Don Bosco - Vita di San Pietro [3a edizione]
luoghi. Questa sola osservazione basterebbe da sè a far manifesta l'insussistenza di cotal dubbio;
tuttavia affinchè il lettore conosca gli autori che colla loro autorità vengono a confermare quanto
asseriamo ne andremo citando alcuni; e poichè i protestanti ammettono l'autorità della Chiesa de'
quattro primi secoli, noi desiderosi di compiacerli in tutto quello che è possibile ci serviremo di
scrit- {192 [254]}
Giorno 29 giugno. Festa dei ss. Pietro e Paolo.
Y. Deus, in adiutorium meum intende.
R. Domine, ad adiuvandum me festina. Gloria Patri etc.
CONSIDERAZIONE SULLA FEDE.
1. La nostra religione è soprannaturale e divina, perciò si trovano in essa certe verità così
sublimi, che l'uomo nella vita presente, dopo molte fatiche, appena può giungere a comprederne
piccolissima parte. Nè tal cosa ci deve recar maraviglia, perciocchè negli stessi oggetti materiali,
che cadono sotto i nostri occhi, come le erbe, le piante, l'acqua, il fuoco, la struttura del corpo
umano, scorgiamo molte cose di cui conosciamo l'esistenza, ma non ne comprendiamo le qualità
se non imperfettissimamente. Onde se siamo costretti ad ammettere segreti nelle cose materiali
che cadono sotto ai sentimenti, con assai più di ragione dobbiamo ammetterli nelle cose {213
[255]} spirituali. Queste verità in fatto di religione si chiamano misteri. L'atto con cui noi
pieghiamo la volontà a crederli chiamasi fede. Senza piegare la nostra volontà all'autorità divina,
cioè senza la fede, è impossibile di piacere a Dio, dice s. Paolo. La fede è la sostanza delle cose
che noi dobbiamo sperare da Dio. La fede è il fondamento e la base di ogni nostra
giustificazione, dice la Chiesa a nome di Dio.
2. Questa fede non è appoggiata sopra l'autorità degli uomini che possono cadere in
errore, ma è tutta appoggiata sopra la parola di Dio, che è eterno, immutabile, e che non può mai
variare in cosa alcuna. Pertanto colla fede crediamo che Iddio ha creato il cielo e la terra e tutte
le cose che nel cielo e nella terra si contengono; crediamo che pel peccato originale tutto il
genere umano si rese indegno del Paradiso e meritevole dell'inferno; che Dio promise un
Salvatore, il quale è venuto, ed è Gesù Cristo vero Dio e vero uomo; che egli si è fatto uomo per
salvare l'anima nostra; e che morì per noi in croce. È pure verità di fede che avvi un solo Dio in
tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la
cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {214 [256]} Pontefice,
cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti instituiti
da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno. È verità di fede che vi è Iddio, il quale
premia i buoni col Paradiso e punisce i cattivi coll'inferno; che abbiamo un'anima semplice ed
immortale; che un solo peccato mortale può farcela perdere per tutta l'eternità. Queste sono le
principali verità che la nostra religione propone a credersi. Non diamoci per altro alcuna pena se
non comprendiamo queste verità; anzi dobbiamo rallegrarci perchè è segno che Iddio ci riserbò
cose grandi nell'altra vita; cose, che, come dice s. Paolo, l'orecchio non mai udì, l'occhio non
vide mai, la lingua non può esprimere, nè la mente umana può immaginare. Queste cose nella
vita presente non comprendiamo; ma Dio assicura che ci stanno preparate nell'altra vita. Perciò
facciamoci coraggio, comprenderemo poi tutto nella beata eternità, se per la misericordia di Dio
saremo salvi. Allora comprenderemo quanto qui in terra ci pare mistero, allora vedremo Iddio
come è in sè stesso: Tunc videbimus eum sicuti est, dice s. Paolo.
3. Devo ciò non ostante avvertirti, o cristiano, che la nostra fede deve avere certe {215
[257]} qualità, le quali mancando, a nulla giova per salvarci. La nostra fede deve essere intera,
cioè deve abbracciare tutti gli articoli di nostra religione. Tutte le verità della fede sono da Dio
www.donboscosanto.eu
4/7