“Voglio contribuire a realizzare il sogno di Don Bosco
per tanti giovani nel mondo”
I o sono il quinto in una
famiglia di sei figli, due
maschi e quattro femmi-
ne. Non sono cresciuto in un
ambiente molto cattolico an-
che se sono stato battezzato
quando ero molto giovane. Ho
fatto la mia prima comunione
solo quando avevo già dicias-
sette anni. Fino ad allora non sapevo nulla della vita
religiosa o sacerdotale. Ma quando sono entrato all'O-
ratorio di Don Bosco, ho potuto incontrare per la pri-
ma volta i salesiani che si mescolavano con noi giova-
ni. Ero rimasto scioccato nel vedere sacerdoti europei
giocare, scherzare, saltare e anche mangiare con
bambini poveri e sporchi. Sembrava divertente e allo
stesso tempo strano per me. All'inizio non riuscivo a
capire perché questi stranieri stavano facendo questo.
Ma non avevo il coraggio di avvicinarli per chiederglie-
lo, perché ero nuovo nell’oratorio. Lentamente il loro
semplice stile di vita e il modo di accogliere ogni gio-
vane erano diventati per me una
potente ispirazione ed attrazione.
Presto sorse in me il sincero desi-
derio di essere uno di loro. Ecco
come è nata la mia vocazione
missionaria salesiana. Come gio-
vane salesiano ho espresso il mio
desiderio di dare me stesso al ser-
vizio del Signore come missiona-
rio ovunque Egli volesse inviarmi.
Grazie a Dio la mia domanda è
stata accettata dal Rettor Mag-
giore.
Sono molto grato per l’opportunità di frequen-
tare il Corso per i Nuovi Missionari a Roma e a Torino.
È’ stata una meravigliosa opportunità per capire me-
glio le dinamiche della missione, sulla Chiesa e Don
Bosco e il suo carisma. L’esperienza ha rafforzato ve-
ramente la mia vocazione e il mio impegno ad essere
con i giovani per tutta la mia vita. Durante il Corso ho
vissuto e condiviso con gli altri nuovi missionari. Ho
potuto incontrare anche molti missionari salesiani con
tanti anni di esperienza missionaria. Ho imparato mol-
to dalle esperienze che hanno condiviso. Grazie al
Corso sono stato informato e preparato ad affrontare
le sfide della vita missionaria, come le difficoltà delle
lingue e delle culture. Un ‘uomo avvisato è mezzo
salvato’ dice un proverbio!
Il mio essere missionario è frutto della promo-
zione vocazionale nell’Ispettoria. Ma, essendo uno dei
primi 2 missionari salesiani malgasci, alcune persone
non riescono a capire il motivo per cui ho deciso di
lasciare il Madagascar mentre abbiamo ancora bisogno
di missionari. La nostra Visitatoria ha ricevuto tantissi-
mo da altre Ispettorie! Credo che ora sia il momento
per il Madagascar di contribuire alla realizzazione del
sogno di Don Bosco per molti giovani in altre parti del
mondo.
Sono felice e molto grato per l’opportunità di
lavorare qui in Zambia insieme con altri salesiani pro-
venienti dallo Zambia e da altri
Paesi. Prendo tutto come dono di
Dio. E’ una benedizione stare con
il popolo Zambiano, gente molto
gentile, accogliente e cordiale.
Non trovo difficoltà a stare con
loro, anche se ho ancora bisogno
di lavorare molto per imparare la
lingua e conoscere la cultura del-
lo Zambia.
Ai giovani salesiani vorrei ricorda-
re di non avere paura di risponde-
re se sentono la chiamata di Dio ad essere un missio-
nario fuori dal proprio Paese. Non preoccuparti di nul-
la. Dio è sempre lì a sostenerci!
Cl. François de Paul Rakotomalala
malagascio, missionario nello Zambia
Intenzione Missionaria Salesiana
Per l’evangelizzazione nell’Ispettoria Australia - Pacifico
Affinché i Salesiani dell'Australia, New Zeland, Fiji e Samoa, facciano ogni
giorno la personale esperienza di Dio, per proclamare, condividere il dono
della fede con la testimonianza e l’annuncio sia negli ambienti secolarizzati
dell'Australia, sia tra i giovani delle isole del Pacifico, con gioia ed entusi-
La comunità ispettoriale dell’Australia conta 99 Salesiani che vivono e lavorano in 4
Paesi, 12 professi temporanei (3 coadiutori e 9 candidati al sacerdozio), 12 coadiuto-
ri, 75 sacerdoti (nel 2013 nessun novizio). Le 14 comunità salesiane (1 in Fiji e New
Zealand, 3 in Samoa e 9 in Australia) che svolgono la missione educativo - pastorale
in 8 scuole, 10 parrocchie, centri giovanili, sono composte di un bel mosaico multi
culturale di confratelli di 10 diverse nazionalità.
Puoi trovare i numeri precedenti di “Cagliero 11” su purl.org/sdb/sdl/Cagliero