Rua. indice 3 vol Amadei


Rua. indice 3 vol Amadei

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#•
ASCOLTIAMO
IL SERVO DI DIO
« Imitiamo Don Bosco
quanto ci é possibile ».
«Non basta che ci fac-
ciamo santi, ma dobbia-
mo andaré in paradiso
con una schiera di anime
da noi sálvate ».
^
<< Migliaia di poveri gio-
vani ci chiedono aiuto».
« State sicuri, il loro cuore
non é terreno ingrato ».
« Facciamo ogni giorno
qualche opera buona ».
« Sacrifichiamoci volentie-
ri per Dio e per le anime ».
SAC. M I C H E L E RÚA
ÍNDICE DEL VOLUME PRIMO
PREFAZIONE
VII
I
ALLÁ SCUOLA DI DON BOSCO
I. — II primo incontro
1837=1846
L'Apostólo della gioventü dei tempi nuovi. - Una prova della
divina assistenza su Don Bosco fu l'incontro di Michele Rúa. - La
famiglia Ruá. - Dalla collina di San Vito alia Crocetta. - II padre
prende stanza alia R. Fucina delle Canne. - Nascita di Michele. -
L'ambiente familiare e l'infanzia del Servo di Dio. - É amato da íutti.
- Per un mazzo di fiori cade in un canale ed é ammonito dalla mamma.
- Prega e studia volentieri il catechismo. - É uno specchio di nettezza
e di candore. - Riceve la Cresima nella chiesa dell'Arcivescovadc. -
Perde il padre, e incontra Don Bosco, negli inizi delí'Oratorio. - Con
dolore senté diré che Don Bosco é impazzito. - L'Oratorio trova sede
stabile, e Michele s'accosta alia prima Comunione, nella chiesetta
della R. Fucina
pag. 1
IL — « D. Bosco..., son pronto a seguirla! » 1846=1850
Ringrazia il Signore per la guarigione di Don Bosco da moríale
malattia. - Si ascrive alia Compagnia di San Luigi, fondata nell'Ora-
torio. - Vede avverarsi alcune predizioni di morte. - Studia atienta-
mente Don Bosco. - Anche Don Bosco ha fisso lo sguardo su lui. -
Ricordi del 1848. - Frequenta la Scuola Elementare Complementare
dei Fratelli delle Scuole Cristiane a Porta Palatina; e comincia a re-
carsi regularmente all'Oratorio. - Sceglie Don Bosco a padre dell'anima
sua. - Vorrebbe incontrarlo e parlargli ogni giorno. - « Michelino,
prendí, prendi!...». - Attende agli esercizi spirituali in preparazione
alia Pasqua. - Termina brillantemente la terza complementare; e Don
Bosco l'invita a cominciare il ginnasio per avviarlo al Sacerdozio » 12
III. — Catechista nell'Oratorio
1850-1852
Comincia lo studio del latino, e non si applica interamente. - Am-
monito, non tarda a dar il massimo rendimento. - Prende parte a un

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832
índice
corso di esercizi spirituali nel Seminario di Giaveno, e impara ad
apprezzare l'Esercizio della Buona Morte. - Per la festa del Rosario
va a Castelnuovo, e fa conoscenza con Giovanni Cagliero. - Compie
la prima ginnasiale. - Assiste alia vestizione dei primi chierici. del-
TOratorio. - Perde un fratello, e teme di seguirlo nella tomba. - Con-
tinua lo studio di Don Bosco. - É ammesso alia terza ginnasiale. - Un
brutto scherzo. - Frequenta le lezioni sulla geografía dei luoghi santi.
- Chiede di vestir l'abito ecclesiastico. - Comincia Tapostolato tra i
compagni. - Una testimonianza del Card. Cagliero. - Splendide di-
chiarazioni di Don Bosco
pa
IV. — Veste l'abito ecclesiastico
1852-1853
Don Bosco confida a Michele le sue visioni. - Sante industrie di
Don Bosco nell'educare. - « Di Michele Rúa giovinetto non si dirá
mai bene abbastanza! », - É promosso alia quarta ginnasiale; e con
Giuseppe Rocchietti si prepara a vestir Tabito ecclesiastico. - La « Terra
promessa ». - Difncoltá dei fratellastri per il suo ingresso neirOratorio.
- Entra neU'Oratorio, e veste l'abito ecclesiastico nella cappella dei
Becchi a Castelnuovo d'Asti. - « Don Bosco voleva dirti che con te
avrebbe fatto a meta!». - Impressioni della cerimonia. - Povero nel
vestito! - Compie in un anno la quarta e la quinta ginnasiale. - Perde
un altro fratello, e teme ancor piü di scender presto nella tomba. -
Vorrebbe vivere per lavorare con Don Bosco, e lo aiuta piü intensa-
mente. - É il suo amanuense. - Di fronte al soprannaturale. - Ottiene
il diploma di licenza ginnasiale. - Don Bosco gli aínda la ristampa
d'un opuscoletto per il 1903; ed egli rinnova il proposito di lavorare
sulle orme del Maestro
>
V. — II primo salesiano
1853-/855
Compie il corso filosófico e disimpegna altre mansioni. - Vigila
per l'osservanza delle norme tradizionali della disciplina neirOratorio.
- Vigila ancor piü su se stesso. - Don Bosco lo stima piü degli altri
chierici. - Sua attivitá in Valdocco e neirOratorio di S. Luigi a Porta
Nuova. - Sua mortificazione. - Fa scuola di aritmética agli alunni del
prof. Bonzanino. - Commenta una pagina del testo greco dei Ss. Van-
geli. - Dagli alunni interni é proclamato airunanimita.il migliore
deH'Oratorio. - Prende parte ad un'adunanza privata per lo stabili-
mento della Societá Salesiana. - Comincia ad attendere alia meditazione
quotidiana. - A Torino scoppia il colera e il Servo di Dio si presta
generosamente all'assistenza de* colerosi. - Corre grave pericolo. - É
testimonio della guarigione prodigiosa di Giovanni Cagliero. - Sue
cure per una squadra di orfanelli. - Per il primo fa i vóti religiosi in
mano di Don Bosco. - Continua lo studio del Maestro. - Come S. Gio-
vanni Berchmans!
»
VI. — Comincia il corso teológico
1855'1856
Intraprende lo studio della teología, e dell'ebraico. - « Eran tempi
belli!...». - Quanta nettezza in tanta povertá! - Singolare obbedienza
del Servo di Dio. - Sempre al lavoro! - É segretario della Conferenza
índice
di San Vincenzo de' Paoli, fondata neU'Oratorio di Valdocco; e ne
fonda una seconda neirOratorio di S. Luigi a Porta Nuova. - É pre-
sidente attivissimo della Compagnia deirimmacolata, sorta per ini-
ziativa di Domenico Savio. - Don Bosco lo conduce a S. Ignazio. -
Muore mamma Margherita, e la madre del Servo di Dio entra a farne
le veci neU'Oratorio. - Spirito di mortificazione del Servo di Dio
VIL — Prediche gíovanüi
1856-1857
Esemplaritá del Servo di Dio. - Ha la responsabilitá dell'Oratorio
di S. Luigi. - Alcune prediche di quel tempo. - Don Bosco dispese che
i chierici, entrando in teologia, cominciassero ad esercitarsi neil'esporre
la parola di Dio. - Pregi delle prime prediche del chierico Rúa. - La
prima é contro l'ozio. - « L'ozio é dannoso al corpo, agli interessi
temporali ed all'anima ». - Apostrofi finali alia Madonna. - Testimo-
nianza del Card. Cagliero. - «Tutti vanno airinferno per il cattivo
.esempio ». - « Fuggite quei compagni, che dánno esempi d'irreligione,
d'immodestia, e d'insubordinazione». - «Le battaglie piü gravi, che
ogni uomo deve combatiere, son quelle contro le cattive inclinazioni».
- « Guai a chi si accosta ai Santi Sacramenti per abitudine». - II chie-
rico Rúa, entrando nel primo corso di teologia, cominció ad accostarsi
alia S. Comunione ogni giorno. - II Servo di Dio Leonardo Murialdo
prende la direzione dell'Oratorio di San Luigi. - Una lettera al chie-
rico Rúa. - Aiuta-il teol. Murialdo sino al termine del 1857; quindi
passa all'Oratorio dell'Angelo Custode in Vanchiglia. - Continua a
presiedere la Compagnia dell'Immacolata. - Suo zelo per la frequenza
alia S. Comunione. - Fa scuola di Vangelo ai chierici
VIII. — Accompagna Don Bosco a Roma 1858
Motivi del viaggio. - Una memoria inédita. - Da Torino a Ge-
nova. - É Don Bosco che narra: il chierico Rúa é stanco di sbadigliare;
tremando per il freddo, lo attende all'oscuro sino all'una dopo la
mezzanotte; osserva tutti e nota tutto in silenzio; gli presta utili ser-
vizi. - Da Civitavecchia a Roma: « Tutto andava a tre a tre! ». - « Ecco
la cupola di S. Pietro!». - Memoranda udienza pontificia. - Bacia la
mano al Santo Padre, anche per i chierici deirOratorio. - « Super
socium tuum». - I Rosminiani sperano di vederlo entrare nell'Istituto
della Carita. - Aiuti che presta a Don Bosco. - Di nuovo ai piedi di
Pió IX. - L'Oratorio riprende l'aspetto di famiglia per opera di Don
Bosco e del chierico Rúa. - Nel lavoro piü intenso, con edificazione
di tutti. - La « Festa del Papa ». - Don Bosco l'anima a perseverare
nei santi propositi, perché « solo attraverso il Mar Rosso ed il deserto
si arriva alia Terra Promessa!»
IX. — Direttore spirituale della Societá 1858-1859
Come si viveva neU'Oratorio. - II Servo di Dio é incaricatp del-
l'assistenza degli artigiani e della direzione delle scuole. - Era giá
l'integratore di Don Bosco. - Come interloquiva ai sermoncini della
sera. - Fa scuola di grammatica francese a soldati francesi. - Lo studio
diligentissimo della teologia accresce in lui l'amor di Dio. - Comincia
53 — Vita del Servo di Dio Michele Rúa. Vol. I.

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834
índice
a scrivere un Storia Sacra per le famiglie cristiane. - Belle riflessióni
su Tesposizione delle meraviglie e dei fenomeni del creato. - É pre-
sente all'annunzio della costituzione della Societá Salesiana. - Riceve
la Tonsura, i Minori e il Suddiaconato. - Fondazione della Societá
Salesiana ed elezione dei Superiori. - II suddiacono Rúa é nominato,
airunanimitá, direttore spirituale. - Testimonianza degli ex-allievi sul
virtuoso tenor di vita del Servo di Dio in prossimitá al sacerdozio pag. 111
X. — E ordinato Sacerdote
1860
Unánime ammirazione per la sua vita esemplare. - Prega e lavora.
- Come adempie Turncio di direttore spirituale. - Termina con splen-
didi esami lo studio della teología. - Riceve il diaconato. - Spine e rose.
- Firma la domanda a Mons. Fransoni per l'approvazione degli Statuti
della nuova Societá. - É ordinato sacerdote, a Caselle Torinese, da
Mons. Balma. - Celebra la prima messa nelPOratorio. - Solenne
dimostrazione di affetto e di esultanza per la sua elevazione al sacer-
dozio. - Domanda a Don Bosco un ricordo per Tordinazione; e Don
Bosco gli traccia un eroico programma di vita
» 123
II
PRIMO AIUTANTE DI DON BOSCO
I. — Direttore delle scuole
1860-1861
Come avanza nella perfezione. - S'esercita a predicare e si prepara
aH'esame di Confessione. - É presidente della commissione formatasi
per notare le cose' piü importanti della vita di Don Bosco. - Dá il
maggior contributo a Don Bosco e a Don Alasonatti nella direzione
deirOratorio, con umiltá singolare. - É il direttore delle scuole. - Este- ,
nórmente austero, é di una bontá e discrezione meravigliosa. - Riceve
la strenna della Beata Vergine
» 137
I I . — Direttore dell'Oratorio di Vanchiglia 1861-1863
Per Don Bosco. - É a capo del primo drappello che entra regular-
mente nella Societá Salesiana. - É, fin d'allora, assenziente Don Bosco,
tenuto in concetto di santo. - Suo lavoro nell'Oratorio dell'Angelo
Custode in Vanchiglia. - II quaderno deiresperienza. - Attivitá apo-
stólica. - La sua parola rivela la carita e la saggezza desanima sua. -
Un piccolo saggio della semplicitá, praticitá ed opportunitá delle sue
istruzioní sulla Storia Sacra. - Vita di abnegazione e di sacrificio. -
«Prega ancora un po', e ti daró la mia pietanza!». - « Cereja, cereja,
Don Rúa!». - Miglioramento deH'Oratorio
» 148
I I I . — Direttore a Mirabello Monferrato 1863-1865
Dá Tésame di professore di ginnasio. - É nominato direttore del
primo collegio salesiano di Mirabello Monferrato. - Riceve da Don
índice
835
Bosco importanti norme di direzione. - É voce di tutti: « Don Rúa,
£a Mirabello, é come Don Bosco all'Oratorio!». - É invitato ad accet-
tare una cattedra nel ginnasio di Susa. - Si senté inorgoglire per i lieti
successi e lo confida a Don Bosco. - Don Bosco gli ricorda le parole di
San Bernardo: « XJnde venís, quid agis, quo vadis? ». - Preziosi con-
sigli agli alunni. - Le « paroline airorecchio ». - Con sé stesso. - Mar-
tire del lavoro. - Spirito di mortificazione. - Conduce i collegiali a
Torino per la posa della prima pietra del Santuario di Maria Ausilia-
trice. - Interessamento per il bene spirituale della popolazione di
Mirabello. - Fermezza nelle difficoltá insorte per l'approvazione delle
scuole del collegio. - Delicatezze paterne con giovani discoli. - Eífetti
della lontananza da Don Bosco
pag. 167
IV. — Prefetto'deirOratorio e della Societá 1865
Dolori e conforti. - II Servo di Dio é richiamato all'Oratorio, per
sostituire Don Alasonatti. - « Tutto come prima!». - Cari ricordi ed
umiltá profonda. - Per il primó pronuncia i voti perpetui innanzi a
Don Bosco. - « Amali per me»... «Come un fratello maggiore!... ». -
Assidue cure per migliorare ramministrazione e la disciplina dell'Ora-
torio. - Conferenze settimanali. - Certi alunni. - Come e dove lavorava
il Servo di Dio. - II suo ufíicio era una scuola di povertá e di economía.
- Pazienza con certi aiutanti. - « Lavoriamo per Don Bosco!... Lavo-
riamo per il Paradiso!... ». - Durante la ricreazione. - Ed era stimato
e venerato da tutti. - La santitá di Don Rúa é paragonata a quella di
Don Bosco. - Cuore di" padre con i nuovi alunni. - Per gli artigiani. -
Fa predicar,-per loro, un corso speciale di esercizi spirituali. - Oh!
qual fervore in tutti i religiosi al principio della loro santa istituzione!... » 184
V. — £ il braccio destro di Don Bosco 1866-1868
« Fidelis servus et prudens». - Appunti d'una sua conferenza ai
Salesiani. - Don Bosco puó assentarsi frequentemente dall'Oratorio,
perché Don Rúa lo supplisce a perfezione. - Scopo fondamentale della
Societá Salesiana: la santificazione di coloro che la compongono. -
Delicato lavoro del Servo di Dio. - Scuola pratica di fede nella Divina
Prowidenza e di prudenza cristiana. - Una risposta del can. Eugenio
Galletti. - II Servo di Dio alia contessa Callori. - Al cav. Oreglia di
S. Stefano narra vari fatti prodigiosi di Don Bosco. - Sommi elogi
di Don Bosco alia virtü di Don Rúa. - É guarito di un dolore alia
mano. - Annota fatti e detti del Fondatore. - Suo lavoro per la con-
sacrazione del Santuario di Maria Ausiliatrice. - S'anímala grave-
mente di peritonite, e riceve il Santo Viatico. - Benedetto da Don
Bosco, contro il parere dei medici guarisce. - La missione riservata
al Servo di Dio in un sogno di Don Bosco. - Durante la convalescenza.
- Ordinamento della disciplina dell'Oratorio. - Per l'approvazione della
Societá Salesiana
» 197
VI. — Direttore dell'Oratorio
1869-1872
Approvazione della Societá Salesiana. - La Divina Prowidenza
continua a vegliar suH'Oratorio, e Don Bosco cura la formazione de*

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836
índice
primi Salesiani. - « Unitá di spirito e unitá di amministrazione». -
L'ai uto prestato dal Servo di Dio. - Don Rúa é il primo maestro dei
novizi. - Come assolve il delicato ufficio. - Comincia a spiegare la
Storia Sacra nella chiesa di Maria Ausiliatrice. - Continua le lezioni
di Sacra Scrittura e di Vangelo. - Atiende quotidianamente al mini-
stero delle confessioni. - Al letto dei moribondi. - Vede Tanima di un
alunno volare al cielo in forma di colomba. - Nuova minaccia di perder
Don Bosco, ed olocausti generosi per la sua guarigione. - Cresce il
lavoro del Servo di Dio. - Sue cure paterne per alcuni poveri alunni
irriducibili. - L'Oratorio, per opera paziente di Don Rúa, riveste il
fascino irresistibile del buon esempio. - Altre attenzioni delicate. -
Le sollecitudini per l'esatta osservanza della disciplina non lo rendono
simpático ad alcuni. - Don Cagliero espone la dimcoltá a Don Bosco,
e Don Bosco toglie a Don Rúa rufficio di prefetto airOratorio, e lo
nomina vice-direttore. - Unánime ammirazione per la virtü del Servo di
Dio. - Alcuni pensieri che rivelano la carita deH'anima sua. - Dá Tésame
di professore di retorica
VII. — La «Regola vívente»
1872-1874
Gerrerositá del Servo di Dio. - É incaricato dalla distribuzione
del personale della Societá. - Come aiuta Don Bosco nella fondazione
dell'Opera dei Figli di Maria Ausiliatrice. - Come continua la vigi-
lanza sugli ascritti alia Societá e su tutti e su tutto. - Come prova il
carattere dei futuri Salesiani. - Anche dopo la mezzanotte e nelle prime
ore del mattino, pregando, vigila TOratorio. - Sua carita nel correg-
gere. - Sua cura per prevenire il male. - Economía in tutto ed osser-
vanza delle Rególe. - «Amiamo tanto il nostro Padre!». - Attivitá
di Don Bosco per affrettare l'approvazione definitiva delle Costitu-
zioni della Societá. - Sue raccomandazioni, personifícate nella per-
sona del Servo di Dio. - Don Rúa é il piü povero della Societá. - É la
« Regola vivente ». - Lo splendore della virtü angélica gli traspare da
tutta la persona. - In quanta stima era giá presso quanti lo conoscevano.
- É ascritto all'Accademia dell'Arcadia e all'Accademia di Storia Ec-
clesiastica del Piemonte. - Approvazione definitiva delle Costituzioni
salesiane. - Tempre d'eroi. - Altro splendido elogio di Don Bosco
alia virtü di Don Rúa!
V I I I . — Visitatore delle case salesiane 1874-1875
« Don Bosco»; nuova commissione per raccoglierne le memorie.
- Don Rúa nelle assenze di Don Bosco. - Gli viene ufficialmente affi-
dato l'incarico di visitatore delle case salesiane. - Un prezioso docu-
mento: norme che seguiva nelle visite. - II primo sguardo é alia casa
di Dio. - Poi alio stato religioso e morale deH'istituto, dei confratelli
e degli alunni. - Rilievi interessanti. - A un direttore quindici osser-
vazioni; e come sonó sagge, opportune e delicate! - Pubblica alcuni
classici italiani. - Sua prima visita all'istituto delle Figlie di Maria
Ausiliatrice a Mornese. - Sante impressioni che lascia nelle religiose. -
Supplisce Don Cagliero, dal novembre 1875 all'autunno del 1877,
come direttore spirituale della Societá e delle Figlie di Maria Ausi-
liatrice. - Quanto lavoro! - É Tammirazione di tutti. - Affettuoso
índice
plebiscito. - Come il Servo di Dio Don Luigí Guanella rende omaggio
alia santitá di Don Rúa
pag.
IX. — Nella vita intima della Societá 1875-1876
Conferenze ed adunanze generali per ottenere queirunitá di spi-
rito e d'azione, che inculcava Don Bosco. - Aiuto prestato dal Servo
di Dio. - Come raccomanda Teconomia e Tobbedienza. - Come espone
lo stato fiorente dell'Oratorio nel 1876. - Allocuzione memoranda di
Don Bosco: II presente e Tawenire della Societá Salesiana: « La Di-
vina Prowidenza non ci abbandonerá mai, finché si osserveranno le
Rególe ». - L'Unione dei Cooperatori Salesiani. - Don Rúa perde la
madre. - Attivitá del Servo di Dio. - Domanda soccorsi. - « Chi si
potrebbe chiamare martire del lavoro, é Don Rúa». - É esonerato
dairufficio di vice-direttore. - Un particolare interessante: tutti con-
tinuano a far capo al Servo di Dio. - Una testimonianza signifi-
cativa
»
X. — Sempre ammirabile!
1877-1879
« Faremo a meta ». - Una conferenza memoranda. - « Si puó diré,
che il Signore porti sulle braccia la Congregazione Salesiana». - «La
gloria della nóstra Societá é nella moralitá ». - Come Don Rúa fosse il
fido aiutante e l'integratore di Don Bosco nella direzione dell'Ora-
torio e della Societá. - I primi Capitoli Generali. - Alcune osservazioni
ad una circolare di Don Bosco. - Le prove del « soverchio zelo » e la
prudenza del Servo di Dio. - Va a Parigi per trattare di una fonda-
zione salesiana. - Tiene il discorso per la quarta spedizione di missio-
nari. - Dá la strenna agli alunni e ai Salesiani dell'Oratorio per l'anno
1878. - Lavoro nascosto del Servo di Dio. - Sue sollecitudini per tro-
vare i mezzi da vivere. - Abbandono di Don Bosco nella Divina Prov-
videnza e meravigliosa prudenza di Don Rúa. - Alcuni rilievi interes-
santi. - II quadró della Madonna di Foligno. - Due signore che desi-
derano parlare a Don Bosco durante la cena. - Letrera ad un prote-
stante. - « Vir obediens». - Predicazioni. - « Credo che hai indovinato...,
abbiamo un solo Don Rúa!». - Interessamento del Servo di Dio per le
Missioni della Patagonia. - Circolare alie case salesiane. - Sempre
ammirabile!
»
III
TUTTO DI DON BOSCO
I. — Per la sistemazione della Societá 1880-1882
II Servo di Dio fu Taraldo della sistemazione della Societá Sale-
siana. - Sue prime circolari alie case salesiane. - Istituite le prime
ispettoríe, mensilmente si tiene in corrispondenza con gli ispettori.
- Quanta opportunitá e sinceritá in quelle lettere! - Duplice aspetto del-

