Don Bosco - Nove giorni consacrati all'augusta Madre del Salvatore sotto il titolo di Maria Ausiliatrice
La santa Messa.
1. Vuoi sapere, o divoto cristiano, che cosa è la Messa? La s. Messa è 1'azione più grande
che possa compiersi in questo mondo; è l'atto più sublime ed eccellente in se stesso, il più gradito
a Dio, il più vantaggioso per noi. La Messa è la continuazione e la rinnovazione di quello che
Gesù Cristo fece nell'ultima cena, allorchè colla sua parola onnipotente cangiò il pane nel suo
Corpo, e il vino nel suo Sangue preziosissimo. Gesù alla sera della vigilia di sua morte celebrò
coi suoi apostoli la prima Messa, con ordine che fosse rinnovata sino alla fine del mondo: Hoc
facite in meam {63 [315]} commemorationem. - La s. Messa oltre all'essere una continuazione e
rinnovazione dello stupendo prodigio operato in quella memoranda sera, è ancora la
continuazione e la rinnovazione del sacrificio della croce, che Gesù Cristo fece di tutto se stesso
per placare la Divina giustizia, contro di noi sdegnata, per chiuderci l'inferno, per aprirci le porte
del Paradiso. Si, colà sull'altare vi è il medesimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo,
reso presente dalle parole della consacrazione dette dal sacerdote sopra del pane e del vino; e là
egualmente che sul Calvario Gesù si trova in atto di vittima che si offre all'Eterno Padre per la
nostra salute. Una sola differenza, non nella sostanza, ma soltanto nel modo, passa tra il
sacrifizio della croce e quello dell'altare, ed è che quello fu cruento, cioè con ispargimento di
sangue, questo è incruento, cioè senza spargimento di sangue. Ma la vittima è la stessa, e il
valore eguale. Quindi al celebrarsi la santa Messa viene a rappresentarsi {64 [316]} quello che il
venerdì santo vide già tutta Gerusalemme, quello che mirarono i Giudei; quello che fra mezzo a
tanti spasimi contemplò ai pie della croce Maria addolorata; quello che fece oscurare il sole,
tremare la terra, spaccare i monti; quello insomma che ci chiuse l'inferno e ci aprì le porte del
Paradiso, che è quanto dire Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, morto sulla croce per la nostra
salvezza. Oh! chi mai può spiegare l'eccellenza della Messa? Gli angeli stessi non ne sono
capaci, e taciono pieni di riverenza.
2. Essendo il sacrifizio della Messa identico a quello della croce, ne segue che una Messa
sola rende a Dio un ossequio, una lode, una gloria superiore a tutti gli ossequii, onori e lodi che
gli furono e gli saranno tributate dagli angeli del cielo, e dagli uomini sopra la terra sino alla fine
del mondo. Sono oramai seimila anni dacchè vi sono nel mondo delle anime pie e sante. Chi può
dire l'onore che queste tributarono a Dio in tanto tempo colle loro adorazioni? Sono mille
ottocento e {65 [317]} più anni, dacchè Gesù Cristo apri le porte del cielo, e v’introdusse le
anime dei giusti primitivi, e d'allora in poi continuo ogni giorno a raccogliere i buoni che vi
trapassano da questa vita. Quante lodi avranno già rese a Dio tutti questi beati spiriti! Mettiamo
pure insieme gli omaggi, le lodi, le adorazioni che già prestarono e ancor presteranno a Dio i
nove cori degli spiriti celesti, i Cherubini, i Serafini, le Virtù, i Principati, le Potestà, i Troni, le
Dominazioni, gli Arcangeli, gli Angeli; uniamovi ancora le lodi di tutti i santi che vi furono e vi
saranno, dei patriarchi, dei profeti, degli apostoli, dei martiri, dei confessori, delle vergini, e dei
giusti tutti. Che eccelso onore! che gloria immensa a Dio! eppure superiore a tutto questo è
l'onore e la gloria che rende a Dio, anche una sola Messa. E perchè? Perchè tutti questi angelici
spiriti, tutti questi santi essendo creature finite, l'onore che colle loro adorazioni e lodi rendono a
Dio non può oltrepassare i limiti del creato e del finito; {66 [318]} invece nella santa Messa
Colui che adora, onora, glorifica Iddio, è Gesù Cristo, Dio egli stesso, e perciò l'onore e la gloria
che gli rende ha un valore infinito. Oh! adunque a che temere se non sappiamo colle nostre
preghiere lodare e onorare Iddio come si conviene? Facciamo celebrare o almeno ascoltiamo
divotamente la santa Messa, e noi saremo sicuri di onorare e glorificare Iddio, quanto richiede il
nostro dovere ed esige la sua Maestà infinita.
3. Ma se da una parte la santa Messa rende a Dio onore infinito, per l'altra parte reca a noi
ogni sorta di beni. Essa è il canale misterioso pel cui mezzo Gesù Cristo ci applica i frutti della
sua passione e della sua morte, e ci comunica tutte le grazie che ci ha meritate; essa è l'arco di
pace che placa l'ira di Dio; è la chiave d'oro che ci apre i tesori di ogni celeste benedizione: omni
benedictione coelesti et gratia repleamur, come si esprime la Chiesa nella celebrazione della
santa Messa. Il sacrifizio della {67 [319]} Messa è propiziatorio, cioè ci rende propizio Iddio
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