva, l'aggressività sproporzionata, l'insufficiente capacità di essere
fedele agli impegni assunti e di stabilire rapporti sereni di apertura, fiducia e collaborazione fraterna
e con l'autorità, l'identità sessuale confusa o non ancora ben definita – non può che essere di grande
beneficio per la persona, per le istituzioni vocazionali e per la Chiesa.
Nella fase del discernimento iniziale, l'aiuto di esperti nelle scienze psicologiche può essere
necessario anzitutto a livello propriamente diagnostico, qualora ci fosse il dubbio di presenza di
disturbi psichici. Se si constatasse la necessità di una terapia, dovrebbe essere attuata prima
dell'ammissione al Seminario o alla Casa di formazione.
L'aiuto degli esperti può essere utile ai formatori anche per delineare un cammino formativo
personalizzato secondo le specifiche esigenze del candidato.
Nella valutazione della possibilità di vivere, in fedeltà e gioia, il carisma del celibato, quale dono
totale della propria vita ad immagine di Cristo Capo e Pastore della Chiesa, si tenga presente che
non basta accertarsi della capacità di astenersi dall'esercizio della genitalità, ma è necessario anche
valutare l'orientamento sessuale, secondo le indicazioni emanate da questa Congregazione.25 La
castità per il Regno, infatti, è molto di più della semplice mancanza di relazioni sessuali.
Alla luce delle finalità indicate, la consultazione psicologica può in alcuni casi risultare utile.
b) Formazione successiva
9. Nel periodo della formazione, il ricorso ad esperti nelle scienze psicologiche, oltre a rispondere
alle necessità generate da eventuali crisi, può essere utile a sostenere il candidato nel suo cammino
verso un più sicuro possesso delle virtù morali; può fornire al candidato una più profonda
conoscenza della propria personalità e può contribuire a superare, o a rendere meno rigide, le
resistenze psichiche alle proposte formative.
Una maggiore padronanza, non solo delle proprie debolezze, ma anche delle proprie forze umane e
spirituali,26 permette di donarsi con la dovuta consapevolezza e libertà a Dio, nella responsabilità
verso se stessi e verso la Chiesa.
Non si sottovaluti, tuttavia, il fatto che la maturità cristiana e vocazionale raggiungibile, grazie
anche all'aiuto delle competenze psicologiche, benché illuminate e integrate dai dati
dell'antropologia della vocazione cristiana, e quindi della grazia, non sarà mai esente da difficoltà e
tensioni che richiedono disciplina interiore, spirito di sacrificio, accettazione della fatica e della
croce,27 e affidamento all'aiuto insostituibile della grazia.28
10. Il cammino formativo dovrà essere interrotto nel caso in cui il candidato, nonostante il suo
impegno, il sostegno dello psicologo o la psicoterapia, continuasse a manifestare incapacità ad
affrontare realisticamente, sia pure con la gradualità di ogni crescita umana, le proprie gravi
immaturità (forti dipendenze affettive, notevole mancanza di libertà nelle relazioni, eccessiva
rigidità di carattere, mancanza di lealtà, identità sessuale incerta, tendenze omosessuali fortemente
radicate, ecc.).