1.7 Page 7

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%3%
índice
I'Oratorio, e contributo del Servo di Dio per il suo funzionamento
nórmale. - Va a Marsiglia a presiedere un corso d'esercizi spirituali.
- Un saggio delle frequenti illustrazioni meravigliose di Don Bosco.
- Don Rúa accompagna Don Bosco a Roma. - Come l'assiste nella
maggior tribolazione che ebbe a sostenere. - « Anche qui ci troviamo
alie prese con i protestanti ». - Un ricordo del Card. La Fontaine. -
Un « sogno memorando di Don Bosco descrive il carattere e raddop-
pia la vigilanza del Servo di Dio. - I necrologi della Societá, e solle-
citudini del Servo di Dio per redigerli. - Come narra la morte del
Conté Don Cario Cays
^ g 3^3
II — Accompagna Don Bosco a Parigi e a Froh-
sdorf
1883
Cura del Servo di Dio per far conoscere Don Bosco. - Invia alie
case salesiane relazioni delle meraviglie che accompagnano i viaggi di
Don Bosco in Francia. - La guarigione d'una sordo-muta dalla nascita.
- Raccomanda corone di Comunioni per il viaggio di Don Bosco a
Parigi. - Guarigioni strepitose a Nizza, a Marsiglia, ad Avignone, a
a Fourviére. - Entusiasmo destato da Don Bosco a Lione e a Parigi.
- II Servo di Dio é invitato a raggiungerlo alia capitale. - Deposizioni
di Don Rúa sui trionfi di Don Bosco a Parigi, Lilla, Amiens. - Du-
rante il ritorno. - « Quante grazie dobbiamo rendere al Signore!». -
Invia alie case il racconto di un altro « sogno » di Don Bosco. - L'ac-
compagna al Castello di Frohsdorf, al letto del Conté di Chambord.
- II racconto del Servo di Dio. - Sante impressioni lasciate. - Leonc X I I I
accenna alia convenienza, che Don Bosco si scelga un Vicario che lo
aiuti, e raccolga fedelmente lo spirito, impresso alia Societá Salesiana
del Fondatore
» 317
III. — Vicario Genérale
1884*1885
Don Bosco é omai esaurito, e va ugualmente in Francia per rac-
cogliere offerte, ed a Roma per ottenere alia Societá Salesiana la co-
municazione dei Privilegi dei Regolari. - Anche il Servo di Dio, benché
indisposto, si consuma nel lavoro. - Portava anche il cilicio? - Si reca
a Tolone per ritirare una generosa ofTerta del Conté Colle, e torna
disfatto all'Oratorio. - Una dichiarazione del dott. Albertotti sulla
salute di Don Bosco e di Don Rúa. - Eran giorni assai difficili per
rOratorio...; e Don Bosco rimpiange che non abbia piú l'aspetto fa-
miliare di un tempo! - Altra dichiarazione del dott. Combal sulla
salute di Don Bosco. - Nulla giova a sollevario, e cede il suo ufficio
di confessore regolare a Don Rúa. - Lepido racconto di Don Bosco
e umiltá del Servo di Dio. - Don Bosco peggiora, e Leone X I I I s'in-
teressar perché designi un Vicario, o un Successore. - Don Bosco
sceglie Don Rúa a suo Vicario Genérale; ed il Papa ordina che se ne
estenda il decreto. - Tuttavia la nomina non é ancora comunicata alie
Case. - Lavoro enorme del Servo di Dio. - I giornali diffondono la
notizia che Don Bosco... é morto in America! - II Servo di Dio visita le
Case del Lazio e della Sicilia. - Memorande accoglienze a Randázzo
e a Mascali
$ 332
índice
839
IV. — La nomina ufficiale
1885-1886
Don Bosco annunzia al Capitolo Superiore la nomina di Don Rúa
a Vicario Genérale. - L'8 dicembre 1885 la comunica con apposita
circolare alia Societá. - Immediato cambiamento esteriore del Servo
di Dio. - Echi deirintima gioia, destata dalla notizia nelTanima sale-
siana. - Dichiarazione del Cardinale Cagliero. - «Ándate da Don
Rúa!». - Da Parigi e da S. Paolo del Brasile. - «Oh come abbiamo
ringraziato la Madonna! ». - « M'inginocchio in ispirito a ricevere la sua
bendizione unitamente a quella di Don Bosco... ». - Gara di virtü:
Don Bosco vuol essere il « figlio delPobbedienza» al suo Vicario; e
Don Rúa s'immerge nel nascondimento. - Quante sollecitudini per Don
Bosco! - Don Cerruti dedica a Don Rúa due lettere su « Le idee di
Don Bosco sull'educazione e sulPinsegnamento e la missione atruale
della scuola». - II nuovo Vicario riscuote il piü schietto tributo di
devozione. - « QuelPangelo, cui Iddio confidó Passistenza del nostro
santo Vegliardo... ». - «Venga a portarci le benedizioni del nostro
veneratissimo Padre Don Bosco! »
pag. 344
V. — Sempre al suo
flanco
1886-1887
Accompagna Don Bosco a Barcellona. - Impara in pochi giorni
a parlar lo spagnuolo. - II racconto del viaggio nel Processo Infor-
mativo per la Beatificazione di Don Bosco. - Benedice, in nome di Don
Bosco, un bambino moribundo, e questi guarisce. - Durante il ritorno
dalla Spagna. - Per la prima fondazione delle Figlie di Maria Ausi-
liatrice nella Spagna. - Presiede il Capitolo Genérale a Nizza Mon-
ferrato. - Paterni ammonimenti ai Salesiani dopo il IV Capitolo Ge-
nérale. - « Ubbidienza, carita e povertá » erano le virtü che risplen-
devano nel Vicario di Don Bosco. - Modello di raccoglimento e di
devozione. - Don Bosco vuol intitolata la nuova casa di Foglizzo Ca-
navese a S. Michele, in omaggio al Servo di Dio. - Accompagna Don
Bosco nelFultimo viaggio a Roma. - Sviene per la stanchezza, mentre
si prepara a celebrare. - « Che cosa desiderate, brav'uomo? ». - « Oh!
continúate nell'opera incominciata: mantenete in voi lo spirito del
Fondatore!». - « In questo, chi ci ha dato cattivo esempio é Don
Bosco!». - Tornato a Torino, tiene conferenza ai Cooperatori la vi-
gilia di Maria Ausiliatrice.. - Purtroppo il giorno si awicina!
» 357
VI. — Ne raccoglie l'ultimo respiro
1887-1888
II pensiero dominante di Don Rúa. - Sua parola d'ordine agli
ex-allievi: « Ovunque saró, voglio che si veda in me un vero figlio
di Don Bosco!». - Saluta novecento pellegrini francesi. - Accompagna
Don Bosco a Foglizzo Canavese: « Un altr'anno io non verró piü:
ma verrá Don Rúa». - Tiene il discorso della vestizione chiericale
del Principe Augusto Czartoryski: «É presto detto abbandonare il
mondo, ma é cosa assai difficile a farsü». - « Meglio non avrebbe
parlato Don Bosco!». - Cresce sempre il suo lavoro. - Come sta al
flanco di Don Bosco, che si awia rápidamente alia tomba. - La festa
deirimmacolata all'Oratorio. - Con le lacrime agli occhi prowede
alie ultime disposizioni testamenta ríe del Padre. - Don Bosco vuole

1.8 Page 8

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840
índice
il S. Viatico. - « Raccomando ai Salesiani la divozione a María Ausi-
liatrice e la frequente Comunione ». - Ultimi intimi colloqui con Don
Bosco. - Ultime speranze svanite. - Incertezze per la successione. -
Alza la destra paralizzata del morente e invoca la benedizione di Maria
Ausiliatrice su tutti i Salesiani... - « Consoliamoci: se abbiamo perduto
un Padre sulla térra, abbiamo acquistato un protettore in cielo; e noi
dimostriamoci degni di Lui, seguendo i suoi santi ese.mpü». - « Chi
deve prendere le disposizioni per i funerali?!...»
pag. 372
VIL — Presso la salma benedetta
1888
Annunzia ai Salesiani, alie Figlie di Maria ed ai Cooperatori la gra-
vissiina perdita. - Incarica Don Eonetti di prender nota delle cose piü
importanti. - Promette di decorare il Santuario di Maria Ausiliatrice,
se ottiene di seppeílire Don Bosco in una Casa Salesiana. - Straordi-
naria afíiuenza attomo alia salma di Don Bosco. - « Devono essere
UeV nel vedere tanta moltitudine a venerarlo, come se fosse giá beati-
ficato ». - Nell'Oratorio si diflonde la voce, che Don Bosco é apparso
a Don Rúa. - Una suora riacquista la vista. - Dopo 57 ore dalla morte
la salma esala una certa fragranza. - Ai funerali, Don Rúa, a capo chino
e raccolto nel suo immenso dolore, segué immediatamente il féretro.
• Uno spettacolo indescrivibile. - Finita la mesta cerimonia, tutti si
aífollano attorno a Don Rúa per baciargli la mano, con la stessa vene-
razione come si faceva con Don Bosco. - II Servo di Dio si reca dal
Card. Alimonda. per avere consiglio sul dubbio della regolaritá della
sua successione. - Accompagna la salma di Don Bosco a Vaisalice, dove
la turnulazione ha luogo il 6 febbraio. - Parole del Servo di Dio. -
AíTettuosa protesta degli alunni del Seminario di Vaisalice. - Don
Rúa legge al Capitolo Superiore due decreti di Papa Urbano V I I I
sul modo di comportarsi riguardo agli uomini morti in fama di santitá.
- II Card. Parocchi consiglia il Servo di Dio a far pratiche presso
l'Arcivescovo di Torino per cominciare gli atti in preparazione al
Processo Informativo per la Causa di Beatificazione
» 383
IV
SUCCESSORE DI DON BOSCO
PRIMO PERIODO
I. II programma
1888
Invia ai Salesiani una lettera lasciata da Don Bosco. - Dá come
parola d'ordine: « La santitá dei figli sia prova della santitá del Padre! ».
- Espone a Leone X I I I il dubbio circa la sua successione,. e gli fa umile
istanza di scegliere un soggetto piü adatto. - II Capitolo della Societá
assicura il Card. Protettore che, se anche si venisse a un'elezione,
« Don Rúa sarebbe Teletto a pieni voti ». - A Roma si teme che manchi
tra i Salesiani l'uomo capace di raccogliere Tereditá di Don Bosco.
- Mons. Manacorda, vescovo di Fossano, dissipa cotesti timori. - II
índice
841
Papa conferiría la nomina straordinaria di Don Rúa a successore di Don
Bósco per dodici anni. - Egli si reca a far atto d'ossequio al Santo
Padre, e tratta delle pratiche necessarie per iniziare il Processo In-
formativo sulla vita, virtü e miracoli di Don Bosco. - Memoranda
udienza pontificia. - «Te Deum » in Maria Ausiliatrice. - Don Bo-
netti é incaricato del lavoro preparatorio per promuovere la Causa
di Don Bosco. - II Servo di Dio si rende contó del coro d'ammirazione
elevatosi in morte del Fondatore. - Anche Cesare Cantü lo dice degno
di succedere a Don Bosco. - Aífettuosa protesta della Superiora
Genérale delle Figlie di Maria Ausiliatrice. - Dichiarazioni del Servo
di Dio: agli ex-allievi: « Vorrei avere un cuore grande e tenero, come
il caro Don Bosco, per amarvi al par di lui!»; ai Salesiani: « Se, suc-
cedendo a Don Bosco non potei ereditare le grandi virtü del Fonda-
tore, l'amor suo pe* suoi figli spirituali, oh, quello si, sentó che il Si-
gnore me lo concesse!». - Alia trigésima di Don Bosco. - Prima let-
tera del Servo di Dio dopo la conferma a Rettor Maggiore: « Sostenere
e sviluppare le opere da Don Bosco iniziate, seguiré fedelmente i
metodi da lui insegnati, éd imitare il modello che il Signore ci ha
dato: questo sará il programma che io seguiró nella mia carica ». -
<' Ti ricordi di quel sogno di Don Bosco?... Prega per me, che tremo!...» pag. 397
IL — Anno di lutto
1888-1889
Lavoro e nascondimento. - Primo pensiero: nuove vocazioni. -
« In ogni collegio si metta grande impegno per lo studio del latino ». -
Per l'estinzione dei debiti lasciati da Don Bosco. - Un'intesa col Si-
gnore?... Sta il fatto che per tutto l'anno raccolse mille lire al giorno a
favore della chiesá del S. Cuore di Gesü in Roma. - Altro pensiero del
Servo di Dio é di mandare rinforzi di personaje alie case e residenze
missionarie. - Torna ad inviare ai Cooperatori Pultimo appello spedito
da Don Bosco a favore delle Missioni Salesiane. - Commovente spet-
tacolo alia festa di Maria Ausiliatrice. - II Comitato degli ex-allievi
determina di continuare la dimostrazione annuale in onore di Don
Bosco. - Come verme celebráta in quell'anno la festa di San Giovanni.
Esortazioni del Servo di Dio: « Tanto piü promuoveremo lo spirito sa-
lesiano fra i nostri confratelli e la pietá fra i nóstri giovani, quanto piü
manterremo viva tra loro la memoria di Don Bosco ». - Ai direttori. -
Per il giubileo sacerdotale di Leone^XIII. - II 29 setiembre a Vaisalice.
- Nuove partenze di missionari. - Commovente addio neU'intimitá delle
camerette del Fondatore: «Ricordatevi sempre che siete i figli di
Don Bosco ». - Egual cerimonia per le Figlie di Maria Ausiliatrice. -
Nuovo appello alia carita dei cooperatori per far fronte alie gravi spese
per le spedizioni missionarie. - La circolare del Servo di Dio provoca
una contestazione di un londinese. - Don Rúa, nel rispondergli esau-
ri en teniente, rievoca i 40 anni passati con Don Bosco, sotto il manto
della Madonna. - II protestante replica, e Don Rúa torna a rispondere
pregándolo a pensare alia salvezza dell'anima. - Omaggi ai benefattori » 418
III. — Ancora nel nascondimento
1889
A flanco del Servo di Dio, neirintimitá. - Promove la decorazione
del Santuario di Valdocco, qual «monumento al Sac. Giovanni Bosco,

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842
índice
ad onore di María Ausiliatrice ». - «Abbiamo in cuore la vera carita
di N. S. Gesü Cristo». - Tre suggerimenti a chi vuol fare la carita.
- Come raccomanda ai Cooperatori di Torino Topera delle Missioni.
- Invia un devoto indirizzo a Leone XIII in protesta al monumento
di Giordano Bruno. - Inaugurazione della cappella funeraria, eretta
sulla tomba di Don Bosco a Valsalice. - Gara degli operai e degli
artisti per la sua costruzione. - II Servo di Dio vi celebra la prima
messa. - II primo pellegrinaggio. - Una lapide. - All'erede dello spi-
rito sacerdotale di Don Bosco. - « Dunque mi dovró chiamare Don
Giovanni II, capo dei birichini? » - Agli ex-allíevi: « Non potro amarvi
come vi amava Don Bosco; ma é mió vivo desiderio amarvi come
lui». - Le prime visite del Servo di Dio alie case salesiane. - A Nizza
Monferrato: « Oh! come il carissimo Don Rúa sa ritrarre Don Bosco!».
- Ad Alassio pareva a tutti di veder in lui, non il Successore, ma Don
Bosco medesimo! - A Borgo S. Martino: « Vieni, Padre desiderato!».
- Come il Servo di Dio salvó dalla morte una Figlia di Maria Ausilia-
trice. - « Questo é vero miracolo! con tanti mali e si gravi complica-
zioni, la guarigione era impossibile». - A Casalmonferrato: « L'ombra
sua torna, ch'era dipartita!». - A Faenza: un fervorino ai seminaristi;
come raccomanda la carita; suo incontro col Servo di Dio Don Paolo
Taroni. - Presiede il V Capitolo Genérale in Valsalice. - Per lo studio
delle scienze sacre. - Contro le letture pericolose. - Per la cultura
delle vocazioni. - Una lettera alie case salesiane sugli studi letterari. -
I classici latini pagani e cristiani. - Gli autori italiani. - Si vegli sui
libri di lettura! - Circa il método d'insegnamento. - Si eviti ogni
smania di no vita sui libri di testo. - « Regni sempre fra noi la carita
nelle opere, nelle parole e negli arfetti. » - Perde il fratello cav. Antonio.
- Saluta 2000 pellegrini operai francesi alia stazione di Porta Nuova. -
Nuova spedizione di Missionari. - Interessamento del Santo Padre per
l'andata dei Salesiani in Colombia. - Per l'assistenza degli emigrad pog. 440
IV. — Fiducia nei Cooperatori
1890
Memorando appello. - «Senza operai non si puó coltivare un
campo, né far la guerra senza soldatü». - «Non é mai troppo quello
che si fa per Dio!». - Giorni difficili. - « Mettete i vostri beni ad
interesse in una banca, che non chiude mai gli sportelli e vi rende il
centc per uno ». - « Fatevi degli amici che vi vadano incontro, quando
vi presenterete alia porta del cielo ». - Va a Roma, ed é amabilmente
ricevuto in udienza dal Santo Padre. - Parla ai Cooperatori come Don
Bosco. - Nuove fondazioni, e frutti consolanti e bisogrii delle Mis-
sioni. - « Se voi non aiutate tanti poveri giovani abbandonati, di qui
ad alcuni anni essi si presenteranno sulle vie e sulle piazze armati di
di bastoni e di picche, per far man bassa nei negozi e nelle case prívate ».
- DifTonde l'Opera del S. Cuore a favore deirOspizio in costruzione
a Roma. - Visita la Spezia. - Tiene conferenza ai Cooperatori di Ge-
nova. - Ai Cooperatori di Torino annunzia la ripresa di nuove fonda-
zioni, e comunica un attentato degli Alacalufes contro i missionari. -
« Piü le annate vanno male, piú si fa sentiré il bisogno di aprire nuovi
ospizi >>. - « Migliaia di giovani chiedono a voi Télemosina per mezzo
nostro »>. - Fa l'elogio di S. Francesco di Sales a S, Benigno
» 472
índice
843
V. — Primi viaggi all'estero
A Nizza Marittima: «Noi sentiamo che il nostro Padre non é
morto!». - Tiene conferenza a Notre-Dame: « lo intendo imitare Don
Bosco in turto e per tutto, quanto mi é possibile ». - « Ho visto un
miracolo: Don Bosco risuscitato!». - Alia Navarra: nei suo cuore
hanno il primo posto i ragazzi abbandonati. - A Tolone e a Carines:
« Fa davvero mirabilia!». - Entusiasmo a St-Cyr: guarisce un sordo
ed una cooperatrice malata da sei anni. - A Marsiglia: « Di Don Bosco
ce n'é uno solo!...». - A S . Margherita, Aubagne e Roquefort. - Va
nella Spagna, accompagnato da Don Barberis. - Festose accoglienze
a Barcellona e a Sarria. - Tutti riconoscono in lui un altro Don Bosco.
- A Madrid, Siviglia, Utrera. - Gli strappano i bottoni e gli tagliano
pezzetti degli abiti per conservarli come reliquie. - Commovente
addio! - Torna a Torino la martina della domenica delle Palme. -
Riparte per il Nord della Francia. - A Lione visita il Museo delle
Missioni e il Santuario di Fourviére. - A Parigi parla ai Coopera-
tori nella chiesa di S. Onorato. - Va a Londra, Guiñes, Lilla, Liegi,
Namur, Lovanío, Malines, Anversa, Lierre, Gand, Bruges, Courtrai,
Tournai, Le Rossignol, Amiens, e torna a Parigi. - Celebra a Paray-
le-Monial; sosta a Cluny; rientra a Torino. - Quattro mesi in viaggio! pag. 487
VI. — «E un altro Don Bosco!...»
1890
Parla ai Cooperatori di Torino dei viaggi compiuti all'estero. -
Va a Mathi per la benedizione della cartiera. - Annunzia ai Salesiani
l'inizio del Processo Informativo per la Causa di Beatificazione di
Don Bosco," e, per il buon esito, ordina preghiere quotidiane e racco-
manda rimitazione delle virtu paterne. - La festa del 23-24 giugno.
- « Si vollero presentar saggí di tutti i laboratori, e se ne dimenticó
uno!...». - Benedice la nuova chiesa deirOratorio femminile in Val-
docco. - Rivece un gruppo di Venezuelani. - « In Don Rúa sentiamo
qualche cosa di Don Bosco!». - «Se Don Bosco é volato al cielo, a
Don Rúa lasció Tamore, l'ingegno, il cuore!». - Diffbnde Toleografia
del ritratto di Don Bosco del Rollini. - Ricordi agli aJunni dell'Ora-
torio alia partenza per le vacanze. - Norme ed argomenti che desidera
inculcati ai Salesiani dai direttori e dai predicatori degli esercizi spi-
rituali. - Suoi ricordi ai Salesiani ed alie Figlie di María Ausiliatrice
al termine di vari corsi di esercizi. - Manifesta la gioia provata nei
viaggi, al vedere in qual fama di santitá sia per tutto tenuto Don Bosco.
- Tre difetti da evitare. - Saggio della vigilanza con la quale visita le
case. - Alcuni fatti straordinari: legge neU'awenire: ottiene la gua-
rigione d'una suora quasi morente
» 512
VII. — Gioie e dolori
1891
Invita i Cooperatori ad aiutarlo a compiere varíe opere. - Accom-
pagna un drappello di nuovi missionari a ricevere la benedizione
dal Card. Alimonda. - Ritoma a Nizza Marittima e a Carmes, e vi tiene
conferenze. - Visita le case del Cantón Ticino, del Trentino, del Ve-
neto e delle Romagne. - Gioie ed amarezze. - II cinquantenario della
Ia Messa di Don Bosco. • I primi Salesiani in Terra Santa, - II III

