Don Bosco - Una preziosa parola ai figli ed alle figlie
Fuga de' cattivi compagni.
Il beato Leonardo da Porto Maurizio ancor giovinetto era andato un {18 [454]} giorno
per alcuni affari co' suoi compagni alla città di Oneglia situata sulla riva del mare, distante da
Porto Maurizio poche miglia, quando per la spiaggia gli si fece incontro il capitano d'un vascello
carico di polvere, ancora in vicinanza di detta città; procurò quel capitano di cattivarsi la
benevolenza di quei semplici fanciulli, con regalar loro polvere e quantità di frutti, ma poi svelò
il fine pessimo che aveva, e realmente tentò di sedurre quegli innocenti. Sorpresi i poveri
fanciulli a sì impensato incontro, e come fuori di sè per trovarsi timidi agnelli alla presenza di
quel feroce lupo, in luogo dove non vi era fuor di Dio, da chi potessero sperar soccorso:
Leonardo, illuminato da Dio, conoscendo fin da quella età tenera, che ne' combattimenti della
castità il miglior mezzo per vincere e mantenersi puro è il fuggire, fatto cenno ai compagni, che
fuggissero, egli il primo, e gli altri seguendo il suo esempio si misero in fuga. Vedutosi deluso il
malvagio capitano del {19 [455]} suo iniquo attentato, tratta fuori la spada si mise a gran corsa
ad inseguirli, ma assistiti dalla Divina grazia, i fanciulli fuggendo con velocità, benchè l'uomo
perfido precipitosamente corresse lor dietro, non li potè raggiungere: sicchè quelli innocenti
senza aver ricevuto alcun danno arrivarono quasi privi di fiato pel violento fuggire nel borgo
della marina di Porto Maurizio, della qual grazia ricevuta di essere scampato egli, ed i compagni
dalle mani di quell'empio capitano, si portò subito il buon giovinetto in chiesa a ringraziare il
Signore, pregandolo a sempre custodirlo in modo che non mai avesse ad offenderlo.
Giovanetti, se mai per disgrazia si accostasse a voi alcuno di questi ministri del diavolo,
che pur sono tanti al mondo, e vi incitasse a mal fare, a commettere qualche peccato, fuggite,
fuggite, se starete anche solo ad udirlo, oimè la vostra innocenza sarà facilmente macchiata, e
perduta. Fuggite per carità i cattivi compagni. {20 [456]}
Avviso. Siano grandemente solleciti i parenti, e chi fa le loro veci, di mandare i loro figli
e le loro figlie a scuola da buoni, pii e virtuosi maestri e maestre, affinchè possano imparare per
tempo i doveri del proprio stato, possano imparare buone massime e studiare la dottrina cristiana.
Invigilino poi insieme ai maestri, affinchè i loro figli adempiscano esattamente a' loro doveri,
come i figli sono dal canto loro in obbligo di studiare e d'essere rispettosi ed obbedienti ai
rispettivi superiori. Crescono i pericoli, aumentiamo noi i nostri sforzi. Guai a quei genitori che
non si curano di dare una buona istruzione a' loro figli! Un gran conto dovranno rendere al
tribunal di Dio, perchè come l'ozio è il padre, così l'ignoranza è la madre di molti vizi. - Leggano
essi pure lo precedenti lezioni e potranno imparare alcun poco per se stessi, onde adempiere ai
loro doveri e per poter educare cristianamente la loro figliuolanza, siccome hanno strettissima
obbligazione di fare, per il qual fine non basta certamente darle buona istruzione, richiedendosi
ancora vigilanza, correzione e sopratutto buon esempio. Ecco al proposito l'aurea sentenza del
massimo dei dottori S. Gerolamo, la quale i genitori tutti dovrebbero scolpir ben bene nella
mente e nel cuore. Mementote vos magis exemplo docere filios quam voce. Ricordatevi, o
genitori, d'insegnare più coll'esempio che colle parole. Lo {21 [457]} stesso dir si deve de'
padroni verso i loro dipendenti.
NOTA. La giaculatoria: Gesù mio, misericordia, recitata con cuor contrito, ha cento
giorni d'Indulgenza anche applicabile alle benedette anime del purgatorio.
Sisto V con sua Bolla Redituri 11 luglio 1587 concede pure cento, giorni d'indulgenza
per ogni volta che salutandosi l'un l'altro si dirà divotamente: Sia lodato Gesù Cristo, e si
risponderà: Sempre sia lodato. - Bellissima pratica che si trova in certi paesi, e da raccomandarsi
ovunque, massime per opera dei parroci e degli altri sacerdoti, dei maestri e delle maestre, ora
specialmente che il Nome Santissimo di Gesù Cristo viene così spesso dagli eretici ed anche dai
cattivi cristiani profanato con orribili bestemmie.
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6/7