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Don Bosco - Della vera scuola per ravviare la società
DELLA VERA SCUOLA PER RAVVIARE LA SOCIETÀ
pel prof. teol. missionario apostolico
ANTONIO MARIA BELASIO
DIRETTORE SPIRITUALE DEL SEMINARIO DI VICEVANO
TORINO, TIPOGRAFIA E LIBRERIA DELL'ORATORIO DI S. FRANCESCO DI SALES
1874. { [79]}
[è premesso alle opere ristampate solo parzialmente; è premesso agli scritti attribuiti o attribuibili
a Don Bosco]
www.donboscosanto.eu
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Don Bosco - Della vera scuola per ravviare la società
Avendo letto questo Opuscolo, lo giudichiamo opportuno contro gli infiniti funestissimi errori
che riguardo alla educazione dei giovani si sono diffusi per tutta Europa.
Torino, dal Seminario 26 Ottobre 1873.
† LORENZO Arcivescovo.
PROPRIETÀ LETTERARIA { [80]}
Carissimo Teol. Prof. D. Belasio,
Lessi e meditai la sua importantissima operetta intitolata: Della vera scuola per ravviare
la società. Trovai tutto che mi piacque. L'attraente esposizione che innamora dell' argomento, i
nobili concetti, le grandi vedute, la ricchezza dell'erudizione che la mette al sicuro, e più ancora
quel buon senso pratico conciliativo in così vital questione, mostra con maravigliosa facilità in
poche pagine come si possa tradur in atto una delle più importanti riforme richieste dallo stato
della, società presente. Laonde io saluto questo lavoro con benedizioni come uno dei lumi
forieri di quell'aurora, che già ride, del dì della misericordia del Signore, che speriamo vicina
per consolare la Chiesa. { [81]}
Le dico proprio col cuore alla mano, che, se io non La tenessi come antico tenero amico,
La guarderei ora, per avermi nella sua Operetta *sposto in modo brillante le idee che io già da
anni vagheggio, e messomi dinanzi il mio concetto, sicché io l'adotto quasi opera mia. Aggiungo
che, stampando già io la raccolta dei classici latini e cristiani scrittori da adottarsi nelle scuole
cattoliche (che al tutto si debbono ristorare), ammetto il Suo opuscolo come una prefazione di
essa, essendo anche gli ottimi miei collaboratori dell'istesso avviso.
Dio sia propizio a me ed a Lei, affinché nel pensiero d'introdurre gli autori classici
cristiani possiamo colla vera Religione, se non distruggere le follie dei pagani nelle classi della
studiosa gioventù, almeno preservarla dalla loro maligna influenza.
Mi creda con verace stima
Di V. S. Car.ma
Torino 6 novembre 1873.
Aff.mo Amico
Sac. Gio. Bosco. { [82]} { [83]} { [84]}
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