Cagliero 11 01 2010 ita


Cagliero 11 01 2010 ita

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Titolo notiziario
Nome società
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Quest’anno camminiamo con i Rom-Sinti!
C arissimi missionari, confratelli sale-
siani, amici delle missioni salesiane!
All’inizio dell’anno 2010 ho letto più
volte il commento e ho visto più volte il vi-
deo della Strenna del Rettor Maggiore
“Portiamo il Vangelo ai giovani!” A volte mi
chiedo: quanti Salesiani sentiamo veramen-
te l’urgenza vitale di portare il Vangelo ai
giovani?
Il motto, il grido, la preghiera di Don Bosco
Da mihi animas, cetera tolle!’ sta realmente
al centro della nostra vita?
Voglio offrirvi un’ispirazione al riguardo.
Ogni anno abbiamo l’opportunità di lasciarsi
ri-motivare dalla testimonianza di alcuni
missionari salesiani, che ci viene proposta
attraverso la DOMISAL (Domenica Missiona-
ria Salesiana).
Nel 2010 celebriamo già la 23° DOMISAL,
questa volta con il tema “I Salesiani di Don
Bosco camminano con i Rom – Sinti”.
Nel novembre 2009 ho partecipato a Koši-
ce (Slovacchia) - insieme a 120 SDB, FMA,
collaboratori laici (parecchi Rom) delle 10
Ispettorie d’Europa - alla Conferenza eu-
ropea sulla missione per gli Zingari. Era un
evento nel contesto del Progetto Europa
per condividere, per la prima volta, le e-
sperienze veramente missionarie nel cuo-
re dell’Europa .
Mi auguro che la Conferenza ed altri ma-
teriali preparati per la DOMISAL del 2010
raggiungano tutte le comunità del mondo
salesiano.
Grazie alla collaborazione di molti avete a
disposizione: un DVD (con 5 filmati: Origni
degli Zingari, Jesus il Bulgaro, Mirka – Slo-
vacchia, Jonas – Ungheria, Lunik IX - Slo-
vacchia), un sussidio didattico, una pre-
ghiera nel breviario, un manifesto A3
(tutto è disponibile in 5 lingue nel sito
www.sdb.org).
Per qualsiasi informazione sulla DOMISAL
(Cosa significa? Perché? Quando? Come?
Chi? Con quali mezzi?) basta scrivere
all’indirizzo di posta elettronica del Dica-
stero per le Missioni:
Il Beato Ceferino Jiménez Malla,
gitano-Kalò, , catechista e martire
cagliero11@gmail.com .
Con i migliori auguri che questo me-
se “salesiano” porti tanti frutti di
evangelizzazione!
Don Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
SI CERCANO MISSIONARI PER IL PROGETTO EUROPA
Ispettoria - Paese
AUS - Austria
Lingue necessarie
Tedesco
Caratteristiche dell'ambiente
e qualità richieste per i missionari
Centri giovanili, Oratori, Parrocchie, Opere per i migranti,
Movimento Giovanile Salesiano
BEN – Belgio - Olanda
Fiammingo,
Olandese
Opere ad Amsterdam per i migranti, Comunità
internazionali
CEP – Bulgaria
Bulgaro,
lingue Rom
Missionari tra i Rom, Diaspora Cattolica nel paese
Ortodosso, Richiesta di internazionalizzare le comunità,
confratelli non cechi
FRB – Belgio Sud
Francese
Parrocchia, Scuola, Centro Giovanile (Bruxelles)
GBR – Gran Bretagna
IRL – Irlanda
Inglese
Inglese
Lavoro per i migranti, Parrocchie, Scuole, Centro di
Spiritualità; confratelli europei ed africani
Parrocchia, Centro Giovanile

