Titolo notiziario
Nome società
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
C arissimi missionari salesiani
e amici delle Missioni Sale-
siane!
Un saluto cordiale nel mese missio-
nario, nel mese del Santo Rosario!
In occasione della 142°
spedizione missionaria, da Valdoc-
co sono partiti 74 missionari della
Famiglia salesiana. E’un numero
piccolo che diventa un grande se-
gno della missionarietà di tutti.
Sappiamo che la vocazione missio-
naria esprime la nostra fede in Ge-
sù Cristo. Condivido le parole di
Madre Teresa di Calcutta scritte 16
anni fa a un giovane coadiutore
salesiano: ‘Sono sicura, che è
l’amore di Dio, che ti spinge a
diffondere sua Parola a tutte le
nazioni. Lui stesso porterà la tua
vocazione missionaria al compi-
mento. Però non dimenticare
mai: la tua prima vocazione è di
appartenere a Gesù! Non importa
dove stai, che lavoro svolgi. Tu
offri il miglior servizio al Signore
quando fai il meglio per apparte-
nere a Gesù!’
Accogliamo nel nostro cuo-
re la parola di Gesù proposta da
Benedetto XVI per il 2011: ‘Come il
Padre mi ha mandato, anche io
mando voi!’ (Gv 20,23). Offriamo il
nostro Santo Rosario nell’Ottobre
2011 anche per le vocazioni missio-
narie salesiane!
Don Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
Inculturare fedelmente il carisma di Don Bosco
“… e voi, cari nuovi missionari, per svolgere
questa missione di evangelizzazione e di tra-
sformazione del cuore delle persone e, at-
traverso esse, del mondo non avete modello
migliore di Gesù, così come ci viene presen-
tato da Paolo nella lettera ai Filippesi (2, 6-
11). Infatti, l’Apostolo ci invita a fare nostri
gli stessi sentimenti che furono in Cristo Ge-
sù, vale a dire, a servire il prossimo con
grandissima umiltà. Per riuscire a vincere il
nostro egoismo, che ci porta ad annunciare il vangelo con spirito di
rivalità o mossi dalla vanagloria, non c’è altra via che l’imitazione di
Cristo... Ecco il modello della vera inculturazione, indispensabile
per evangelizzare e toccare il nucleo della cultura dei popoli e lievi-
tarlo e trasformarlo. Andare alla «missio ad gentes» implica di spo-
gliarsi di tutto quanto ci può separare dalle genti cui siamo inviati,
delle nostre presunzioni, dei nostri saperi, dei nostri titoli, dei no-
stri mezzi economici, ecc., ed incominciare umilmente ad impara-
re come bambini la loro lingua, a conoscere la loro cultura, ad ap-
prezzare quanto hanno di buono, di vero, di bello, in una parola ad
amarli come Cristo ha amato loro, sì da dare se stesso per loro.
Questa imitazione del Cristo si renderà più facile e più fedele
se riuscirete ad unire impegno nella missione ed Eucaristia. Questa è
la strada per la vostra santificazione, in modo che possiate vivere
quello che celebrate e possiate celebrare quello che vivete. Così
l’Eucaristia diventerà la sorgente della vostra missione e spiritualità,
e la missione sarà un prolungamento della celebrazione
dell’Eucaristia, completando nel vostro corpo quanto manca alla pas-
sione di Cristo.
In questo primo anno di preparazione al bicentenario della na-
scita di Don Bosco, vi invito a studiarlo per poter inculturare fedel-
mente il suo carisma nei diversi luoghi dove sarete inviati …”
D. Pascual Chávez Villanueva
Omelia per la 142º spedizione missionaria salesiana
Valdocco, 25 settembre 2011
(per il testo integrale vedi http://tinyurl.com/5wp2rko)