Don Bosco - Dialogi intorno all'istituzione dal Giubileo colle pratiche divote per la visita delle chiese
In questa terza visita io ti prego, o cristiano, di considerare ciò che sarà di te dopo morte.
Il tuo corpo sarà portato al sepolcro, e l’ anima subito comparirà davanti al divino Giudice. L’
anima sarà piena di spavento per quella comparsa, ma, volere o non volere, bisogna che si
presenti. Omnes nos manifestavi oportet ante tribunal Christi. Come ti troverai davanti al divin
Giudice, Egli ti dirà: Chi sei tu? Io sono cristiano, risponderai. Bene, se tu sei cristiano, vediamo
se operasti da cristiano. Indi comincierà il divin Giudice a rammentarti le promesse fatte nel
santo Battesimo, colle quali rinunziasti al demonio, al mondo, alla {91 [165]} carne; ti
rammenterà le grazie ricevute, i sacramenti frequentati, le prediche, le istruzioni, gli avvisi de'
confessori, le correzioni de' parenti, ogni cosa ti verrà schierata innanzi. Ma tu, dirà il Divin
Giudice, a rimpetto di tanti doni, di tante grazie, oh, quanto male corrispondesti alla professione
di cristiano! Venuta l’ età in cui appena cominciavi a conoscermi, tosto cominciasti ad
offendermi con bugie, con mancanze di rispetto alle chiese, con disubbidienze a' tuoi genitori, e
con molte trasgressioni de' tuoi doveri. Almeno col crescere degli anni tu avessi meglio regolato
le tue azioni; ma tu crescendo in età aumentasti le offese. Messe perdute, profanazioni de' giorni
festivi, bestemmie, confessioni e comunioni mal fatte, e talvolta sacrileghe, furti, scandali non
riparati: ecco ciò che facesti in vece di servirmi. O mio Dio, che terrore, che spavento pel
peccatore.
Che ti pare, o cristiano, di questo esame, che ne dice la tua coscienza? Sei ancora a
tempo, chiedi perdono a Dio de' tuoi peccati con una sincera {92 [166]} promessa di non
ricadere mai più. Quanto poi ti toccherà patire di caldo, di freddo, di fame, di sete, di malattie, o
dispiaceri, soffri tutto pel tuo Signore in penitenza de' tuoi peccati.
Dinanzi ad un Dio che tutto sa e tutto vede, è inutile ogni scusa e pretesto. Tuttavia, a
nostra maniera d’ intèndere, supponiamo che a quel rigoroso esame il peccatore tenti di cercare
qualche scusa o pretesto dicendo, che non pensava di venire ad un conto tanto rigoroso. Ma gli
sarà risposto: e non udisti quella predico, non leggesti in quel libro, in occasione del Giubileo,
ove ti era significato che io ti avrei chiesto un conto rigoroso delle azioni di tutta la tua vita? L’
anima si raccomanderà alla misericordia di Dio, e la misericordia non è più per lui, perchè colla
morte finisce il tempo del perdono. Si raccomanderà agli Angeli, ai Santi, ed a Maria SS.; ed
essa a nome di tutti rispoderà: chiedi ora il mio aiuto? Non mi volesti per madre in vita, adesso
non ti riconosco più per figlio: nescio vos. L’ anima in quel terribile momento non sa più né {93
[167]} che dire né che fare, ed in tanto si vede l’ inferno aperto a guisa di profondissima
voragine. Inferius horrendum caos. Quello è l’ istante in cui l’ inesorabil Giudice proferirà la
tremenda sentenza: Cristiano infedele, va lungi da me; il mio Padre Celeste ti ha maledetto, ed io
ti maledico; vattene al fuoco eterno a gemere e penare coi demoni per tutta l’ eternità. Proferite
queste parole, l’ anima viene abbandonata nelle mani dei demoni, i quali facendone orribili
strazi, la fanno piombare nei profondi abissi dell’ inferno.
Non temi per te, o cristiano, una simile sentenza? Ah! per amore di Gesù e di Maria,
preparati con opere buone per meritarti di sentire la sentenza favorevole. Ricordati, che quanto
più spaventa la sentenza proferita contro al peccatore, altrettanto consola l’ invito che Gesù
Cristo farà a chi visse cristianamente. Vieni, gli dirà, vieni al possesso della gloria che ti ho
preparato. Tu mi hai servito, ora godrai in eterno: intra in gaudium Domini tui. Cristiano! è Iddio
che ti parla, ascolta la sua voce: sei ancora a tempo; ma {94 [168]} per amore di Gesù e di Maria
non differire la tua pronta e. sincera conversione.
PREGHIERA.
Eterno divin Giudice, io vi ringrazio di tutto cuore, che non mi abbiate chiamato al
giudizio quando io era in peccato. Oh! quanto mi rincresce di aver ritardato tanto tempo a darmi
a voi. In questo momento io detesto tutti i miei peccati, vi prometto di non offendervi mai più.
Si, mio Dio, io sono pronto a patir tutto e dare la vita pel vostro santo amore. Ma per pietà fatemi
la grazia, che io possa essere uno di quelli che sono benedetti dal vostro eterno Padre in vita, in
morte e dopo morte. Vergine SS., aiutatemi voi; protèggetemi in vita ed in morte, e specialmente
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