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Titolo n otiziario
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Dicastero per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
C arissimi Salesiani ed amici
della missione salesiana,
un saluto cordiale a metà
della Quaresima 2013 nell'Anno del-
la Fede. Nel cammino verso la Pa-
squa del Signore stiamo pregando la
Via Crucis e meditando sul prezzo
della nostra salvezza.
Come ogni anno, il 24 marzo
(anniversario del martirio di Mons.
Oscar Romero, Arcivescovo di San
Salvador, El Salvador) è proposta la
Giornata di Preghiera e Digiuno in
Memoria dei Missionari Martiri.
La Congregazione per l’Evange-
lizzazione dei Popoli pubblica ogni
anno un breve elenco degli agenti
pastorali uccisi per il Vangelo.
Sappiamo che ogni anno molti cri-
stiani sono perseguitati o addirittu-
ra perdono la vita per la fede in
Gesù Cristo. Almeno 100.000 cri-
stiani diventano testimoni di Gesù
Cristo ogni anno: il martirio in Nige-
ria, in vari Paesi del Nord Africa e
del Medio Oriente, nel Pakistan;
vari attacchi violenti contro i cri-
stiani nell'India o nella Cina.
Grazie alla commovente testimo-
nianza dei martiri ricordiamo il
prezzo della nostra fede.
Perché non ricordare in modo
concreto i martiri dei nostri tempi
durante la Quaresima dell'anno
della fede? Suggerisco di conosce-
re e presentare alcuni di loro
(http://www.acn-intl.org/pg/
home.html) durante la preghiera
della Via Crucis nella Quaresima
dell'anno di fede!
D. Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
Siamo solo lavoratori,
non capomastri
Il testo riportato sotto è stato composto
(in inglese) dal Vescovo Kenneth Untener
di Saginaw, USA, come riflessione per
l'anniversario del martirio dell’Arci-
vescovo Oscar Romero. Le parole sono
spesso attribuite a Romero, anche se non
sono mai state pronunciate da lui.
Comunque, questo testo sintetizza bene
anche la persona di Papa Benedetto XVI,
“un umile lavoratore nella vigna del Si-
gnore”, che ricordiamo con preghiere
riconoscenti.
O
gni tanto ci aiuta il fare un passo indietro
e vedere da lontano.
Il Regno non è solo oltre i nostri sforzi,
è anche oltre le nostre visioni.
Nella nostra vita riusciamo a compiere solo una piccola parte
di quella meravigliosa impresa che è l’opera di Dio.
Niente di ciò che noi facciamo è completo.
Che è come dire che il Regno sta più in là di noi stessi.
Nessuna affermazione dice tutto quello che si può dire.
Nessuna preghiera esprime completamente la fede.
Nessuna confessione porta la perfezione.
Nessuna visita pastorale porta l’integrità.
Nessun programma compie la missione della Chiesa.
Nessuna meta né obbiettivo raggiunge la completezza.
Di questo si tratta: noi piantiamo semi che un giorno nasceranno.
Noi innaffiamo semi già piantati, sapendo che altri li custodiranno.
Mettiamo le basi di qualcosa che si svilupperà.
Mettiamo il lievito che moltiplicherà le nostre capacità.
Non possiamo fare tutto, però dà un senso di liberazione l’iniziarlo.
Questo ci permette di fare qualcosa, e di farlo molto bene.
Può rimanere incompleto, però è un inizio, il passo di un cammino,
un'opportunità per la grazia del Signore di entrare e fare il resto.
Può darsi che mai vedremo il suo compimento,
ma questa è la differenza tra il capomastro e il lavoratore.
Siamo lavoratori, non capomastri, servitori, non messia.
Noi siamo profeti di un futuro che non ci appartiene.
Un'intervista con D. Filiberto Rodriguez Martin I’ispettore di ANG, con sottotitoli in italiano
vimeo: https://vimeo.com/59569155