Don Bosco - Porta teco cristiano
18. Onori la moglie ed i figliuoli, usando loro parole cortesi e civili, perchè si trovano certi padri
così bestiali e collerici, che non fanno altro che villaneggiare, strappazzare e bene spesso
bastonare la povera famiglia.
19. Non permetta che la moglie o i figliuoli compaiano nei balli lascivi, e commedie disoneste,
affinchè non si corra qualche scapito nell'onore, ma se ne fossero richiesti quella o questi a
qualche trattenimento modesto, lecito, e non disdicevole {14 [14]} ad un cristiano, conceda o
nieghi la licenza secondo le contingenze, e sempre ricordi a' medesimi il rispetto a Dio e
l'esempio al prossimo, tal che ricreandosi il corpo, non ne patisca l'anima.
20. Esorti i figliuoli a confessarsi sovente e specialmente in certe feste solenni dell'anno, a
digiunare i giorni comandati, se sono giunti all'età competente: se no, li preghi a digiunare
qualche volta per divozione, acciocchè si vadano assuefacendo per quando saranno tenuti; cosi a
frequentar la dottrina cristiana; e per dar vigore agli avvisi, egli sia la guida che vada avanti,
sperando, che se in sua casa vi sarà la pietà e la divozione, vi sarà ancora la benedizione del
Signore.
21. In tempo di Quaresima, quattro tempora dell'anno e vigilie comandate esorti tutti, e
massimamente la servitù che può al digiuno: ed occorrendo per giusta cagione di mangiare carne
e pesce in tempo quaresimale, ciò faccia con licenza di santa Chiesa. Non permetta inoltre che in
simili giorni di digiuno si apparecchi la cena. E dopo aver esortato ed avvisato la servitù a quanto
deve, lasci ognuno in sua libertà, perchè potrebbe essere, che alcuni benchè {15 [15]} giunti
all'età che obbliga al digiuno, non potessero digiunare, ed avessero bisogno di cena per parere
anche de' suoi direttori spirituali, ed in tale caso non se gli dovrebbe negare, posto che abbia
giusto fondamento di credere che ne abbia bisogno.
22. Paghi prontamente i salari alla servitù, e dia puntuale la mercede agl'operai in danari buoni,
non calanti, onde perdano, e non gli possano spendere: occorrendo di dare roba in luogo di
danari, come pane, granaglie, vino, olio, o cose simili, avverta di non eccedere il prezzo
conveniente.
23. Potendo faccia limosina a' poveri, ed instilli questa pietà a' figliuoli col farla per mezzo di
essi, facendoli portare al poverello il pane, che se gli vuol dare, sperandone grande premio da
Dio con maggiore prosperità della famiglia. E se talvolta, non ostanti le sue limosine, le cose
della famiglia non andassero prospere, non si perda di animo: Iddio lo rimunererà quando gli
piacerà o in questa, o nell'altra vita.
24. Nel correggere i falli de' figliuoli lo faccia con animo quieto, nè si lasci trasportare dalla
collera per non eccedere il conveniente e moderato castigo. {16 [16]}
25. Non conservi inimicizia con alcuno, e quando la conservi non ne faccia motto co' figliuoli, i
quali se conoscesse propensi all'odio li sgridi, nè sia facile a dar loro licenza di portar armi, se
per altro non fossero convenienti al loro grado. E per avere più forza nell'avvisare, deponga ogni
inimicizia, acciocchè cosi induca i figliuoli a non tentare veruna vendetta.
26. Dia per tempo, secondo che richiede lo stato, onorato impiego a' figliuoli, ed avverta di non
lasciarli oziosi, o malamente consumare il tempo in giuochi viziosi, o indegne pratiche.
27. Non tenga i figliuoli come schiavi, ma dia loro onorata libertà, e dissimuli certe minuzie di
poco rilievo, purchè non siano fomento di qualche gran male.
28. Procuri di trovarsi co' figliuoli alle orazioni della mattina e della sera, e se non può dia ordine
che non manchino di farle. Ma per quanto sia occupato faccia qualche volta con tutta la famiglia
le sue orazioni, benchè fossero brevi, per non tediarla, lasciando libertà che ne facciano delle più
lunghe, se a quelle si sentono spinti.
29. Se avesse obbligo di pagare legati {17 [17]} lasciati da' suoi antenati, non differisca potendo,
e non commetta a' suoi figliuoli lo adempimento, per non correre pericolo di restare deluso con
pregiudizio' dell' anima sua.
30. Procuri che i suoi figliuoli siano battezzati e cresimati a tempo. Nell'imposizione de' nomi
non si serva di quelli dei gentili, ma de' santi. Elegga padrini di buoni e cristiani costumi,
acciocchè, ov'egli morisse, possano suggerire avvisi da padre, nel che molto si manca a' nostri
tempi, perchè finita la funzione del Battesimo molti padrini non pensano più ai battezzati.
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