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844
índice
Centenario dalla morte di S. Luigi. - Come é amato e venerato il Servo
di Dio! - Tutti vedono in lui un altro Don Bosco. - Da l'addio ad un
altro drappello di Missionari. - Altri ricordi agli alunni in partenza
per le vacanze. - In qual contó tiene gli Esercizi spirituali. - Esortazioni
ai confratelü, agli ascritti, agli ordinandi, alie Figlie di Maria Ausilia-
trice. - Accoglie amabilmente sette pellegrinaggi di operai francesi.
- Un giorno di pioggia prega, e iJ cielo si rasserena suH'istante. - L'a-
gente delle imposte. - II Giubileo dell'Opera Salesiana, e il Monu-
mento a Don Bosco molto gradito. - Le feste cinquantenarie nell'Ora-
torio e l'inaugurazione dei restauri e delle decorazioni del Santuario
di Mana Ausiliatrice. - Propone al Santo Padre la nomina di Mons. Ric-
cardi ad Arcivescovo di Tormo. - É felice di daré a Don Unia il per-
messo di consacrarsi all'assistenza dei lebbrosi d'Agua de Dios in
Colombia. - Nuovi fatti prodigiosi: guarigioni, predizioni, conver-
sioni
pag. 536
VIII. — Sempre avanti
1892
Per il buon andamento delle case. - Si rimette in viaggio. - É rice-
vuto dal Papa. - Scende a Marsala. - « Oh! che brutto augurio questo
sant'uomo fa a questi figliuoli!... ». - La sua visita a Catania é una
pioggia benéfica. - Assiste alia solennissime feste di S. Ágata. - Parla
ai Coopera tori. - Guarisce la mamma del Nunzio Apostólico del Belgio
Mons. Francica Nava. - Grande entusiasmo. - A Caltanissetta assicura
due chierici che partivano per il servizio militare, che un solo di essi
avrebbe indossato la divisa. - Nelle Marche e in Romagna. - In Li-
guria e in Francia. - A Nizza ottiene da S. Giuseppe il terreno per la
fondazione dell'Oratorio festivo. - A Cannes, a Grasse, alia Navarra,
e a Marsiglia. - A St-Pierre de Canon e a St-Cyr. - Tra le Figlie di
Maria Ausiliatrice. - A Valsalice. - A Foglizzo per la festa dell'Appa-
rizione di S. Michele. - Predica TEsercizio della buona morte. - Come
inculca la devozione alia Madonna. - Guarisce il prof. De Magistris.
- In braccio alia Divina Prowidenza! - Al VI Capitolo Genérale dei
Salesiani, ed a quello delle Figlie di Maria Ausiliatrice. - Espansione
meravigliosa. - I Salesiani all'Esposizione delle Missioni Cattoliche
a Genova. - « Spero che la nostra Tesonera non verrá meno nella
riputazione acquistatasi; del resto sarei costretto a fuggire anch'io in
America!». - «Se non vengo io, procureró di mandarvi tra non molto
qualche bravo visitatore»
» 571
IX. — Da mihi animas!...
1893
«Anime!...». - I bisogni delle Missioni. - Per il compimento della
chiesa di Londra prende S. Giuseppe a mediatore. - La prima Lettera
edificante ai Salesiani. - Si awia a Roma. - Omaggio a Leone XIII
nel suo Giubileo Episcopale. - II Vicariato di Méndez e Gualaquiza, e
il secondo Vescovo salesiano. - Udienza Pontificia. - «Ricorrete a
Don Bosco!». - Nuova partenza di Missionari. - Morte del Servo di
Dio Don Augusto Czartoryski. - II XXV del Santuario di Maria
Ausiliatrice. - « Non ista, sed illa!)). - Una benedizione a un malato
lontano. - A Rivalta. - Elogio dell' « Eco d'Italia ». - Dettagliata espo-
sizione inoltrata al Santo Padre sullo stato deirOpera Salesiana. -
índice
845
Durante gli esercizi spirituali. - I Congresso dei direttori diocesani
e dei decurioni dei Cooperatori. - Preziosissimo Autógrafo del Santo
Padre. - Un testo único per Tinsegnamento del Catechismo nelle Case
Salesiane. - Va a Londra per la consacrazione della Chiesa del S. Cuore.
- Visita Anversa, Bruxelles, Namur, Liegi, Lilla, Parigi, Diñan, Giun-
gamp, St-Brieuc, Rennes. - Un altro saggio delle osservazioni che
faceva~ nelle visite alie case. - L'addio a 6o nuovi missionari. - Zelo
costante per le nuove vocazioni: le voleva coltivate in ogni istituto,
anche nelle terre di Missione, e voleva sapere il numero che annual-
mente ne dava ogni ispettoria, ogni casa. - Promuovere nuove voca-
zioni ecclesiastiche e religiose, era la raccomandazione che ripeteva
a tutti i confratelü, in mille modi e in ogni circostanza, perché la
riteneva Timpresa piü utile e santa che puó compiere il Salesiano pag. 599
X. — L'uomo di Dio.
1894
A Nizza Monferrato: « Gesü Sacramentato sia il centro della vostra
vita». - Vigila anche sulle piccole cose. - «Vocazioni!». - Nuovo
omaggio a Leone X I I I , alia chiusura del suo Giubileo Episcopale. -
« Filii tui de longe venient! ». - Bontá paterna. - Ampia ammirazione.
- L'offerta di una povera Cooperatrice. - Predice una vocazione reli-
giosa. - Come accetta la fondazione di Comacchio. - Guarisce un'in-
ferma. - II 24 giugno. - Elogio dell' « Unione » di Bologna. - All'Ora-
torio di S. Martino. - Entusiasmo attraverso la Svizzera, l'Alsazia, il
Belgio e TOlanda. - « Don Bosco é un santo, ma é pur santo il suo
Successore!». - Durante gli Esercizi spirituali. - Circolare agli ispet-
tori ed ai direttori di America. - Vuole che lo spirito di Don Bosco
fiorisca ovunque. - «Vocazioni, vocazioni!». - A i r X I Congresso
Eucaristico Nazionale. - II XXV delle annuali Dimostrazioni. - Trenta
nuove case. - Airinaugurazione della chiesa di San Michele a Fo-
glizzo. - II III Vescovo Salesiano. - Cure assidue per ogni casa. -
- Strenna per il 1895. - Sempre esemplare!
» 631
XI. In Terra Santa
1895
«Amare Gesü sempre piü e fuggire anche ogni piü piccolo pec-^
cato avvertito ». - Per il canto gregoriano. - « Non dimentichiamo che
Don Bosco ci promise la protezione del cielo, fino a tanto che sarebbe
stata in onore fra noi la povertá ». - A Milano. - In Liguria. - In Francia.
- S'imbarca sul Duentia, aña volta della Terra Santa. - A bordo. - II
Signore é sempre con lui!. - Ad Alessandria d'Egitto. - A GiafFa. -
Verso Gerusalemme. - Alia stazione di Deir Aban. - Festose acco-
glienze a Gerusalemme e a Betlemme. - Porta la pioggia. - Celebra
nella grotta della Nativitá. - « Ecce ascendimus Jerosolymam ». -
Visite ufficiali. - Celebra al S. Sepolcro. - Da Betlemme, la casa della
Fede, si porta a Ciemisan, la casa della Speranza. - A Beitgemal, la
casa della Carita. - Riceve la notizia della morte di Don Dalmazzo. -
Da GiafFa a Kaifa. - A Nazaret. - Al colle, dove sorse il Santuario di
Gesü Adolescente. - Sale al Carmelo. - Da Kaifa torna a GiafFa per vie
impraticabili. - «E che sonó queste miserie in paragone di ció che
sofFrono i nostri Missionari?». - II 19 marzo é a Nazaret. - Commosso
addio. - Nel ritorno. - Al Cairo. - Da Marsiglia a Torino
» 662

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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846
índice
XII. — II «gran trionfo!»
1895
II I Congresso Salesiano Internazionale a Bologna fu un avve-
nimento. - Lettera del S. Padre: « Chiunque, col favore e coiropera
asseconda le imprese e fatiche della Famiglia Salesiana, si rende in
modo luminoso benemérito della Religione e della Civilta ». - II Card.
Svampa abbraccia e bacia il Servo di Dio in pubblica adunanza. -
Elogi del Card. Mauri, del Card. Ferrari, deirArcivescovo Riccardi,
airOpera di Don Bosco. - Studio del Congresso fu «la salvezza so-
ciale per mezzo della Religione e della Carita». - Relazione inviata
al S. Padre. - Parole e promessa del Servo di Dio. - « La splendida
riuscita del Congresso ci renda piú cara la Pia Societá », vivendo dello
spirito di Don Bosco e rappresentandolo meglio che per noi si possa.
- Impressione edificante lasciata dal Servo di Dio. - Morte di Don
Sala. - La consacrazione di Mons. Costamagna. - A Busto Arsizio.
- A Nizza per gli Esercizi spirituali. - Ricordi vari ai Salesiani. - II
XIII Congresso Cattolico Italiano. - Adunata di decurioni e di diret-
tori diocesani. - A Mondonio. - Stima di Leone XIII per il Servo
di Dio ad attaccamento del Servo di Dio al Papa. - Un sospiro di
Leone X I I I ! - La partenza di 107 -missionari. - Trágica fine di
Mons. Lasagna, del suo segretario e di quattro Figlie di Maria Ausi-
liatrice. - Morte di Don Unia. - Diminuzione di soccorsi. - Come
raccomandava l'economia! - Rose e spine! - «É tempo di mostrarci
uomini ed addestrati alie varié vicende della vita religiosa». - Rima-
niamo fermi e ferventi nel divino servizio, sforzandoci di « daré al
nostro modo di pensare, di parlare, e di operare una forma veramente
salesiana »
XIII. — Nuove meraviglie
Benedetto da Dio! - Fatti prodigiosi: predizioni, guarigioni, mi-
rabili effetti delle medaglie da lui benedette, e delle benedizioni impar-
tite ai malati; una conversione. - Testimonianza di un ex-allievo da
lui non conosciuto. - Come gli principió o si accentuó il mal d'occhi.
- Assiste alia posa della prima pietra di nuove chiese in onore di Maria
Ausiliatrice a Chieri e a Novara. - « Ricco di povertá, ricco di debiti».
- A Vignale. - Adunata regionale di Cooperatori genovesi. - Ad Intra.
- Alia vigilia della festa di Maria Ausiliatrice raccomanda ai Coopera-
tori torinesi la carita delle preghiere e la carita delle elemosine. - A Mi- *
laño, Verona, Vicenza, Este. - A Roma. - Assiste a Casería alia posa
della prima pietra di una nuova chiesa e casa salesiana. - «Viva il
Papa! i>. - « In Lui Don Bosco vive ogni momento! ». - Ringraziamenti
e raccomandazioni paterne. - Pro ve di vigilanza meravigliosa. - Fer-
voroso discorso alie nuove Figlie di Maria Ausiliatrice. - Cari ricordi
e pratiche esortazioni ai Salesiani. - Come crea un nuovo direttore.
- Secondo Congresso di direttori e decurioni dei Cooperatori. -
Espulsione dei Salesiani daH'Equatore. - Partenza di nuovi missio-
nari. - Pro-memoria del Servo di Dio per le spedizioni missionarie.
- II Cinquantenario deH'Oratorio di Valdocco. - Feste e comme-
morazioni solenni a Torino e a Chieri. - A Bologna si rinnova il
prodigio
índice
847
XIV. — Tutto a tutti!...
1897
Carita grande. - Sempre al lavoro. - Una guarigione. - Nuove
esortazioni ai Salesiani: si appella ai vantaggi dell'obbedienza, ed
inculca di aiutare gli ispettori, di praticare l'economia, e di promuovere
nuove vocazioni. - « Formato alia scuola di Don Bosco », non ritiene
vero zelo quello di un religioso o di un sacerdote che, pur lavorando
esemplarmente, non procura nuove vocazioni! - Comunica il compi-
mento del Processo dell'Ordinario per la Causa di Don Bosco. - A
Bologna tiene conferenza ai Cooperatori, ed assiste alia posa della
prima pietra del nuovo Istituto. - II Card. Svampa afferma che Don
Rúa ha diritto d'esser riconosciuto qual uno dei primi benefattori
di Bologna. - Per la diffusione della buona stampa. - Un'altra lettera
di Leone XITT. - Inaugurazione deU'Istituto di Milano. - Una Mis-
sione in fiamme. - Morte delFArcivescovo Riccardi. - Di nuovo a
Roma, nei giorni in cui compiva sessant'anni. - « Ma tu sei un santo! ».
- DifTonde un'eliotipia di S. Francesco del RefTo. - Degno successore
di Don Bosco! - Come risponde a chi. gli chiede due righe di sua
mano. - Avvicinandosi il XXV delle Figlie di Maria Ausiliatrice, vor-
rebbe ottenere dal Papa un documento che désse all'istituto la san-
zione canónica di cui era privo. - Disposizioni per le feste giubilari.
- Risposta al Santo Padre. - Nuove esortazioni al termine, degli Eser-
cizi: alie Figlie di Maria Ausiliatrice, agli aspiranti, ai nuovi confra-
telli, ai confratelli, ai chierici, agli ordinandi, ai sacerdoti, ai direttori.
- Inculca che gli Esercizi rinnovino lo spirito ed assicurino la perse-
veranza. - É a Novara per la benedizione della chiesa di Maria Ausi-
liatrice. - Visita le case di formazione della Francia. - Ai nuovi mis-
sionari. - Ai confratelli deH'Oratorio al principio dell'anno scolastico.
- Va nelie Romagne; a Legnano; a Milano. - Fallimento della casa
di Concepción, e interessamento del Servo di Dio per annullarlo. -
Carita a favore dei perseguitati. - Morte di Don Beltrami
pag. 745
XV. — E rieletto Rettor Maggiore
1898
Decennio della morte di Don Bosco, e disposizioni e proposte per
commemorarlo decorosamente. - A Nizza. - Scrive ai Salesiani: « Sentó
che é ardente in me il desiderio di camminare sulle tracce di Don
Bosco... ». - Annunzia il prossimo Capitolo Genérale, e la contem-
poránea rielezione dei membri del Consiglio Superiore, compreso
il Rettor Maggiore. - « La santitá dei figli sia prova della santitá del
Padre». - « Imitiamolo!». - Care visite ad Ivrea, Foglizzo e Fossano.
- Celebrazione del decennio a Torino. - Ai confratelli che partono
per il servizio militare. - A Bordighera. - Cure paterne per 1'Oratorio. -
Conferenze ai confratelli, agli alunni di quarta ginnasiale, agli ascritti
alia Compagnia di S. Giuseppe. - Centenari religiosi ed artistici del
Piemonte. - Partecipazione dei Salesiani all'Esposizione delle Mis-
sioni. - Durante Tostensione della S. Sindone. - « Quest'umiie sacer-
dote é un santo!...». - Sempre il buon Padre!... - Alie feste di Nizza. -
Gara di carita fraterna per soccorrere la casa di Concepción. - Altri
motivi di conforto per il Servo di Dio. - A Milano. - Alie Scuole
Apostoliche al Martinetto. - Sviene confessando. - Ricordi ai Figli

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2.4 Page 14

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848
índice
di María ed agli aspiranti. - A Nizza. - A Valsalice. - L'VIII Capitolo
Genérale. - Umile dichiarazione e commossa rielezione del Servo
di Dio a Rettor Maggiore. - Posa della prima pietra della chiesa di
Valsalice. - Al III Congresso Mariano Nazionale. - Inaugurazione
del Monumento di Don Bosco a Castelnuovo. - Va ai Becchi. - A
Foglizzo. - Battesimi di Coroados. - Partenza di centotrenta missio-
nari. - É ricevuto in udienza da Leone XIII. - A Casería, Gualdo,
Lugo, Bologna. - Riconferma della S. Sede alia rielezione a Rettor
Maggiore. - Medaglia d'oro e premio sociale all'Opera di Don Bosco
come istituzione di beneficenza. - Sollecitudini per conservare lo spi-
rito di Don Bosco in tutte le case. - Santi propositi del Servo di Dio,
rieletto Rettor Maggiore
pag. 784
PER LA REVISIONE DELLA SOCIETÁ SALESIANA
Visto: milla osta alia stampa
Torino, 21 giugno 1931.
Sac. B. FASCIE, Cons. Scol. Gen.
Visto: milla osta alia stampa
Torino, 23 giugno 1931.
Mons. Can. G. DE SECONDI, Rev. Arciv.
IMPRIMATUR
Taurini, die 24 junii 1931.
C A N . FRANCISCUS PALEARI, Del. Arch.
•3

