Don Bosco - Il cercatore della fortuna
Al servo di dio Savio Domenico
Il pio e zelante prevosto dì Montatolo ci manda questo scritto che con piacere
pubblichiamo sia pel merito della persona che ce lo manda, sia per la materia che contiene.
Eccolo adunque.
A maggior gloria di Dio fonte inesausta, e distributore liberalissimo d’ ogni bene e dono
perfetto, della sua degnissima Madre Maria Vergine sempre Immacolata e del glorioso Patriarca
S. Giuseppe e di tutti gli Angeli e Santi del Paradiso, e in ispecie dell’ angelico giovane gran
servo di Dio Domenico Savio gioiello prezioso dell’ Oratorio di S. Francesco di Sales.
Il sottoscritto paroco di Montaldo Torinese dichiara, che essendo stato in occasione di
leggera malattia sofferta nel gennaio scorso, e nella convalescenza {92 [238]} molestato da
flussione e dolore ai denti; avendo inteso che una figlia sua parochiana in simile circostanza erasi
raccomandata con felice successo al predetto angelico giovine per essere liberata da questi
dolori, ebbe anch’ egli ricorso all’ intercessione del medesimo, nel triduo precedente la festa
della SS. Vergine Maria addolorata. Non dovette prolungare di molto le sue preghiere
imperciocch è ne fu egli pure prontamente esaudito. Dapprima venne sopito il dolore, indi
scomparve interamente. Questa felice esperienza fece si che il detto paroco continuasse e
continui nei suoi bisogni spirituali e temporali a raccomandarsi a Dio per intercessione di Maria
Vergine, di s. Giuseppe, degli Angeli e de' Santi, e del servo di Dio Domenico Savio a fine di
ottenerci le grazie che desidera.
In fede Torino il giorno di s. Marco
Evangelista 25 aprile 1864.
Il paroco di Montaldo
D. CASTAGNERI F. FEDERICO Pievano. {93 [239]}
Orazione a San Giuseppe sposo di Maria Vergine
Ricordatevi, o purissimo Sposo di Maria Vergine, o dolce Protettor mio s. Giuseppe, che
mai niuno si udì avere invocata la vostra protezione e chiesto aiuto da Voi senza essere
consolato. Con questa fiducia io vengo al cospetto vostro e a Voi fervorosamente mi
raccomando. Deh! non abbiate in dispregio le mie preghiere, o Padre putativo del Redentore, ma
ricevetele pietosamente ed esauditele. Così sia.
La Santità di N. S. Papa Pio IX, con Breve del 26 giugno 1863, concesse in perpetuo l’
indulgenza di trecento giorni, applicabile ancora alle anime del purgatorio, a tutti i fedeli che
divotamente e col cuore almeno contrito reciteranno la detta orazione, in qualunque idioma, da
lucrarsi una volta al giorno. {94 [240]}
Indice
Capo I Desiderio di felicità .
Capo II La lettera .
Capo III La partenza
Capo IV La California .
Capo V Il missionario
Capo VI Pablo l’ indiano .
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