Don Bosco - Associazione di opere buone
proponeva la perfezione Cristiana nell'esercizio della pietà; qui si ha per fine principale la vita
attiva nell'esercizio della carità del prossimo e specialmente della gioventù pericolante. Ciò
costituisce il fine particolare dell'Associazione.
IV. Maniera di cooperazione.
Gli associati Salesiani non devono limitarsi a parole, ma venire alle opere. Facciano
quindi consistere il loro zelo nel coltivare {6 [486]} segnatamente la messe della Congregazione,
cui intendono associarsi.
1. Sia pertanto uffizio dell'associato promuovere novene, tridui, esercizi spirituali e
Catechismi, soprattutto in quei luoghi dove si manca di mezzi materiali e morali.
2. Siccome in questi tempi si fa gravemente sentire la penuria di vocazioni allo stato
Ecclesiastico, così coloro che ne sono in grado prendano cura speciale. di quei giovanetti, che
forniti delle necessarie qualità morali e di attitudine allo studio dessero indizio d'esserne
chiamati, giovandoli coi loro consigli, indirizzandoli a quelle scuole, a que' Collegi, in cui
sarebbero coltivati e diretti a questo scopo.
3. Opporre la buona stampa alla stampa irreligiosa, mercé la diffusione di buoni libri, di
pagelle, foglietti, stampati di qualunque genere in quei luoghi e fra quelle famiglie cui paia
prudente di farlo.
4. In fine la carità verso i fanciulli pericolanti, raccoglierli, istruirli nella fede, avviarli
alle sacre funzioni, consigliarli nei pericoli, condurli dove possono essere istruiti nella Religione,
sono la messe, in cui si invita ogni associato ad esercitare il suo zelo. Chi non può prestar queste
opere {7 [487]} per sé, potrebbe farle per mezzo di altri, come sarebbe animar un parente, un
amico a volerle prestare. Si può cooperare colla preghiera o col somministrar mezzi materiali
dove ne fosse mestieri. I fedeli primitivi portavano le loro sostanze ai piedi degli Apostoli,
affinché se ne servissero a favore delle vedove, degli orfani e per altri gravi bisogni.
V. Costituzione e governo dell'Associazione.
1. Chiunque ha compiuti i sedici anni può farsi ascriver, in quest'Associazione, purchè
abbia ferma volontà di conformarsi alle regole in essa proposte.
2. L'associazione è umilmente raccomandata alla benevolenza e protezione del sommo
Pontefice, dei Vescovi, dei Paroci, dai quali avrà assoluta ed illimitata dipendenza in tutte le
cose che si riferiscono alla religione.
3. Il superiore della congregazione Salesiana è anche il superiore di quest'associazione.
4. Il Direttore di ogni casa della Congregazione è autorizzato ad ascrivere gli associati,
trasmettendo di poi Nome, Cognome {8 [488]} e dimora al superiore, che noterà ogni cosa nel
comune registro.
5. Nei paesi e città dove non esiste alcuna di queste case, e dove gli associati giungono a
dieci, dal Superiore sarà stabilito un capo col nome di Decurione.
Dieci Decurioni possono avere un capo che si chiamerà Prefetto dell'Associazione.
Prefetto e Decurione saranno preferibilmente scelti nella persona del Paroco, o di qualche
esemplare Ecclesiastico. Essi corrisponderanno direttamente col superiore. Dove gli associati
fossero meno di dieci, corrisponderanno col Direttore della casa più vicina o direttamente col
Superiore.
6. Ogni Decurione comunicherà co' suoi dieci, ogni Prefetto co' suoi cento soci; ma ogni
associato occorrendo può indirizzarsi al medesimo superiore ed esporgli quelle cose che giudica
doversi prendere in considerazione.
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