2.5 Page 15

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754
índice
e salvar delle anime. - Suo spirito di preghiera. - Prega va anche per
via. - «Tutti possiamo e dobbiamo pregare ». - Come pregava. - Pro-
lungate preghiere notturne. - L'orazione mentale. - Come intendeva
l'orazione mentale e come l'inculcava. - Sua esemplaritá nelle pratiche
di pietá. - La lettura spirituale. - L'UfEcio Divino. - In qual contó te-
neva ogni preghiera litúrgica. - Mirabili eífetti della sua fede. - Suo
eroico abbandono in Dio in ogni necessitá. - Come infondesse in altri
la stessa fiducia. - «Bisogna soffrir qualche cosa per amor di Dio».
- II pensiero delTeternitá. - «Avremo tutta Teternitá per riposare!».
- Come sperava di arrivare al paradiso. - Come imitó Don Bosco nel-
l'amor di Dio e nello zelo per le anime. - Suo dolore per Toffesa di
Dio. - « Chi ama, é sempre felice ». - Di fronte al peccato e airinno-
cenza. - Altre pro ve del suo amore per Dio. - Era una fornace d'amore.
- « Dio! nient'altro che Dio!». - Serviré allegramente Dio era per Don
Rúa la miglior dimostrazione d'amore.
III. — « Fidelis servus et prudens »
«L'uomo giusto». - Sempre avanti: « Noi dobbiamo tendere alia
perfezione come cristiani, come religiosi, come salesiani». - Somma
devozione al Papa: ogni direttiva, ogni consiglio, ogni desiderío del
Sommo Pontefice eran per lui un comando. - Contro il modernismo.
- Voleva che tutti i salesiani pronunziassero il latino alia Romana, e.
studiassero Fitaliano. - Venerazione per i sacri Pastori, e sentita defe-
renza per tutte le autoritá. - Verso i parenti. - Delicatezze squisite per i
benefattori. - Come adempiva esattamente le loro intenzioni. - Amabi-
lissimo con tutti, serbava vincoli di speciale benevolenza con gli amici
e i condiscepoli. - Le meraviglie della sua prudenza singolare. - Non
affidava nessuna carica importante, senza aver premesso speciali pre-
ghiere. - Non si lasció mai guidare da fini umani. - Osservava in primo
luogo se Teligendo era notoriarhente osservante delle Costituzioni e
delle tradizioni salesiane. - Come procedeva neiraccettazione di nuove
Case. - Non voleva che d\\in tratto si conducesse a compimento un
nuovo istituto. - Vegliava perché ogni Casa mantenesse lo scopo di
fondazione; né permetteva che al sorgere d'impreviste difficoltá si
chiudesse. - Norme sapienti. - Quanta prudenza nell'uso del denaro! -
Non lasciava che si facessero debiti imprudenti; ed ebbe il conforto,
prima di moriré, di veder pagati tutti i debiti contratti. - Prudentis-
simo in ogni cosa. - Un accenno al suo modo di governare. - Come
da va awisi e comandi. - Nel correggere voleva che si citasse Tarticolo
delle Costituzioni o delle Deliberazioni trasgredito. - Era il buon Pa-
dre, pieno di delicatezze e riguardi particolari per tutti i confratelli
che ne abbisognavano. - Suo programma: vigilanza! - Cure paterne
anche per le persone di servizio. - Vegliava che tutti avessero un'oc-
cupazione adatta alia propria capacita, e nessuno stesse in ozio. - Come
esigeva che si osservassero le semplici usanze e tradizioni familiari,
con esattezza anche nelle minime cose. - In turto era guidato da un
un alto spirito di carita, di equitá e di prudenza. - Altri rilievi. - «Mai
fu visto commettere un'imperfezione volontaria!».
índice
755
IV. — Mortificato e forte.
«Non sibi placitl». - Ebbe un alto dominio di sé. - Non cercava
comodita, né soddisfazioni personali, ma piuttosto disagi. - Era mor-
tifícatissimo nel cibo. - Giá da chierico aveva fatto la promessa di bere
vino sempre annacquato. - Anche negli ultimi anni non trascurava i
tozzetti di pane. - Apprese tanta temperanza alia mensa di Don Bosco.
- Parole memorande! - In via ordinaria, fuor di pasto non accettava
milla. - «A me fa molto bene una tazza di rúente!». - « Datemi un
bicchieriho di niente!». - Fece qualche rara eccezione, in segno di
bontá paterna. - « Lavoro e temperanza» fu il programma della sua
vita. - Anche quand'era costretto a pranzare o cenar da solo, non
permetteva gli si usassero speciali riguardi. - Anche nei giorni piü
solenni dava grande edificazione a tutti i commensali. - Era riserbato
e modesto nello sguardo, nel passo, nel gesto, in ogni cosa. - « Ecco
il Superiore che non ci guarda mai! ». - Alie volte non permetteva nem-
meno che gli si baciassero le mani. - Da giovane pareva un po* esage-
rato nel tener gli occhi bassi. - Poveri occhi! logori dalle fatiche «e
creditori di tante ore di sonnol» - Come S. Francesco di Sales, tolle-
rava pazientemente il prurito delle mosche, specie all'altare e durante
le sacre funzioni. - Non dormiva nemmeno sei ore per notte, e sopra
un povero divano! - Fu mortificato in turto, in tutta la vita. - Non si
prese mai la soddisfazione, nei lunghi viaggi che doveva fare, di re-
carsi a visitare celebri badie e santuari, cui passava vicino. - Tanta
mortificazione era sorretta da un'eroica fortezza, che ápparve ancor
piü meravigliosa, quando il Signore gli gravó le spalle con croci do-
lorose e pesantil - « Bevette in molte circostanze fino all'ultima goc-
cia un cálice amaro, e raggiunse eroicamente le piü alte verte del sa-
crifizio». - Nulla riusciva ad alterarlo. - Lo si vedeva calmo e digni-
toso anche quando compiva un atto enérgico. - Trattava amabilmente
con ogni carattere. - Era cosi perfetto, da poter ripetere con S. Paolo:
« Vivo... jam non ego, vivit vero in me Christus».
P*g- 75
V. — Religioso perfetto
Fu Turnile e devoto seguace di Don Bosco. - La povertá era la sua
divisa. - Vestiva poveramente. - Portava con devozione le vestí úsate
dal Fondatore. - Non cercó e non accettó mai nulla di speciale. - Sem-
pre pulito e dignitoso, appariva spesso anche in-pubblico vestito po-
verissimamente. - Un abito, «anche rattoppato, sta bene, diceva,
quando chi lo porta dá esempi di umiltá, di pietá, di carita, di pru-
denza nel parlare». - Era in tutto di un'esemplaritá singolare. - An-
che nel viaggiare il suo amore e la pratica della povertá brillavano
continuamente. - Assai di raro faceva uso del tranvai. - Viaggiava in
terza classe; solo quando la salute glie Timpose si adattó a viaggiare
in seconda. - Non tollerava che si convertissero in gite ferroviarie le
nostre passeggiate annuali. - Soleva rammentare la generositá dei be-
nefattori che si privavano quasi del necessario per soccorrere meglío
le Opere Salesiane. - 17 suo amore alia povertá brilló in ogni cosa, per
tutta la vita. - Amava l'ordine e la pulizia, ma voleva banditi il lusso
48» — Vita del Servo di Dio Michele Rúa. Vol. III.

2.6 Page 16

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7^6
índice
e il superfluo. - Non risparmiava sollecitudini per impediré sprechi
e v^Iorizzare ogni economía. - Non approvava che si esagerasse neppur
nelle medicine, né che si facesse uso di liquori e vini troppo finí. - « In
Congregazione non v'é né mió, né tuo, v'é la povertá che ci deve gui-
dare». - Amava e zelava la pratica della povertá, perché si potesse vi-
vere intimamente con Dio e salvare un maggior numero di anime.
- Fu puré un angelo in carne. - Bastava vederlo per conoscerne il can-
dore. - Nel trattar con donne era piü riserbato. - Quando parlava della
virtü angélica, assumeva un linguaggio incantevole ed aveva un ac-
cento piü dolce e impressionante. - É voce comune di quanti lo co-
nobbero intimamente che portó con sé nel la tomba l'innocenza bat-
tesimale. - Fu anche « vir obediens», in modo eroico, alia volontá del
Fondatore, alie tradizioni di famiglia e alie Rególe, ai doveri del pro-
prio ufficio, anche nelle piü piccole cose. - Alcuni esempi: il silenzio;
la lettura a tavola. - Non tollerava innovazioni; voleva e inculcava e
pratica va Tosservanza integra e letterale, in ogni cosa, con ugual pia-
cere e prontezza. - Né poteva essere piú deferente la devozione sua a Don
Bosco e a tutti i rappresentanti di Dio. - E come l'inculcava! - Era puré
meraviglioso nell'adempimento di tutti i doveri del suo stato; e lo
stesso spirito irradiava e awolgeva i superiori che dividevano con lui
le cure della direzione deirOpera.
pag. 102
VI. — Sacerdote modello
Compl perfettamente ogni dovere che impone il sacerdozio. - Bi-
sognava vederlo alValtare! - Come si preparava nel silenzio e nella pre-
ghiera. - Durante la S. Messa pareva la devozione personificata. - Al-
l'Elevazione dell'Ostia Santa fu visto raggiante di luce vivissima. -
Come trattava il Corpo di Gesü. - Come attendeva al ringraziamento.
- Quando usciva di chiesa pareva un Serafino d'amore. - Voleva che
i sacerdoti salesiani tenessero il primato deiredificazione nel cele-
brare. - Suo zelo per l'esatta osservanza delle rubriche, e per promo-
veré la frequenza alia Mensa Eucaristica. - La devozione alia SS. Eu-
carestía fu caratteristica nel Servo di Dio, come in Don Bosco. - Le sue
visite; durante la Benedizione; nelle processioni di Gesü Sacramen-
tato. - Anche per la Madonna ebbe una tenerissima divozione. - Come
ne salutava le immagini e ne zelava il culto. - II suo amore per Ma-
ría Ausiliatrice. - Assicurava che l'Opera di Don Bosco sará sempre
da Lei benedetta, finché i Salesiani ne zeleranno il culto. - Sua devo-
zione a S. Giuseppe e alia Sacra Famiglia. - Come fu scampato da un
grave pericolo. - Sue continué sollecitudini per lo splendore del culto
divino. - U altare, il pulpito e il confessionale furono tre fari luminosi
che irradiarono di continuo l'ardore e lo splendore della carita del
Servo di Dio. - Uapostolato della Confessione. - « Questa é la mia ven-
demmia!». - «Quando sto confessando, non venite maí a chiamarmi,
qualunque sia la persona che mi cerchü». - Con quale precisione si
accostava a questo Sacramento. - Uapostolato della parola. - Sempli-
citá e adattabilitá erano le doti del suo parlare, ed una praticitá sin-
golare. - Era anche attraente. - Alia semplicitá evangélica univa uríun-
zione delicata e soave. - Al pronunziare il nome di Dio, della Vergine
índice
o dei Santi, lo si vedeva fortemente commosso. - Quando parlava del
peccato, pareva che ne avesse ferita ranima; quando spronava all'amor
di Dio, pareva trasfigurato! - Predicando sulla Passione di Gesü e sui
Dolori di Maria Santissima, aveva spesso gli occhi pieni di lacrime.
- Suo zelo per animare e preparare i nuovi sacerdoti a predicare la pa-
rola divina. - Per portare piü fácilmente le anime a Dio soleva far
largo uso di similitudini e paragoni semplici ed efHcaci. - Un saggio
delle insistenti raccomandazioni che uscivan con frequenza dal suo
cuore sacerdotale.
VIL — Superiore impareggiabile
L'arte sua di governare era frutto d'un alto spirito di sacrifizio.
- Aveva per i suoi figli spirituali attenzioni meravigliose. - Un saggio
delle raccomandazioni per il buon andamento delle case. - Come proce-
deva alia nomina dei direttori. - Delicatezze verso i nuovi eletti. - Sug-
geriva le stesse attenzioni agli ispettori. - Decisa una nomina, non
cedeva fácilmente alie difficoltá che gli si facevano per accettare. - « Vedi
il potere d'un'Ave Maria?! ». - « Quotidie moriar». - «I superiori de-
vono guadagnarsi il cuore di íutti i confratelli e vigilare. - Sollecitudini
per gli ascritti ed i chierici inviati per necessitá innanzi tempo a lavo-
rare nelle case. - « Non va esente da peccato moríale chi é causa di
grave danno morale ad un suo suddito ». - Per i coadiutori. - S'inte-
ressava di tutto e di tutti, anche di chi era temporáneamente incari-
cato della direzione d'una casa. - Conosceva cosi bene ogni direttore
da capire a prima vista a qual casa appartenesse un confratello che
vedeva per ía prima volta. - « Nemo repente fit summus». - « La per-
severanza di molti dípende in gran parte dal modo col quale son trat-
tati». - Era di una vigilanza e discrezione arnmirabili, e ripeteva: « Con
le buone iruniere, con la pazienza, con la carita » si devono migUorare tutti
i caratteri. - Calma!... «Awisate sempre, non risparmiate mai la cor-
rezione quando conviene, ma non lasciatevi mai guidare dalla pas-
sione». - Se gli era riferita a carico d'altri confratelli qualche infra-
zione alia Regola, non veniva a prówedimenti correzionalí senza udir
prima Yaltera pars; e chiedeva scusa se si accorgeva di aver fatto un
rimprovero non del tutto meritato. - Come trattava con chi aveva man-
cato. - Come aiutava premurosamente anche gli ispettori. - Dava somma
importanza alie visite ispettoriali; ne esigeva regularmente i rendiconti;
li esaminava a uno a uno con la massima attenzione anche neí minimi
particolari; e apertamente faceva le osservazioni convenienti. - Amava
che la casa ispettoriale fosse particularmente destinara alia formazione
di nuove reclute religiose e sacerdotali. - Pieno di carita e compassione
fraterna, voleva che ogni ispettore fosse il padre e il fratello maggiore
tra i figli diletti. - Anche ad essi faceva le due raccomandazioni: «Gua-
dagnarsi il cuore dei confratelli e fórmame dei nuovi». - « Quest'anno
avete costl un solo ascritto!». - Non permetteva nuove fondazíoni nelle
ispettorie che non avevano ancora ben fornite di personale tutte le
case. - Per le case di noviziato e per quelle piü isolate. - Vegliava sulle
destinazioni e sui cambiamenti dei confratelli. - Zelava il miglior ac-
cordo tra gli ispettori e i direttori delle case ispettoriali; e consigliava,

2.7 Page 17

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758
índice
ammoniva e confortava tutti nel modo piü acconcio. - Le sue cure
avevan particolarmente di mira il profitto spirituale dei confratelli.
- Nessun'anima passava inosservata innanzi al suo pensiero. - Tutto a
tutti, tutti gli aprivano schiettamente il cuore, ed egli s'interessava
anche della salute dei singoli confratelli. - Aveva uguali sollecitudini
squisitamente paterne per le Figlie di María Ausiliatrice. - Alie di-
rettrici: « Buon esempio, discrezione e carita!». - « Niente vi turbü».
- « Pietá e carita, calma e prudenza, buona armonía e santa letizia».
- Pregava per tutti ogni giorno. - Un caso singolare.
pag> 169
VIII. — Tutto a tutti
Suo único idéale in tutta la vita. - Della pienezza della sua carita
godevano abitualmente i figli spirituali: i Salesiani - Non si videro piü
quelle scene incantevoli!... - In primo luogo aveva di mira la nostra
formazione spirituale. - Era il buon Padre! - E quanti sforzi dovette
compiere! - S'interessava di ciascuno di noi, e tutti n'eravamo con-
solad. - Dichiarazioni confidenziali. - Affabile e gioviale, moveva ogni
cuore ad espandersi liberamente. - Oh! se le camerette di Don Bosco
e di Don Rúa potessero parlare!... - Era di una bonta insuperabile in
ogni circostanza! - Testimonianze di attenzioni premurose e gentili. —
L'apostolato da lui compiuto con la corrispondenza. - Non trascurava
alcun rilievo, né alcuna domanda. - I tratti piü cordiali eran rivolti a
raccomandare, incoraggiare, compatire, e vegliare certi caratteri. -
Come esortava e spronava a prevenire qualunque diserzione. - Sue
cure per scongiurarle. - «Credimi tuttora tuo affez.mo amico...».
- « Facciamo per il povero N. N. ció che vorremmo fatto a noi!».
- Quanti ne ha salvati la carita del Servo di Dio! - Le finali. delle let-
tere erano raccomandazioni, voti, ammonimenti, talora voci d'allarme,
spesso intime partecipazioni a preoccupazioni d'ogni genere. - Le case
della Societá formavano per lui una sola famiglia. - A chi gli chiedeva
due righe autografe. - Con i piü lontani. - Anche per le Figlie di María
Ausiliatrice fu tener o padre. - Care esortazioni. - Qualche volta fu vi-
sto anche scherzare. - Largheggiava di consigli e incoraggiamenti.
- Quante lo conobbero, illustrano la santitá e la bonta del Servo di
Dio. - « Coraggio!» era la parola che Hpeteva con frequenza e risultati
consolanti. - « Tenete, mangiate questo miele, e il cutugno passerá!».
- S'interessava minutamente di ciascuna, come se non avesse null'al-
tro da fare. - « State tranquilla e da questo momento non pensate piü
a nulla!». - Fu il « Sovrano della bontá!». - Carita per gli ammalati.
- Sí teneva informato dei singoli casi. - -Aveva per tutti attenzioni sin-
golari e raccomandazioni paterne. - Occorrendo, ímponeva riguardi
speciali. - Le sue visite quotidiane erano un conforto soave. - Fu Tán-
gelo consolatore anche di tanti esterni, ricchi e poveri. - Come « Tamore
dei fratelli informa alia carita ». - « Meglio vivere... alia gloria di Dio!».
- Sue tenerezze per la gioventú. - In mezzo agli alunni. - Particolari elo-
quenti. - Oh! l'occhio e il cuore di Don Rúa! - La sua memoria rimase
indimenticabile in quanti ebbero la fortuna di conoscerlo. - Per i figli di
Maria. - Per le Associazioni degli ex-allievi. - Tutto a tutti, anche a
a tutte le persone di servizio! - Cercava le anime! - Molti ricorrevano a
índice
lui per trovar lavoro, ed egli li accontentava. - Premure per gli emi-
granti. - La carita di Don Rúa fu universale! - Era compassionevole,
e quanto!, anche con i defunti! - Anche gli animali godevano delle sue
attenzioni delicate! - I « Fioretti di Don Rúa! » « Laudato sii, Tu, mió
Signore, con tutte le Tue creature!...».
IX. — Devotissimo al Maestro e con gli stessi ídeali
« Don Rúa» rimarra in perpetuo il piü bel monumento di Don
Bosco! - Lo studió ogni giorno « nelle cose piü minute»; ed imitarlo
in tutto fu il programma della sua vita, convinto d'imitare un santo.
- Diceva ai Salesiani: « Ciascuno di noi sia di Lui copia fedele! »; egli ne
fu la copia perfetta. - Nei Processi Canonici per la Causa di Don Bosco
i rilievi suoi sonó i piü significativi, e se ne possono trarre molte pa-
gine per descrivere anche il suo spirito e le sue virtü; tanta fu la sua
diligenza nel ricopiare il Maestro! - « Poté dirsi un altro Don Bosco!».
- Da principio sembró persino troppa tale imitazione. - « Si puó diré
che Don Bosco formó in Don Rúa un santo non inferiore a sé stesso ».
- Tanto studio serví per qualche tempo a velare l'eroismo delle sue
virtü. - « Erede universale dello spirito di Don Bosco », anche nella di-
rezione deH'Istituto soleva prender lumi dal Fondatore. - E doveroso
scendere a particolari. - Sua raccomandazione costante: «Imdtiamo
Don Bosco quanto ci é possibile». - In primo luogo nel contegno e nella
pietá. - Si potrebbe fare un trattatello della sua ascética, semplice e pra-
ticissima. - Come voleva inculcata la pietá anche agli alunni. - «Atte-
niamoci fedelmente aHo scopo delTIstituto». - «La nostra missione
deve essere rivolta ai figli del popólo ». - Ogni casa, qualunque ne sia lo
scopo, sia « un centro di pietá e un semenzaio di giovinetti morigerati
ed esemplari t>. - Particolari richiami ed esortazioni per conservar in-
tegro lo spirito del Fondatore. - Una delle piü calde raccomandazioni:
la prática del sistema preventivo. - « Pazienza e bel garbo anche nel
correggere ». - Altri spunti di assidua vigilanza perché in tutte le case
fiorisse il sistema educativo, tanto caro, e giustamente, al nostro ve-
nerato Fondatore. - Altro campo della sua operosa attivitá, gli Ospizi
e gli Oratori: « Vorrei che teneste sempre a mente essere la istituzione
degli Oratori festivi e degli Ospizi di giovani poveri la prima opera di
carita verso i giovanetti abbandonati, di cui Don Bosco abbia incaricata
la Congregazione». - «Dobbiamo attenerci alie tradizioni paterne».
- « Ció che é semplice mezzo d'attrazione, specie nelle grandi cittá
non deve diventare lo scopo degli Oratori». - Sue cure perché fossero
fiorenti gli Istituti e gli Oratori: L'insegnamento del Catechismo. - Re-
golaritá delle funzioni religiose. - Le Compagnie. - Le ricreazioni mo-
vimentate ed allegre. - Divozione al SS. Sacramento, al S. Cuore di
Gesü, a Maria Ausiliatrice. - Uinsegnamento del Canto Gregoriano e del
latino. - La diífusione della buona stampa e delle « Letture Cattoli-
che». - La música salesiana. - Attenersi fedelmente a tutte le tradi-
zioni... senz'esagerazione. - « Vocazioniy vocaziom! ». - « L'awenire della
Pia Societá é nelle vostre mani». - «Da mihi animas!...» - Le Missioni
Cattoliche* - «II Signore ci apre orizzonti vastissimi», e dobbiamo
prepararci a portare «la fede e la civiltá non solo ai popoli dell'Ame-

