Don Bosco - Catalogo degli oggetti offerti per la Lotteria
Appello della commissione alla pietà dei concittadini
in data del 16 gennaio 1852
ILLUSTRISSIMO SIGNORE,
Una modesta opera di beneficenza fu intrapresa, or fa dieci anni, nel distretto di questa
Città sotto il titolo di Oratorio di S. Francesco di Sales, diretta unicamente al bene intellettuale
e morale di quella parte di gioventù, che per incuria de' genitori, per consuetudine di amici
perversi, o per mancanza di mezzi di fortuna trovali esposta a continuo pericolo di corruzione.
Alcune persone amanti della buona educazione del popolo videro con dolore farsi ogni giorno
maggiore il numero dei giovani oziosi, {V [149]} e malconsigliati che, vivendo di accatto o di
frode sul trivio e sulla piazza, sono di peso alla società e spesso strumento d'ogni misfare.
Videro pure con sentimento di profonda tristezza molti di coloro, che si sono per tempo dedicati
all' esercizio delle arti e delle industrie cittadine, andar nei giorni festivi consumando nel gioco
e nelle intemperanze la sottile mercede guadagnata nel corso della settimana, e desiose di
portare rimedio ad un male da cui sono a temersi funestissime conseguenze, divisarono eli
aprire una casa di domenicale adunanza, in cui potessero gli uni e gli altri aver tutto l'agio di
soddisfare a' religiosi doveri, e ricevere ad un tempo una istruzione, un indirizzo, un consiglio
per governare cristianamente, e onestamente la vita. Fu perciò instituito un Oratorio dedicato a
San Francesco di Sales coi mezzi che somministrò la carità di quei generosi, che sogliono
largheggiare in lutto ciò che al pubblico bene riguarda; si apprestò quant'era d uopo per
celebrare le jìtnzioni religiose, e per dare al giovani una educazione morale e civile;
vari,giocherelli atti a sviluppare le forze fisiche e a ricreare onestamente lo spirito furono pure
adottati, e cosi si studiò di rendere utile ed insieme gradita. la loro dimora in quel luogo.
È difficile a dire con quale favore sia stato accolto l'invito, che si fece a' giovanetti senza
veruna pubblicità, e in quella guisa soltanto che si vuole {VI [150]} tra i famigliari, di
convenire ogni dr festivo nello Oratorio; il che diè animo ad ingrandire il recinto, e ad
introdurvi in progresso di tempo quei miglioramenti, che una carità ingegnosa e prudente potè
suggerire; quindi si incominciò ad insegnare prima nelle domeniche, e poi ogni sera
nell'invernale stagione la lettura, la scrittura, gli elementi dell'aritmelica e della lingua italiana,
ed uno studio particolare si pose per rendere a quei giovanetti volenterosi famigliare l'uso delle
misure legali, di cui. essendo la più parte addetti a mestieri, sentivano il maggior bisogno.
Instillare nei loro cuori l'affetto ai parenti, la fraterna benevolenza, il rispetto alle
autorità, la riconoscenzaai benefattori, l'amor della fatica, e più d'ogni altra cosa istruire le
loro menti nelle dottrine cattoliche e morali, ritrarli dalla mala via, loro infondere il santo
timore di Dio, e avvezzarli per tempo all'osservanza dei religiosi precetti, sono queste le cose, a
cui per due lustri da zelanti sacerdoti e laici si dà opera assidua e si consacrano le cure
maggiori. Così mentre vi ha chi lodevolmente si adopera per diffondere gli scientifici lumi, per
far progredire le arti, per prosperare le industrie e per educare i giovani agiati nei collegi e ne'
licei, nel modesto Oratorio di San Francesco di Sales si compartisce largamente l'istruzione
religiosa e civile a coloro, che, quantunque siano stati meno favoriti dalla fortuna, hanno pure
la forza ed il desiderio {VII [151]} d'essere utili a se medesimi, alle loro famiglie ed al paese.
Riconoscendo però in brev ora angusto, pel numero sempre crescente dei giovani, il
locale che era stato destinato ad uso di cappella, e non volendo lasciare a mezzo un'impresa
così bene avviata, i Promotori, pieni di confidenza nella generosità dei loro concittadini,
deliberarono di mettere mano ad un edifizio più ampio e meglio acconcio all'uopo, e di
assicurare in tal guisa la durata di un cosi utile instituto educativo. Fu troncato ogni ritardo, si
superarono le incertezze, e con coraggio si gettarono le fondamenta del nuovo Oratorio.
Le oblazioni, i regali, gli incoraggiamenti d'ogni fatta non vennero meno sinora, e tanto
si progredì nel lavoro, che nel volgere di pochi mesi si potè giugnere alla formazione del tetto.
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