Cagliero 11 marzo 2012-ita


Cagliero 11 marzo 2012-ita

1 Page 1

▲back to top
Nome società
Titolo n otiziario
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Dicastero per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
Myung Hun
I miei amici mi hanno condotto a Gesù
C arissimi Salesiani ed amici della missione salesiana,
ecco la storia di un giovane coreano che mostra come i suoi amici cristiani gli
hanno annunciato Gesù, accompagnandolo ad ogni passo nel suo camino di
fede ma lasciando che fosse lo Spirito ad agire nel suo cuore: “Mi chiamo Myung
Hun. Ero una persona piuttosto negativa, senza grandi sogni e di una vita poco e-
semplare. Una serie di eventi mostra la mano di Dio nella mia vita: un mio amico mi
ha invitato molte volte a visitare la Chiesa cattolica, ma non ci ho fatto caso. Un
giorno nella caffetteria dell’università l’ho visto fare il segno di croce prima di
mangiare. Sono rimasto molto impressionato da quel gesto tanto che dopo mi senti-
vo come ‘attirato’ da qualcuno sconosciuto a visitare la Chiesa. Un giorno, aspettan-
do alla fermata del bus, ho visto la pubblicità di un film che mi ha raccomandato il mio amico ‘Don’t cry for
me Tonj’, su D. Giovanni Lee, già missionario in Sudan. Dopo averlo visto ho sentito tante cose nel mio cuo-
re. Mi chiedevo perché ha dato tutta la vita e tutte le energie per gli altri. Mi ero reso anche conto del fatto
che al momento della mia morte, nessuno avrebbe pianto per me! Allora ho deciso:“Voglio ricevere il batte-
simo!” Così ho iniziato il catecumenato nella Chiesa vicina all’università, poi sono entrato nel gruppo che
studia la Bibbia nel campus. Tre giorni prima della festa di Don Bosco ho ricevuto un invito a partecipare al
ritiro del Movimento Giovanile Salesiano. Ho accettato anche l’invito del viceparroco a servire come un aiu-
tante al catechismo dei bambini. Nell’Università ho accolto anche l’invito del cappellano a fare da tutor ai
giovani migranti coreano-cinesi non accompagnati. Ho fatto tutto questo perché ho scoperto nel servizio agli
altri una gioia mai sentita prima. L’anno scorso nel giorno di Pentecoste sono stato battezzato. Ho scelto il
nome Giovanni Bosco.‘Guardando il mio cammino negli ultimi due anni vedo come il buon Dio mi ha guidato
alla conoscenza di Gesù tramite gli amici che mi hanno proclamato Gesù, con rispetto e libertà, accompa-
gnandomi passo dopo passo. Grazie a loro la piccola fiamma di fede è diventata una grande luce. Ora voglio
annunciare Gesù agli altri giovani!’
Auguro che la Giornata Missionaria Salesiana 2012 possa essere uno stimolo per tutti noi a “Raccontare Ge-
” agli amici che non lo conoscono ancora!
Don Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
Il Quando la narrazione diventa annuncio del Vangelo
Beato Giovanni Paolo II ha evidenziato - in Ecclesia in Asia - la possibilità di annunciare il Van-
gelo attraverso la narrazione. A differenza della proclamazione diretta che potrebbe apparire come un mo-
nologo culturalmente insensibile e religiosamente irrispettoso ai seguaci di altre religioni o non credenti, la
narrazione della storia di Gesù nasce dall'esperienza del narratore Cristiano, e si svolge nel contesto della
cultura locale e in una rete di relazioni tra amici e vicini. Essa si radica in un atteggiamento di ascolto e rac-
conto reciproco, di dare e ricevere, di approfondire e arricchire la fede e la comprensione l'uno dell'altro.
Spinto dal suo amore per Cristo e per coloro che non lo conoscono, ogni Cristiano racconta la storia
di Gesù e della sua fede in Lui con rispetto e senza forzare gli ascoltatori ma anche senza timidezza quando
lo Spirito Santo, il Grande Narratore, apre la porta all’annuncio esplicito che Gesù è il Salvatore e la Rispo-
sta alle domande fondamentali dell'esistenza umana. La narrazione implica anche una testimonianza convin-
cente della vita cristiana, e la capacità e la necessità di aprire il proprio cuore agli altri e di dire ciò che
pensi con coraggio e rispetto. Solo questo potrebbe favorire lo sviluppo di una vera amicizia che apre la stra-
da per raccontare la storia del proprio incontro personale con Gesù e sul senso della vita e dell'esistenza u-
mana. Il resto è lasciato allo Spirito che opera nel cuore degli ascoltatori prima ancora del nostro arrivo!
D. Alfred Maravilla, SDB
Dicastero per le Missioni