2.8 Page 18

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760
índice
rica, ma altresl delTAsia, dell'África e dell'Oceania!». - Sue tenerezze
per i Missionari. - « Che il Regno di Dio si estenda anche per mezzo
dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice a tutti i popoli della
Terra!».
pag
X. — « Cavaliere del lavoro»
Fin da giovane fece la promessa di non perderé un minuto di tempo.
- Pareva che Túnico sollievo che cercasse fosse... il lavoro! - « Caro, ci
riposeremo in paradiso!». - « In qualunque stato si trovi, l'uomo deve
lavorare». - « Osservate come fanno i negozianti!...». - «II tempo é
di Dio, e non nostro ». - « L'orazione, la temperanza e il lavoro for-
mano il vessülo salesiano». - Ed erano meraviglie di tutti i giorni!
- Tutte le mattine dava udienza a ogni sorta di persone, che se n'anda-
vano soddisfatte e contente. - « Se é cosí dolce parlare con i Santi,
come sara dolce stare con Dio!». - Quanti prodigi avvennero in quella
cameretta, che fu «testimonio delle sue eroiche virtü!». - Accoglieva
tutti con incantevole semplicitá e col piü cordiale interessamento. - Nelle
prime ore pomeridiane usciva in cittá, per attendere a1 disbrigo della
corrispondenza, o per visite di carita e di conforto. - Nell'andaré e nel
tornare, prendeva con sé qualche confratello per parlargli o per ascol-
tarlo. - Anche il resto della giornata lo passava nel lavoro piü intenso.
- Con certi « segretari!... ». - Prima delle 23 non si ritirava a riposare.
- Non si sa come abbia potuto oltrepassare i 70 anni in un lavoro cosí
faticoso. - S'addormentava... pregando! - Nemmeno nei viaggi prendeva
un minuto di riposol - Prega va, meditava, leggeva, postilláva la corri-
spondenza. - Preferiva viaggiar di notte per lavorare di giorno. - In
ogni casa il suo arrivo era un trionfo e un prodigio di attivitá esemplare.
- Visitava attentamente l'istituto in ogni parte, parlava con tutti, prov-
vedeva a tutto, dava consigli per il miglior andamento. - Anche nelle
case delle Figlie di Maria Ausiliatrice la sua memoria é in somma ve-
nerazione. - Sul labbro aveva sempre opportuno l'ammonimento sa-
cerdotale. - Parafrasava talvolta i nomi per suggerire un buon pen-
siero. - I prodigi delle sue visite, delle sue preghiere, delle sue gior-
nate piene, laboriose e sante!... - Come allargó meravigliosamente il
campo dell'azione salesiana. - Non si perdeva di coraggio di fronte a
nessuna difficoltá, abbandonandosi tranquillo nelle braccia della Di-
vina Prowidenza, che talora veniva in suo soccorso anche in forma
prodigiosa. - Per Don Rúa la vita é un gran dono; chiamava fortunati
quelli che possono farne buon uso per lungo tempo; ed egli in tutta la
vita fu il « Cavaliere del lavoro » a gloria di Dio!...
pag
XI. — Esemplare anche nelle minime cose
Due mezzi usati dal Servo di Dio per avanzare nelle vie della per-
fezione: Studiare le vite dei Santi e imitarne le virtü caratteristiche:
Non trascurare neU'adempimento dei do veri nemmeno le minime
cose. - Tre pensieri lo mossero esattamente a questa pratica. - « La
santitá del sig. Don Rúa mi spaventa». - Era in continua unione con
índice
761
Dio. - Come raggiunse tanta perfezione. - « Chi vive di fede ed osserva
esattamente le Rególe, si unisce a Dio nel modo piü intimo ». - Non
bisogna mai trascurare nemmeno le minime cose. - Suo amore alie
Rególe, e all'esatta osservanza. - Insisteva tanto per la puntualitá al-
rorario. - «É giunta troppo tardi; s'era al suo posto, ce n'era anche
per leu». - Anche nell'attendere ai doveri particolari era ammirabile.
- La sua perfezione brillava ancor piü nella tranquillitá perenne, mante-
nendosi nel piü perfetto equilibrio in ogni circostanza. - Nulla sfug-
giva al suo sguardo. - « Ni ente politica!». - Vegliava continuamente
per la regolaritá della vita comune, e perché ciascuno disimpegnasse
bene il suo ufficio. - Dopo le preghiere della sera era l'assiduo vigile
del silenzio fino a notte avanzata. - Badava a tutto. - Vegliava ed in-
sisteva che si pagasse puntualmente ogni debito. - « Vedi, che ti ho
detto bene!... ». - Come consigliava chi era nelle strettezze. - Molti
ricorrevano a lui per pagare, e se non poteva aiútarli, aveva sempre
una parola di conforto e di fiducia nella Divina Prowidenza. - I « de-
biti sacri». - Dai nostri accettava, con riconoscenza, piccole offerte, e
s'interessava delle case piü bisognose. - Finché non si fossero estinti
tutti quanti i debiti, non permetteva spese accessorie. - « Sonó contento
che le cose raccontatemi non sieno esatte». - Ama va valorizzare ogni
coserella. - Non lasciava dormiré il denaro. - « Queste 300 lire le ave vi
dimenticate!...». - Era fedelissimo alia restituzione di qualsiasi cosa
ricevuta in altre case. - « Vi voglio daré anch'io del denaro! ». - Ac-
cettava con commozione l'offerta d'un soldó, e lo voleva speso atten-
tamente. - La sua precisione brillava nella corrispondenza quotidiana.
- Ammoniva di star attenti neU'áffrancatura delle lettere per evitare
multe e sopratasse. * Poteva raccomandare a tutti d'economizzare in
ogni maniera!... - Come l'occhio, grande e aperto aveva anche il cuore!...
- Ricordava l'onomastico dei singoli confratelli dell'Oratorio. - Tutti,
anche di lontano, ricorrevano a lui per qualunque favore, ed egli s'in-
teressava premurosamente di accontentare. - All'osservanza della vita
comune voleva abitualmente congiunte particolari attenzioni per quelli
che ne avevan bisogno. - Era sempre ammirabile!... - Cid che piü di
tutto gli stava a cuore era il profitto spirituale dei fratelli. - A uno in-
vió per posta... un vasetto di miele! - Scrisse 115 lettere a un altro...
che scriveva sempre al Papa ed era rigoroso neirammettere i fedeli
alia Santa Comunione. - Aveva, con tutti, il modo di fare piü adatto
e conveniente. - Qual grado di virtü raggiunse con questo esercizio! pag. 363
XII. — Umile e semplicissimo
II fondamento della vita e della perfezione cristiana é rumiltá, e la
santitá tanto piü s'innalza, quanto piü si basa sull'umiltá. - Don Rúa
Tamo e praticó fin dalla giovinezza. - Prefetto Genérale e Vicario di
Don Bosco continuó a vivere nel nascondimento. - Rettor Maggiore
si ritenne sempre il povero servo di Don Bosco! - Permise che si pro-.
- seguisse a celebrare la festa della riconoscenza il 24 giugno per conti-
nuare l'omaggio al Fondatore. - L'umiltá fu il primo proposito e il pro-
gramma che seguí anche rieletto Rettor Maggiore. - Nient'altro ebbe
a cuore fino al termine della vita che la gloria di Dio e di Don Bosco!

2.9 Page 19

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762
índice
- Desiderava essere « almeno la brutta copia del Padre!...», ma restava
mortificato, quando, nei viaggi in Italia e all'Estero, si vedeva accolto
con imp'yianti dimostrazioni di venerazione e d'entusiasmo come il
Padre! - « Questa gente non sa ch'io sia; se mi conoscessero, non avreb-
bero fatto cosí!». - Fu sempre modesto come Tultimo confratello.
- «Dité che c'é un salesiano!». - La sua umiltá brillava nel narrare
fatti che parevano umilianti, e nel silenzio assoluto se riteneva che un
mínimo accenno potesse tornare a sua lode. - Umilmente chiedeva
consiglio agli altri superiori, aveva per loro le attenzioni piú delicate,
non voleva nessuna eccezione, né per sé, né per gli altri. - « Date loro
la tazza bella, ma il caflfé sia quello che date agli altri! ». - Riteneva
« come atto di umile ossequio la libera e schietta sinceritá dei propri
inferiori». - Aborriva dal propagare le colpe altrui, e taceva quando
avrebbe potuto parlare a sua discolpa. - Chiedeva umile scusa, e si
ricredeva apertamente, se s'accorgeva d'aver dato un rimprovero o
una disposizione non troppo opportuna, e soífriva se vedeva che altri
soífrivano innocentemente. - L'umiltá del Servo di Dio imprimeva
un non so che d'attraente ad ogni piccola cosa. - Umile e delicato nel
portamento, nel trattare e nelTesser trattato, neirammonire, nel par-
lare, nel salutar per via, a mensa con alti personaggi e in case d'altri
religiosi..., era insieme di una discrezione la piü schietta e attraente.
- Amava valorizzare il centesimo! - Era di un'incantevole semplicitá
in ogni cosa!... - Forse piü d'un lettore trovera lunghe e faticose queste
pagine, ma quanto piü devono aver costato a chi le ha vissute!... - Don
Rúa fu sempre « il povero Don Rúa!».
pag. 412
XIII. — Amato e venerato da tutti...
« Se non é un santo Don Rúa, chi potra esserlo? » - « Quest'uomo
é di Dio! » - « Bastava vederlo una volta per leggergli ranima ». - « Nel-
Tawicinarlo si provava un'impressione nuova, che ci faceva uscire
spontaneo dal labbro: «É un santo!». - «...II padre buono, il supe-
riore impareggiabile, l'uomo tutto di Dio... ». - « Emanava un'aria di
santitá da tutta la persona». - « Fu l'uomo della preghiera e del la-
voro». - Specialmente «l'uomo della preghiera». - Poteva ripetere
con S. Paolo: «Imitatores mei estofe, sicut et ego Christi». - « Era voce
universale che fosse un santo fin da giovinetto ». - « Si diceva giá da
tutti che Don Bosco era un santo e che Don Rúa non l'era meno ».
- « L'único in cui non potei mai scorgere il minimo difetto fu Don
Rúa ». - « Ricordo che un distinto sacerdote milanese riteneva la san-
titá di Don Rúa niaggiore ancora di quella di Don Bosco...» - « E il
Santo dov'é? ». - Dappertutto la fama della sua santitá aveva gettato
radici profonde. - « Don Rúa ha tali rapporti intimi con Don Bosco
che si puó diré una reliquia vívente di Don Bosco». - «Alia scuola
di un altro santo ne aveva ereditato lo spirito e il cuore ». - « Se Don
Bosco, a prova della sua santitá, non avesse altro che questo, l'aver
plasmato Don Rúa, per me basterebbe per canonizzarlo ». - « Fu Valter
Joannes Bosco». - « Un santo nel senso stretto della parola ». - « Una
delle stelle piü fulgide del secólo X I X nel cielo della Cristianitá».
- « Guarda come i figli di Don Bosco hanno potuto trovare un degno
índice
successore al primo loro venerabile Padre!». - « Fu un Savio Dome-
nico prolungató fino a 70 anni e piü!». - Anche i piü intimi lo dice-
vano perfetto! - Come si andava soddisfatti nel baciargli la mano!
- Molti gli tagliuzzavano gli abiti per avere una reliquia!... - Devozione
universale. - Anche eminenti personaggi s'inginocchiavano innanzi a luí
per averne la benedizione. - Mirabile scambio di affetto tra il Servo
di Dio e la fanciullezza. - Con quanta fede era awicinato. - « Se riu-
sciró a toccargli un lembo della veste, saró soddisfatta ». - « Son certa
che se riesco a baciargli la mano, non avró piü la difHcoltá che mi tor-
menta ». - Quanti di questi fatti!... - Scene incantevoli d'entusiasmo
popolare attorno la sua persona. - In quale stima 1'aveva il Santo Pa-
dre Pió X. - « Ecco un altro grande e umile Servo di Dio, del quale
la Chiesa si occuperá, ne sonó sicuro!». - E Don Bosco Faveva preve-
duto nettamente: « ...Se Dio mi avesse detto!...».
XIV. — Esaltato da Dio!
« Veramente mirabile é Iddio nei suoi Santi!». - Anche nella vita
di Don Rúa si videro tanti fatti singolari. - Con la benedizione di Ma-
ría Ausiliatrice otteneva ogni sorta di grazie. - « Ed ora per obbedienza
do vete guariré!». - « Avete fede?». - « Védete, in questa stanza guarí
puré un'altra persona!». - « In quell'ora aveva detto la Santa Messa
per lui... ». - « Don Rúa ti manda a diré di star tranquilla; la guarigione
si otterrá...». - Spesso a una persona diceva che sarebbe guarita, ad
un'altra che si rassegnasse alia volontá del Signore. - « Si, si, daremo
una di quelle benedizioni che la fará scendere dal letto ». - « SI, si, che si
compia in tutto la volontá del Signore!». - « Ben volentieri vi bene-
dico..., non guarirete, ma lavorerete sempre!». - Come cercava di at-
tenuare e di nascondere l'impressione dei prodigiosi efietti delle sue
benedizioni. - Leggeva chiaramente nel futuro. - Quanti e quanti eb-
bero predetta la loro vocazione! - «E leí é postulante?... Bene, bene,
postulante... ». - « Ah! suor Leontina!... Non adesso, piü tardi! ». - « Leí
faccia la domanda d'entrare nella Compagnia di Gesü, e vedrá che
fará bene». - « Faccia quanto piü bene puó con la fabbrica che pos-
siede ». - « Se viene sly si fará salesiano; se viene no, andrá in semina-
rio ». - « Ah! voi andrete a Lourdes!... Bene, bene..., prégate tanto per
me... per me... per voi é meglio che restiate cosí!». - «Ora l'hai ve-
duto; quindi puoi partiré questa sera, non é vero?». - « Va bene, ma
ramméntati che son ancor vivo, perché tu mi ricorderai nel Memento
dei morti». - Come prevedeva i decessi. - « Non afHiggerti, se il Si-
gnore chiamó a sé tua madre... ». - « Rassegnatevi alia volontá di Dio ».
- « State tranquilla, la morte di vostro padre, ancorché repentina, non
sará improwisa ». - « II suo malato aspetterá, non ne dubiti». - « Sonó
contenta d'andaré in paradiso!». - Come leggeva nei pensieri! - «Ah!
Giulia, Giulia! hai fatto la parte del demonio!». - «Si, si, ma prima
bisogna spianare i monti e colmare le valli». - «Tenete!...»; era il
foglio desiderato. - «Vi ho veduto, sapete!». - «Lo so, lo so!...».
- «Appena finita la preghiera, sentó picchiare alia porta...». - «Per-
ché, figlia mía, non domandate di fare la professione?...». - « Mi ac-
compagnó alia porta.,, e mi congedó con un saluto... ». - «Tra breve

2.10 Page 20

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764
índice
alcuno dei suoi parenti avrá bisogno del suo aiuto, lei gli fará da ma-
dre ». - Alcuni si raccomandavano a lui prima di sostenere gli esami,
ed egli diceva chiaro se sarebbero o non sarebbero promossi. - « SI,
si, si, si!...». - «State prepárate alia volontá di Dio». - Come benedi-
ceva le medaglie e le immagini, e quali effetti queste producevano
- Una convertí una famiglia protestante. - Prodigioso effetto ottenuto
in un istituto. - Altri doni singolari. - Apparizioni. - Estasi. - Molti-
plicazioni di Sacre Particole, di immagini... di confetti. - Aiuti prov-
videnziali. - Quante anime salvatel... - Solo Iddio sa ció che ottenne
da lui il suo Servo!...
pag. 469
VI
SUCCESSORE DI DON BOSCO
SECONDO DECENNIO
I. — Nuovi trionfi
1899
Negli ultimi anni il Servo di Dio salí piü volte il Calvario. - Al
Castello dei Conti De Maistre. - In visita alie Case di Spagna. - Si
ferma ad Oulx, Romans, Montpellier. - Festose accoglienze a Barcel-
lona. - Nella chiesa di Belén. - Chi l'accompagna tarda a mandar no-
tizie, avendo il Servo di Dio assicurato che l'avrebbe fatto lui. - A Ge-
rona: « Se voi procurerete di recitar bene le orazioni, non pioverá...
e faremo una gran festa ». - A Saragoza, Baracaldo, Santander, Sala-
manca e Bejar. - « Ewiva al Santo!». - Pericoloso deragliamento del
convoglio a Quejigal. -'A Braga, Vigo e Lisbona. - Visite a corte. - « II
suo superiore ha veramente Paria di un santo ». - Alia stazione, tutti
s'inginocchiano per esser benedetti.- A Siviglia « si vuol festeggiare il
passaggio d'un santo ». - É una continua processione alia casa salesiana
per vedere e parlare al Santo. - Lo stesso awiene a Valverde del Ca-
mino, Ecjia, e Montilla. - Ad Utrera é accolto come il Re o un'altra
persona della Famiglia Reale. - A Jerez de la Frontera, nelT Oratorio
di S. Benito de Calatrava, in quello delle Figlie di Maria Ausiliatrice
in Calle S. Vicente. - Imponente adunata nel Palazzo Arcivescovile. - A
Malaga ed Almería. - Nel dubbio di poter fare la traversata verso
1'Algeria essendo il mare in burrasca, il Servo di Dio getta una me-
daglia di Maria Ausiliatrice nelle acque e al mattino il mare é calmato.
- Ad Orano, Echmühl, Mers-el-Kebir. - Entusiástica accoglienza a
Marsiglia. - A. S. Margherita. - Consiglia una novena a Maria Ausi-
liatrice e cessa la rosolia che s'era sviluppata neirOratorio di S. Leone.
- A Nizza Marittima, Bordighera, Nizza Monferrato. - Rientra all'Ora-
- torio di Valdocco dopo oltre tre mesi d'assenza. - Lavoro enorme.
índice
- Alia Mole Antonelliana. - Dá ai confratelli e ai cooperatori notizie
del viaggio. - Si assenta di nuovo, in visita alie case d'Italia. - A Bolo-
gna assiste alie feste inaugurali dell'Istituto, e raccomanda la fonda-
zione di un altro Oratorio festivo, ricordando le meraviglie ottenute
con gli Oratorí nella Spagna. - A Verona, Desenzano sul Lago, Mi-
lano, Parma, Modena. - A Roma ossequia molti Vescovi convenuti per
il Concilio Plenario Latino Americano; ed assiste alia consacrazione
delle loro diócesi al S. Cuore nel nostro tempio al Castro Pretorio.
- II battesimo di un'ebrea. - La festa di S. Giovanni. - Invia ai prin-
cipali benefattori la fototipia del monumento eretto a Don Bosco a
Castelnuovo. - Dolorose notizie dalle Missioni; terribile inondazione
nella Patagonia e grave incendio nell'isola Dawson. - Si ritira a Rivalta
in esercizi spirituali con Don Marenco, ed assiste ai vari corsi dei con-
fratelli e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. - Appunti delle sue allocu-
zioni. - A Nizza Monferrato benedice la cappella funeraria. - Un De-
creto della S. Congregazione del S. Ufíicio e preziose e sante raccoman-
dazioni del Servo di Dio per l'esercizio del sacro Ministero della Pe-
nitenza come voleva Don Bosco. - Ricorda a tutti Tobbligo di tendere
alia perfezione. - Insiste per la coltura delle vocazioni - « Siamo per
incominciare TAnno Santo».
. — Consacrazione della Pia Societa al Sacro Cuore
1900
II 1900 fu memorando per l'incremento della divozione al S. Cuore.
- Disposizioni poñtificie e raccomandazioni del Servo di Dio in pro-
posito. - Intraprende un'altra visita alie case. - A S . Pier d'Arena, Fi-
renze, Roma. - Ai piedi di Leone X I I I col Card. Richelmy. - A Gen-
zano, Caserta, Napoli, Castellamare. - Con quanta venerazione é ac-
colto a Tropea I - A Villa S. Giovanni. - A Messina. - L'ispettore Don
Monateri aveva proibito di far pubbliche feste al suo passaggio, e ad All
cominciano le scene piü entusiastiche. - A Catania. - Accoglienze trion-
fali a S. Gregorio; giubilo del sindaco cav. De Bella. - « Oggi desidero
esaminare i miei cari figliuoli della casa del S. Cuore!». - A Pedara
entra per la via principale tutta illuminata, fra getti di fiori, spari di
mortaretti, e suoni di banda. - A Bronte chiama il bis delTinno. - A
Randazzo deve far rammendare veste e pastrano, che gli hanno ta-
gliuzzati in piü luoghi per divozione. - A Mascali Nunziata deve ripe-
tere: « Non fate sciocchezze!». - A Vizzini accoglienze trionfali. - « Se
questo Santo benedice le nostre campagne, il cielo ci sará propizio! ». -
Tiene conferenza a Catania. - A Siracusa. - A Palermo. - Benedice il
Card. Celesia gravemente infermo, lo raccomanda alie preghiere dei
fedeli, e nello stesso giorno PEminentissimo é fuori pericolo. - A Mar-
sala. - Verso la Tunisia; a Tunisi, la Marsa, Manouba. - « Al suo pas-
saggio si rinnovano le stesse dimostrazioni di afFetto e di venerazione
dell'anno passato in Spagna e in Portogallo». - Ritorna a Marsala e
celebra alie due pomeridiane. - A Palermo, accolto con venerazione,
tiene conferenza nella chiesa del SS. Salvatore. - A Girgenti. - A Ter-
ranova ottiene la pioggia desiderata, ed é ritenuto un santo. - A Ragusa
Superiore e Inferiore. - A Módica: «Abbiano pazienza, aspettino a

