Don Bosco - Daniele e i tre suoi compagni in Babilonia
Scena XI. Arnolfo solo.
Appena sto un momento senza vederli, che già sono impaziente d' abbracciarli, è proprio
vero che un padre non può stare un momento senza pensare a' suoi figli. {55 [167]}
Scena XII. Arnolfo, Virgilio, Domenico e Giovanni.
G. (Correndo) Ben venuto, buon giorno, caro papà.
A. Buon giorno, cari miei, (li bacia) Giovanni hai fatto bene il lavoro?
G. Sì, sì l'ho fatto, vuoi vederlo?
A. No, no lo vedrà poi il maestro per correggerlo, a me basta sapere che tu abbi fatto il
tuo dovere, il maestro poi ti dirà se l'hai fatto bene.... E tu, Domenico, hai studiata la lezione che
fu assegnata?
D. Sì, ma era un po' lunghetta, tuttavia l'ho imparata, perchè....
A. Qual era questa lezione?
D. Nessuna, perchè il maestro si era scordato d'assegnarmela.
A. Il maestro ha fatto questo per metterti alla prova se hai volontà di studiare, e non hai
studiato nulla?
D. Sì ho studiato un tratto delle letture cattoliche, vuoi che lo reciti?
A. Sentiamolo.
D. Prendi il libro a pag. 8 del 1o fascicolo (qui recita la sua lezione).
A. Bravo, caro Domenico, hai anche letto qualche cosa? {56 [168]}
D. Ho letto un tratto di beneficenza.
A. Mi piace la scelta, la beneficenza è una delle più belle virtù.
D. È vero, padre, in ogni età anche da piccolo si può fare del bene al nostro prossimo,
non è vero, padre?
A. Sì certo, figliuol mio, bisogna però che ti faccia osservare che alla tua età è necessario
chiedere consiglio prima di fare una cosa anche buona; perchè è tanto facile che i giovani
s'ingannino da se stessi o siano da altri ingannati, e poi un buon consiglio vale sempre un tesoro.
V. Un povero uomo di età avanzata e piangente dimanda il favor di parlarvi.
A. Piangente? fatelo venire.
D. Dopo poi, o padre, ti diremo una certa cosa che abbiamo fatta.
A. Sì, vi sentirò volentieri, ora lasciatemi solo con quell'uomo che potrebbe essere
imbarazzato della vostra presenza. (G. e D. partono).
Scena XIII. Arnolfo e Bernardo.
B. Signore, ecco dinanzi a voi un padre infelice pieno di vergogna, umiliato.
A. Il bisogno e le disgrazie non fanno {57 [169]} vergogna; che cosa vi è accaduto? siete
in bisogno di qualche soccorso?
B. O no, non di soccorso, ma di grazia e di misericordia. Poco fa io mi credeva
fortunatissimo padre, ma ora... (piange).
A. Spiegatevi.
B. Ah! che non so......non posso, mio figlio.... (Cava fuori una borsa) Conoscete voi
questa borsa?
A. Questa borsa.... mi pare.... mio figlio ne ha una simile.
B. Basta. - E certo il mio disonore. Francesco lo spazzacamino quel disgraziato di mio
figlio ha perduta la testa...... Oh cielo!.....(scoppiando in pianto) egli ha rubata questa borsa.
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