Don Carlo Braga nacque a Tirano il 23 maggio
1889. Perse i suoi cari mentre era ancora bam-
bino. In questi frangenti don Braga ebbe come
provvidenziali sostituti i Salesiani. Anzitutto a Tirano
le Figlie di Maria Ausiliatrice che lo seguirono dall’asi-
lo alle elementari. Più tardi furono i Salesiani di Don
Bosco che lo accolsero nel loro collegio di S. Rocco in
Sondrio. Toccò a lui di essere scelto quale piccolo segre-
tario del Rettor Maggiore in visita alla casa di Sondrio. Al
termine di questa indimenticabile esperienza il Beato
Michele Rua gli disse: - “Noi saremo sempre amici” (27
giugno 1904)”. Iniziò così il suo percorso nella fami-
glia salesiana. Nel 1904, fu inviato al noviziato della
Ispettoria Centrale (Foglizzo, agosto 1904). Fece la sua
professione (30 luglio 1906), quindi la sua prima espe-
rienza come salesiano (1908-1911) a Trino Vercellese.
Mentre studiava teologia (1911- 1914) si occupò anche
dell’Oratorio di San Luigi (1912) dove il superiore della
Comunità era il Venerabile Vincenzo Cimatti. L’11 apri-
le 1914 fu ordinato sacerdote non senza alcuni ritardi.
Quasi un anno dopo l’ordinazione (maggio 1915) don
Carlo fu arruolato nell’esercito italiano. Questo gli fece
sperimentare i rigori della guerra fino all’aprile 1919.
Colpito da una grave malattia, decise che se fosse stato
guarito sarebbe andato in missione.
Il 29 novembre del 1918 partecipò alla seconda spedi-
zione missionaria in Cina. Ricevette il crocifisso mis-
sionario (aprile 1919) dal Rettor Maggiore, don Paolo
Albera a Valdocco. Giunse in Cina il 29 settembre 1919.
Don Carlo Braga divise in due fasi la sua vita missio-
naria, trascorsa accanto al vescovo e martire salesia-
no Luigi Versiglia: la prima, dal 1919-1924, quando
fu assegnato come superiore dell’orfanotrofio “San
Giuseppe” di Ho Sai; la seconda, dal 1925-1929, quan-
do fu rettore del “Don Bosco College “di Shiu Chow.
Nel 1930, fu nominato ispettore. Per ventidue anni
(1930-1952), don Braga guidò i “Salesiani cinesi” in
un difficile percorso.
Per tutti questi anni don Braga ebbe la responsabilità
di fare il possibile per mantenere la presenza salesiana
in Cina, contenendo il piú possibile le distruzioni e la
dispersione dei confratelli causate dalla crisi cinese.
Tra il 1952 e 1953 a don Carlo fu concessa una pausa,
dopo il lungo mandato come superiore della Cina,
quando fu inviato nelle Filippine come direttore della
scuola tecnica salesiana Victorias, Negros, Occidental.
Nel 1955 venne nominato delegato dell’Ispettore della
Cina, dal quale i salesiani delle Filippine dipendevano.
Tre anni più tardi (1958), ebbe la nomina a “visitatore”
delle Filippine.
Nel 1963 don Braga fu sollevato dall’ufficio di superio-
re e assegnato come confessore e direttore spirituale
dei salesiani e degli aspiranti alla vita salesiana. Le
Filippine si presentarono a don Braga come un pa-
ese con scarse vocazioni e un forte interesse al pro-
gresso economico. Per questo considerò un successo
l’incremento delle vocazioni e la creazione di scuole
tecniche.
Durante i 65 anni della sua vita salesiana, don Braga
fu direttore per 14 anni, ispettore per 23 anni e “visi-
tatore” per 5 anni.
Morì nel primo mattino del 3 gennaio 1971, solennità
dell’Epifania del Signore, nel collegio Don Bosco di San
Fernando, Pampanga.
BREVE CRONOLOGIA DELLA VITA DI DON BRAGA
1889 Nascita di don Braga (23 maggio, Tirano,
Sondrio, Italia)
1904
Noviziato a Foglizzo (agosto)
1906
Prima professione (30 luglio)
1914
Ordinazione sacerdotale (11 aprile)
1915 Viene arruolato nell’Esercito italiano
(maggio)
1918 Viene invitato a unirsi alla spedizione
missionaria (novembre)
1919 Parte dall’Italia (23 agosto) e arriva in Cina
(29 settembre)
1919-1924Superiore dell’Orfanotrofio di San
Giuseppe Ho Sai
1925-1929Superiore del Don Bosco College di Shiu
Chow
1930-1952 Provinciale della Cina
1953 Arrivo nelle Filippine (Rettore del Don
Bosco Victorias)
1955 Delegato del Provinciale della Cina nelle
Filippine
1958-1963Visitatore delle Filippine (Vice-Provincia)
1971 Morte di don Braga (3 gennaio, Bacolor,
Pampanga, Filippine)
Novena
INTRODUZIONE
La novena è una preghiera da farsi per nove giorni
consecutivi. L’unica condizione per la validità della
novena è che sia fatta con determinazione, con co-
stanza e senza interruzione.
ALCUNI
SUGGERIMENTI
Come insegna la santa
madre Chiesa, la vita
spirituale, gli esercizi
di pietà e le devozioni
sono strettamente lega-
ti alla vita sacramentale
e sono tanto più efficaci
e fruttuosi quanto più si
corrisponde alla grazia
del Signore. È, pertanto,
“necessario” accostarsi
al sacramento della Ri-
conciliazione per chiedere perdono a Dio dei propri
peccati, partecipare alla Santa Messa (se ti è possibi-
le ogni giorno) e ricevere la Santa Eucaristia, fonte
e culmine di tutta la vita cristiana.
Inoltre, ogni giorno della novena è consigliabile:
1) Lodare, benedire e ringraziare la Santissima Tri-
nità: Dio Padre per il dono della creazione; Dio
Figlio per il dono della Redenzione; Dio Spirito
Santo per quello della Santificazione.
2) Perdonare sempre e chiunque.
3) Vivere con impegno e costanza la preghiera per-
sonale, familiare e comunitaria.
4) Compiere opere di carità.
5) Abbandonarsi alla volontà di Dio.
La Novena, infatti, è molto efficace, se si crede ferma-
mente, per superare periodi di sofferenza, di malattia,
di angoscia, di rovina morale, di problemi familiari,
matrimonio in crisi, mancanza di lavoro, per essere
illuminati nelle scelte più difficili da prendere, per
essere guariti, consolati e per chiedere qualsiasi aiuto
nelle piccole e grandi difficoltà di ogni giorno; ma
anche per ringraziare delle immense grazie che con-
tinuamente riceviamo dal Signore.