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3.1 Page 21

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766
índice
moriré!...». - Nel Seminario di Siracusa: «Benedicat nos Dens...». -
Da Cil^Ja, visitando altre case, sale a Messina e a Reggio e sosta a
Bova Marina, Catanzaro, Taranto, Castel Frentano, Ortona a Mare,
Pescina, Gioia de' Marsi. - « Comando che un giorno ci troviamo tutti
uniti in paradiso!... ». - A S. Benedetto del Tronto, Ascoli, Lor^to,
Ancona, Forll, Lugo. - A Bologna benedice uno stendardo donato al-
all'Istituto. - A Parma. - Ad Alessandria. - Rientra a Torino, dopo piü
di tre mesi di assenza. - Riparte per Foglizzo. - Ad Ivrea. - A Nizza
Monferrato. - Ritomato all'Oratorio, celebra per le Dame d'onore di
Maria Ausiliatrice; e come « un padre ai figli, o un fratello ai fratelli
e alie sorelle » narra ai cooperatori e alie cooperatrici del viaggio com-
piuto, ed espone i bisogni della Pia Societá. - II 4 giugno a Milano
assiste alia posa della prima pietra del tempio di S. Agostino. - Alia
festa di San Giovanni benedice una piccola mostra delle scuole profes-
sionali delTOratorio di Valdocco. - Presiede il solenne omaggio tri-
butato al S. Cuore il i° luglio. - A Diano d'Alba benedice una statua
di María Ausiliatrice. - A Bra. - In morte di Umberto I. - Interessanti
appunti delle allocuzioni tenute agli esercizi spirituali. - L'uomo di
Dio. - Al Convitto delle signore di Sassi. - A S . Ambrogio. - Malta
intitola una via a Don Bosco e un'altra a Don Rúa. - I Salesiani d'Ame-
rica si rivolgono al Cardinal Protettore della Pia Societá per avere il
Servo di Dio a celebrare il XXVo delle Missioni Salesiane; egli manda
a rappresentarlo Don Albera. - II IIo Congresso Internazionale Sale-
siano. - Giorni difñcili..., tuttavia vorrebbe fare la prima spedizione
di missionari in Ciña. - Annunzia la consacrazione della Pia Societá
al Sacro Cuore di Gesü. - Raccomandazioni per intensificare la di-
vozione al S. Cuore nelle singóle case. - La notte del 31 dicembre,
consacra con apposita formula tutta la Societá Salesiana al S. Cuore. pag. 558
III. — Dura prova
1901
Caratteristiche dell'ultimo decennio del Servo di Dio: santitá di
vita sempre piü luminosa, fervore d'apostolato ed eroica rassegnazione
nelle piü dolorose vicende. - La Compagnia di S. Camillo aH'Orato-
rio. - Parte per la Francia. - Tra l'unanime venerazione presiede le
feste peí XXVo della Casa di Nizza Marittima e di Bordighera. - Come
awenne la fondazione del Torrione. - Ad Alassio. - A Varazze gua-
risce un giovane gravemente ammalato di tifo. - Tralascia di prose-
guiré il viaggio « per una buona ispirazione». - Tiene conferenza in
preparazione all'inaugurazione della chiesa, eretta in onore di San
Francesco di Sales a Valsalice come Patrono della Buona Stampa e
qual monumento a Don Bosco nel i° decennio dalla sua morte. - Torna
a Nizza Monferrato. - Assiste all'inaugurazione della chiesa di Val-
salice: « Sonó per lo meno sei le chiese che questo anno la Pia Societá
inaugura al divin culto -\\ - Nomina Don Filippo Rinaldi Prefetto ge-
nérale. - Si reca alia Spezia per la consacrazione del Santuario della
Madonna della Nevé: e un raggio di solé squarcia le nubi quando appare
il Servo di Dio seguito dairimmagine prodigiosa. - « Noi siam figli di
Maria! >>. - Di nuovo a Nizza Monferrato per la cerimonia delle vesti-
zioni. - A Foglizzo per la festa di S. Michele: « Vedrai che faremo la
índice
processione, senza pioggia e col solé! ». - Alia festa di Maria Ausilia-
trice pontificó il piissimo Mons. Rosaz, tenne il discorso il Card. Ri-
chelmy, e il Servo di Dio fu continuamente circondato da una molti-
tudine di devoti. - Riparte: a Parma e Modena. - A Bologna assiste alia
posa della prima pietra del tempio del S. Cuore. - A Pavia visita il
Seminario e tiene conferenza alia Madonna delle Grazie. - Da Pavia
a Milano. - Alia festa annuale della riconoscenza: « Don Bosco fece
bene ogni cosa, ma neiraffidare Topera sua nelle mani di Don Rúa fece
benonel». - A Lu, a Mirabello, dov'era stato direttore, e a Borgo San
Martino. - Perché tanti viaggi?... - La dura prova. - Prima e dopo il
Decreto del 5 luglio 1899 che proibiva ai Rettori dei Seminari e Supe-
riori delle case religiose di Roma di confessare i propri sudditi: osser-
vazioni di un Rev.mo Ordinario ed esplicite dichiarazioni del Servo
di Dio. - Un altro Decreto della Suprema Congregazione del S. Uffi-
cio, in data 24 aprile, vieta anche ai superiori e direttori di tutte le
case salesiane di ascoltare le confessioni dei dipendenti. - « Sara pie-
namente eseguito in tutte le case con tutta la prontezza che é richiesta
dal Decreto stesso ». - Intimata l'esecuzione immediata, il Servo di Dio
lo comunica personalmente ai confratelli deirOratorio e, con una splen-
dida lettera, alie Case. - Sorgono dubbi, e domanda e comunica le
spiegazioni. - La S. Congregazione ammonisce; e il Servo di Dio chiede
alia stessa la soluzione. - II giudizio d'un confratello su Don Rúa imi-
tatore di Don Bosco. - Sollecitudini per i chierici di Valsalice e per i
confratelli di alcune nazioni che trovansi in critiche circostanze. - Per
i poveri lebbrosi della Colombia. - Lotta settaria all'Istituto Salesiano
di Messina. - « Tutti, giovani e provetti — diceva Leone X I I I — te-
nete gli occhi ai vostri incliti Fondatori!». - Strettezze finanziarie.
- Durante l'ultima malattia di Francesco Crispi. - A Nizza tiene con-
ferenza alie direttrici. - Va a Foglizzo per la festa del S. Cuore, e a
Valsalice per gli esercizi dei sacerdoti. - Apre il IXo Capitolo Gene-
rale leggendo le risposte perentorie della Suprema, con edificazione
universale. - La Ia Esposizione delle Scuole Professionali. - Durante
le adunanze capitolari sorgono talora forti divergenze, ma non turbano
il Servo di Dio. -"Ci sarebbe bisogno per cinque anni di non prendere
piü nuovi impegni di fondazioni,,. - Sue sollecitudini per Tesatta ese-
cuzione del Decreto. - Per i Confratelli di Francia colpiti dalla legge
delle Associazioni. - Dá cari ricordi al termine degli esercizi a S. Be-
nigno, a Valsalice, a Foglizzo. - A favore degli emigrati. - Leone XIII
ripete: «Oh! Don Rúa fa molto bene, sonó contento di lui!». - Nel
suo onomástico. - Si reca in Polonia per l'inaugurazione dell'Is ti tuto
di Oáwiqcim. - Va a Cracovia, a K$t, a Leopoli. - A Gorizia e a Trieste.
- Visita le tombe dei Reali di Francia. - « É un Santo!». - Dá Taddio
a un nuovo drappello di Missionari. - Si reca a Crusinallo per Tinau-
gurazione delTIstituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e ad Omegna
sulla tomba di Don Beltrami. - Va a Roma, a Genzano e Frascati. - A
Lombriasco. - Ai nuovi diaconi. - La strenna per il 1902.
pag
IV. — Cittadino onorario di Castelnuovo
1902
Sempre col cuore a tutti, a tutti avrebbe portato il conforto della
parola, anche ai piü lontani. - Una lettera a Mons. Costamagna. - A

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768
índice
Nizza Monferrato per le vestizioni, a S. Benigno per la consegna delle
medaglic ai nuovi ascritti coadiutori, a Foglizzo e ad Ivrea per bene-
dire le vesii degli aspiranti al sacerdozio. - Per accrescere l'amore al
Papa. - La merte di Cario Gastini a settant'anni, come aveva predetto
Don Bosco. - Inaugurazione del busto di Don Bosco dietro Tabside
del Santuario. - Esalta l'amore di Don Bosco al Papa. - A Valsalice per
la chiusa degli esercizi. - Comunica le risposte della S. Congregazione
dei W. e RR. ai quesiti inoltrati dopo il Capitolo Genérale. - I chie-
rici dovranno compiere regolarmente lo studio delle scienze sacre.
- Raccomandazioni per il fiorire delle Ispettorie. - II Cinquantenario
delle « Letture Cattoliche »>. - Particolari benedizioni del S. Padre.
- Intraprende un lungo viaggio all'estero, e passa per Novara, Intra,
Cannero, Cannobio. - Ad Ascona, Lugano, Balerna: «Védete come
il giudizio del Signore sia diverso da quello degli uominü». - A Zu-
rigo: « Voi siete come il giglio fra le spine». - Un piccolo incidente al
treno sul quale viaggiava, ritarda prowidenzialmente il suo arrivo a
Liegi, dove regnava lo sciopero. - Dal momento che pose piede nel
Belgio, Bruxelles tornó in calma, e Liegi il secondo giorno del triduo
indetto dal Servo di Dio. - Particolari edificanti della sua permanenza
nell'Orfanotrofio di Liegi e nella casa delle Figlie di Maria Ausilia-
trice. - Dopo aver visítate le altre case del Belgio e alcuni cooperatori
dell'Olanda, si reca a Londra, dove gli si preparano feste imponenti.
- « Se fosse per me, milla potrei sopportare di tutto questo! ». - Torna
a Liegi ed edifica tutti colle parole e con gli esempi. - II suo pensiero
ai Salesiani della Francia. - A Torino presiede il IIo Congresso degli
Oratori Festivi e delle Scuole di Religione. - Dopo la festa di Maria
Ausiliatrice si reca a Mathi per il XXVo della Cartiera fondata da Don
Bosco, e concede particolari gratificazioni a tutti gli operai. - II Card.
Richelmy preannunzia l'approssimarsi del Cinquantesimo della vesti-
zione clericale del Servo di Dio. - Un bell'articolo delTOsservatore
Cattolico, e il i° convegno degli ex-allievi deH'Istituto di Milano. - Av-
viato alia Sardegna, a Roma assiste al Concistoro, in cui viene proclá-
malo vescovo Mons. Morganti. - Airinaugurazione deH'istituto di
Lanusei é chiamato da tutti « il gran santo ». - A Cagliari e a Sanluri.
- II 23 giugno gli allievi deH'Oratorio gli offrono una piccola somma
per le vesti chiericali dei sei primi patagoni aspiranti al sacerdozio.
Don Lemoyne inneggia a Don Bosco, e dice a Don Rúa: « Tu rinnovi
i suoi miracoli colla stessa melodía: "Noi siam figli di Maria!,,», e il
Servo di Dio esorta gli allievi a ripetere soprattutto colle opere la de-
vota ed arrettuosa dichiarazione. - A Nizza per nuove vestizioni. - A
Biella in omaggio a Don Bosco. - Al Santuario della Madonna dei
Laghi ad Avigliana per le feste giubilari. - Nei mesi piü faticosi, ri-
volge a tutti sante esortazioni: ai chierici, agli ordinandi, ai sacerdoti,
ai coadiutori, ai direttori, alie direttrici, nelle varié case di formazione.
- A S . Benigno benedice la cappella del noviziato. - Presiede le adu-
nanze dei Direttori diocesani dei Cooperatori. •- Celebra il Cinquan-
tenario della vestizione clericale ai «Becchi», e visita Castelnuovo,
Buttigliera, Riva di Chieri, e Chieri. - II Consiglio Municipale di Ca-
stelnuovo accoglie con unánime acclamazione la proposta del Sindaco
e proclama il Servo di Dio « Cittadino onorario». - Ed il Signore, vi-
Indice
769
sibilmente, con la venerazione che suscita attorno alia sua persona, gli
dá la cittadinanza universale. - A Giaveno una suora agli estremi é
d'un tratto fuori pericolo, e guarisce perfettamente, nell'istante in cui
il Servo di Dio la benedice da Torino. - Altri fatti singolari e prodi-
giosa - Al principio del nuovo anno scolastico prosegue indefessa-
mente il suo lavoro nelle case di formazione. - Dá l'addio a un drappello
di nuovi Missionari. - Celebra ad Ivrea la festa deirimrnacolata. - Va
a Milano per lo scoprimento di un busto ad un insigne benefattore.
- Chiede particolari soccorsi ai Cooperatori per i bisogni finanziari
sempre piü gravi. - Invia norme e raccomandazioni agli Ispettori per
facilitare Tadempimento dei loro doveri. - Parte per Roma, e si ferma
alia Spezia tre giorni per le feste giubilari di quella fondazione salesiana.
- La « Strenna».
pag. 686

3.3 Page 23

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3.4 Page 24

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3.5 Page 25

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•K
ASCOLTIAMO
IL SERVO DI DIO
Don Bosco dal letto di
morte ci ha dato un ap-
puntamento: — Arrive-
derci in Paradiso!...
Per questo ci raccomandó
tre cose:
^
<¿^
Grande amore a Gesü Sa-
craméntate v Viva divozione
a Maria Santissima Ausilia-
trice. # Grande rispetto, ob-
bedienza, ed affetto ai Pastori
della Chiesa, specialmente al
Sommo Pontefice. <^> «¿^
É questo il ricordo che
anch'io vi lascio: procú-
rate di rendervi degni
figli di D o n Bosco. <¿^
SAC. M I C H E L E RÚA
PREFAZIONE
VI
SUCCESSORE DI DON BOSCO
SECONDO DECENNIO
V. — Incoronazione di María Ausiliatrice
1903
In atiesa dell'udienza. - UmiJia a Leone X I I I i piü devoti auguri
per il Giubileo Pontificale e l'obolo di 12.000 lire degii aJunni, e do-
manda rincoronazione di María Ausiliatrice. - Alie Suore del « Bo-
sco Parrasio »: « Vedrete che prima che termini il 1903 S. Giuseppe
fará qualche cosa!».. - Va a Lanzo per la festa di S. Francesco. - Co-
munica ai Salesiani ed ai Cooperatori d'aver ottenuto Tlncoronazione
Pontificia di Maria Ausiliatrice. - Fervidi lavori preparatori. - Appelio
alie Dame Torinesi per prowedere le auree corone. - Don Bosco, col
suo « argento vivo », fu il primo santo piemontese che estese la carita
oltre Je Alpi. - Ai confratelli dell'Oratorio parla del Giubileo del Papa.
- A Valsalice. - Si rallegra del prossimo ritorno di Don Albera e gli
añida delicati affari da compiere nel suo passaggio in Francia. - Un
gruppo di francesi, ascritti alia Pia Societa, viene in Italia. - I Sale-
siani alia Camera Belga. - Presenta Don Albera agli alunni, e si reca con
lui a Nizza Monferrato. - « Vogliate molto bene al signor Don Albera,
perché poi vi aiuterá molto!». - A Bologna, per l'inaugurazione dei
nuovi locali delFOratorio festivo. - Accompagna a Firenze il Cardi-
nale di Bologna per la posa della Ia pietra del Tempio della S. Fa-
miglia. - II Cardinale Svampa, Augusto Conti, Don Rúa: « che gruppo
mirabileí». - Conferenze di P. Semeria e del prof. Simonetti in pre-
parazione al Congresso e alTIncoronazione. - II IIIo Congresso dei
Cooperatori riuscl imponente e praticissimo. - Turto TEpiscopato
presente si recó a Valsalice in « devota relazione al Padre di quanto si
era stabilito». - II giorno memorando. - Scene indimenticabili. - Al
momento della solenne Incoronazione il Servo di Dio scoppia in pianto
e in teneri singhiozzi. - La cerimonia si rípete sulla pubblica piazza
coirincoronar anche la statua della Madonna. - Dodici colombi viag-
giatorí volano al Vaticano recando la notizia al Papa. - « Vedrá che
Maria Ausiliatrice fará molte grazie al suo paese!...». - La febbre gialla
48 — Vita del Servo di Dio Michele Rúa. Vol. III.

