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Don Bosco - Ai contadini. Regole di buna condotta per la gente di campagna
AI CONTADINI. REGOLE DI BUONA CONDOTTA PER LA GENTE
DI CAMPAGNA UTILI A QUALSIASI CONDIZIONE DI PERSONE
TORINO, 1851
TIPOGRAFIA DIR. DA P. DE AGOSTINI
Via della Zecca N. 23, casa Birago. {1 [39]}
[è premesso alle opere ristampate solo parzialmente; è premesso agli scritti attribuiti o attribuibili
a Don Bosco]
INDEX
Avviso..........................................................................................................................................2
Ai nostri associati.........................................................................................................................2
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Don Bosco - Ai contadini. Regole di buna condotta per la gente di campagna
Avviso
Questo scritto proposto alla gente di campagna è perfettamente applicabile a qualunque
Cristiano educato e colto, e per conseguenza il titolo del medesimo non deve dissuadere alcuno
da la più attenta lettura. {2 [40]}
Ai nostri associati
Nel pubblicare il vigesimoterzo fascicolo delle Letture Cattoliche, col quale chiudesi il
primo anno dell'associazione, compiamo altresì abbondantemente alle promesse fatte nel nostro
programma.
In esso annunciammo di dare agli Associati un fascicolo mensile non minore di 96
pagine; ma la favorevole accoglienza incontrata, gli incoraggiamenti dei buoni, i consigli e il
desiderio espressoci da gran numero degli Associati ci determinò di pubblicare, non avuto
riguardo alla maggiore spesa cui avremmo dovuto sottostare, due fascicoli al mese di 50 a 60
pagine, secondo che avrebbe richiesto la materia, e di dare 108 pagine per ciascun mese invece
di 96: e così 1296 pagine in luogo di 1152 all'anno; siccome puossi rilevare dal rendiconto che
riportiamo in fine. {3 [41]}
Noi speriamo di non aver fallito l'aspettazione degli Associati nè per ciò che riguarda
l’interesse materiale, nè per ciò che concerne i principii e le questioni trattate, nelle quali
abbiamo eziandio secondato i suggerimenti che distinte persone vollero benevolmente esporci.
Ringraziamo pertanto, e ne proviamo un vero bisogno di pubblicamente testimoniare la
nostra riconoscenza ai Rev.mi Prelati, i quali si degnarono accordarci la loro protezione; ai degni
ecclesiastici nostri confratelli, i quali con noi cooperarono; ed alle anime nobili e generose che
sostennero quest'opera colla loro associazione.
La continuazione di questo concorso ci dà la speranza, che coll'aiuto di Dio, noi potremo
progredire con vie maggior efficacia nel secondo anno che siamo {4 [42]} per cominciare, a
procurare alla società, alla religione quel bene che l'una e l’altra si attendono dai buoni nei tempi
che corrono, critici per l'una e per l’altra. Che se giungeremo coi nostri sforzi solo ad arrostare
l'immoralità, la corruzione dello spirito e del cuore, che con tanto impegno, con tanti mezzi si
tenta vie maggiormente disseminare nella nostra povera patria, specialmente nei villaggi tra le
persone rozze ed ignoranti, noi saremo stati gli stromenti con cui Iddio avrà operato un gran
bene, del quale darà il merito a noi ed a tutti quelli che con noi si adoperano alla difesa della
Fede Cattolica, e alla diffusione dei principii di cristiana virtù.
L'approvazione del Santo Padre, espressaci, per mezzo dell'Em.mo suo Segretario di
Stato Cardinale Antonelli, nella lettera che abbiam pubblicato in {5 [43]} fronte al fascicolo
20-21, infuse ne! nostro animo nuovo coraggio, e portiamo fiducia che la benedizione
dell'Augusto Pio IX avrà eziandio incoraggiato i benemeriti nostri cooperatori a proseguire con
lieto animo a prestarci quel soccorso, di cui ci furono cortesi pel passato, e che noi nuovamente e
caldamente imploriamo.
I nemici della Cattolica Religione e della Società con incredibile attività, e con ogni
mezzo si adoprano a pervertire lo spirito, a corrompere il cuore dei tiepidi e dei semplici; è dover
nostro, è dover di tutti i buoni di opporsi altresì con tutta attività e con tutti i mezzi leciti ed
onesti al torrente che tenta travolgere nelle corrotte sue onde la Società e la Religione.
Ma a quest’opera eminentemente sociale e santa è necessaria l’unione, l'accordo.
Uniamoci dunque, accordiamoci {6 [44]} ed operiamo energicamente. Iddio benedirà le nostre
fatiche, darà il necessario incremento alle nostre opere, ed avremo la consolazione un giorno di
vedere i nostri nemici, i nemici della Fede Cattolica e della Società, o convinti dei loro errori,
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delle loro utopie convertirsi e unirsi a noi; o scornati e confusi ravvolgersi nel fango della loro
sconfitta, incapaci di più nuocere.
Intanto annunciamo che l'associazione continua colle stesse condizioni e basi dell'anno
cadente.
Che le materie e i principii che si imprenderanno a trattare, saranno compiuti in ciascuna
particolare pubblicazione, di modo che i fascicoli non avranno relazione ossia non saranno
continuazione di altri. Che la Direzione si darà tutto l'impegno perchè gli Associati ricevano in
tempo i fascicoli che si pubblicano.
Annunciamo finalmente che sta sotto {7 [45]} i torchi una traduzione in lingua francese
di tutti i fascicoli pubblicatisi nel corso dell'anno, onde appagare il desiderio e provvedere ai
bisogni di quelle Provincie e diocesi cui è comune il francese. Rinnoviamo ancora l’avviso già
stampato sulla coperta del fascicolo 20-21. {8 [46]} {9 [47]} {10 [48]}
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