LUIGI VERSIGLIA
1873 1930
Luigi Versiglia nacque a Oliva Gessi, in provincia di Pavia, il 5 giugno 1873.
Fin da piccolo serviva alla Messa, tanto che la gente lo immaginava sacerdote,
ma Luigi non voleva sentirne parlare, perché desiderava fare il veterinario. Fu
accolto dodicenne da don Bosco, che lo aascinò a tal punto da fargli cambiare
idea. Nel 1888, poco dopo la morte del santo, Luigi fu molto colpito dalla
cerimonia di consegna del Crocisso a sette missionari e decise di diventare
salesiano, con la speranza di andare in missione. Presa la laurea in losoa, fu
ben presto pronto per l'ordinazione sacerdotale, che avvenne nel 1895. Don Rua
lo nominò maestro dei novizi a soli 23 anni a Genzano di Roma, cosa che fece per
dieci anni con bontà, fermezza e pazienza. Richiesti con insistenza dal vescovo
di Macao, nel 1906 sei salesiani arrivarono in Cina, guidati da don Versiglia.
Realizzarono così una ripetuta profezia di don Bosco. Stabilita a Macao la
casa madre salesiana, si aprì anche la missione di Heungchow. Don Luigi
animò il territorio alla maniera di don Bosco, costituendo una banda musicale
apprezzatissima, aprì orfanotro e oratori. Nel 1918 i salesiani ricevettero dal
Vicario apostolico di Canton la missione di Shiuchow, e il 9 gennaio 1921 don
Versiglia ne fu consacrato vescovo. Saggio, instancabile e povero, viaggiava in
continuazione per visitare e incoraggiare i confratelli e i cristiani del territorio.
Al suo arrivo i villaggi erano in festa, soprattutto i bambini. Fu un vero pastore,
tutto dedito al suo gregge. Diede al Vicariato una solida struttura con un
seminario e case di formazione, progettando egli stesso varie residenze e ricoveri
per anziani e bisognosi. Curò con convinzione la formazione dei catechisti.
Scrive nei suoi appunti: Il missionario che non sia unito a Dio è un canale che
si stacca dalla sorgente. Il missionario che prega molto, farà anche molto.
Come don Bosco, era un esempio di lavoro e di temperanza. Intanto in Cina
la situazione politica era diventata molto tesa, soprattutto nei confronti dei
cristiani e dei missionari stranieri. Iniziarono le persecuzioni. Il 13 febbraio 1930,
insieme a don Caravario, il vescovo si reca per la visita pastorale nella missione di
Linchow. Li accompagnano anche alcuni ragazzi e ragazze, che hanno studiato a
Shiuchow. Il 25 febbraio un gruppo di pirati di orientamento bolscevico ferma la
barca del vescovo, cercando di prendere le ragazze. Il vescovo e don Caravario lo
impediscono con tutte le loro forze. Vengono picchiati selvaggiamente, e inne
fucilati il 25 febbraio 1930. Prima di essere uccisi riuscirono a confessarsi a
vicenda. Il loro ultimo respiro fu per le anime della loro amata Cina.
BEATIFICATO IL 15 MAGGIO 1983 DA GIOVANNI PAOLO II
CANONIZZATO IL 1° OTTOBRE 2000 DA GIOVANNI PAOLO II
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