2 Page 2

▲back to top
Voglio condividere con gli Achuar
la fede che ho ricevuto dai missionari
La testimonianza di amore per Cristo dei missionari salesiani nel mio
Paese, ha aperto il mio cuore a chiedere di andare in missione all'e-
stero. Il mio sogno si è realizzato quando il Rettor Maggiore mi ha
inviato in Ecuador.
Ringrazio l'Ispettore che mi ha inviato nel postnoviziato a Quito sotto
la guida del Direttore per un anno di introduzione. Ho avuto la possi-
bilità di frequentare un corso di spagnolo ed i postnovizi mi hanno
aiutato ad imparare lo spagnolo e le tradizioni e la cultura
dell’Ecuador. Non è stato facile. Mi sembrava di essere di nuovo un
bambino. Ma durante questo tempo ho vissuto anche l'esperienza di
accompagnare gruppi giovanili ogni fine settimana, e tale esperienza
mi ha dato l'opportunità non solo di praticare lo spagnolo e condivi-
dere l'amore di Cristo, ma soprattutto di capire che Dio era già pre-
sente tra i giovani prima del mio arrivo.
Dopo un anno sono stato inviato presso una comunità nella foresta. Wasakentsa è lontano da tutto. Non ci
sono autobus per arrivarci. È raggiungibile solo in aereo. Ero in una comunità internazionale (un direttore argentino,
un vicario italiano, io indonesiano e due volontari ecuadoriani) che lavora con un
gruppo indigeno chiamato Achuar. Lì abbiamo un internato e una scuola secondaria.
Sono stato l'assistente degli interni e anche insegnante nella scuola. Noi collaboria-
mo con le suore di Marianitas che sono responsabili delle interne ed insegnano an-
che nella scuola.
Gli Achuar hanno una propria lingua, tradizioni, cultura e leggi. Ci vuole
tempo per imparare tutte queste e soprattutto accettare che contengono i semi del
Vangelo. Per aiutarci a vivere come le persone che serviamo ogni giorno mangiamo
come gli Achuar: le banane, la yuca e il fideo. A volte mangiamo riso con chicha
(bevanda tipica degli Achuar).
Certamente le difficoltà esistono, ma la preghiera personale e comunitaria e
il sostegno reciproco mi hanno aiutato a continuare la nostra missione. L'esempio
dei missionari nel mio Paese, come Don José Carbonell, e dei missionari qui, come
Don Luigi Bolla, mi spingono sempre a condividere la mia fede in Gesù Cristo che ho
ricevuto e mi danno forza per continuare questa difficile missione con il popolo Achuar.
Sono sicuro che noi siamo qui a fare la volontà di Dio, così Egli è sempre con noi. Quest'anno sono stato invi-
ato a Guayaquil. Sono contento e felice d’essere un missionario Salesiano in questo Paese. Spero che la mia vocazio-
ne missionaria cresca ogni giorno di più qui in Ecuador, terra amata da Dio!
Cl. Agustinus Togo
Indonesiano, missionario in Ecuador
1° Corso di formazione permanente per i missionari in America
Il Centro Salesiano Regional de Formación Permanente di Quito e il Dicastero per le Missioni annunciano il 1° Corso
di formazione permanente per i missionari Salesiani in tutte le Ispettorie d’America dal 6 al 27 agosto 2012 a
Quito, Ecuador. Per ulteriori informazioni scrivere a cagliero11@gmail.com. Iscriversi possibilmente entro il 1 aprile
2012.
Intenzione Missionaria Salesiana
INDIA - Per i cristiani nello stato di Orissa
Perché i cristiani che vivono nelle zone colpite dalle violenze contro di
loro del 2007-2008 possano vivere in situazione di sicurezza e costrui-
re relazioni di mutuo rispetto e fiducia nel territorio che ha sofferto
tanta violenza contro i cristiani.
Sono passati già quattro anni dopo gli atti di violenza contro i cristiani nello stato
di Orissa (2007-2008), dove sono state saccheggiate chiese e conventi e dove molti
cristiani hanno sofferto il martirio. Preghiamo per tutti i cristiani della zona. Una
nuova presenza in Orissa a Muniguda (Ispettoria di Hyderabad) come progetto sug-
gerito nella Giornata Missionaria Salesiana 2012 ha un bisogno speciale di preghie-
ra.
Puoi trovare i numeri precedenti di “Cagliero 11” su purl.org/sdb/sdl/Cagliero