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754
Índice
in Brasile: interessamento del Servo di D'o per provvedere all'assi-
stenza religiosa di tanti gruppi di popolazioni cristiane sparse in quelle
terre. - In visita alie Case del Véneto: a Treviglio, Desenzano, Schio,
Chioggia, Ferrara, Comacchio, Lugo, Este, Legnano, e a Trento;
dovunque ha sul labbro il nome di María Ausiliatrice. - Comunica
ai confratelli l'esito del Congresso e delle feste dell'Incoronazione:
« Coiraumentarsi fra i Salesiani della divozione a Maria Ausiliatrice,
verra pur crescendo la stima e Taffetto verso Don Bosco... ». - II 24
giugno. - Fatti prodigiosi. - In morte di Leone XIII. - Dando i ri-
cordi al termine dei vari corsi di esercizi, spesso parla del Papa. - II
Te Deum all'annunzio delPelezione di Pió X. - «Oh! suor... avete
fatto colazione?... ». - Prima di recarsi ad ossequiare il nuovo Ponte-
fice, si porta a Bologna per parlare al Cardinale Svampa. - Interes-
samento deirEminentissimo per il Servo di Dio. - Risposta confiden-
ziale del Card. Rampolla. - Conferenza ai Confratelli per Tapertura.
delTanno scolastico. - Ad Avigliana e Foglizzo. - In difesa delle Figlie
di Maria Ausiliatrice che dirigevano un asilo in un paese del Piemonte.
- Va a Roma. - Predica alie Suore e tiene conferenze ai Salesiani. -
í) ammesso in udienza dal nuovo Pontefice. - Ha una seconda udienza
nello stesso giorno, e dichiara di aver trovato in Pió X « non solo un
Padre sommamente benévolo», ma, osa diré, « un amico e un pro-
tettore delle Opere Salesiane». - Ottenne, difatti, quanto desiderava
anche per la pratica del Decreto circa le confessioni. - Visita le case
di Roma e dei dintorni, e scende a Napoli e a Porticí. - Ad Alvito,
Genazzano, e Frascati. - « Giá, anch'io da principio, trovava diffi-
cile la formóla della benedizione alia mensa, e m'imbrogliava...». - A
Tormo, T8 dicembre, benedice le bandiere degli alunni. - Va a Chieri
per i festeggiamenti giubilari deirOratorio di S. Teresa. - La sera di
Natale predica alTIstituto Marchesa di Barolo commovendo tutti
alie lacrime. - La «strenna» per Panno giubilare della definizione
del dogma deirimmacolata.
pag» 1
VI. — In Austria e in Polonia, e nel Belgio 1904
Giorni difficili. - Scrive ai Cooperatori: « Faccia contó ognun di
voi che io... dopo aver picchiato alia vostra porta col cappello in mano
vi chiegga umilmente un'elemosina ». - «Ora é ben altra cosa!...».
- Come accettava vitalizi. - Consigli, incoraggiamenti ed aiuti alia
signorina Astesana per fondar la « Societa Nazionale di Patronato
e Mutuo Soccorso per le giovani operaie». - Come Don Bosco, ebbe
una carita universale. - II giorno delFEpifania predica a Valsalice
ed invia una circolare alie case, comunicando Tudienza avuta dal
S. Padre, i favori ottenuti dalla S. Congregazione dei W. e RR.,
e le norme da seguirsi nei Capitoli Generali. - Altre conferenze ai
Confratelli deirOratorio per passar bene la S. Quaresima; ai chierici
ed ascritti di Lombriasco, Valsalice, Foglizzo, S. Benigno, Avigliana,
sulla bandiera di Don Bosco. - A Nizza Monferrato parla alie Suore;
agli alunni dell'Oratorio maschile spiega il vangelo della Domenica
di Passione. - Altre visite a S. Benigno e ad Avigliana: « Noi siam
figli di María!». - Come s'interessava dell'assistenza degli emigrati.
- Inaugurazione di una lapide nel coro di María Ausiliatrice, prima
índice
755
della festa titolare. - Inaugurazione delle decorazioni della chiesa
deirOratorio di S. Teresa in Chieri, e sue care rimembranze. - Si
mette in viaggio alia volta delTAustria e della Polonia. - A Milano.
- A Vienna tutti lo dicono un santo. - Viaggiando verso Oáwi^cim,
senté che si parla con entusiasmo di Don Bosco e delle Opere Sale-
siane, e non vuole che si dica che egli é Don Rúa. - A Daszava. - Pic-
coli particolari interessanti. - Mette a disposizione di Mons. Scala-
brini, che sta per recarsi in Brasile, tutte le case salesiane e lo prega
di accogliere 1'invito. - Torna a Vienna, e tutti lo dicono l'amico dei
fanciulli. - Visita il Nunzio Apostólico, il Card. Arcivescovo, il Bor-
gomastro Lueger, e TArciduchessa Maria Giuseppina, che vuol pre-
sentarlo aH'Imperatore, ed egli se ne schermisce modestamente, pre-
gándola a comunicargli i sentimenti di devozione dei salesiani, specie
dei residenti neirImpero. - A tavola, essendo soliti a parlar tedesco,
vuole che si parli tedesco e non permette che si parli altra lingua.
- Nel ritorno visita Lubiana, Mogliano Véneto, e Conegliano, do ve
assicura la direttrice, colpita da influenza che infieriva largamente
ín cittá, che ella la paghera per tutte e nessuna della casa ne sará col-
pita. - II Centenario della Consolata. - Comunica ai direttoii del Bra-
sile il prossimo viaggio di Mons. Scalabrini. - Al nome di Don Bosco
é devotamente associato quello di Don Rúa nelle dimostrazioni del
24 giugno. - Riparte e sosta a Milano, Tirano, Sondrio, Como, Ba-
lerna e Lugano: esortazioni agli alunni e discorso su S. Luigi. - Pro-
segue per Basilea, Stramburgo, Metz. - Si ferma a Bruxelles vari
giorni. - Ricordi dei suoi passaggi nel Monastero di Berlaymont, dove
soleva prendere ospitalitá. - Assicura una suor a che a ve va paura della
morte, che sarebbe morta in un istante e in grazia di Dio. - Ne risana
un'altra morente. - A Tournai e Maltebrugge. - Varié testimonianze
della visita a Lippeloo. - A Malines e a Liegi, fra la gioia universale.
- Ai convegni annuali degli ex-allievi dell'Oratorio. - Comunica al
S. Padre il bene che fanno in ogni parte i Cooperatori, e Pío X gli
invia un prezioso autógrafo, col voto che la Pia Unione «prenda
di giorno in giorno incremento maggiore e la Dio mercé arrivi a tale
che dappertutto, nelle cittá e nei villaggi, o si viva dello spirito del
Fondatore dei Salesiani, o se ne coltivi Tamore». - Al Xo Capitolo
Genérale fu uno spettacolo comino vente il veder tutti, suiresempio
del Servo di Dio, fermarsi a pregar rungamente presso la tomba di
Don Bosco. - In forma privata si volle aprire il sepolcro per riveder
le amate sembianze, che furon tróvate ben consérvate. - Con quanta
saggezza il Servo di Dio presiedette le adunanze capitolari! - Aveva
gravemente enflate le gambe, e finalmente accetta di riposare per
qualche tempo in letto, anziché sul divano, continuando a lavorare
e ad interessarsi di tutto. - La IIa Esposizione triennale delle Scuole
Professionali e Colonie Agricole Salesiane ha il plauso di tutti ed
é visitata anche dalla Regina Madre. - II giorno della cerimonia di
chiusura pranza colla Giuria e rievoca la mostra proposta da Don
Bosco cinquant'anni prima. - Non permette che un confratello ofFra
al Signore la propria esistenza per la sua salute. - Ricordi degli Eser-
sercizi al Martinetto, ad Ivrea, a Foglizzo. - La fondazione dell'Isti-
tuto Teológico Internazionale. - Duecento nuovi missionari. - L'8
dicembre, celebrandosi il Cinquantenario della definizione del Do-
48* — Vita del Servo di Dio Michele Rúa. Vol. III.

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índice
gma deirimmacolata, cantó messa nel Santuario di Maria Ausilia-
trice. - Fatti singolari. - Manda un saluto a Mons. Scalabrini ap-
pena tornato in Italia. - Domanda nuovamente la carita ai Coopera-
tori. - La «strenna»: Divozione alia Madonna.
pag. 71
V I I . —; Nuova pro va e le Missioni d'Oriente 1905
Nuove nubi sulTorizzonte. - Raccomanda la devozione alia Ver-
gine Immacolata. - Per le nozze d'oro di una Suora Maddalenina. -
Presso le Dame del S. Cuore a Rivoli. - Dá contó del Xo Capitolo
Genérale. - II mezzo piü efficace per tenere uniti i Cooperatori. - Eco
viva delle sue sante esortazioni: a Foglizzo, ad Ivrea. - Compie i 50
anni di professione nel silenzio, raccomandando d'imitare Gesü,
Giuseppe e Maria. - A Cavagliá. - A Nizza: « Fate tutto per Gesü,
turto con Gesü, tutto in Gesü». - A Foglizzo: «Imitare S. Michele
nel combatiere con generositá ed energia il comune nemico, il de-
monio ». - A S. Benigno. - Per la sistemazione delTIstituto delle Figlie
di Maria Ausiliatrice invia a Roma le Costituzioni e le commenda-
tizie avute dagli Ordinari. - Turbamento della Madre Genérale per
il timore d'essere sepárate dalla Societá Salesiana, e sante sollecitudini
per allontanare il pericolo. - Viene Tor diñe di uniformare le Costitu-
zioni alie Normae secundum quas. - II Servo di Dio va a Roma, dopo
brevi fermate a Pisa e a Livorno. - Le feste per il XXVo delTOspizio
del S. Cuore. - AlTinaugurazione della piccola Esposizione scolastico-
professionale. - Presso le Figlie di Maria Ausiliatrice. - Convegno
degli antichi allievi. - A Genzano. - É rícevuto in udienza da Pió X
con alcuni confratelli. - Una lettera edificante: Tamore di Don Bosco
per la Chiesa, e quattro punti del suo zelo: il canto gregoriano, il cate-
chismo, le vocazioni ecclesiastiche, la diífusione dei buoni libri; e la
sua Causa di Beatificazione. - Nel Napoletano e nelle Romagne. - A
Casería. - A Faenza: « Salvare la gioventü é la parola d'ordine di Don
Bosco!». - II 24 giugno. - Ad Oulx per la festa del S. Cuore. - A Fo-
glizzo tiene « una piccola lezione sulla viticoltura ». - Sempre il buon
Padre. - A Nizza ripete la lezione di viticoltura, della quale abbiamo
un ampio riassunto. - Ricordi per gli esercizi, inviati agli ispettori
Don Fariña e Don Ricaldone. - Sempre la parola di fede. - Al Vo Ca-
pitolo Genérale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, benché comuni-
cara delicatamente, la notizia della separazione delTIstituto dalla
Societá Salesiana produce la piü grave costernazione. - II Servo di
Dio apre le sedute con paterne parole. - Si fanno le elezioni; comincia
la trattazione del programma; Don Marenco, incaricato delle revi-
síoni delle Costituzioni, dá lettura delTesemplare corretto, e le adúnate
domandano unanimi che vi s'inserisca la dichiarazione che Tlstituto
venne fondato da Don Bosco e continua ad avere nel suo Successore
il suo Superiore e Padre. - Esortazioní del Servo di Dio al termine
delle varíe adunanze. - « Non dovete mettervi in pena riguardo alie
decisioni di queste nuove Costituzioni; esattezza e fiducia in Dio,
e Dio fará il resto ». - II giorno delTAddolorata, piangendo e facendo
piangere, predica sui dolori della Madonna. - Una lettera del Card.
Segretario di Stato di S. S. e un comunicato di Don Marenco solle-
vano gli animi. - Si rinnova da tutte la protesta di voler essere sempre
. índice
veré figlie di Don Bosco, dipendenti dal suo legittimo Successore. - II
29 setiembre Don Rúa comunica l'approvazione delle deliberazioni
organiche della Pia Societá, per far a tutti un regalo gradito. - Parla
alia fine di altri corsi di esercizi. - Torna a Nizza per l'incoronazione
della statua di Maria Ausiliatrice. - Addita gli Angeli come modelli
di amore a Dio... e alia Vergine. - Come parla e quale venerazione
suscita il suo passaggio! - Sue sollecitudini per soccorrere gli orfani
dopo il disastro tellurico in Calabria. - Fonda le case di Borgia e di
Monteleone. - Per poter trovare nuove reclute. - Per la formazione
intellettuale e morale dei nuovi chierici e per prowedere ai bisogni
urgenti di personale delle case. - Quattro studentati teologici. - Ven-
ticinque nuove chiese in costruzione, tra cui alcune monumentali. -
La cerimonia delle vestizioni e la consegna delle medaglie a Foglizzo
e a S. Benigno. - AH'Istituto delle Figlie delTImmacolata. - Par-
tenza di nuovi missionari e prima spedizione per la Ciña e per TIn-
dia. - 8 dicembre: « Gaudeamus omnes in Domino! ». - Strenna per il
1906. - « II Signore domanda contó non solo degli anni, ma dei mesi,
dei giorni, dei minuti!...».
VIII. — Nuovi viaggi alPEstero
1906
La regolarizzazione delle Costituzioni delle Figlie di Maria Au-
siliatrice. - « II nostro Fondatore fu Don Bosco, e noi desideriamo
che il suo Successore continui ad essere il nostro Superiore ». - « State
tranquille; non si tratta che d'una separazione materiale, del mió dal
tuo». - II Pro-Memoria presentato dalla Superiora insiste: «Non ci
si voglia privare del nostro Superiore e Padre». - La S. Congrega-
zione ordina che le Costituzioni sieno unifórmate alie Normae secun-
dum quas. - Al letto di una signora presso Trino Vercellese. - « Ecco
quella ha vocazione!». - Prima di partiré per il Portogallo va a pre-
gare sulla tomba di Don Bosco. - In Francia i confratelli continuano
a lavorare in quindici residenze. - Ricordi di un seminarista: «Se
cessate di batiere le mani, a poco a poco gli uccelli tornano tutti a
beccare sulPaia!...». - A Guernesey. - In Inghilterra. - Attraver-
sando di nuovo la Francia, entra nella Spagna. - A Vitoria, Baracaldo
Bilbao, Santander, Salamanca e Bejar. - Entra nel Portogallo. - A
Braga é alia stazione circondato da una turba di poveri fanciulli, e
raccomanda d'aprire un Oratorio. - A Vianna di Castello. - Anche
nel viaggio continua a sbrigare la corrispondenza. - Rientra nella
Spagna. - A Vigo awiene un fatto singolare, « un miracolo ». - Va a
Lisbona per l'inaugurazione delPistituto. - A Madrid guarisce il di-
rettore Don Castilla, che pativa sbocchi di sangue. - A Valencia,
Barcellona, Sarria, Mataró, Gerona. - Rientra nelTOratorio a mez-
zanotte per celebrare, la martina dopo, la funzione della Domenica
delle Palme. - Súbito dopo Pasqua riparte. - A San Pier d'Arena,
Livorno, Roma. - In compagnia di Don Barberis prosegue per Napoli.
- Le prime notizie del terremoto in California. - A Messina, Catania,
S. Gregorio, Trecastagni, e Pedara. - A Siracusa s'imbarcá per
Malta. - La visita a Malta fu un awenimento. - « Tutti son pieni

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Don
ice
con so
Orato

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índice
proteste alie autoritá locali e ministeriali. - L'effetto é quasi imme-
diato; i giornali battono in rítirata. - A Varazze s'inneggia alia Reli-
gione, a Don Bosco e ai Salesiani!... - II Servo di Dio annunzia alie
case il Decreto delTIntroduzione della Causa di Don Bosco, e accenna
agli « awenimenti che vennero tostó ad intorbidare la nostra letizia ».
- II cielo si rasserena; i due incarcerati vengono messi in liberta, e
tutta Varazze s'efFonde in entusiastiche dimostrazioni d'aífetto e di
stima ai salesiani. - Forse in quei giorni il Servo di Dio fece voto di
pellegrinare in Terra Santa!.... - Sempre al lavoro, continua a prender
parte alia chiusa dei corsi di esercizi spiritualí. - Ricordi agli aspiranti,
ai direttori, agli ordinandi. - Celebra a S. Benigno la festa del S. Cuore.
- Annunzia di voler ultimare al piü presto il Tempio di S. María Li-
beratrice in Roma quale omaggio a Pió X nel suo Giubileo Sacerdo-
tale. - Si reca a Nizza per la chiusa del VIo Capitolo Genérale, mo-
strando tutto i\\ suo affettuoso interessamento paterno per l'Istituto.
- Pellegrinaggio dei torinesi a Valsalice, il 29 setiembre, per comme-
morare Don Bosco Venerabile. - É orferto al Servo di Dio un cálice
d'oro e riceve cordiali rallegramenti da tutto il mondo. - Dá Taddio
a nuovi rnissionari. - Continua le sue conferenze alie Figlie di Maria
Ausiliatrice e ai Salesiani: a Torino, Lombriasco, S. Benigno, Fo-
glizzo, Canelli, Ivrea. - Benedice il matrimonio di una pronipote. .
- Prende parte alie feste di Nizza per Fintroduzione della Causa di
Don Bosco. - Ecco i suoi pensieri alia fine di queiranno: «Sempre
avanti con coraggio nel bene, ricavando profitto dalle differenti vi-
cende, prospere od awerse!».
pag. 277
X. — In adempimento di un voto
1908
Sentiva il peso della superioritá, e fino alTultimo si fece tutto a
tutti. - índice la visita straordinaria alie case. - Ricorda ai Cooperatori
le gioie e le amarezze del 1907. - Fa giungere a tutti i confratelli la
sua parola nel XXo anniversario della morte di Don Bosco: i "Fatti
di Varazze,,; il tentativo massonico e l'assistenza divina; cosa incre-
dibile ma pur vera; perché la moralitá regni in mezzo a noi. - II Card.
Maffi commemora nell'Oratorio Don Bosco Venerabile. - Ut palma
florebit: la base e la vita delle opere di Don Bosco fu la santitá. - Parte
in compagnia di Don Bretto per TOriente. - Prima tappa a Gorizia,
Trieste e Lubiana. - Nella casa di formazione di Radna. - A Zaga-
bria. - A Costantinopoli é awicinato con venerazione. - Sí ottiene in
modo singolare il terreno per daré sviluppo airopera. - A Smirne. -
Visita devotamente le rovine di Efeso. - Alia volta di Nazaret. - A
Damasco, Tiberiade, Cafarnao. - Giunge a Nazaret, accolto come
un santo. - Non si riesce a scoprire in lui un difetto. - Va in pellegri-
naggio al Tabor. - II giorno di S. Giuseppe manda un telegramma
augúrale a Pió X. - Verso Gerusalemme: - Cade di cavallo, senza farsi
male. - A Nain prega per la risurrezione di tanti poveri giovani che
giacciono morti nel peccato. - A Naplusa. - A Gifne ottiene la piog-
gia, da tanto tempo desiderata in quelle terre. - «Abbiamo pregato
per avere la pioggia, ed ecco che la pioggia ha bagnato anche noi».
- A Gerusalemme. - Moltiplica i mentini nel farne distribuzione a
duecento ragazze, e Don Bretto esclama: « Questo é un vero mira-
Indice
coló, qui non c'é milla a ridire!». - Visita la casa di Cremisan e lascia
al direttore alcune osservazioni. - Con la stessa attenzione insupe-
rabile visita la colonia agrícola di Beit-gemal e in seguito elenca piü
di trenta raccomandazioni. - Va in pellegrinaggio al Mar Morto, e
prega con quelli che Paccompagnano perché nelle nostre case non si
abbia ad offendere Gesü col brutto peccato. - Al Giordano si toglie
egli puré le scarpe e scende nelle acque dov'era sceso Nostro Signor
Gesü Cristo. - A GiafTa. - Celebra tutte le funzioni della Settimana
Santa a Betlemme, e prende parte alie funzioni principan" a Geru-
salemme. - II venerdl santo con grave fatica, assistito da alcuni con-
fratelli, prende parte alia solenne Via Crucis seguendo ritinerario del
Divin Salvatore. - Salutato ripetutamente con vivo affetto parte dalla
Cittá Santa; e a Giaffa s'imbarca verso Alessandria d'Egitto. - Pro-
segue il viaggio sinTOrione alia volta di Messina. - II secondo giorno
non puó celebrare, il mare é in burrasca; al getto di una medaglia di
Maria Ausiliatrice nelle onde, súbito fa bonaccia. - Arriva a Messina
inatteso. - Cari ricordi del passaggio ad Ali. - Incontra gli allievi di
Catania, e si ferma con loro ad Acireale. - « Chi é quel santo?... ».
- Scende a Malta per 1'inaugura zione della Juventutis Doraus. -
Risale a Siracusa: « Abbiamo avuto tra noi un santo!». - Da Catania
prosegue il viaggio di ritorno, con soste a Soverato, S. Andrea, Borgia,
Rossano, Barí. - Altri particolari del viaggio. - Dopo nuove tappe a
Macerata, Parma, Bologna, Alessandria, rientra alTOratorio. - La
festa di Maria Ausiliatrice. - Getta le basi delTUnione delle ex-allieve
deirOratorio di Valdocco. - Al Martinetto. - Benedice i bambini a
San Giovanni Evangelista. - Ritorna ad Alessandria peí la comme-
morazione di Don Bosco. - Va a Milano, ricorda la calma ottenuta
in mare con la medaglia di Maria Ausiliatrice. - Celebra sul nuovo
altare collocató nella cappella della tomba di Don Bosco a Valsalice.
- Festeggia S. Luigi a Lanzo, a Lombriasco, alTOratorio, e a Nizza
Monferrato. - A Vigevano. - Al Circolo Giovanni Bosco. - II saluto
di Mons. Cagliero che parte per Costarica. - Care notizie dalle Mis-
sioni. - Un altro passo della Causa di Don Bosco. - Depone in sette
sedute al Processo Informativo sulla vita, virtü e fama di santitá di
Domenico Savio. - Un saggio delle interessanti deposizioni: la carita
e la pietá dell'angelico alunno deirOratorio. - «Dio voglia che la
mínima nostra Societá abbia da annoverare molti di questi géneros i
soldati di Cristo 1». - Ammirazione universale.
VII
SEMPRE CON DON BOSCO
I. — Ultimo viaggio a Roma
1908
I ricordi di Terra Santa. - Esemplaritá sempre piü meravigliosa
alio sguardo universale. - « II Signore continua a benedire la nostra
Pia Societá». - Umile in tanta gloria, rievoca commosso le piü care