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Io, un Rom Salesiano
M i chiamo Salvatore Policino ho 27 anni, vengo da Vasto, sono salesiano da poco più di 6 anni e sono un
Rom Abruzzese, per ora il primo in Italia ad aver scelto di seguire Gesù camminando sugli stessi passi di
Don Bosco. Mio papà è un rom e mamma caggi, loro hanno deciso di costruire con la loro vita e con l’aiuto del
Signore un bel progetto d’amore del quale siamo entrati a far parte anche io e mia sorella.
Sono stato battezzato pochi mesi dopo la nascita ma poi io e la Chiesa ci siamo presi una lunga pausa di riflessio-
ne durata circa 15 anni. Durante il primo anno di scuola media conobbi un salesiano,
non sapevo cosa fossero di preciso i salesiani, ma era diverso dagli altri preti: parlava
di Gesù leggendo la vita di tutti i giorni con il Vangelo, ma era pur sempre un prete e
a quel tempo non mi interessavano molto i preti, le chiese e le preghiere.
Dopo un po’ di anni passati vivendo la maggior parte del mio tempo libero in strada
con una compagnia di amici “vivaci” (sia rom che cagge) inseguendo i miti dell’onore
frutto della violenza, della forza fisica, dello sballo, della scaltrezza diffidente
dell’altro il cui motto è: “frega il prossimo tuo prima che lui freghi te!”, sono appro-
dato in oratorio a 15 anni avendo vissuto la maggior parte delle esperienze che la
strada e il disagio possono offrirti.
Arrivato in oratorio ho rincontrato il salesiano delle medie ed un giovane chierico con i quali sono diventato ami-
co, di loro mi colpiva che si interessassero seriamente alla mia vita al di la di qualsiasi pregiudizio razziale voleva-
no sapere chi ero e perché facessi così difficoltà a vivere in un modo più trasparente.
In oratorio ho trovato un ambiente non molto diverso dalla strada per quanto riguarda i pregiudizi sui rom (se
spariva qualcosa ero il primo a cui chiedere spiegazioni!) ma sereno al punto giusto per poter dimostrare che si
può realmente cambiare vita, che si può realmente compiere quel cammino d'integrazione e di sintesi fra il me-
glio di diverse culture.
In due anni ho recuperato il cammino di catechesi in un modo un po’ particolare, per la prima comunione, rice-
vuta a 17 anni, con l’incaricato dell’oratorio abbiamo fatto un cammino settimanale di un anno in cui io parlavo
della cultura rom o delle esperienze fatte in strada e lui mi aiutava a leggerle con il Vangelo imparando a scoprire
cosa è gradito al Signore e cosa bisogna lasciar morire.
Per la cresima, ricevuta a 18 anni, visto le mie esperienze precedenti il direttore, che era anche parroco, decise
che era meglio per me prepararmi insieme agli adulti affrontando la catechesi impostata sulla lettura continua
del Vangelo di Giovanni (anche in questa esperienza ho potuto leggere la mia vita alla luce della Parola).
Poi i salesiani mi invitarono, mentre completavo l’ultimo anno di studi di ragioneria e mi interrogavo sul mio fu-
turo, a frequentare il gruppo vocazionale dell’ispettoria. I miei genitori, quando hanno saputo della scelta di vo-
lermi chiedere seriamente se il Signore mi voleva salesiano, hanno accettato con gioia e serenità il cammino che
volevo intraprendere. Così ho intrapreso il mio cammino l’11 settembre del 2001 e adesso sono un salesiano per
sempre e mi dirigo con decisione verso il sacerdozio.
Intenzione Missionaria Salesiana
La Famiglia Salesiana in Europa
Perché durante il 2010 la Famiglia Salesiana in Europa sappia contribuire,
con i mezzi di comunicazione sociale, a rimuovere i pregiudizi verso gli
Zingari ed altri gruppi marginalizzati nella società.
La campagna della Giornata missionaria salesiana del 2010 - ‘I Salesiani cam-
minano insieme con gli Zingari’ - vuol contribuire anche attraverso i mezzi di
comunicazione sociale (Bollettino salesiano, siti web, notiziari delle nostre ope-
re, ...) ad abbattere i pregiudizi verso questa più numerosa minoranza etnica
presente nel continente europeo da secoli. Nello stesso tempo vogliamo anche
far conoscere nella Chiesa e nella società un impegno veramente missionario
dei nostri confratelli con e per gli Zingari nei diversi paesi d’Europa (Albania,
Bulgaria, Germania, Italia, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria).
Invia i tuoi suggerimenti e contributi a cagliero11@gmail.com