Don Bosco - Novelle e racconti tratti da vari autori ad uso della gioventù
gl'insolenti animali, sparse quinci e quindi arsenico presso al formaggio. Ed oh fatto e' non lo
avesse! Avvegnachè i topi, fingendo i denti così avvelenati nel cacio, la morte loro ad altrui
prepararono. Poichè per caso il villano padrone, mangiato della parte tocca dal veleno, se ne
morì. - Nel procacciare a' mali rimedio, ove bisogni sproni, guardisi l'uomo di usare di quelli che
possano, spacciando piccolo male, germogliarne uno maggiore. {42 [434]}
XXVII. Una famiglia cristiana.
S. S. Pio IX felicemente regnante fu nella sua gioventù Vicario apostolico nel Chilì, vasta
provincia dell'America. In una delle sue corse apostoliche ben addentro a quelle terre, e lontano
dalle contrade popolate, incontrò una misera capanna, dentro la quale stava per esalare l'ultimo
respiro un uomo di cinquant' anni, padre di numerosa famiglia. Qui vi era un infelice a
soccorrere, un'anima a salvare; bisognava assai di meno per determinare il ministro di Gesù
Cristo a sospendere il suo cammino. Piantò dunque la sua tenda sopra la soglia di questa
capanna, mettendola sotto la protezione della croce.
L'infermo era preso da una di quelle malattie per cui ogni soccorso umano riesce indarno,
il suo corpo già apparteneva alla terra. Il sacerdote di Dio più non pensò fuorchè a dare il cielo a
{43 [435]} quell'anima. A questo scopo indirizzò tutte le potenze del suo cuore, poichè quando
la morte si approssima, le ore volano. L'infermo fu così compunto dalla sua parola viva e calda,
dalle lacrime che cadendo dagli occhi del prete caritatevole riscaldavano, prima d'arrivare al
cuore, la sua fronte di già ghiacciata; fu così tocco dalla vista della celeste effigie inchiodata
sopra una croce per riscattare gli uomini, che dimando egli stesso e ricevette con amore il
battesimo. Sua moglie e i suoi figliuoli lo ricevettero anch'essi quasi ad un punto. Qual vago
spettacolo offriva questa cerimonia religiosa, celebrata sotto la vôlta del cielo senza verun altro
testimonio fuor quello di Dio! Là un uomo disteso sopra una pelle di bestia selvaggia e sull' orlo
d'una tomba, qui una donna scioglientesi in lagrime e più in là fanciulli grandemente rattristati,
l'uno sospendere il passo nel cammino dell'eternità, gli altri dar tregua alla loro disperazione per
ascoltare con calma la voce di Dio che prometteva loro le {44 [436]} gioie celesti. Fu bello
vederli allorchè, curvata un momento la fronte sotto la mano che versava l' acqua rigeneratrice,
essi si rilevavano consolati, ripetendo col sacerdote queste magnifiche parole: « Io credo in un
solo Dio, il Padre onnipotente che ha creato il cielo e la terra, il mare e le stelle. Io credo in un
solo Signore Gesù Cristo, Figliuolo unico di Dio, nato dal Padre increato avanti i secoli, Dio di
Dio, lume della luce, che non è stato fatto, ma generato consustanzialmente dal Padre per cui
tutto fu fatto, che è disceso dai cieli per la salute degli uomini; io credo nello Spirito Santo che è
eziandio Signore e dà la vita, che procede dal Padre e dal Figlio. Io credo nella Chiesa che è una,
santa, cattolica, apostolica e romana. Io confesso che non v'ha che un battesimo per la remissione
dei peccati. Io attendo la risurrezione dei morti e la vita dei secoli avvenire. »
Qualche ora dopo, il capo della famiglia spirò tra le braccia dei prete cattolico, il quale
volle assisterlo negli {45 [437]} ultimi suoi momenti e consolare la ferocia della sua natura
parlandogli del cielo e di Dio, di Dio migliore degli uomini, del cielo più dilettoso della terra. Gli
serrò gli occhi, lo seppellì colle proprie sue mani in una sua camicia che erasi strappata, e lo
portò nella tomba che aveva egli stesso scavata appiè d' una verde quercia. Prima di partire volle
eziandio piantare una croce di legno sopra il tumulo, e accanto alla croce un rosaio selvaggio. «
Se i venti dell' uragano sterpano questa croce, disse alla famiglia desolata, ponetene un' altra,
perchè essa è il segno della salute. Se l'uragano delle male passioni soffia nel vostro cuore, venite
accanto ad essa a pregar Dio, il quale mette la calma ed il riposo nel luogo dell' uragano e delle
tempeste. Pregate, amate questo buon Dio, non lo dimenticate giammai, e i dolci pensieri
germoglieranno nella vostra anima, come queste rose selvaggie cresceranno sopra il monticello
del defunto. Addio. » Partì colla borsa leggiera, ma portando {46 [438]} con se le benedizioni
della vedova e degli orfani che aveva soccorsi e consolati.
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