Don Bosco - Vita dei sommi pontefici S. Ponziano, S. Antero e S. Fabiano
egli è già molto lontano e fuggirà da te, come capra selvatica fugge dal laccio, perchè violando la
sua amicizia l' hai ferito nell'anima; nè potrai più guadagnarlo. Dopo le ingiurie di parole vi è
luogo alla riconciliazione; ma lo scoprire i segreti dell'amico toglie ogni speranza all'anima
angustiata. Vi sarà un finto amico il quale con esterne dimostrazioni sa adularti, mentre
macchina cattive cose e niuno lo rigetta da sè, anzi in faccia a te stesso dirà parole dolci e
ammirerà i tuoi ragionamenti; ma alla fine muterà linguaggio, e dalle tue parole trarrà occasione
di rovinarti. Io ho in odio molte cose, ma niuna cosa tanto abborrisco quanto un amico di tal
fatta: egli è anche odiato dal Signore. Se uno getta in alto una pietra essa cadrà sul suo capo; e il
colpo dato a tradimento aprirà le piaghe del traditore; colui che aperse la fossa vi cadrà dentro, e
chi ha messo pietra d'inciampo dinanzi al prossimo vi inciamperà egli pure, e chi ad altri prepara
il laccio, pel medesimo laccio perirà. {30 [438]} Il disegno perverso si rivolgerà a danno di chi
lo ordisce, ed egli non saprà d'onde venga il male. È proprio dei superbi l'insultare con
improperii e scherni, ma la vendetta di Dio li sorprenderà qual leone e li divorerà: periranno nel
laccio coloro che si rallegrano della caduta dei giusti, e il dolore li opprimerà prima che
muoiano. L'ira e il furore sono due cose da aversi in esecrazione, e l'uomo peccatore le avrà seco.
(Eccl. 27).
Chi desidera la vendetta, proverà la vendetta del Signore, il quale terrà esatto conto de'
peccati di lui. Perdona al prossimo tuo che ti ha fatto torto, e allora pregando ti saranno rimessi i
peccati tuoi. Forse un uomo che cova lo sdegno contro di un uomo pretenderà il perdono dal
Signore? Egli non usa misericordia verso il suo prossimo e chiede perdono de' suoi peccati? Egli,
che pure è fatto di carne, nutre l'odio nel suo cuore, e chiede che Dio gli sia propizio? Chi
intercederà pei suoi peccati? Ricordati de' tuoi novissimi, e deponi le inimicizie: perocchè la
corruzione e la morte ti sovrastano siccome è comandato dal Signore.
Temi Iddio e non adirarti col tuo {31 [439]} prossimo. Ricordati dell'alleanza e delle
leggi del Signore, e non far caso dell'ignoranza del tuo prossimo. Guardati dalle risse, e fa
diligente esame de' tuoi peccati: perocchè l'uomo iracondo accende le contese, e l'uomo
peccatore mette discordia tra gli amici, e semina inimicizie tra quelli che stavano in pace.
L'incendio è proporzionato alle legna del bosco, e l'ira dell'uomo è proporzionata al suo
potere; secondo le ricchezze che egli ha, l'ira di lui sarà più forte. La contesa precipitosa accende
il fuoco della discordia, e la rissa temeraria va allo spargimento del sangue, e la lingua
minacciosa è causa di morte. Se soffierai sopra di una scintilla, si alzerà una specie d'incendio, e
se vi sputerai sopra, ella si spegnerà: l'una cosa e l'altra viene dalla bocca.
Il mormoratore e il menzognero sono maledetti; perchè metteranno scompiglio tra molti
che stanno in pace. La lingua di un terzo, che colle mormorazioni si mette in mezzo a due amici,
ha turbato la pace di molti e gli ha mandati dispersi da un popolo all'altro. Questo uomo di due
lingue distrusse città forti e ricche, e rovino {32 [440]} dalle fondamenta case di potenti.
Annichilò le forze di popoli e dissipò nazioni valorose. La lingua maledica fece che i mariti
cacciassero dalle loro case mogli piene di virtù, privandole dei beni che colla loro industria
avevano messi insieme nella casa de' loro mariti. Chi dà retta a questa lingua non avrà più pace,
nè avrà più amico in cui confidare. Il colpo di sferza fa lividura, ma i colpi della lingua spezzano
le ossa. Molti perirono sotto al taglio della spada, ma assai più perirono per colpa della loro
lingua. Fortunato chi va sicuro dalla lingua cattiva, e non va soggetto al furore di lei, nè sopportò
il giogo di lei, nè fu avvinto dalle sue catene. Perciocchè il suo giogo è giogo di ferro, e la sua
catena è catena di bronzo. La morte che viene da una lingua maledica è morte pessima e da
temersi più del medesimo inferno. La lingua calunniatrice non avrà lunga durata, e solamente
regnerà nelle vie degli iniqui, nè la sua fiamma farà alcun male ai giusti. I peccatori in pena dei
loro peccati saranno da Dio abbandonati al furore della cattiva lingua, la quale li tormenterà e li
infamerà, e qual fuoco divoratore li abbrucierà, e qual fiera crudele {33 [441]} li sbranerà. Fa
una siepe di spine alle tue orecchie e non ascoltar la mala lingua, e metti una porta ed un
chiavistello alla tua bocca. Fa fondere il tuo oro e il tuo argento per farne una bilancia, su cui
pesare le tue parole e per farne un freno di giustizia alla tua bocca. Bada di non peccar colla
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