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764
índice
con arnmirabile perfezione ad interessarsi d'ogni cosa: - Un saggio:
come consiglia un direttore e un ispettore. - Tutti proseguono a ri-
volgersi direttamente a lui per ogni cosa, ed accontenta tutti con pie-
nezza squisita. - Un giovane salesiano gli scrive in latino, e gli ri-
sponde in latino. - La sua memoria é sempre prodigiosa. - Premu-
roso con tutti, é di una gentilezza singolare con i benefattori. - Esce
Tul tima volta da Torino per recarsi a S. Benigno Canavese, dove
compie gli anni, i mesi e i giorni di Don Bosco. - Torna sfinito al-
1'Oratorio. - Annunzia ai direttori le consolazioni avute nel leggere
le relazioni dei Visitatori straordinari. - "Nelle case dove fiorisce la
pietá, regna una grande illibatezza di costumi,,. - Raccomanda la
esatta osservanza delle Costituzioni, ed anche di trovar conveniente
collocamento ad antichi allievi e ad emigrati. - "Gesü Bambino regni
padrone nei nostri cuori e in tutte le nostie case,,.
Pag. 479
III. — Ultími insegnamenti
1910
Conosceva il giorno in cui doveva moriré. - «... E vi arriveró
io?... ». - « Sempre eccezionali si vanno facendo le nostre strettezze... ».
- « T u mi farai da segretario per nove anni!... ». - In piü circostanze
disse chiaro che non avrebbe oltrepassato il 1910. - L'isola «Don
Rúa». - Di' cosí: ,,Ci auguriamo che duri almeno quanto durerá
ancora Don Rúa!"». - « Questo non va bene!... Don Bosco voleva
che la minestra fosse uguale per tutti». - Adesioni dall'America: il
VIo congresso dei Cooperatori a Santiago nel Chill, e le Nozze episco-
pali di Mons. Cagliero. - I foschi pronostici del 1911! - Intima il XIo
Capitolo Genérale. - « Da qualche tempo non posso visitare le case, .
piü non mi é dato di lavorare, come vorrei, peí bene della nostra cara
Congregazione». - Continua le conferenze agli alunni di quarta gin-
nasiale ed alie Compagnie degli artigiani. - Raccomanda la diffusione
delle Letture Cattoliche e la pratica della modestia e della dolcezza
di San Francesco di Sales e di Don Bosco. - « Salvarci, ecco tutto!... ».
- Continua a dar udienza tutta la mattina, e stenta a celebrare. - L'ul-
timo giorno di carnevale. - II 15 febbraio celebra Tultima Messa. -
Tralascia di occuparsi della corrispondenza. - I dottori lo trovano
in condizioni gravissime. - « Questa notte ho dormito abbastanza...
mi saró svegliato un quindici volte!». - I giornali cominciano ad in-
teressarsi della malattia. - « Dio che tutto puó, allontani la data fa-
tale ». - II Santo Padre fa voti peí ripristinamento della sua preziosa
salute. - Cardinali, Arcivescovi e Vescovi prendon parte al nostro
dolore. - II Sindaco e illustri personaggi hanno lo stesso interessa-
mento. - La notizia si diffbnde anche in America, e si prega con fer-
vore. - Ai Santi Martiri é indetto. un triduo solenne per la sua guari-
gione. - « Voi fate la Corte di María per me, ma io Trio cominciata
prima di voi». - I medici hanno definito la malattia «miocardite
senile». - In molti Istituti si prega con fede. - «Poveretta, viene
a chiedere preghiere per sua madre e non sa che ha tanto bisogno che
si preghi per lei». - Non si vorrebbe che entrassero forestieri a par-
. largli, e le eccezioni sonó continué. - Anche Prelati e Principi di Santa
Chiesa corrono a visitarlo. - II Cardinale Mercier gli reca la bene-
Indice
765
dizione del S. Padre ed ottiene la promessa delPinvio dei salesiani
nel Congo Belga. - II Card. MafH, pregato, lo benedice e poi, prostran-
dosi, vuol essere da lui benedetto. - Non si sa che cosa pensare di pre-
ciso della malattia; il 14 marzo le speranze si rawivano alquanto. -
Accennando le condizioni a rimanere stazionarie, detta un orario
al quale si attiene esattamente. - Ogni sera recita le preghiere con qual-
che confratello e desidera udire da Don Francesia un buon pensiero.
- Giunge la notizia della morte di Don Lazzero e si atiende a comu-
nicarla al Servo di Dio il di seguerite. - « Don Lazzero mi chiama!
Don Lazzero mi aspetta!». - Conforta paternamente una suora che
si credeva colpevole della cessata beneficenza di una signora. - « Si-
gnore, guarite Don Rúa!». - Manda la benedizione ad una suora che
aveva una frattura alia gamba, e la malata guarisce pienamente. - La
domenica delle Palme fa inviare una palma benedetta a vari benefat-
tori. - «Di* ai Cooperatori, che li ringrazio!... ». - « Sto cimpando,
sto cimpando!... ». - « O mangiate, o beviate, o qualunque altra cosa
facciate, fate tutto a gloria di Dio!». - La mattina del giovedl santo
vuol ricevere la S. Comunione in forma di Viatico. - Sue ultime rac-
comandazioni: "Grande amore a Gesü Sacramentato: - Viva divo-
zione a María SS. Ausiliatrice: - Grande rispetto, obbedienza ed
affetto ai Pastori della Chiesa, e specialmente al Sommo Pontefice,,.
- Santi auguri alie Figlie di María Ausiliatrice. - Preoccupanti feno-
meni di embolia puntiforme. - Vuole TEstrema Unzione in segreto
per non allarmare i confratelli. - Raccomanda di promoveré tra gli
allievi le ibcrizioni alie Opere della Propagazione della Fede e della
S. Infanzia. - Continua a ricevere forestieri. - Tutti lo vorrebbero
vedere. - Sante impressioni in tre ex-allievi. - S'interessa anche dei
lontani. - I novizi coadiutori fanno ogni sera mezz'ora di adorazione
innanzi al SS. Sacramento per la sua guarigione. - Anche nelle case
delle Figlie di María- Ausiliatrice si prega con fervore!
pag. 548
IV. — «Don Bosco, io vengo a Te!...»
1910
II i° d'apríle nel Santuario s'inizia un triduo di particolari pre-
ghiere per il Servo di Dio. - A quanti rawicinano dá Y « arrivederci
in paradisol». - Ai giovani raccomanda la frequenza ai Santi Sacra -
menti e la divozione a María SS. Ausiliatrice. - Ai confratelli ricorda
che sará loro fortuna l'essere stati fedeli nel mantenere le tradizioni
di Don Bosco e Taver. evitato le novitá. - Ai Cooperatori assicura
preghiere per loro, per le famiglie, per gli amici. - Ha buone parole
per tutti. - Ogni giorno prega Don Bosco e Don Beltrami. - Ricorda
l'indulgenza plenaria da lucrarsi in punto di morte concessa a Don
Bosco da Pío IX nel 1858 per tutti quelli che erano neirOratorio; e
domanda aiuto per potería guadagnare. - «Dopo morte dove mi
metterete?...». - « Cosí aweniva anche a Don Bosco...». - Si Índice
un pellegrinaggio alia tomba di Don Bosco per implorare la guarigione
del Servo di Dio; ma il tempo non lo permette. - Si continua a pregare
anche dai giovani degli Oratori. - « Credeva di andarmene in para-
diso!». - «Non é il caso di diré come S. Martino: si adhuc!...)). -
« Siamo agli sgoccioli, siamo agli sgoccioli!... - É in stato di pro-
gressivo esaurimento; si prevede prossima la catástrofe. - « Viene anche

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índice
lei a dirmi la bugia pietosa?...». - « Prendí il Rítuale e léggimi le pre-
ghiere degli agonizzanti I». - Nuovo aliarme. - Ad imitazione di Gesü
coepit pavere... - Otto Messe si succedono nell'attigua cappella con
YOremus pro infirmo mor ti próximo. - Benedice ancor una volta tutti
i Salesiani, gli alunni e i Cooperatori. - « Ognuno si rechi alie proprie
occupazioni, rassegnati in tutto alia volontá di Dio». - La Madre
Genérale delle Figlie di María Ausiliatrice torna a visitarlo. - Riceve
anche il Principe Emmanuele Gonzaga. - É alia vigilia dell'ultimo
giorno e vuol fare regolarmente la meditazione. - «Vocazioni I Vo-
cazioni!... ». - Quando senté che non c'é piü speranza di guarigione
e la fine é imminente: « Bene, risponde, ora lasciatemi tranquillo, mi
disporró a compiere la volontá del Signore!» - É lieto di veder ancora
Mons. Morganti e il Padre della Piccola Casa della Divina Prowi-
denza. - Si prega, si piange, si spera ancora, ma le condizioni si fan
sempre peggiori. - « SI! Don Bosco, anch'io vengo a te!... Don Bosco,
vengo a te!... ». - Ancor una volta leva il braccio, sorretto dai vicini,
e dá un'ultima benedizione ai presentí e ai lontani. - « Non abbando-
narmi, dlmmi dei buoni pensieri, ed io li ripeteró con la mente, se
non potro piü con la bocea, e moriró proprio con Dio!». - Saluta i
parenti, e raccomanda loro di fare una Comunione per 1'anima sua.
- In quegli ultimi istanti il suo pensiero era fisso alia contemplazione
del premio dei giusti... - « Lasciate che pensi all'anima mia e mi pre-
pari al gran passo...». - « Siamo qui che preghiamo il Signore ad
aprirti il Paradiso!». - « Don Rúa é un santo, e Don Francesia gli fa
gustar la morte a centellini!... ». - SI, salvar Tanima, é tutto... é tutto!...
salvar ranima!...»: furono le sue ultime parole. - II 6 aprile, al suono
dell'Ave del mattino dilata ancora le pupille sorridendo, e dopo che
tutti i confratelli e gli alunni ed altri in lunga fila gli ebbero baciata
la mano, alie 9,37 si addormenta nel Signore!...
pag, 592
V. — Storico trionfo
1910
«É morto il Santo!». - Rivestito della talare, della cotta, della stola,
vi en esposto nella chiesa di S. Francesco di Sales. - U S . Padre, il
Card. Protettore, la Regina Madre, la Princípessa Clotilde, il Duca
di Genova inviano le piü sentite condoglianze. - I giornali, anche con
edizioni straordinarie, annunziano la gravissima perdita, e un'onda
di popólo e di persone di elevata condizione sfilano innanzi al cada-
vere. - Solenne commemorazione al Consiglio Municipale. - Le con-
doglianze del Sindaco. - Tutti vogliono far toccare alia salma oggetti
da conservare come preziosi ricordi e reliquie. - Deposta nella cassa,
viene trasportata nella Basílica di María Ausiliatrice per i funerali.
- Pontifica Mons. Marenco, presentí vari Vescovi e i rappresentanti
di tutte le autoritá cittadine. - La sfilata del corteo fúnebre duró quasi
due ore, tra due ali di centomila persone. - Trasportato privatamente
a Valsalice, viene tumulato accanto a Don Bosco. - Tutti i giornali
rilevano l'imponente dimostrazione che si svolse attorno alia salma,
dicendola un'apoteosi. - Occorre risalire molto addietro nei ricordi
per trovare un funerale come quello di Don Rúa! - La cronaca vince
colla sua grandiositá ogni commento. - Tutti delineano la figura del
índice
767
grande scomparso nella sua realtá afFascinante, e rilevano la stretta
consonanza di spirito e di lavoro tra lui e Don Bosco. - « Fece ri vi veré
in sé lo spirito deirApostolo di Castelnuovo, e ne dilató le opere».
- «Tutta la vita di questo magnánimo si é ingemmata di soavitá
cristiana e di fortezza apostólica. - « La grande stima che circondava
la sua persona era meritata, e i meriti straordinari di lui erano indi-
scutibili i>. - «É innegabile che Don Rúa fu un dominatore; ma un
dominatore di anime, che val quanto di imperi; il popólo invece lo
chiamerá il Santo!». - Uguali gli elogi degli Eminentissimi e di quanti '
ne fecero la commemorazione. - «Ne conceda il Signore di tener
dietro a un tanto Maestro, cosí nelle cose prospere come nelle awerse ».
- « Dio gli anticipó l'onore del premio in cielo nella gloria dei santi,
e in térra col rimpianto mondiale per la sua morte, e col trionfo della
sua sepoltura, che fu una vera cristiana apoteosi». - «Sicut cedrus
Libani multiplicabitur». - « Se fossimo nel Medio Evo... domani sa-
rebbe elevato all'onore degli altari!... ». - L'uomo di Dio!...
pag. 613
VI. — In benedizione
La memoria di Don Rúa vive in venerazione universale. - Alcuni
fatti singolari awenuti alia sua morte od ottenuti con oggetti che toc-
carono la s^rna. - I cooperatori, prima di venir a conoscere che era
morto, gli scrivono domandando sue preghiere, ed ottengono la gra-
zia che desiderano. - La notizia della morte accresce la fiducia nella sua
sua intercessione. - Una prodigiosa guarigione in Colombia. - Pez-
zetti di tela o di oggetti da lui usati o toccati ottengono guarigioni. -
- « Don Rúa mi ha salvato, Don Rúa mi ha guarito perfeftamente ».
- « Se é vero che siete santo, che siete in paradiso, fatemelo vedere!».
- « Non so che reliquia contenga quel reliquiario, ma appena glie lo
misi accanto, la febbre l'ha lasciata!». - « Ricominceró la novena con
tutto il fervore, sicura che saró consolata». - « A Don Rúa non ho mai
ricorso invano». - Anche nell'ottenere grazie fa a meta con Don
Bosco. - Si ricorre a lui con le stesse preghiere che Don Bosco con-
sigliava per aver grazie da María SS. Ausiliatrice, e si hanno gli stessi
effetti consolanti. - Le immaginette del Servo di Dio ispirano la stessa
fiducia che ispirava la sua presenza. - I Salesiani e le Figlie di María
Ausiliatrice ricorrono a lui con frequenza e sonó esauditi. - Alcuni
fatti singolari. - Molti si recano a pregare sulla sua tomba ed ottengono
grazie. - « O gran Servo di Dio, ricordatevi che vi ho pagato il bi-
glietto ferroviario..., ed ora ne voglio esser pagato con una grazia».
- Salesiani e Figlie di María Ausiliatrice si raccomandano a lui in casi
di gravi malattie degli allievi, con effetti prodigiosi. - Si chiede al
Servo di Dio la *pioggia o il sereno, ed egli, come faceva in vita,
manda la pioggia o il solé secondo i bisogni. - Né mancano dei casi
nei quali appare, sempre delicatamente, il suo intervento diretto.
- «Quanto mi fate lavorare!...». - Le medaglie benedette dai Servo
di Dio! - « Non ho potuto venir da vivo perché infermo, e son venuto
ora!... ». - « No, no, tu non morrai; hai ancor molto altre cose da fare ».
- « Le gambe ti sonó guariré; io sonó Don Rúa, che tu prégasti tanto!... ».
- « Guarda dove metti il piede!...». - « Gesü nella Santa Comunione

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índice
mi ha ispirato di riferirle queste parole». - « Dopo un anno, dopo un
armo!... pregheremo per te!...». - Appare a Don Orione in pieno
giorno a Messina, e lo conforta senza dir parola!... - Iddio é mirabile
nei suoi SantiL.
pag- 636
VIL — Verso Tapoteosi!
Alia sua morte cominció un inno di lodi che continua ancora! -
Anche Don Bosco par che volesse, coirabbellimento della sua tomba,
accogliere a festa il discepolo prediletto! - Quando Don Rúa fu se-
polto accanto a lui, il corpo del Santo era ancora quasi intatto!... - Si
abbellisce anche la tomba del Servo di Dio con un mausoleo del conté
Galateri e un grazioso altare, con solenne inaugurazione nel 1916.
- La decorazione completa della cappella dava luogo ad un'altra ce-
rimonia, semplice e severa, il 10 aprile 1921. - Una bella lapide posta
dalla Societá giovanile Michele Rúa. - Son molti che vanno a pregare
sulla tomba del Servo di Dio, e quanti si recano a visitare Don Bosco
passano anche a visitare Don Rúa. - Durante gli esercizi spirituali
i confratelli sonó unanimi nel render omaggio al secondo Padre.
- Nel 1915, appena si diffuse la notizia si volevano iniziar le pratiche
per il Processo delTOrdinario sulla fama di santitá, vita, virtü e mi-
racoli del Servo di Dio, fu un coro imponente di approvazioni ed
incoraggiamenti ad affrettarne le pratiche. - « Che gaudio per me,
scriveva il Card. Maffi, se tía pochi anni potessi ritornare a Torino
per tributare ad altri, quello che mi fu giá grazia fare per il Venerabile
Don Bosco!». - II desideiio di veder iniziato il Processo era vivissimo
in quanti Ta ve vano conosciuto. - « Oh! si, laudemus viros gloriosos
et párenles nostros in generatione sua!...i>. - «Anche Don Rúa si ac-
quistó meritamente in vita la fama di santitá ed era' santo in realtá ».
- « Ricordo che tutti, all'Oratorio, si aveva per lui una vera venera-
zione... ». - Quanti lo conobbero intimamente e quanti lo videro anche
solo poche volte, tutti ne riportarono la convinzione che era un santo!
- « lo lo tenni sempre, e tengo, per l'uomo che, dopo Don Bosco be-
nedetto, piü di ogni altra persona, fra quanti ebbi la fortuna di co-
noscere e di awicinare, incamasse veramente nel mió spirito Pideale
della santitá umana». - Dalla sua glorificazione deriverá del gran bene
alie anime « specialmente dei sacerdoti peí nuovo esemplare che loro
sará dato di ricopiare ». - Nel 1922 s'iniziava il Processo Informativo
e nel 1927 se ne trasmettevano gli Atti alia Sacra Congregazione dei
Riti. - Nel 1931 vennero raccolti gli scritti, e nel 1933 si tenne il Pro-
cessicolo de non cidtu. - Nell'artesa del giudizio della Chiesa, a noi
non resta che pregare!... e rendere efncace la preghiera coirimitazione
delle sue virtü.
pag. (yJl
VIII. — Sempre a meta!...
Ricordate?...: «Prendí, Michelino, prendí!...»; « Don Bosco voleva
dirti che con te un giorno avrebbe fatto a meta!... ». - Non é il caso
di ripeterne i particolari, basti il diré che Don Bosco fondo la Societá
Salesiana e Don Rúa fu la pietra angolare. - É il Signore che volle
vicini Don Bosco e Don Rua% - Questi in tutto fece a meta col Pa-
Indice
769
dre!... e Don Bosco rivisse in Don Rúa per 22 anni... - Quale il se-
greto?... l'eroismo del Servo di Dio nell'imitare le virtü proprie del
Maestro, - Don Rúa é il vero araldo della bandiera salesiana, sulla
quale é scritto: "Preghiera, lavoro, temperanza,,, - Fu l'uomo di Dio:
« aspirazione única della sua mente é Dio; palpito único del suo cuore
é Dio; idéale único della sua attivitá é Dio». - Lavoratore indefesso,
non prese mai un minuto di riposo,- « La sua vita fu di una mortifi-
cazione continua e di una penitenza austerissima ». - Fu «il santo idéale
che Pumanitá nella sua vita travagliata ricerca e sospira ». - A meta...
nella fama di santitá e nelle pratiche per arrivare all'esaltazione litúr-
gica! - Salesiani, Figlie di María Ausiliatrice, Cooperatori, Benefattori,
alhevi, praticando i suoi insegnamenti, ricorrano a lui con fede ed
otterranno prodigi. - I Santi continuano a compiere il loro apostolato
sino alia fine dei secoli!... - Tra Don Bosco e Don Rúa vi fu « una
perfetta consonanza d'idee e di speranze in cui é riposta tutta la gran-
dezza e tutto l'awenire della Pia Societá Salesiana»; e faranno a meta
anche nella gloria degli altan!... - Un voto del cuore.
pag 692

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77°
índice
APPENDICE
Appunti d'istruzioni, meditazioni ed esortazioni
ai Salesiani.
I
— Desiderio della perfezione
pag. 703
II
— La piü bella carriera ossia pregi della vita re-
ligiosa
» 706
III — Felicita della vita religiosa
» 708
IV — Degli,ordini e voti religiosi
» 711
V
— Della povertá
» 714
VI — Della castitá
» 717
VII.... — DelTobbedienza
» 719
VIII... — Deiresame di coscienza
» 722
IX — Della confessione
» 723
X
— Dell'orazione o preghiera
» 725
XI
— Della meditazione
» 727
XII.... — Osservanza delle Rególe
» 729
X I I I . . — Sulla retta intenzione
» 731
XIV... — Della correzione fraterna
» 733
XV — Lavorare alia maggior gloria di Dio . . . . » 735
XVI... — L'Eucaristía centro della nostra vita . . . . & 738
XVII. — II Sacro Cuore di Gesü
» 741
XVIII — María SS., Madre del Buon Consiglio . . . » 742
XIX... — " N o i siam figli di María,,
» 744
XX.... — Quanto i religiosi debbano confidare nel pa-
patrocinio di María SS
» 746
XXI... — María SS. Ausiliatrice
» 747
A quanti conobbero Don Rúa
. \\> 749
/
PER LA REVISIONE DELLA SOCIETA SALESIANA
Visto: nulla osta alia stampa
Tormo, 9 aprile 1934-
Sac. B. FASCIE, Cons. Scol Gen,
Visto: nulla osta alia stampa
Tormo, 9 aprile 1934-
Mons. Can. G. DE SECONDI, Rev. Arciv,
Torino, 11 apriJe 1934.
IMPRIMATUR
CAN. FRANCESCO PAUEARI, Provic. Gen.