Don Bosco - Dramma. Una disputa. Un avvocato ed un ministro protestante
Rob. Ottima conseguenza. Aggiungete che noi eravamo soltanto in principio della
discussione. Perciocchè noi abbiamo già tante volte veduto che la Chiesa di G. C. deve
necessariamente avere questi quattro caratteri: una, santa, cattolica, apostolica, e che questi
quattro caratteri esistono evidentemente nella Chiesa Romana. Nè finora vi fu, nè giammai vi
sarà per l'avvenire alcun protestante, che possa provare trovar questi caratteri nella' Chiesa
Riformata. Imperciocche la Chiesa Riformata non è una; perché {63 [163]} essendo ciascuno in
libertà d'interpretare la Bibbia ne derivano tante religioni, quante sono le teste dei riformati.
Nemmeno è santa: imperciocchè nella Chiesa Riformata si rigettano ora tutti, ora la maggior
parte dei sacramenti istituiti da G. C.
Nemmeno la Chiesa Riformata può dimostrare la sua santità con qualche miracolo
operato in conferma della nuova Riforma. Forse sarà santa per la santità de'suoi fondatori? Ma se
furono tutti uomini dati ad ogni sorta di vizi. Sarà forse santa per la santità della dottrina? Ma se
non vi è vizio che non sia tollerato dalla Chiesa Riformata.
Tanto meno la Chiesa Riformata si può chiamare cattolica ed apostolica, poichè non
insegna la dottrina degli Apostoli, non può mostrare alcun successore del capo stabilito da G. C.
a governare la sua Chiesa. Perciò conchiudiamo colle già enunciate parole: che la Chiesa
Riformata non esisteva .prima di Calvino e di Lutero: quindi i protestanti potranno dire di
trovarsi nella Chiesa di Calvino e di Lutero, ma non mai in quella di G. C.
Fer. Ora ditemi, caro Alessandro, {64 [164]} avreste ancora qualche dubbio a farvi
chiarire?
Al. Io non avrei più alcun dubbio, ma la parola data, il giuramento fatto ...!
Rob. La parola data a Dio, caro Alessandro, vale più di quella data agli uomini; il
giuramento non è vincolo d'iniquità; perciò quando voi avete dato parola e giurato di vivere e
morire protestante, faceste una cosa illecita, quindi non approvata da Dio, il quale certo non può
in nessuna maniera gradire la vostra promessa, perchè essa v'impegnava a rinunziare alla sua
santa religione per abbracciarne una falsa.
Al. Ben veggo la giustezza delle vostre ragioni, ben conosco la verità della Santa
Cattolica Religione; ma, Dio mio, come mai potrò vivere io, come mantenere la mia famiglia,
senza i soccorsi che ricevo ogni settimana dal ministro protestante, e che a dirla schietta furono il
motivo principale, per cui mi sono rivolto ai Protestanti, e mi sono ascritto al loro numero?
Dovrò io mendicare? Ah! credetelo, signore, non me ne sento il coraggio.
Ferd. E chi vi dice, che voi dobbiate ridurvi a tali estremi? Caro Alessandro, {65 [165]}
se voi trovate che tra i Protestanti vi sia carità, credetelo, che anche fra i Cattolici se ne trova, e
per fini molto più belli e più sublimi che non tra quelli. E per ottenere questa, non sarà già
necessario che voi facciate delle umiliazioni, le quali vi avviliscano. Ponete solo ogni vostra
fiducia in Dio, che per un modo sì benigno a lui vi chiama, e state sicuro che non vi mancherà
mezzo di sussistenza col suo aiuto. Ma voi intanto non contentatevi di riconoscere la verità della
religione, senza praticarne i precetti. Riformate i vostri costumi, e vedrete che ogni cosa si
cangierà a vostro riguardo. Lasciate che vi parli schiettamente col cuore alla mano; ditemi, o
caro, qual è la vera ragione dell'eccesso, a cui siete trascorso? Vi sareste trovato nelle strettezze,
di cui mi parlate, se aveste atteso ai vostri negozi, se foste stato lontano dal giuoco, dalle osterie,
dagli stravizi e dalla compagnia degli uomini perversi?
Al. Ah! pur troppo avete ragione, sono questi compagni che mi condussero alla rovina.
Ferd. Or dunque, date un addio per sempre a questi cattivi compagni; proponete davanti a
Dio, datore di ogni bene, di mutar {66 [166]} vita, ridonate la pace alla vostra famiglia, che vi
diede un sì bello esempio di costanza e di rassegnazione cristiana, e poi siate sicuro, che senza
aver ad incontrare nè rossore, nè avvilimento, coll'aiuto di Dio, a poco a poco rimetterete i vostri
affari in grado di poter mantenere onoratamente voi e la vostra famiglia. Ma per ora non si pensi
a questo, si pensi al bene dell'anima vostra; al temporale troverà il Signore il modo di
provvedervi. Orsù, Alessandro, date gloria a Dio, oggi è un bel giorno per voi: rientrate
coraggioso nella Santa Cattolica Religione, fuori di cui niuno può salvarsi: ritornate in seno alla
vostra famiglia. Vostra moglie, vostra figlia, il vostro Luigi vi attendono amorosi.
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